Lug 11

Momenti di paura per un incendio in un palazzo a Oristano.

Momenti di paura e danni ingenti, ma per fortuna nessun ferito, ieri notte, a Oristano, per un incendio divampato in un appartamento al quarto piano dell’ex Palazzo Ina, in via Carducci.

Gli occupanti dell’appartamento, una donna e i suoi quattro figli, sono riusciti a mettersi in salvo prima che le fiamme già alte potessero impedire la fuga. Un volta in salvo è scattato l’allarme.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco con una autobotte e l’autoscala e una ambulanza del 118. Durante le operazioni di spegnimento dell’incendio e messa in sicurezza dei locali, anche gli occupanti di alcuni altri appartamenti sono per precauzione scesi in strada.

Secondo i primi accertamenti e la testimonianza della donna, che da qualche giorno si era trasferita in quell’appartamento con i propri figli, le fiamme potrebbero essere partite da un corto circuito nel pianerottolo del piano.

E sarebbero stati proprio i rumori provenienti dal pianerottolo a metterla in allarme e consentirle di mettersi in salvo assieme ai suoi figli prima che fosse troppo tardi. Ingenti comunque i danni, che hanno reso temporaneamente inagibile l’appartamento.

Via libera al Gnl (gas naturale liquefatto) nell’area portuale di Oristano, che ha ricevuto parere favorevole del Comitato di Gestione dell’AdSP(Autorità di sistema portuale) del Mare di Sardegna. Con voto unanime è stato deliberato il rilascio, tra le prime in Italia per genere, della concessione demaniale marittima (della durata di 50 anni in favore della Edison Spa) per una superficie a terra e relativo specchio acqueo (di 11.140,24 mq), lungo il canale navigabile sud del porto industriale di Oristano, dove potrà essere realizzato un banchinamento per l’approdo di navi gasiere a servizio di un deposito costiero di Gnl e di unità navali che intenderanno utilizzare Oristano come hub mediterraneo per l’approvvigionamento di carburante.

“Avete segnato un percorso importante per chi fino ad oggi trovava una risposta ai problemi di salute mentale nella cronicizzazione e nell’istituzionalizzazione della malattia: grazie a questo percorso, oggi chi convive con il disagio psichico può avere la speranza di una guarigione”. Con queste parole l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha ringraziato gli operatori del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze della Ats-Assl Oristano, che venerdì nel giardino della libreria Librid di Oristano hanno promosso, insieme ai pazienti e alla cooperativa Ctr Primavera di Santa Giusta, la manifestazione “Artefice”. “Voi, operatori e utenti, siete artefici – ha aggiunto l’assessore riprendendo il titolo dell’evento – di questa rivoluzione, una rivoluzione partita 40 anni fa nel chiuso di un palazzo e che oggi è diventata pratica comune”. Gli strumenti della “rivoluzione” sono stati raccontati dal direttore della Ats-Assl Oristano, Mariano Meloni, che si è associato all’assessore nel ringraziare gli operatori del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze per il prezioso lavoro svolto e per i risultati ottenuti nell’inclusione sociale delle persone svantaggiate, e dal direttore dello stesso Dipartimento, Gianfranco Pitzalis, che ha ricordato l’impegno in diversi progetti pionieristici. Filippo Bartolomeo, educatore del Dipartimento e organizzatore della manifestazione “Artefice”, ha ripercorso l’esperienza dell’agricoltura sociale, altro prezioso strumento attraverso cui superare il disagio e inserire i soggetti svantaggiati nel mondo del lavoro. Ma i veri protagonisti della manifestazione sono stati i pazienti, che hanno letto le poesie da loro composte, cantato e suonato brani di Bob Dylan, Lucio Battisti, John Lennon ed esposto opere grafiche da loro realizzate nei più diversi stili. Forme artistiche differenti (poesia, musica, pittura) utilizzate come terapia, per esprimere i propri sentimenti ed emozioni, per comunicare con gli altri, per abbattere lo stigma che ruota intorno alla malattia psichica. Forme artistiche da cui è emersa una profonda sofferenza (soprattutto per il distacco dalla famiglia d’origine, dai propri figli) ma anche la speranza di un futuro migliore ed un forte senso di comunità che lega operatori e pazienti. “Il nostro impegno non si ferma qui – hanno spiegato i responsabili dell’iniziativa – perchè abbiamo altri progetti in cantiere e vogliamo valorizzare queste opere, in particolare le poesie, perché non solo hanno un valore artistico in sé, ma possono servire a comprendere e a superare i pregiudizi nei confronti di chi, pur con problemi di salute mentale, ha diritto a vivere pienamente la propria vita”.

Domenica 15 luglio, alle 20, presso la chiesa di Santa Maria Assunta, a Cabras, 24esima edizione della rassegna polifonica “Note in laguna”. La manifestazione è organizzata dal Coro Polifonico “G. P. da Palestrina” di Cabras, diretto dal maestro Giuseppe Erdas. Tra i protagonisti dell’evento anche il Coro Giovanile “G.P. da Palestrina” di Cabras e il Coro Polifonico “Tasis” di Isili.

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