Set 21

A Oristano stop alle bici nelle vie pedonali.

Stop alle biciclette nelle strade e nelle piazze pedonali del centro storico di Oristano. Lo prevede una delibera adottata all’unanimità dalla giunta comunale per motivi di sicurezza.

Il divieto di circolazione per i velocipedi, come li definisce la delibera, riguarda piazza Roma e piazza Eleonora, via Umberto I (via Dritta), vico Umberto, il primo tratto di via Garibaldi e di via Parpaglia partendo da piazza Roma, e vico Iosto.  Chi usa la bicicletta per spostarsi in città, in queste strade e in queste piazze dovrà scendere e condurre a mano la propria bici, che potrà anche essere parcheggiata ma senza intralciare il traffico pedonale.

Il divieto non vale per i bambini di età inferiore ai sei anni (che dovranno essere però tenuti sotto controllo dai genitori per evitare incidenti) e per le biciclette dei vigili urbani o di altre forze dell’ordine che, peraltro, sulle strade oggetto del divieto possono transitare anche con le auto e le moto di servizio.

La delibera, adottata su proposta dell’assessore dei Trasporti, Pupa Tarantini, fa riferimento alle sempre più numerose segnalazioni di pericolosità da parte dei cittadini, al comportamento poco rispettoso delle normali regole di prudenza da parte di alcuni ciclisti, alla incompatibilità del transito dei velocipedi con il contemporaneo elevato numero di pedoni in transito e al conseguente rischio di incidenti.

“Assistiamo in questi giorni a una serie di gravi censure nei confronti di quanti dissentono dalle disastrose politiche di gestione del territorio e del paesaggio avviate dalla giunta e dal consiglio regionale della Sardegna, da parte della stessa giunta regionale e dai consiglieri del partito di maggioranza. Primo bersaglio sono state le associazioni ambientaliste e la società civile accusate di raccontare falsità, poi la Sottosegretaria ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, rea di aver denunciato la palese continuità tra le politiche in materia urbanistica della precedente giunta di centrodestra e l’attuale. Infine è stato oggetto di pesanti critiche un pubblico funzionario, il soprintendente per l’archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cagliari, Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino, accusato di un atteggiamento “inappropriato”, solo per avere svolto con il necessario rigore il ruolo cui è delegato per la difesa del patrimonio culturale. Lo stesso assessore all’urbanistica nella sua lettera al Ministro, nell’affermare “con gli uffici locali del ministero dei Beni e delle attività culturali c’è stata un’estenuante difficoltà di interlocuzione sin dal momento dell’insediamento dell’attuale governo regionale”, riconosce che il problema non riguarda solo il rapporto con l’attuale Soprintendente, nominato un anno e mezzo dopo l’insediamento della Giunta regionale, ma che si tratta di un conflitto con le sedi periferiche del MiBact, con origini pregresse, sorto dall’insofferenza nei confronti degli organi di tutela e delle leggi che la dispongono. Niente a che vedere, dunque, con il dovere di difendere le prerogative e le competenze della Regione, tra le quali non rientrano certo atti contrastanti con la normativa vigente in materia di tutela del paesaggio e dei beni culturali. Appare chiaro che è solo dall’intolleranza verso un funzionario “scomodo”, colpevole di fare con solerzia il proprio dovere, che scaturiscono gesti istituzionalmente non corretti. E’ bene ricordare alcune delle cause dei contrasti tra la Giunta regionale e la Soprintendenza di Cagliari, comprensibilmente dimenticate dalla mozione presentata dai consiglieri PD: 1) L’illegittima applicazione della legge sul condono edilizio del 2003, varato dal governo Berlusconi, che in Sardegna è stata applicata anche in aree tutelate, malgrado le norme dello Stato lo vietassero; 2) L’illegittima interpretazione del piano casa, applicato in deroga al Piano paesaggistico regionale; 3) L’ordinanza di sospensione dei lavori adottata dalla Soprintendenza contro la “forestazione produttiva” della rinomata foresta Marganai perché priva di nulla osta paesaggistico e l’interpretazione normativa che ne è scaturita fortemente avversata dalla Regione Sardegna; 4) Il parere contrario per violazione dei vincoli paesaggistici espresso dalla Soprintendenza di Cagliari nell’ambito del procedimento autorizzativo per la rimessa in funzione dell’impianto dell’Eurallumina. Unico parere negativo, purtroppo, avverso un nuovo disastro ambientale preannunciato. Scelte del tutto coerenti con le finalità istituzionali del Ministero. Italia Nostra reitera, pertanto, la manifestazione di piena solidarietà nei confronti della Sottosegretaria ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni e del Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, Architetto Fausto Martino e chiede al Governo di confermare il sostegno già manifestato dal Ministro Franceschini nei confronti del rappresentante del Mibact e del suo operato”. (Oreste Rutigliano, presidente nazionale Italia Nostra, e Graziano Bullegas, presidente Italia Nostra Sardegna; articolo pubblicato su www.sardegnasoprattutto.com).

Il coordinamento provinciale di Oristano di Articolo Uno-Mdp  ha organizzato, per venerdì 29 settembre, alle 17,  presso la sede della Fondazione Berlinguer in via Canepa 56, a Oristano, un incontro per discutere sulla legge urbanistica regionale. Interverranno, fra gli altri,  Eugenio Lai, vicepresidente del consiglio regionale; l’architetto e urbanista Alan Batzella; e Tore Sanna, vicepresidente della FederParchi. Secondo Articolo Uno–Mdp di Oristano “…è la giunta Pigliaru che deve preparare la miglior proposta sul presente e sul futuro del territorio della Sardegna. Lo scopo della legge urbanistica è  quello di creare gli strumenti per la pianificazione del territorio regionale; un’esigenza che non può essere disattesa”.

Il Questore di Oristano ha emesso il foglio di via obbligatorio, con obbligo di rimpatrio nel comune di residenza, per due siciliani di 40 anni, entrambi residenti in Adrano, in provincia di Catania. I due, pluripregiudicati per reati commessi in varie parti del territorio nazionale e dediti in particolare alle truffe agli anziani, erano già stati destinatari di altri fogli di via (per uno di loro anche da parte dei comuni di Neoneli e Ula Tirso). I due catanesi, che sono stati sorpresi “in piena attività” da agenti del Reparto prevenzione crimine della Polizia di Stato, sono stati rimpatriati nel paese di residenza e non potranno far ritorno a Oristano per tre anni. La Questura, che opera in sinergia con le altre Forze dell’ordine contro le truffe agli anziani, invita i cittadini a segnalare immediatamente al 113 o al 112, qualsiasi presenza e attività sospetta. Dalla Questura di Oristano è stato, inoltre, comunicato che, grazie al lavoro della Polizia Scientifica, “…a seguito di positivo riscontro su delle impronte digitali” è stato identificato e denunciato all’autorità giudiziaria l’autore di un tentato furto in una abitazione.

Furto sacrilego durante la notte nella chiesa di San Quirico, in coso Umberto, a Cuglieri. I ladri hanno “profanato” il tabernacolo e hanno portato via la pisside (coppa che contiene le ostie), forse pesando che fosse di metallo prezioso, dopo aver buttato per terra le ostie consacrate. Sull’episodio indagano i Carabinieri.

 

 

25 comments

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    • Gentile on 21 settembre 2017 at 13:48
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    in tutti gli altri centri promuovono l’utilizzo della bicicletta e sopratutto nel centro storico, mentre la piccola Oristano ne limita l’uso. Invece di spendere in cartellonistica e rastrelliere, perchè non si riprende l’antica abitudine di mandarci a presidio di questa zona un vigile urbano? Forse la Tarantini si è scordata che la maggior parte di chi usa la bici e passa in questa zona non lo fa per gioco, ma per andare a lavoro….

    • Oristanese on 21 settembre 2017 at 13:56
    • Rispondi

    Invece di incentivare l’uso delle due ruote le si vieta…. tutti in auto!!

    • drastico on 21 settembre 2017 at 16:06
    • Rispondi

    lo stop alle bici nelle vie pedonali è colpa di quei quattro deficienti che passano in via dritta e altre zone pedonali sparati. certo trovare un vigile in quei pressi è impresa ardua, ma anche andare a piedi in via dritta portandosi dietro la bici non mi sembra sia questa grande fatica!

    • Franco on 21 settembre 2017 at 16:42
    • Rispondi

    Che ne dite di quelli che vanno in bicicletta contromano passando spesso sul marciapiede? Non sono un pericolo per circolazione e pedoni?

      • oristanese disilluso on 10 ottobre 2017 at 10:58
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      no, assolutamente, uno è quasi obbligato ad andare contromano per via dei troppi insensati sensi unici.
      in molti posti più evoluti di oristano addirittura le piste ciclabili sono fatte nei marciapiedi e nei sensi unici è permesso di andare contromano.
      queste cavolate che sparate sono utili solo a voi stessi per fare propaganda contro le bici, ma di biciclette non è mai morto nessuno, di macchine si, soprattutto ad oristano.

    • Ale on 21 settembre 2017 at 17:25
    • Rispondi

    In una città a dimesione d’uomo le piste ciclabili vanno benissimo, ma non bisogna dimenticare di rendere la città vivibile anche per i disabili. E questo spesso e volentieri non avviene per le immancabili barriere architettoniche e per mancanza di senso civico da parte di molti cittadini.

    • grauso on 21 settembre 2017 at 17:50
    • Rispondi

    Tarantini, sento già odore di dimissioni… Ho sentito di assessori che litigano con i dirigenti e assessori che hanno il muso lungo fra loro a causa del segretario generale. Lutzu ha fatto delle belle scelte, non c’è male!

    • Bore on 21 settembre 2017 at 17:55
    • Rispondi

    Perchè il Comune invece di pensare ai divieti non pensa a riparare le strade che le cadute dalla bici sono all’ordine del giorno a causa delle buche. Oggi un ciclista è caduto ed è andato all’ospedale. O Tarantini scida su sonnu!

    • kaisaros on 21 settembre 2017 at 19:21
    • Rispondi

    Premesso che nutro una folle passione per la bicicletta, sono d’accordo sul provvedimento perché la sicurezza di pedoni e ciclisti (in questo caso) viene prima di tutto. In fondo si tratta di alcune vie nelle quali tra l’altro vige per le biciclette il limite dei 5 Km/h. Camminando a piedi di buon passo si va a una media di 6 Km/h, quindi si rischia di andare anche più veloci. Il problema è che non basta imporre nuove regole, bisogna anche vigilare che queste regole vengano rispettate. Approfitto di questo spazio per segnalare un altro problema riguardante la convivenza tra ciclisti e pedoni: le persone che vanno a correre o camminare a Sa Rodia, invadendo la pista ciclabile, nonostante ci sia anche il marciapiede. Spesso sono distratte, poco lucide per la fatica, oppure non sentono perché indossano le cuffiette. Hai voglia di scampanenallare! Se poi le prendi a urla passi pure per maleducato.

    • Zacca strada on 21 settembre 2017 at 20:04
    • Rispondi

    Sul segretario del Comune: Ancora non capisco come il Sindaco Lutzu di cdx abbia potuto tenere il Segretario generale, chiamato dal csx, che con il patatrac di inizio legislatura ha messo nel ridicolo la nuova Giunta e fatto ridere tutta la Sardegna. Se non è incompetenza questa non so che cosa sia. E’ proprio vero, le marchette non hanno colore.
    Sul divieto per le bici: Come al solito deve prevalere il buonsenso, ma davanti ai maleducati le regole sono necessarie e da fare rispettare “a marolla”.

    • Bartali on 22 settembre 2017 at 0:03
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    http://www.unionesarda.it

    Che tristezza. Oristano sempre esempio negativo. Tutto ciò per cosa? Spingere la gente a usare l’auto e parcheggiare nelle strisce blu?

    • Vittorio on 22 settembre 2017 at 9:47
    • Rispondi

    Ma smettiamola con il catastrofismo. Non credo proprio che vietare di passare in bici nelle zone pedonali costringerà gli oristanesi ad usare l’auto. A Oristano si esagere sempre. Non penso proprio che sia indispensabile passare per forza attraverso le aree pedonali se si ha voglia di andare in bicicletta. Se poi uno ci deve andare per lavoro, per fare la spesa, per fare compere, ecc., ci va con la bici al passo ed è tutto risolto. Ho letto che gli amanti della bici hanno deciso di riunirsi e protestare contro una decisione che io invece ritengo giusta. Domani si riuniranno tutti i pedoni di Oristano, dopodomani le mamme col passeggino, poi quelli che vanno in monopattino, ecc. ecc. Ma per favore…

    • Giovanni C. on 22 settembre 2017 at 10:54
    • Rispondi

    Era ora! Il Comune ha fatto benissimo! A me chi va in via Dritta in bicicletta mi prende alle p….! Questi signori se ne fregano altamente di bambini e persone anziane. Quindi se avete voglia di farvi un giro in bici andate a Sa Rodia e lasciateci camminare tranquillamente in via Dritta e Piazza Roma senza dover fare attenzione a non essere messi sotto da qualche cretino che pedala a tutta birra.

    • Bastiano on 22 settembre 2017 at 12:00
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    Io vado in bici e faccio anche delle lunghe camminate a piedi. Finora, seguendo i cartelli, passavo nelle aree pedonali in bici a 5 all’ora. Se lo vietano non me ne frega niente e andrò a piedi. Dov’è il problema? In tutte le cose ci vuole misura e mi sembra che invece sia sia fatto un gran casino per niente. Queste cose, secondo me, servono solo per far vendere qualche copia in più ai giornaletti locali che non sanno mai cosa scrivere e per fare aprire la bocca ai quattro gatti dell’opposizione, ai quali dopo aver fatto danni quando hanno governato adesso non sembra vero di cercare, con l’aiuto dei giornaletti locali, il pelo nell’uovo per aprire la bocca. Che pena.

    • Arrosciu on 22 settembre 2017 at 12:21
    • Rispondi

    Evidentemente l’Amministrazione comunale di Oristano non ha altri problemi da risolvere. Per risolvere la questione delle biciclette in via Dritta basta un Vigile urbano che controlli, ma di Vigili in giro a Oristano non se ne vedono. Molto più importante penso che sia il tagliando di cortesia. Che piaccia o meno al Comandante dei Vigili il tagliando di cortesia è una cosa buona e giusta. Ha voglia il Comandante di sbraitare: la politica deve ordinare e i dirigenti eseguire. Altrimenti un calcio nel sedere e a casa. Punto.

    • Che ce vado on 22 settembre 2017 at 15:09
    • Rispondi

    L’assessore si è fermato a Oristano! Non si vedono ancora fatti diversi rispetto al preside!

    • elispon on 22 settembre 2017 at 18:27
    • Rispondi

    troppo presto per giudicare. certo se il buongiorno si vede dal mattino…

    • Tony on 22 settembre 2017 at 19:15
    • Rispondi

    Ho notato che i frilli del Pd hanno ripreso a parlare e lo hanno fatto su una cosa di così vitale importanza come il divieto di passare sulle biciclette nelle strade e piazze pedonali. Che faccia tosta! Non hanno fatto nulla per cinque anni e ora si permettono anche di criticare la nuova giunta su un argomento che la notte non sta facendo dormire gli Oristanesi. Po’ caridadi! Da molto la politica ha toccato il fondo ma per non sprofondare per sempre l’unica soluzione è che il pd non governi più la città.

    • marco B on 22 settembre 2017 at 22:13
    • Rispondi

    quanta ipocrisia di pseudo ciclisti. perchè non eliminiamo le macchine dalla città visti i numerosi investimenti ai danni dei ciclisti?

    • Mag on 23 settembre 2017 at 8:41
    • Rispondi

    A Oristano, come sempre, si guarda sempre il dito e mai la luna. I problemi di questa città sono ben altri!

    • gatto bianco on 23 settembre 2017 at 11:32
    • Rispondi

    La dittatura della sicurezza crea mostri: sartiglia blindata, niente fuochi artificiali alle feste, divieti di ogni tipo, campo tharros tutto ad un tratto non a norma, concerti che saltano per impossibilità di adeguarsi a costose nuove norme ed infine divieto di bicicletta nel centro. Questa non è sicurezza, è il regime della pazzia.

    • Riccardo on 23 settembre 2017 at 12:11
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    Il provvedimento di vietare il transito delle bici nel suo piccolo è emblematico di come opererà questa giunta.
    Non aspettatevi niente di buono.
    Nessuna capacità di analizzare problemi e proporre soluzioni…. solo provvedimenti drastici.
    Per non apparire immobili ci si muove a caso e si fanno idiozie, ma di provvedimenti più urgenti sulla viabilità ce ne erano da prendere altro che le bici..

    • grauso on 23 settembre 2017 at 14:57
    • Rispondi

    approfitto dell’occasione per mettere un annuncio su “chi l’ha visto”: cercasi vigili urbani camminare a piedi e presidiare le piazze come si usava con buon senso una volta. Va bene che il gestire il personale forse non è una peculiarità del buon comandante Dettori…

    • Stanco on 23 settembre 2017 at 15:02
    • Rispondi

    Per quanto riguarda il codice della strada i divieti li stabilisce il dirigente attraverso un ordinanza che spero non arrivi, se i vigili non riescono a sanzionare i ciclisti che passano a oltre 5 km/h come possano sanzionare quelli che continueranno ad andare in bici? Cambiano i nomi lutzu tendas nonnis… Ma i problemi veri restano sempre irrisolti…

    • Giuseppe on 23 settembre 2017 at 15:07
    • Rispondi

    I motivi di cosiddetta “alta sicurezza” imposti ai comuni dalle questure – costringendoli spesso a provvedimenti inutili e impopolari – stanno raggiungendo limiti insopportabili. Va bene che di questi tempi tutte le città sono a rischio, ma a tutto c’è un limite. Sono d’accordo con chi ha detto che con un pizzico di buonsenso si può trovare qualsiasi soluzione, senza per questo mettere in pericolo i cittadini.

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