“Acqua bene comune”, importante convegno dell’Associazione Lucio Abis.

La programmazione dei convegni dell’Associazione culturale Lucio Abis, riprende la sua attività con l’appuntamento di venerdì 6 giugno, alle 17, nei locali dell’Hotel Mistral 2, in via XX Settembre, a Oristano.
Tema del Convegno: “Acqua bene comune. Rilancio delle funzioni territoriali a tutela del bene acqua e revisione della legislazione regionale”.
Uno dei fondamentali cardini dello sviluppo territoriale è senza dubbio la capacità dei territori, attraverso il controllo popolare e quello delle istituzioni pubbliche e sociali, di provvedere alla “custodia”, alla valorizzazione e miglior utilizzo dei beni comuni disposti sul proprio distretto territoriale.
La Regione Sardegna, con la Legge regionale 6 dicembre 2006, n. 19, recante “Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici”, riconosce l’acqua quale patrimonio da tutelare, in quanto risorsa limitata di alto valore ambientale, culturale ed economico; considera, inoltre, l’accesso all’acqua come diritto umano, individuale e collettivo e ne regolamenta l’uso, in attuazione dell’articolo 43 della Costituzione, al fine di salvaguardare i diritti e le aspettative delle generazioni future.
Con la stessa legge regionale, la Sardegna ha individuato l’intero territorio regionale come unico bacino idrografico di competenza della Regione, che costituisce il distretto idrografico della Sardegna. Su questa scelta, apparentemente volta alla armonizzazione, su base regionale, della gestione e della fruizione del bene acqua, si sono dipanate, nel corso degli ultimi nove anni, problematiche e aspetti critici che di fatto hanno allontanato l’ambito unico dal perseguimento delle originarie finalità poste dal legislatore.
Infatti, da svariate osservazioni scientifiche, anche di carattere politico ed economico, è emerso che, soprattutto in ragione del rapporto osservato fra abitanti e metri cubi erogati, l’ambito unico così come definito in Sardegna non rappresenterebbe una dimensione ottimale e sarebbe, al contrario, causa di inefficienze anche sotto il profilo gestionale sia di carattere patrimoniale che economico, dal momento che, in base alla spesa corrente espressa in euro/abitante, l’Ambito unico della Sardegna registra il costo più alto in assoluto in Italia.
Questa configurazione non garantisce la funzione di governo dell’ente a favore dei Comuni che, benché soci di Abbanoa, non hanno modo di incidere in maniera decisiva sul governo del servizio idrico. Insomma, una falsa dimensione della democrazia territoriale che sfrutta le fisiologiche divisioni fra campanili e fazioni a rappresentanza politica dei Comuni e Provincie per consentite al gestore di procedere autonomamente.
E’ necessario, quindi, ripensare il modello organizzativo scelto a suo tempo, non porre assolutamente in discussione la natura pubblica del soggetto gestore, ma dare una nuova dimensione ottimale per distretto territoriale e bacino idrografico, garantendo con maggiore peso, entro un quadro di tutele generali valide per tutti, il ruolo degli enti locali nella valorizzazione e uso del bene acqua, sempre più prezioso e vitale per lo sviluppo della nostra Regione.
Il convegno affronterà i temi proposti, per un’ipotesi di riforma legislativa, aperta al contributo di tutti coloro che ne abbiano responsabilità e funzione.
Introdurrà i lavori Pietro Arca (presidente Associazione Lucio Abis), mentre le relazioni sono affidate a Carlo Corrias (presidente del Consorzio di Bonifica dell’Oristanese), e a Paolo Sanna (presidente dell’Associazione regionale “Liberiamo l’acqua”). Dopo gli interventi delle Istituzioni e del pubblico, concluderà il convegno Gian Valerio Sanna (presidente del Consorzio Uno – l’Università di Oristano).

Incidente mortale sul lavoro, questo pomeriggio, in un caseificio sulla strada statale 131, all’altezza di Marrubiu (Oristano). La vittima è Antonio Meloni, 75 anni, di Terralba, fratello del leader indipendentista Doddore Meloni, scomparso il 5 luglio del 2017, dopo un lungo sciopero della fame nel carcere di Uta. L’uomo era impegnato in un intervento all’esterno, nel piazzale davanti allo stabile. La tragedia è avvenuta verso le 16: Meloni sarebbe salito su un vecchio montacarichi per poi precipitare da un’altezza di quattro-cinque metri. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, l’uomo era dolorante ma cosciente. Le sue condizioni, però, si sono presto aggravate, e sono tati inutili i tentativi di rianimarlo da parte dell’equipe medica del 118. Sul posto anche i Carabinieri, per ascoltare le persone presenti al momento dell’incidente, e il legale del caseificio, avvocato Gianfranco Siuni.

Grave episodio di violenza familiare nel quartiere di Torangius, a Oristano. Un uomo di 32 anni, già noto alle Forze dell’ordine, è stato fermato dalla Polizia dopo aver aggredito e ferito la madre, costretta a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale San Martino. L’allarme è scattato intorno alle 21 in un’abitazione di via Versilia. Secondo una prima ricostruzione, al culmine di una violenta lite, il giovane avrebbe colpito la madre con un coltello. La donna è riuscita a fuggire in strada, dove ha chiesto aiuto. Sul posto sono intervenute due pattuglie della Squadra volante della Questura, allertate da una chiamata al 112, insieme ai sanitari del 118. All’arrivo degli agenti, l’uomo avrebbe opposto resistenza, ma è stato comunque bloccato. La madre è stata soccorsa e trasportata in ospedale: le sue condizioni non sono gravi. Il 32enne è stato accompagnato in Questura ed è stato poi arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni, e accompagnato al carcere di Massama. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

L’amministratore della Provincia di Oristano, Battista Ghisu, lancia un duro attacco contro i tagli del Governo ai fondi destinati alla sicurezza stradale. Le recenti misure contenute nella Legge di Bilancio e nel decreto Milleproroghe hanno comportato una drastica riduzione delle risorse per le Province e le Città Metropolitane, colpendo duramente anche la Sardegna. Solo alla Provincia di Oristano sono stati sottratti oltre 3,4 milioni di euro, già previsti dal 2025 al 2028. Complessivamente, il taglio per le province sarde ammonta a circa 24,5 milioni di euro, la metà dei fondi originariamente assegnati. Una decisione che Ghisu definisce “inaccettabile” e che mette a rischio cantieri già avviati e la sicurezza dei cittadini. L’amministratore ricorda come, negli ultimi dieci anni, la Provincia di Oristano abbia già perso circa 80 milioni di euro tra mancati introiti da imposte automobilistiche e tagli diretti. “Ora un ulteriore colpo che penalizza ancora una volta i sardi”, ha affermato Ghisu, annunciando l’invio di una nota alla presidente della Regione, Alessandra Todde, e agli assessori Meloni e Piu per sollecitare una reazione corale. Nonostante le difficoltà, la Provincia continua a lavorare in sinergia con la Regione per migliorare la viabilità, con numerosi cantieri in corso e nuovi interventi programmati su 22 strade provinciali. L’Unione delle Province Italiane ha chiesto al ministro Matteo Salvini l’apertura di un tavolo di crisi per il ripristino immediato dei fondi tagliati, pari a 385 milioni di euro a livello nazionale. Ghisu conclude lanciando un appello ai parlamentari sardi, in particolare a quelli vicini al Governo: “Serve una presa di posizione forte. Non si può continuare a tagliare risorse a una regione insulare come la Sardegna, che ha già pagato un prezzo altissimo”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Il Comitato per i Referendum sul lavoro di Sinistra futura di Oristano ha organizzato, per mercoledì 21 maggio, alle 18, presso la sala convegni dell’Hostel Rodia, in viale Repubblica, a Oristano, un incontro-dibattito sulle ragioni del SI al referendum dell’8 e 9 giugno. Interverranno Bruno Palmas, responsabile organizzazione e presidenza Sinistra Futura Sardegna, e Fausto Durante, segretario generale Cgil Sardegna.

Un autentico trionfo di partecipazione e passione sportiva ha segnato la presentazione del nuovo Parco Sportivo di Torangius, a Oritano, accolta sabato da un pubblico straordinariamente numeroso ed entusiasta. Cittadini, atleti, famiglie, giovani e meno giovani, professionisti e amatori: un’intera comunità si è ritrovata nel rinnovato impianto per condividere una giornata all’insegna dello sport e della socialità, accogliendo con entusiasmo l’invito dell’assessorato allo Sport del Comune di Oristano. Grazie anche alla preziosa collaborazione della Pro Loco, una sessantina di società sportive, insieme a federazioni ed enti di promozione, hanno animato l’evento offrendo una dimostrazione concreta delle straordinarie potenzialità della nuova struttura. Campi da calcio, tennis, padel, pattinaggio, pallacanestro, beach tennis e beach volley, insieme ai percorsi pedonali, sono stati costantemente frequentati da centinaia di partecipanti, restituendo l’immagine viva e dinamica di una città con una forte vocazione sportiva. Il grande successo dell’iniziativa testimonia l’interesse della cittadinanza e il desiderio di spazi attrezzati dove lo sport possa diventare strumento di benessere, aggregazione e crescita sociale. Il nuovo Parco Sportivo di Torangius, che si estende su un’area di 65 mila metri quadrati, rappresenta oggi una vera opportunità di rilancio per il quartiere e per tutta Oristano, offrendo un impianto polifunzionale in grado di ospitare numerose discipline e accogliere centinaia di praticanti ogni giorno. Realizzato grazie a un investimento complessivo del Comune di Oristano, pari a un milione e mezzo di euro, il progetto ha previsto due fasi di intervento: una prima, con un finanziamento di 600 mila euro, per la riqualificazione delle strutture esistenti (tra cui gli spogliatoi, il campo da calcio a 5 e quello da basket); una seconda, da 900 mila euro, per la realizzazione di nuove infrastrutture tra cui due campi da tennis, due da padel (uno coperto), una pista di pattinaggio a rotelle, un campo da beach tennis, uno da beach volley, un’area fitness, un’area picnic, ulteriori spogliatoi, i camminamenti e l’impianto di illuminazione. Con questa giornata di festa e sport, la giunta Sanna e l’assessorato allo Sport hanno voluto non solo inaugurare il nuovo Parco, ma anche lanciare un messaggio chiaro: Oristano ha ora a disposizione un impianto moderno e inclusivo, pronto ad accogliere tutte le anime dello sport, che si candida a diventare un punto di riferimento stabile per eventi, formazione e attività agonistiche e amatoriali. Il nuovo impianto sarà presto oggetto di un bando per la gestione, fondato su uno studio di fattibilità già elaborato, affinché possa continuare a crescere e valorizzare al massimo le sue potenzialità.

Torre Grande si prepara ad accogliere la quinta edizione della “Giornata Ecologica”, promossa dall’ assessorato Ambiente del Comune di Oristano. L’appuntamento è per sabato 24 maggio, con ritrovo alle 9, nel piazzale davanti al Tennis Club 70. “Torre Grande è la nostra località marina, luogo simbolo dell’estate oristanese, alla quale proprio nei giorni scorsi è stata confermata la Bandiera blu – ha sottolineato il sindaco Massimiliano Sanna –. Per questo motivo, è necessario prendersi cura di questo territorio, anche attraverso giornate come questa, che ci consentono di trasmettere un messaggio forte di rispetto per l’ambiente. Il coinvolgimento dei cittadini e delle nuove generazioni è fondamentale per costruire una comunità più consapevole e responsabile”. Protagonisti della mattinata saranno, ancora una volta, gli studenti di tre istituti secondari di primo grado, affiancati da cittadini, famiglie, associazioni e gruppi sportivi, tutti impegnati nella raccolta dei rifiuti tra il centro urbano e le pinete della borgata. “Invitiamo tutti a partecipare con entusiasmo – ha affermato l’assessora all’Ambiente Maria Bonaria Zedda –. La “Giornata Ecologica” è un’occasione concreta per dimostrare quanto teniamo alla nostra città e all’ambiente. Non è solo un’azione simbolica, ma un gesto di responsabilità che rafforza il senso di comunità e sensibilizza soprattutto i più giovani al rispetto del territorio”. Ai volontari sarà fornito un kit con maglietta ricordo (fino a esaurimento), guanti e buste. Alle 12, a conclusione della mattinata, è prevista un’estrazione a premi, con in palio tre biciclette offerte da Formula Ambiente e alcuni buoni-spesa messi a disposizione dallo Spazio Conad di Oristano.

Dopo la teoria e i tecnicismi, spazio a poesia, creatività e sapori. Seconda e ultima settimana di appuntamenti per “Le parole del vino: nuove grammatiche per il marketing del vino e del territorio”, il corso di quindici ore complessive (Spring School) sulla comunicazione del vino e del territorio, che il Consorzio Uno, con il patrocinio dell‘Università degli Studi di Sassari e dell’Associazione Italiana degli Enologi ed Enotecnici – sezione Sardegna, e con il supporto di Fimioa, Ente Bilaterale Agricolo di Oristano, dell’azienda vitivinicola Su‘entu di Sanlur,i e della Cantina del Rimedio di Oristano, organizza con l’obiettivo di offrire a professionisti di oggi e del futuro, competenze aggiornate e innovative per descrivere il mondo del vino in maniera più attuale, coinvolgente e capace di emozionare consumatrici e consumatori. Mercoledì 21 maggio, alle 17, al chiostro del Carmine di Oristano, si recupera l’appuntamento, saltato causa maltempo, con il poeta, artista e cantautore Piero Marras, che a colpi di note e cannonau darà una dimostrazione di come vino, poesia e note siano un connubio naturale e di alta ispirazione. A dialogare con lui l’ideatore del corso, Roberto Ripa, giornalista dell’Unione Sarda specializzato sul settore e Premio VinoWay come miglior giornalista enologico sardo nel 2023, assaggiatore esperto Onav e componente di giuria in concorsi internazionali e nazionali. La palla poi passerà al critico internazionale, Luca Gardini, che giovedì 22 maggio, alle 16, porterà i partecipanti “a lezione di vino”. Con lui si replica il giorno dopo, venerdì 23 maggio, alle 10, nell’azienda vitivinicola Su’entu, a Sanluri, per una masterclass intitolata “Marmilla, meraviglie in un calice”. L’appuntamento si concluderà con il pranzo e i sapori del territorio al ristorante Arieddas. L’idea di “Le parole del Vino” nasce dalla volontà di creare uno spazio di confronto moderno e stimolante, dopo trovare un nuovo modo di declinare lo storytelling del vino. L’iniziativa ha coinvolto studenti iscritti al corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Sassari, laureati del corso, operatrici e operatori del settore vitivinicolo della Sardegna.
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