Feb 19

Sartiglia Gremio Contadini: Danilo Casula splendido Componidori. Pariglie inguardabili.

Dopo due anni di stop a causa della pandemia, la ripresa della Sartiglia,  oggi organizzata dal Gremio dei Contadini, non poteva avere inizio migliore.

Nella prima discesa in via Duomo, infatti, su Componidori, Danilo Casula, ha centrato la stella, facendo esplodere la folla che gli ha dedicato una standing ovation. Lacrime e gioia alle stelle anche per il presidente Mauro Solinas e per tutti i soci del Gremio di San Giovanni presenti.

Un momento di felicità che ha, momentaneamente, nascosto quel velo di tristezza e di dolore che è calato su Oristano per la tragica morte di Chiara Carta, la 13enne uccisa ieri dalla madre nella sua casa di Silì.

Il Comune, in segno di lutto ha cancellato tutte le manifestazioni collaterali, mentre i protagonisti della Sartiglia, Gremi, cavalieri e pubblico, hanno dedicato alla giovane di Silì un minuto di silenzio e di grande commozione prima dell’inizio della manifestazione, in via Duomo, davanti alla Cattedrale di Santa Maria, poco prima prima del rito dell’incrocio delle spade che tradizionalmente da inizio alla Corsa alla Stella.

La Sartiglia odierna è stata, dunque, caratterizzata da una serie di eventi contrastanti: da una parte la gioia per le 13 stelle centrate al termine di 83 discese, dall’altra la ferita per la morte di Chiara.

Per l’antica giostra equestre le lancette dell’orologio sembravano tornate al 2020, l’ultimo anno in cui la manifestazione si è svolta regolarmente prima che il Covid bloccasse le normali abitudini di tutti in tutto il mondo e imponesse severe misure per contrastarlo.

Come nel 2020 sono, infatti, tornati i suoni e i colori di sempre e le emozioni tipiche della Sartiglia. Migliaia di turisti, provenienti da tutta Italia e dall’estero, hanno seguito una manifestazione che racchiude in sé una cultura vecchia di secoli, fatta di gesti, simboli e riti antichissimi. Turisti e oristanesi che dalle prime ore del giorno si sono recati nelle scuderie per assistere ai preparativi per la grande Corsa e poi alla cerimonia della Vestizione che, come da tradizione, si è tenuta nella Casa del Gremio di San Giovanni, in via Aristana.

Qui su Componidori si è affidato alle abili mani e alle cure delle “massaieddas”, che gli hanno fatto indossare il tipico abbigliamento del Capocorsa, con cui è stato consegnato agli annali della manifestazione.

In sella al purosangue inglese Hunting horse, Danilo Casula ha guidato il corteo di 117 cavalieri in via Duomo, dove, dall’Oberaiu Maiore (il presidente del Gremio di San Giovanni) Mauro Solinas, ha ricevuto le spade con cui ha diretto ciò che agli oristanesi mancava da due anni, la Corsa alla Stella, anticipata come da tradizione dal rito del triplice incrocio delle spade, proprio sotto la stella, con cui si è aperta la giostra.

È stato lo stesso Componidori, Danilo Casula, come detto, a dare il via alla lunga sequenza di successi. Sua la prima stella, accompagnata dal boato della folla, mentre non è andata altrettanto bene ai suoi compagni di pariglia, Salvatore Montisci e Bernardino Ecca. A centrare la seconda stella è stato Giampaolo Mugheddu, che martedì prossimo sarà su Componidori per il Gremio dei Falegnami. A seguire il terzo centro per Michael Casula e quelli di Marco Cardias, Gianluca Manunza e Graziano Pala. Settima stella per Alessandro Manca e dopo di lui hanno conquistato la stella d’argento Salvatore Aru, Emanuela Colombino, Francesco Serra, Fabrizio Sannia e Sonia Cadeddu.

Per coronare la sua già splendida giornata, Danilo Casula ha fatto il bis centrando il bersaglio con su “stoccu”, conquistando così la stella d’oro e chiudendo a 13 il conto complessivo delle stelle in questa prima giornata della Sartiglia 2023.

Con una “remada” non impeccabile (ma su Componidori aveva già dato), Danilo Casula si è congedato dal pubblico di via Duomo, benedicendo la folla con sa “pippia e maju”, prima di chiudere definitivamente la Corsa alla Stella e trasferirsi, insieme a tutti gli altri cavalieri, in via Mazzini per la Corsa delle Pariglie.

Pariglie che sono state la vera delusione della manifestazione. E se è pur vero che di solito la domenica le evoluzioni non sono trascendentali, è altrettanto vero, come hanno sostenuto molti spettatori che avevano pagato il biglietto non certo a prezzi popolari, che sono state un’autentica presa in giro.

Con tanti “tre su tre” soltanto tentati e una miriade di semplici galoppate, a nostro modesto avviso sono da segnalare soltanto il ponte di Michael Casula, Roberto Volturo e Marco Pau, e quello (anche se effettuato per un tratto breve) di Antonio Giandolfi, Stefano Spiga e Salvatore Aru. Poi un perfetto tre su tre con centrale girato di Elisabetta Sechi, Giovanni Serra e Cristian Pisano, e il tre su tre della pariglia composta da Marco Cardias, Gianluca Manunza e Filippo Sechi. Insomma, veramente ben poca cosa.

Se a questo aggiungiamo che la manifestazione, a causa della scarsità di luce, si è chiusa quando ancora dovevano esibirsi (si fa per dire) sei pariglie, si riesce a capire come le proteste degli spettatori sulle tribune e ai lati della via Mazzini siano state più che legittime.

Ancora una volta, quindi, si ripropone l’annoso interrogativo sul numero dei cavalieri che debbono partecipare alla Corsa alla Stella. Cosa questa che è lasciata alla discrezionalità dei Componidoris che, da qualche anno a questa parte, hanno consegnato le spade a un numero sempre più elevato di cavalieri, dilatando i tempi e lasciando così poco spazio ala Corsa delle Pariglie.

In chiusura una provocazione: se su Componidori vuol far partecipare alla Corsa alla Stella tutti i cavalieri, perché invece che alle 12 non si anticipa la Vestizione alle 10,30?

Domani spazio ai bambini per la Sartigliedda organizzata dalla Pro Loco, e martedì 21 febbraio replica della Sartiglia, questa volta organizzata del Gremio del Falegnami di San Giuseppe, che sarà guidata da su Componidori Giampaolo Mugheddu.

Per l’occasione Danilo Casula e Giampaolo Mugheddu stanno affilando le armi per tentare di eguagliare il record stabilito nel 1988 da Angelo Bresciani, che aveva conquistato la cosiddetta “stella di platino” (che in realtà non esiste) con tre stelle centrate tra la Sartiglia della domenica e quella del martedì.

In bocca al lupo!

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