Feb 18

Tragedia a Silì: uccide la figlia 13enne e poi tenta il suicidio. Lutto a Oristano.

Monica Vinci, di 52 anni, originaria di Nurachi, prima ha ucciso la figlia di 13 anni con diverse coltellate, poi ha tentato il suicidio lanciandosi dalla finestra del primo piano.

Il drammatico episodio è successo, nel primo pomeriggio, nella frazione oristanese di a Silì.

La ragazzina di 13 anni, Chiara Carta, è stata ritrovata dal padre priva di vita nel bagno di casa, mentre la donna, dopo aver ucciso la figlia strangolandola col cavo del cellulare e colpendola più volte con un coltello, si è lanciata da una finestra del primo piano dell’abitazione di casa, tentando di farla finita. I soccorsi sono stati immediati e la donna è stata trasportata con l’elisoccorso del 118 all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Le sue condizioni sono gravi ma pare non sia in pericolo di vita.

L’allarme al 112 è stato dato da un passante, che transitava vicino alla casa della famiglia, in via Martiri del Risorgimento, a Silì, poco dopo le 14.30.

Il corpo di Monica Vinci era disteso a terra, dopo che la donna, come detto, si era lanciata dalla finestra. Sul posto è arrivata subito un’ambulanza del 118 e gli agenti della Polizia di Stato, col capo della Squadra Mobile Samuele Cabitzosu, e il Pm di turno Valerio Bagattini.

Sembra che a scatenare nella donna il raptus omicida sia stato un diverbio con la figlia, poi degenerato.

Da quanto si è appreso Monica Vinci  si era separata da qualche anno dal marito, un agente della Polizia locale, Piero Carta, e viveva con la figlia 13enne, l’unica avuta dal matrimonio.

Secondo i suoi concittadini,  la donna era una persona molto riservata, anche se sembra che in passato sia andata incontro a forti momenti di disagio

“Con profondo dolore abbiamo appreso della tragedia che oggi ha colpito la nostra comunità. La tragica morte di una nostra giovane concittadina ci lascia increduli e senza parole. È un evento terribile e senza senso che ha colpito tutti noi in modo molto profondo”. Sono le prime parole pronunciate dal sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, dopo che ha appreso della morte di Chiara Carta.

“Sento di parlare a nome dell’intera comunità oristanese, esprimendo il cordoglio e le più sincere condoglianze alla famiglia e agli amici della giovane vittima – ha aggiunto Sanna-. Siamo tutti molto colpiti e proviamo profonda tristezza e dolore. La comunità si stringe attorno alla famiglia della giovane Chiara per offrire sostegno e solidarietà in questo momento difficile. Ci sentiamo particolarmente vicini al padre della vittima che conosciamo bene, e di cui apprezziamo le doti, perché appartiene al Corpo di Polizia municipale”.

Per dare un segnale concreto di lutto, il sindaco Sanna ha deciso di annullare tutte le manifestazioni collaterali alla Sartiglia: “Riteniamo sia un primo, doveroso segno di rispetto verso la giovane vittima di questa tragedia – ha detto il sindaco -. In questi giorni, che dovrebbero essere di festa, invitiamo tutti a vivere con sobrietà, garbo e rispetto per questo momento di dolore. Nei prossimi giorni comunicheremo altre eventuali iniziative che coinvolgeranno l’intera comunità oristanese”.

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