Feb 16

M5S: Giuseppe Conte ha nominato 8 coordinatori provinciali in Sardegna.

Sono stati nominati dal presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, gli otto coordinatori provinciali della Sardegna.

Per la circoscrizione di Oristano è stato incaricato il consigliere regionale Alessandro Solinas, per quella di Cagliari il consigliere regionale Michele Ciusa, per la circoscrizione del Sulcis il consigliere comunale di Carbonia Gianluca Lai, per la circoscrizione del Medio Campidano l’attivista Sandro Sanna. Nel centro Sardegna è l’attivista Giovanni Uda il nuovo coordinatore per la circoscrizione di Nuoro; per il nord Sardegna, e in particolare per la circoscrizione di Sassari, è stata nominata la consigliera regionale Desirè Manca; e infine per quella della Gallura il consigliere regionale Roberto Li Gioi.

“Il M5s riparte dai territori – si legge in una nota del M5S – e si completa così la struttura territoriale sarda sotto la guida del referente regionale Ettore Licheri”.

Agli otto coordinatori territoriali viene affidato il compito di avvicinare i cittadini alla politica del M5S e di avviare un confronto diretto volto a recepire le istanze delle diverse comunità.

“Questo nuovo incarico ci riempie di orgoglio perché rappresenta il riconoscimento del lavoro svolto finora per la Sardegna – hanno commentato i consiglieri regionali pentastellati -. Confidiamo nel sostegno di tutti gli attivisti e simpatizzanti dei vari territori, affinché si possa raggiungere l’obiettivo di riuscire a comunicare con il maggior numero di persone e, soprattutto, con tutti coloro che faticano a far sentire la propria voce.

Sappiamo che nel prossimo futuro ci attendono delle sfide importanti che potranno realmente incidere sulla ripartenza della nostra regione. Sentiamo su di noi questa responsabilità e siamo pronti a cogliere questa sfida”.

Un monastero (quello di Santa Chiara a Oristano), siti archeologici, scogli, calette, miniere, angoli di natura. Sono 15 “i luoghi del cuore” votati dai sardi nella classifica finale del censimento del patrimonio culturale e paesaggistico italiano promosso dal Fai con Intesa San Paolo. Il più votato in Sardegna, e 30° nella graduatoria nazionale, è il Monastero di Santa Chiara a Oristano, edificato nel 1343. Sul secondo gradino del podio l’isola dell’Asinara (quarantesima in Italia), terzo il Bosco di Curadureddu a Tempio Pausania, alle pendici del Limbara (sessantaseiesimo a livello nazionale). Grazie al numero dei voti ottenuti – ne servivano almeno 2.500 – questi primi tre luoghi del cuore potranno partecipare al bando per la selezione degli interventi post censimento. Si arriva al Sulcis-Iglesiente per trovare la quarta posizione: Porto Flavia, capolavoro di ingegneria mineraria, che si posiziona al 182° posto nella classifica italiana. Quinto posto per le Jacarande di Cagliari, che colorano di un incantevole viola alcune zone urbane, (235° in Italia); al sesto (252 in Italia) troviamo invece le spettacolari dune di Porto Pino; al settimo (262 in Italia) le Saline Conti Vecchi ad Assemini, ricche di fascino e storia; all’ottavo (283 in Italia) il complesso nuragico Su Nuraxi a Barumini, proclamato sito Unesco; al nono (290 in Itali) su Nuraghe Casteddu a Stintino; al decimo (311 in Italia) il Parco naturale regionale Molentargius-Saline a Cagliari, con le colonie stanziali dei fenicotteri rosa. Chiudono la classifica sarda la splendida Cala Goloritzè a Baunei; la miniera Su Suergiu a Villasalto; lo scoglio di Pan di Zucchero-spiaggia di Masua a Iglesias; Cala Mariolu a Baunei, perla del golfo di Orosei; e il sito archeologico di Nora.

Fra gli oltre 133mila visitatori dei siti archeologici gestiti dalla Fondazione Mont’e Prama, nel corso del 2022 si è registrato un massiccio ritorno dei visitatori stranieri, con ben 63 Paesi rappresentati. I circa trentamila turisti appassionati di beni culturali e archeologici che hanno scelto le bellezze del Sinis sono arrivati soprattutto da Francia (25,3%) Germania (21%), Spagna (10,8%), Usa (6,7%). Questi ultimi visitatori sembrano preferire il Museo all’antica città di Tharros, in controtendenza agli svizzeri, che invece prediligono una visita all’aria aperta. C’è anche una nuova e incoraggiante tendenza: la presenza degli stranieri inizia a essere consistente già dal mese di aprile e, nel 2022, è stata costante fino all’intero mese di ottobre. Questo significa che gli sforzi fatti dagli operatori economici per allungare la stagione iniziano a dare i primi risultati. Il rinnovo dell’allestimento e l’auspicata apertura della nuova ala del Museo, con il ritorno delle statue di Mont’e Prama da Cagliari a Cabras, e i lavori di messa in sicurezza e accessibilità programmati a Mont’e Prama, a Tharros e nell’ipogeo di San Salvatore, fanno presagire a un 2023 in grado di migliorare ancora i numeri e la qualità delle visite da mettere a disposizione del pubblico. Così come la collaborazione con l’Italian Academy presso la Columbia University, e la mostra sui Giganti di Mont’e Prama e la civiltà nuragica e pre-nuragica in programma da maggio a dicembre presso il Metropolitan museum di New York, con la contestuale apertura di una “Casa Sardegna” che metterà in vetrina pacchetti turistici, offerta culturale e prodotti artigianali e dell’enogastronomia contribuirà certamente ad accrescere l’interesse del mercato nord americano verso Cabras, il Parco archeologico naturale del Sinis e l’offerta culturale dell’Isola.

È operativo nel reparto di Neuroriabilitazione dell’ospedale San Martino di Oristano l’ambulatorio per la valutazione e il trattamento della spasticità, un disturbo che comporta spasmi e rigidità di muscoli e tendini, dovuto a danni del sistema nervoso centrale causati da ictus, traumi cranici, gravi cerebrolesioni, sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale, paralisi cerebrali o paraplegia spastica. “Queste condizioni portano a una riduzione della funzione motoria, alla difficoltà a compiere attività semplici e complesse e possono essere associate a fastidio o dolore, determinando così una scarsa qualità di vita nelle persone che ne sono affette” spiega il dottor Andrea Montis, direttore del reparto di Riabilitazione ospedaliera e Neuroriabilitazione del San Martino. Per favorire nei pazienti il recupero delle funzioni motorie è nato l’ambulatorio per la spasticità, a cui si accede tramite prenotazione al Cup per la prima visita. Qui viene effettuata innanzi tutto una valutazione clinica e strumentale per verificare la funzionalità delle attività motorie e le alterazioni del tono muscolare. Una volta definito il quadro diagnostico, si effettuano i trattamenti terapeutici con tossina botulinica e altri farmaci specifici. Parallelamente, vengono condotti programmi di riabilitazione motoria e occupazionale che aiutano il paziente a riacquistare le abilità motorie e a svolgere attività sempre più complesse. L’ambulatorio per il trattamento della spasticità è attivo nell’ambito della struttura complessa di Riabilitazione ospedaliera e Neuroriabilitazione del San Martino, centro d’eccellenza e punto di riferimento per il Centro e Nord Sardegna, dove vengono presi in carico soggetti che, a seguito di traumi cranici, ictus o altre patologie, hanno subito severi danni cerebrali. I pazienti sono sottoposti a programmi riabilitativi personalizzati, con l’ausilio di un team costituito da diverse figure (medico, fisioterapista, infermiere, operatore socio-sanitario, logopedista, terapista occupazionale, psicologo, educatore, assistente sociale) e di attrezzature e software studiati per favorirne il recupero fisico e cognitivo.

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