Nov 15

Come da copione: ok alle linee programmatiche e interventi politicamente modesti.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato, come da copione, le linee programmatiche per azioni e progetti 2022-2027.

Il documento è passato con i voti a favore dell’intera maggioranza (3 consiglieri erano assenti), quelli contrari dei gruppi di minoranza (2 consiglieri erano assenti) e l’astensione di Sergio Locci (Aristanis).

Una seduta per niente trascendentale che ha deluso quanti, interessati più al gossip che alla politica, si aspettavano chissà che cosa da questa riunione. Le diplomazie all’interno della maggioranza in questi giorni hanno evidentemente lavorato bene, e, almeno per il momento, la frattura sembra in via di guarigione. Insomma, tutto secondo copione, con i consiglieri dell’Udc (come già preannunciato) presenti in aula, e con la discussione proseguita con le prevedibili bordate della minoranza e con qualche piccola botta e avvertimento al sindaco e agli alleati anche da parte di alcuni componenti la maggioranza. Unica cosa ancora latitante (ma questa non è una novità), la politica.

Per quanto riguarda i dettagli della seduta, sono stati riportati, come meglio non si poteva,  nell’esaustivo resoconto dell’ottimo Ufficio stampa del Comune, che vi proponiamo.

I dubbi sulla presenza in aula dell’Udc, alimentati dalle tensioni sulla nomina del nuovo assessore ai Servizi sociali e dall’assenza dello stesso gruppo nella scorsa seduta, sono venuti meno in apertura dei lavori quando all’appello tutti hanno risposto presente. 21 i consiglieri presenti in aula(assenti giustificati Efisio Sanna, Fulvio Carboni e Pino Carboni), e seduta che è stata interamente dedicata alla discussione delle linee programmatiche, illustrate giovedì scorso dal sindaco Sanna.

Il dibattito è stato aperto da Giuseppe Obinu (Pd): “Oristano mi sembra tanto una città di tristezza, parafrasando lo slogan di un precedente sindaco di Oristano. Tristezza che inizia non ricandidando il sindaco uscente e prosegue con la candidatura del sue vice all’ultimo minuto per disperazione. Attorno a questa candidatura si è coagulata una coalizione senz’anima, dove stare in un partito o in un altro è indifferente è solo funzionale all’occupazione della poltrona libera. In queste dichiarazioni programmatiche manca Oristano, e questa è la tristezza maggiore. Potrebbero essere le dichiarazioni di qualsiasi altro paese italiano. Non c’è sguardo verso, bambini, nuove generazioni, adulti, anziani, persone in difficoltà, impresa, cultura, sport. Sono dichiarazioni che denotano scarsa o nessuna conoscenza della città. Gli oristanesi però vi hanno affidato la città e a noi ha dato il compito di vigilare e lo faremo senza sconti. L’assessorato ai Servizi sociali è drammaticamente importante, per l’alto livello di povertà, disoccupazione e di disperazione giovanile della città, e voi non riuscite a mettervi d’accordo lasciando i problemi dei più fragili all’ultimo posto della vostra agenda”.

Francesca Marchi (Oristano più): “Sono passati 5 mesi da quando si è avuta notizia della composizione del nuovo consiglio comunale. Questi 5 mesi che hanno preceduto la presentazione delle linee programmatiche non sono stati una premessa incoraggiante della vostra idea di governo della città. Gli organi di stampa testimoniano i continui proclami su opere e lavori, puntualmente smentiti da altri componenti della maggioranza. Nel frattempo la città fa i conti con una crisi economica e sociale che nei prossimi mesi peggiorerà. Nei prossimi mesi, forse i prossimi anni, non saranno per niente semplici. La Caritas cittadina evidenzia l’aumento dei nuovi poveri, mentre Cgil ed Action aid collocano la provincia al terzo posto tra quelle con il minor numero di giovani che non studiano e lavorano. Non basta l’amore per il luogo in cui si nasce e si cresce, senza prospettive, senza programmazione non esiste futuro. Quello che sta accadendo in questi giorni non potrà certo riavvicinare i giovani alla politica. Ci aspettano anni di crisi ma anche di grandi opportunità, come quelle del Pnrr e il nuovo periodo di programmazione europea, che offrono un’occasione unica che non dobbiamo perdere. Siamo chiamati ad amministrare nell’interesse esclusivo della città e non per saziare egoismi personali o di partito. Bisogna avere il coraggio di rimboccarsi le maniche e di mettere da parte le beghe in maggioranza. Queste linee programmatiche però mancano di coraggio, sembrano fragili e indifese”.

Maria Obinu (Pd): “Ci piacerebbe avere un confronto con la maggioranza, ma da 5 anni siamo abituati all’elettrocadriogramma piatto. Questa è un’amministrazione noiosa, anche le dichiarazioni programmatiche lo sono state. L’errore che il sindaco sta commettendo perdendo il braccio di ferro con l’Udc lo pagherà caro: lo trasformerà in un sindaco dimezzato, ricattabile e alla mercè di tutti i gruppi. Ha dichiarato che avrebbe tolto la delega all’assessore Cuccu ed è ancora lì, a Franceschi ed è ancora lì. È un sindaco non credibile, che non ha coraggio, debole, un Don Abbondio, un vaso di coccio stritolato da chi è più forte. Questa è una politica brutta dove prevalgono gli interessi personali, dove c’è chi cambia partito come io cambio le scarpe. Oristano non merita uno spettacolo di questo genere e un sindaco senza coraggio. E se non cambia questa amministrazione non avrà vita lunga. Nelle dichiarazioni ha citato tante cose senza dire come intende realizzarle. La città è sporca e non basta dire che vogliamo una Oristano pulita e gioiosa. Sicurezza stradale: c’è scarsa illuminazione e scarsa visibilità e per questo capitano gli incidenti. Torre Grande vive un progressivo declino. Sport: può essere il volano per il rilancio turistico della città, soprattutto a Torre Grande. Il voto su queste dichiarazioni e un 3 e mezzo”.

Gianfranco Porcu (Psd’Az): “Il sindaco in queste dichiarazioni programmatiche ha saputo cogliere i suggerimenti e le indicazioni del programma che ci ha portato a vincere le elezioni. Il Psd’Az si riconosce in queste linee e si impegnerà per tradurle in pratica. Si parla di inclusione, che significa dare a tutti i cittadini pari opportunità. Nel documento tutti gli obiettivi di mandato sono condivisibili, ma parlando di inclusione la fruibilità delle vie pedonali oggi è una grave criticità e diventa un obiettivo che spicca fra tanti. Riduzione al diritto all’accesso alla vita sociale per le condizioni di strade e marciapiedi non è accettabile. Migliorare la viabilità, l’illuminazione pubblica e la rete di trasporti è dunque condivisibile. Promuovere decoro urbano e verde urbano sono obiettivi sfidanti. A questa maggioranza spetta il compito di dimostrare con azioni concrete che l’attenzione verso l’ambiente non ha colore politico. Personale dell’ente: occorre curare il motore dell’ente, altrimenti non si va da nessuna parte. Dichiariamo il nostro sostegno politico al sindaco che in questo inizio di consiliatura ha saputo mantenere aperto il dialogo con tutti. In politica si assiste troppo spesso ad atteggiamenti muscolari che alcuni ritengono più efficaci per il raggiungimento dei propri obiettivi rispetto al lavoro di squadra che invece garantisce il miglior risultato che si ottiene quando tutti i giocatori contribuiscono”.

“Queste sono linee programmatiche ben fatte, che evidenziano profonda conoscenza della città e dei suoi problemi – ha detto Vincenzo Pecoraro (Udc) -. Il nostro voto è positivo. Ci piace l’attenzione all’ambiente. È doveroso il rilancio economico del centro storico per ripopolarlo con incentivi per chi vi si vuole trasferire o avviare una nuova attività, specie botteghe e attività artigianali e bed & breakfast. Va rivisto il piano urbano della mobilità e data grande attenzione all’urbanistica che è centrale per la città. Ci vuole un piano che rilanci la storia degli Arborea, e bisogna uscire dalla mono cultura della Sartiglia, un grande progetto per i giovani che passi dalla valorizzazione delle centrali educative. La vivibilità di una città è data dalla qualità dei suoi servizi pubblici. Bisogna incidere nei servizi sociali a supporto delle famiglie, degli anziani e dei disabili. Le attività sportive, in passato fiore all’occhiello della città, oggi sono abbandonate allo sforzo eroico di pochi volontari. Bisogna creare le condizioni per associazioni temporanee tra le organizzazioni sportive, anche con coinvolgimento delle scuole. Abbiamo bisogno di riprendere a produrre ricchezza e servizi e il Comune deve promuoverli. Su Torre Grande occorre una strategia complessa affidata al piano particolareggiato, soprattutto in chiave urbanistica, occorre definire piano urbano del litorale”. Pecoraro ha concluso toccando anche i temi politici: “Voteremo le dichiarazioni programmatiche e daremo la fiducia che meritano, ma non saremo i servi sciocchi di questa maggioranza. Abbiamo le nostre idee e vogliamo incidere nella città e sul suo futuro. Questo significa avere i nostri assessori, non uno o due ma quanti ci spettano. Non ci piace chi butta benzina sul fuoco, chi entra in casa d’altri e vuole mettere dei diktat su questo o quell’assessorato. Non ci piace chi tradisce e ci pugnala alle spalle. Le campagne acquisti sono state fatte anche da altri compagni di cordata che si spacciano per puri e candidi, li aspettiamo a Canossa. Sui grandi temi bisogna andare uniti e questa è un’apertura anche alla minoranza”.

Carla Della Volpe (Oristano più): “Le dichiarazioni programmatiche rappresentano un fatto importante per una nuova amministrazione, fissano gli obiettivi che una maggioranza vuole perseguire. Sono state presentate in un’aula mezza vuota, dove la maggioranza non avrebbe avuto neanche il numero legale se l’opposizione non avesse avuto la responsabilità necessaria per garantirlo. Non è stata uno spettacolo edificante. In questi mesi abbiamo assistito a litigi, cambi di partito, minacce di ritiro di deleghe. Mi sembra che si sia parlato poco di idee e progetti e molto di incarichi da spartire. Pur di vincere le elezioni vi siete messi tutti insieme e questo è il risultato. Le dichiarazioni mi sono sembrate un compitino, il minimo sindacale. Qual è la riorganizzazione che si vuole dare per il Pnrr, siamo in grado di sviluppare progettualità, di offrire visione alla città e al territorio che ci sta intorno? Dovremmo avere ruolo guida, essere promotori di idee e progetti. Questo è un tempo di straordinarie opportunità, siamo in grado di coglierle? Io credo che non siate in grado. Il vostro comportamento conferma che non avete la capacità e la volontà di volare alto, di avere una visione che non vediamo perché non c’è”.

Umberto Marcoli (Oristano più): “Questo documento rappresenta il faro di tutta la legislatura. Arriva con grande ritardo, dopo 110 giorni dalla proclamazione degli eletti. Arriva in un’aula dove mancava un intero gruppo di maggioranza e questa mi sembra una sfiducia. Le dichiarazioni programmatiche mi hanno ricordato quelle di fine mandato del sindaco Lutzu di cui Sanna era vicesindaco. La continuità amministrativa fa crescere la città, non il contrario. Mi sarei dunque aspettato di cogliere elementi di continuità. La credibilità verso i cittadini è totalmente persa dopo quanto successo in questi giorni. E questo avviene in un contesto di grande crisi, fotografata dai dati statistici: c’è una costante riduzione del numero di studenti in tutte le fasce, calo dei lavoratori, delle imprese, delle nascite. Questa è una città in forte decrescita. Il Comune non ha potere sulle politiche del lavoro, ma ha una grande responsabilità nell’investimento pubblico che rende la città attraente verso i privati, le famiglie e le imprese e quindi nel creare le condizioni per innescare processi positivi. Oristano città leader del territorio? Siamo sempre a traino degli altri. Capoluogo? C’è un totale disinteresse verso la Provincia che è commissariata da anni. Emerge una situazione impietosa che necessita di un’azione forte, decisa e immediata. Non si può rimanere legati ai desideri e alle esigenze di singole persone. Non possiamo essere soggiogati da una maggioranza che pensa solo a sé stessa. Le linee programmatiche sono vuote di contenuti, di visione e di azione politica”.

Francesco Federico (Oristano democratica e possibile): “È la prima volta che un documento viene presentato semplicemente con una ventina di slide, un elenco di cose senza una spiegazione di come i risultati vogliono essere raggiunti. La debolezza politica del sindaco, della maggioranza e della città, la manifesta la situazione che si è creata. Ci aspettavamo molto di più da questo passaggio. Gli accadimenti di questi mesi derivano anche dal periodo pre-elettorale. Le linee programmatiche sono un documento minimalista da cui non emerge una visione della città. Attendiamo il Dup e il Piao per capire come intende affrontare e risolvere i problemi della città. I conflitti in atto nella maggioranza riguardano l’assessorato più importante della città per il momento di crisi che vive la città. Ma sui Servizi sociali non si gioca. Ci sono problemi che vanno affrontati. Nelle dichiarazioni mancano anche i passaggi politici. Il primo atto che il sindaco avrebbe dovuto fare sarebbe stato andare a Cagliari a battere i pugni sul tavolo dell’assessore regionale alla Sanità”.

Gian Michele Guiso (Psd’Az): “Non posso condividere molti degli interventi fatti che non sono stati centrati sulle linee programmatiche, ma su valutazioni politiche. E certi termini sono stati usati con leggerezza (stoccafissi, noiosi, morti cerebralmente) e non sulle linee programmatiche. Giudizi sull’identità politica, su chi ha vinto le elezioni e su chi ci ha votato. Le linee programmatiche contengono tanti elementi, proposte e obiettivi. Su questi ci dovremmo confrontare, trovando un obiettivo comune. Il nostro è un giudizio positivo sulle linee programmatiche”.

Giuliano Uras (Sardegna 20venti): “Le dichiarazioni programmatiche devono fotografare gli intenti di un’amministrazione per una legislatura, ma non possono certo essere esaustive. D’altro canto se fossero state troppo ampie sarebbero state giudicato un libro dei sogni. Avvicinare i cittadini alla politica dovrebbe essere la missione di chi si sente in colpa di averli fatti allontanare, a destra come a sinistra. Fare il consigliere comunale per molti è diventata una promozione sociale, un modo per distinguersi, ma spesso alle spalle di questa sana volontà manca una base culturale politica. Il centro destra per la prima volta si presenta unito ed è naturale che ci sia un certo rodaggio. Per amministrare non basta avere una coalizione che vince, ci vuole altro per governare. Oggi forse stiamo pagando lo scotto di una giunta molto giovane. Diamole un po’ di spazio e di fiducia. Noi vogliamo una città che memore del suo retaggio ci proietti nel futuro. E mai come questa volta abbiamo la possibilità di avere le risorse necessarie. E allora sì che bisogna avere un’idea chiara della città e per questo bisogna aprirsi anche alle opposizioni, alle categorie, al tessuto cittadino e alle sue istanze. Avere molti soldi è un vantaggio, ma anche un pericolo enorme. Attrezziamoci quindi visto che ancora non abbiamo sportello Europa e un pool serio articolato per il Pnrr”.

Gianfranco Licheri (Riformatori): “Centralità di Oristano: nella passata amministrazione si è cercato di riallacciare i rapporti con gli altri centri del territorio e i risultati si sono visti con la Programmazione territoriale, i progetti approvati e le risorse che sono arrivate. Credo si debba cercare continuità territoriale con Cabras e Santa Giusta, è inutile parlare di Europa se non riusciamo a fare sistema nel territorio, neanche a raggiungere livelli minimi di abitanti (50 mila) per accedere a una serie di opportunità. Con Pinqua e la qualità dell’abitare abbiamo affrontato tematiche importanti come ambiente, casa, energia, mobilità lenta. Abbiamo avuto oculatezza e visione per le frazioni con un programma di ampio respiro. Non accetto le accuse di mancanza di visione. Lo dimostrano progetti come il Pinqua, la rigenerazione urbana, e non solo quelli, a Torre Grande con l’investimento della IVI petrolifera e con gli altri progetti in corso, lungomare, porticciolo. Sull’urbanistica – come si fa a dire che manca visione quando programmiamo rivisitazione del Puc che ha 15 anni e puntiamo alla riduzione consumo del territorio. Piuttosto occorre dare gambe ai progetti con un ufficio attrezzato per la programmazione del Pnrr”.

Sergio Locci (Aristanis): “Facciamo i conti con una carenza cronica del personale dell’ente. Esiste il problema delle gestioni, perché non basta fare le opere, bisogna farle funzionare. Nelle dichiarazioni programmatiche non se ne parla. Questa è la Oristano di adesso e si sarebbe dovuto partire da questo. Non è facile governare una coalizione così composita, dobbiamo mettere insieme una politica condivisa. Io non posso votare queste dichiarazioni, questo non è il mio programma, non sono i bisogni che ho raccolto durante la campagna elettorale. La politica è interpretazione dei bisogni e proposta di soluzioni e su questo non abbiamo le stesse idee. Io non vedo il sogno di una città. Le linee programmatiche sono politiche e amministrative che si traducono in operai che intervengono in cose semplici come aggiustare un marciapiede. Sindaco non sia sordo alle proposte della minoranza, questo è un momento topico per la città. Occorre unire le migliori energie, ci ascolti. Ascolti la sua maggioranza, faccia sintesi, ma guardi sempre all’interesse superiore della città”.

Paolo Angioi (Udc): “Una coalizione unita è il progetto a cui ho creduto tanto, e la maggioranza c’è. Dagli anni ’90 assistiamo a un’inversione di tendenza in città, una decrescita da attribuire a una molteplicità di motivi non solo locali. Per invertire la rotta Oristano deve guardare oltre i piccoli litigi. Abbiamo vinto le elezioni con una grande coalizione, è stata un’operazione coraggiosa, lo stesso coraggio che dobbiamo avere oggi con le dichiarazioni programmatiche. Se vogliamo invertire questo trend negativo dobbiamo rinforzare il sindaco”.

Massimiliano Daga (Pd): “Non vedo un sogno in queste dichiarazioni programmatiche che arrivano in aula dopo 5 mesi dalle elezioni. Da parte nostra c’è un atteggiamento di collaborazione come spirito di servizio per i cittadini. Il primo banco di prova è l’accoglimento della nostra proposta per l’istituzione dello sportello Europa”.

Nella replica il sindaco Massimiliano Sanna ha sottolineato la “…corrispondenza tra il programma elettorale missioni e obiettivi. Sono il primo step tra programmazione e pianificazione. Mi sono presentato agli elettori perché amo questa città, la mia città. Negli ultimi cinque anni ho lavorato con dedizione e passione, mi sono speso senza risparmiarmi e questo forse mi ha procurato un consenso importante. I miei toni sono pacati e forse questo è apprezzato dalla città. Oggi sono qua per proseguire questo percorso, migliorando le cose pur nelle difficoltà a tutti note. Stiamo costituendo ufficio Pnrr con 11 componenti e sportello Europa. Dopo la pandemia stiamo affrontando un‘altra grande emergenza: il problemi energia. Dall’analisi bilancio la situazione è grave, ma stiamo lavorando per soluzioni, soprattutto per i prossimi anni, per il 2023, 2024 e 2025. Il mio obiettivo è lavorare collaborando con tutti – ha proseguito il sindaco Sanna -. Abbiamo iniziato un percorso di confronto e di collaborazione. Ci siamo confrontati con associazioni di categoria per un tavolo di concertazione, avviata collaborazione con associazioni di volontariato. Occorre programmare in maniera adeguata. Mi piacerebbe velocizzare e anticipare i tempi, ma non sempre è possibile. Gli assessori si stanno adoperando costantemente. I cittadini ci rappresentano le loro difficoltà economiche, la mancanza di lavoro. Noi dobbiamo creare le condizioni per una crescita economica, partendo dal turismo e quindi da Torre Grande. Dalla storia che deve essere valorizzata per attualizzarla in chiave moderna e far crescere la città. Le linee programmatiche sono l’inizio di un percorso di un progetto. Vorrei partire dall’ordinario. Ci sono strade da rifare? È vero, ma in molti casi sono strade dove non si interviene da 40 anni. Per rifarle servono le risorse, le abbiamo chieste e ci stiamo lavorando”. “Oggi – ha concluso il sindaco – ci sono le condizioni per ottenere risultati importanti, a patto che siamo uniti e che ci sia la collaborazione di tutti. E vorrei precisare che non ho mai detto che avrei ritirato le deleghe ad alcun assessore. Ho detto però che le dichiarazioni vanno votate, in maniera compatta, perché sono l’inizio del nostro percorso”.

I lavori del consiglio comunale di Oristano sono stati aggiornati, in seconda convocazione, a lunedì 28 novembre, alle 17.30 e, in eventuale prosecuzione, a martedì 29 novembre, sempre alle 17.30, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Interpellanza Iatalese, Murru, Licheri: “Approvazione del regolamento comunale per l’installazione dei dehors”. 2) Interpellanza Della Volpe, Sanna Efisio, Marcoli, Marchi, M.Obinu, G.Obinu, Daga, Federico: “Risorse a valere sul Pnrr e stato dell’arte dell’Ufficio Europa”. 3) Istituzione 9ª Commissione consiliare permanente “Equità di genere e pari opportunità”. 4) Approvazione rendiconto di gestione esercizio 2021. Istituto Storico Arborense. 5) Approvazione rendiconto di gestione esercizio 2021. Scuola Civica di Musica. 6) Aggiornamento dei piani di gestione dei siti “Natura 2000” – Approvazione piano di gestione della Zsc – Stagno di Santa Giusta. Approvazione. 7) Adozione del Piano di lottizzazione convenzionato “Su Cungiau de su Barroccu” in zona C2RU nel Comune di Oristano – Proponenti Consorzio su “Cungiau de su Barroccu”. 8) Variazione al bilancio di previsione 2022/2024.

Torna a correre il Covid in Sardegna, dove nelle ultime 24 ore si registra anche un decesso, una donna di 78 anni residente nella provincia di Sassari. I nuovi casi confermati sono 996 (+ 609), di cui 877 diagnosticati con test antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 4.685 tamponi. Il tasso di positività scende dal 31,9 al 21,2 per cento. Invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, in tutto 8, aumenta invece quello in area medica, 103 (+ 4). In calo i casi di isolamento domiciliare, complessivamente 7.729 (- 189).

Il Plus di Oristano ha indetto una procedura finalizzata ad individuare i beneficiari nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Pnrr – Investimento Linea 1.2 “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”. Il progetto prevede la presa in carico di 12 beneficiari, residenti nei 24 Comuni dell’Ambito Plus di Oristano, che saranno inseriti in un percorso di autonomia abitativa e di formazione professionale e lavorative, con focus specifico sull’acquisizione di competenze informatiche. L’obiettivo è realizzare due gruppi appartamento, composti da 6 persone con disabilità a rischio di marginalità, finalizzati all’inclusione sociale attraverso la promozione della formula dell’abitare assistito e dell’inserimento lavorativo. L’iniziativa è rivolta principalmente alle persone considerate più a rischio di marginalità e in particolare a superamento dell’assistenza residenziale (quando il trattamento residenziale non è la risposta di assistenza appropriata ai bisogni della persona) o quando tale trattamento si è concluso. La selezione dei beneficiari sarà effettuata da un’apposita équipe che valuterà l’idoneità delle candidature e la priorità di accesso al progetto anche in relazione alla formazione e composizione del gruppo che coabiterà negli alloggi messi a disposizione. Possono presentare domanda di ammissione le persone in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, oppure in uno Stato appartenente all’Unione Europea, oppure cittadinanza in uno Stato non appartenente all’Unione Europea per i cittadini muniti di permesso di soggiorno CE; residenza in uno dei 24 comuni dell’Ambito Plus di Oristano (Oristano, Allai, Baratili San Pietro, Bauladu, Cabras, Milis, Narbolia, Nurachi, Ollastra, Palmas Arborea, Riola Sardo, Samugheo, Santa Giusta, San Vero Milis, Solarussa, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Simaxis, Tramatza, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zerfaliu, Zeddiani); età compresa tra i 18 ed i 64 anni; possedere un riconoscimento della condizione di handicap; essere affetti da una disabilità non determinata da naturale invecchiamento o da patologie connesse alla senilità; essere affetto da disturbo mentale o dello spettro autistico in carico ai Dipartimenti di Salute Mentale e Dipendenze – Centri di Salute Mentale; essere affetto da disabilità in carico ai servizi sociali o socio- sanitari; L’istanza può essere presentata dalla persona con disabilità o dai suoi familiari o da chi lo rappresenta legalmente (Ads, tutore, curatore) e deve essere inoltrata entro le ore 12 del 30/11/2022, con consegna diretta a mano presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Oristano (Palazzo Campus Colonna, piazza Eleonora 25, piano terra, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, martedì dalle 15.30 alle 17.30), tramite Pec all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it o via mail all’indirizzo protocollo@comune.oristano.it. L’avviso integrale e la modulistica sono consultabili sul sito istituzionale www.comune.oristano.it Per informazioni ci si può rivolgere a: Maria Fara: tel. 0783.791230, maria.fara@comune.oristano.it; Marina Rivieccio: tel. 0783.791281, marina.rivieccio@comune.oristano.it; all’Ufficio Urp del Comune di Oristano: tel. 0783.791337–331, urp@comune.oristano.it ; all’Informacittà del Comune di Oristano: tel. 0783.791628, informacitta@comune.oristano.it; presso il Servizio Sociale dei 24 Comuni dell’Ambito Plus di Oristano.

“L’Ilab di Oristano rappresenta una straordinaria opportunità per dare gambe alle ambizioni di un territorio che ha una importante vocazione legata all’agroalimentare”. Lo ha detto il Sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, all’Hopitalis Sancti Antoni, in occasione dell’evento di lancio dei progetti cluster per le imprese agroalimentari e della pesca che aderiranno all’Ilab. Un progetto che rientra nelle attività della Regione Sardegna, con Sardegna Ricerche. “Di agroalimentare, delle produzioni e delle eccellenze, della commercializzazione e delle potenzialità del settore si parla da tanti anni – ha detto il sindaco Sanna -. Oggi stiamo finalmente realizzando un progetto strategico e innovativo che vuole dare concretezza a idee e ambizioni. Lo facciamo con opere infrastrutturali e con azioni che coinvolgeranno pubblico e privati. L’Ilab nascerà nei locali dell’ex sala mensa della casa dello studente a Sa Rodia dove troveranno attuazione i progetti dei 5 settori individuati per la fase di avvio”. “La nascita dell’Innovation Lab (Ilab-Food) di Oristano rappresenta una tappa significativa per l’intera comunità e per le attività, produttive e di filiera, assecondate dalle scelte strategiche individuate e valorizzate dal bando sui cluster – ha aggiunto l’assessore alle Attività produttive del Comune di Oristano Rossana Fozzi -. Vogliamo tradurre in realtà i punti forti di un contesto che ambisce a progettare, sperimentare e validare prodotti, imprese e professionalità, connessi saggiamente alle vocazioni di Oristano e dell’area vasta. Lavoriamo per assecondare l’innovazione, lungo il filo rosso delle attività di ricerca e di living coerenti alle intraprese poste a servizio del territorio, ancorate alle chance offerte dal mercato e ai modelli (gestionali e di network) consoni a richiamare risorse e a generare attrattiva”. Sandra Ennas, di Sardegna Ricerche, ha presentato la Rete dei Living Lab a carattere regionale attivati nell’isola: “Gli Innovation Lab sono spazi di attività (luogo fisico, individuabile e riconoscibile) che raccolgono e soddisfano i bisogni e le richieste del territorio. Sono luoghi tematici in cui al centro c’è l’innovazione. Prevedono lo sviluppo di percorsi di co-creazione di nuovi servizi e prodotti e contaminazione e partecipazione congiunta”. “L’IlabFood di Oristano, in particolare, ha una grande importanza per il territorio – ha proseguito -. Sarà fondamentale la collaborazione tra stakeholders e amministratori pubblici sulla definizione del modello gestionale per garantire una sostenibilità nel tempo”. Nando Faedda, vicepresidente della Camera di commercio di Cagliari-Oristano, si è soffermato sul ruolo che l’Ilab-Food avrà al servizio delle imprese e del territorio e su quello della Camera di Commercio nel valorizzare le imprese nel territorio. “Il settore agroalimentare ha grande importanza in provincia di Oristano” ha detto facendo una panoramica delle Iniziative per la promozione del settore e invitando le imprese e le istituzioni a collaborare in rete. Centrale nell’evento di lancio dell’Ilab la presentazione dei progetti cluster per i quali il 20 novembre scade la prima manifestazione di interesse. Dario Vallainc (Fondazione Imc) ha presentato quello dedicato alla bottarga, soffermandosi sulle attività sperimentali e sui risultati a breve e medio termine delle azioni di verifica dello sviluppo dell’allevamento in cattività per la produzione di bottarga. Gianni Brundu (Fondazione Imc) ha presentato il cluster sull’ostricoltura in Sardegna che punta a un aumento della produzione tramite l’utilizzo di nuove attrezzature e sistemi di allevamento innovativi. Il cluster delle produzioni agroalimentari locali, con le attività a cura dell’Università in atto sulla vernaccia e i formaggi freschi da latte ovino e caprino, è stato presentato da Francesco Asquer (Consorzio Uno). Più nel dettaglio, Giuseppe Melis (Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali) si è soffermato sul cluster Vernaccia, che ha come obiettivo strategico misurare la consapevolezza degli abitanti del territorio sul valore della cultura della coltivazione e lavorazione della vernaccia. A Luigi Montanari (Università degli Studi di Sassari, Dipartimento di Agraria), invece, il compito di illustrare il cluster “Paniere Alimentare_Formaggi Freschi” che si inserisce nel grande filone aperto da TrUe Food, proseguito con i successivi programmi quadro dell’Unione Europea e le piattaforme tecnologiche «food for life», nonché con quanto previsto dai prossimi obiettivi dell’agenda 2030 per la sostenibilità ed i global challenges 2050. Attraverso il trasferimento d’innovazione e la conseguente predisposizione delle linee guida e dei protocolli si consente il miglioramento delle prestazioni economiche delle aziende produttrici, aumentando la qualità dei prodotti e ottimizzando le possibilità di penetrazione degli stessi sui mercati sia nazionali che internazionali. Nell’ambito dell’Ilab di Oristano un cluster sarà dedicato a un marketplace dell’agroalimentare sardo la cui presentazione è stata affidata a Gianni Giugnini (QoBi): “L’obiettivo è consentire alle aziende partecipanti di entrare nel mondo dell’e-commerce per capirne meccanismi e potenzialità, acquisendo le competenze necessarie per una futura gestione diretta. Il Cluster prevede la costruzione di una piattaforma completa e funzionante, che possa essere trasferita alle aziende per consentire la prosecuzione dell’attività”. Parteciperanno da subito a tutte le attività che aderiranno al bando entro il 20 novembre, ma ci sarà spazio anche per quelle aziende che vorranno aderire anche dopo la scadenza. L’adesione è gratuita, ma va garantita la disponibilità alla partecipazione da parte delle aziende aderenti. Il progetto prevede lo sviluppo delle attività avverrà fino a giugno 2023 con trasferimento finale della piattaforma alle aziende. Luca Lanini (Sinloc) infine ha presentato il modello gestionale previsto per l’Ilab-Food di Oristano che avrà una governance a gestione mista fra le attività di indirizzo e controllo del pubblico e le strategie di business e le capacità operative del privato dall’altro.

5 comments

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    • Giacomo on 15 novembre 2022 at 18:02
    • Rispondi

    Concordo con Pig: a Oristano la politica è morta. Non da oggi. A parte l’enfasi e la retorica di alcuni interventi ho ascoltato il vuoto assoluto in un’Aula nella quale quasi tutti hanno pontificato senza averne le capacità.

    • maurizio on 15 novembre 2022 at 18:49
    • Rispondi

    Ho seguito su youtube il Consiglio comunale. Per carità, una desolazione. Tra destra e sinistra non se ne salva uno!

    • Paolo. on 15 novembre 2022 at 20:45
    • Rispondi

    Prima riflessione: Oristano ha un sindaco che è espressione delle proprie incapacità relativamente a progettualita’, ambizioni, volontà e idee di crescita. Seconda riflessione: Olbia (tanto per fare un esempio) ha un sindaco che, invece, esprime tutte quelle capacità e voglie di realizzazione (che Oristano non ha). Risultato delle riflessioni? Oristano muore. Olbia cresce.

    • Tonino on 15 novembre 2022 at 21:37
    • Rispondi

    Con un Sindaco così dove vogliamo andare? Dopo essere stato pugnalato alle spalle, immagino quanto stia godendo di questa situazione Andrea Lutzu.

    • Che ce vado on 17 novembre 2022 at 18:26
    • Rispondi

    «Tutto chiarito, la crisi è alle spalle»

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