Set 26

Elezioni politiche: anche in Sardegna il centrodestra fa il pieno di parlamentari.

Quasi tutto confermato: secondo i dati ufficiali pubblicati dal ministero dell’Interno sul portale Eligendo, la maggior parte dei 16 parlamentari sardi eletti alla Camera e al Senato fa parte della coalizione di centrodestra.

Centrodestra che ha vinto anche nell’Isola, conquistando sette scranni alla Camera e tre al Senato. Il centrosinistra (con il Pd che perde anche il primato di primo partito di opposizione, mentre il Movimento Cinquestelle fa il boom sfiorando il 22%), ottiene 6 seggi.

Ecco allora i nomi dei 16 eletti: A Palazzo Madama con il centrodestra approderanno Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI). Per il centrosinistra Marco Meloni (Pd) e per il M5s Sabrina Licheri, effetto dell’opzione quasi certa di Ettore Licheri eletto in Toscana.

A Montecitorio il centrodestra porta Dario Giagoni (Lega), Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI, attuale assessore regionale all’Ambiente), Ugo Cappellacci (Forza Italia, coordinatore regionale del partito ed ex governatore) e Pietro Pittalis (Fi). Nel centrosinistra eletti Silvio Lai (Pd) e Francesca Ghirra (Alleanza Sinistra-Verdi, che strappa il seggio alla deputata uscente del Ps Romina Mura). Il M5s si afferma con Emiliano Fenu e Susanna Cherchi, che passa a seguito dell’ufficialità dell’elezione di Alessandra Todde nella circoscrizione Lombardia 2.

Intanto anche in Sardegna Pd, Lega, Terzo Polo: anche in Sardegna le tre forze politiche sono accomunate da un risultato alle elezioni politiche ben al di sotto delle aspettative.

Con il 19,7% al Senato e il 18,5 alla Camera i Dem sono solo il terzo partito nell’Isola, nel 2018 erano secondi. “Il risultato è certamente negativo – ammette il segretario regionale Emanuele Cani – e la ragione è riconducibile al fatto che al cospetto del centrodestra, il centrosinistra si è presentato diviso. Se ci fossimo presentati col M5S saremmo stati molto più competitivi. Ora il progetto futuro di queste forze che si sono presentate divise, per costruire un’alternativa a questo governo regionale, è l’unità senza escludere nessuno”.

Nell’Isola il Terzo polo è ben lontano dall’ambita doppia cifra richiamata nei giorni scorsi da Calenda. Non nasconde la delusione Giuseppe Luigi Cucca, senatore uscente di Italia Viva, che si ripresentava alla Camera dietro la ministra Elena Bonetti. “La Sardegna non ha risposto”, si è limitato a dichiarare.

Deludente anche il risultato della Lega. Nel 2018 il Carroccio aveva ottenuto l’11,59% dei voti al Senato, alle ultime politiche il 6,9. Secondo l’unico eletto in Sardegna, il coordinatore regionale Dario Giagoni, “…tutti i partiti che hanno governato hanno perso qualche punto percentuale rispetto al 2018; stare al governo ha fatto pagare un prezzo rispetto a FdI che ha capitalizzato meglio il malessere dei sardi e degli italiani. In ogni abbiamo 5 anni davanti che ci permetteranno di recuperare i punti percentuali”.

Con la firma dell’atto davanti al notaio Edoardo Mulas Pellerano, questo pomeriggio è stato formalizzato il nuovo assetto della Fondazione Oristano sulla scorta delle modifiche statutarie approvate nei giorni scorsi dal Consiglio comunale e dal Consiglio di amministrazione della stessa Fondazione. Le modifiche, elaborate sulla scorta dei rilievi e delle indicazioni dell’Anac in ordine alla domanda di iscrizione nel registro delle amministrazioni aggiudicatrici che operano mediante affidamenti diretti nei confronti delle società in house, prevedono un controllo totalmente pubblico per la Fondazione. Tra le modifiche richieste dall’Anac figurano la clausola che stabilisce che oltre l’80% del fatturato delle società in house debba essere prodotto nello svolgimento dei compiti affidati dall’ente pubblico o dagli enti pubblici soci; che il capitale pubblico, detenuto direttamente e indirettamente, non sia inferiore al 100% del capitale sociale e che sia garantito il controllo analogo per indirizzare l’attività della società in house verso il perseguimento dell’interesse pubblico. La Fondazione Oristano, nata nel 2019 come evoluzione della Fondazione Sa Sartiglia, si occupa della gestione integrata dei beni culturali, della promozione del turismo e della cultura in città e dell’organizzazione della Sartiglia. Alla firma dell’atto, davanti al Notaio Mulas Pellerano, erano presenti il Sindaco Massimiliano Sanna e l’intero Consiglio di amministrazione della Fondazione Oristano presieduto da Francesco Deriu. Fino alla nomina dei nuovi organi (i cui membri ricopriranno i rispettivi incarichi a titolo gratuito) l’attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione Oristano rimarrà in carica per la normale amministrazione.

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