Set 26

Coronavirus: 46 nuovi casi (1 a Oristano) e 2 morti in Sardegna. Puigdemont a Oristano.

In Sardegna si registrano, nelle ultime 24 ore, due morti e 46 nuovi casi di positività al Covid-19, sulla base di 1.284 persone testate.

Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 1.604 test, per un tasso di positività del 2,8%.

In calo i ricoveri: i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 17 (1 in meno rispetto a ieri) , mentre quelli ricoverati in area medica sono 146 (-2); 2.464 sono i casi di isolamento domiciliare (51 in meno rispetto a ieri).

Le vittime sono due uomini di 74 e 77 anni, entrambi residenti nella Citta Metropolitana di Cagliari.

Dei 46 casi accertati nell’isola, 3 sono stati accertati in provincia di Oristano, 32 nell’area metropolitana di Cagliari, 6 in provincia di Sassari, nessuno in quella di Nuoro e 5 nel sud Sardegna.

A Oristano oggi si registra un nuovo caso di positività, mentre non sono state accertate guarigioni.

Sulla base degli aggiornamenti sull’emergenza da Coronavirus comunicati dalle autorità sanitarie, a Oristano i casi di positività accertati sinora sono 1.276, i pazienti guariti 1.224, le persone ancora in cura 23 e i decessi 26. Due decessi non sono attribuibili al Covid.

L’ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, dopo la tappa di Alghero è giunto stamattina a Oristano, per partecipare ad un’assemblea con gli amministratori locali sardi che aderiscono all’associazione “Corona de Logu”. L’eurodeputato è stato accolto all’Hospitalis Sancti Antoni da un lungo applauso e dallo slogan “indipendentzia” urlato dai presenti, con in testa Maurizio Onnis, presidente della Corona de Logu e sindaco di Villanovaforru, e dal sindaco di Bauladu, Davide Corriga. Presenti i delegati di Sardigna Natzione, Irs, Progres, Torra, Partito dei Sardi, Sardigna Libera, Rossomori, Sardegna Possibile, Psd’Az, Liberu e Meris. Nel suo intervento, parlando in italiano, Puigdemont ha ricordato la battaglia non violenta per raggiungere l’indipendenza. “La sfida della Catalogna è una sfida europea – ha detto -; abbiamo rinunciato espressamente ad ogni forma di violenza per raggiungere il nostro obiettivo politico, il compromesso è una via democratica e non violenta, e dobbiamo ascoltare la gente”. Puigdemont farà poi ritorno questa sera a Bruxelles ma ha confermato che, con tutta probabilità, il 4 ottobre dovrebbe essere presente a Sassari, per l’udienza in Corte d’Appello che dovrà decidere sulla richiesta di estradizione in Spagna.

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