Lug 28

L’Oristanese brucia ancora.

Le fiamme in Sardegna non si sono mai spente. L’Isola, infatti, continua a bruciare da sei giorni, visto che il fuoco che da venerdì scorso sta devastando l’Oristanese non è stato ancora domato.

Già alle prime ore dell’alba sono tornati in azione i Canadair e gli elicotteri regionali. In alcune zone il fuoco ha ripreso intensità, anche se si tratta di focolai spersi, e le squadre a terra di Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari stanno lavorando nell’area di Cuglieri e Santu Lussurgiu. In loro aiuto al momento ci sono due Canadair e due elicotteri.  Mezzi aerei e squadre a terra in azione anche a Scano Montiferro e San Basilio, ed è possibile che nel giro di brevissimo tempo vengano dirottati sulle zone più a rischio altri Canadair ed elicotteri.

Oggi la Sardegna celebra la giornata regionale di prevenzione e lotta contro gli incendi e ricorda i morti di Curraggia: il 28 luglio 1983, nell’omonima collina vicino a Tempio, nove persone persero la vita e altre quindici rimasero ferite mentre tentavano di domare un vasto incendio.

Ma l’Isola, in questi giorni di fine luglio, deve fare nuovamente i conti con la storia, dopo l’ennesima devastazione che ha colpito l’Oristanese. Non ci sono stati morti, almeno tra le persone, mentre non sono stati così fortunati gli animali o le piante, tra cui l’olivastro millenario di Cuglieri.

Si parla di 20 mila ettari, ma la riperimetrazione è ancora in corso e si potrebbe arrivare ad un bilancio ben più grave, con aziende agricole a artigianali distrutte, oltre ad un intero patrimonio boschivo andato in fumo: un disastro peggiore dell’incendio che distrusse il Montiferru nel 1994.

Ora la storia si ripete: da sei giorni l’Oristanese brucia come nel 1994 (allora era agosto) quando andarono in cenere oltre 12 mila ettari di bosco tra Seneghe, Bonarcado, Cuglieri, Santu Lussurgiu e Scano Montiferro.

L’amministratore straordinario della Provincia di Oristano, Massimo Torrente, giovedì 29 luglio, si recherà a Cuglieri e Santu Lussurgiu per incontrare i sindaci dei Comuni più colpiti dagli incendi. Torrente porterà ai sindaci delle due comunità, in rappresentanza di tutte le altre colpite dalla tragedia, un messaggio di solidarietà e vicinanza, assicurando la presenza della Provincia nel sostenere la richiesta di aiuti allo Stato da parte della Regione, per far fronte comune, insieme alle altre istituzioni del territorio, a quello che rappresenta un vero e proprio disastro ambientale che mette in ginocchio tutto l’oristanese. Torrente sarà accompagnato dai tecnici della Provincia, che effettueranno un ulteriore sopralluogo, già avviato nei giorni scorsi, lungo le strade provinciali danneggiate dal fuoco per definire gli interventi più urgenti e garantirne la percorribilità.

6 comments

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    • Angelo on 28 luglio 2021 at 19:09
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    Ci hanno, per anni, riempito la testa che avevano bisogno di una “macchina antincendio” all’altezza della situazione! Embè? Adesso che da un paio di anni ce l’hanno, che cosa è cambiato? Nulla ! Gli parte un rogo sotto il naso e non riescono a fermarlo! … un sacco di soldi spesi in una megaorganizzazione di persone, mezzi, elicotteri, aerei … per nulla! … solo distruzione !!!

    • Battista on 28 luglio 2021 at 20:44
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    Anni fa qualcuno aveva proposto un progetto prevenzione incendi che già veniva attuato con successo in altre regioni. Grande entusiasmo alla Regione che pensava di avere finalmente risolto il problema. Tutto è poi caduto nel vuoto per non intaccare i grandi guadagni di chi combattendo il fuoco con gli aerei ci sguazza. Questo è solo un esempio, ma se ne possono fare millanta sulle motivazioni dell’inerzia della Regione.

    • Davide on 28 luglio 2021 at 21:27
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    Finchè non saranno ripopolate le campagne non ci sarà speranza.

    • Salvatore on 28 luglio 2021 at 22:00
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    Vedere le immagini della devastazione del nostro territorio mi fa piangere il cuore e allo stesso tempo mi fa incazzare di brutto. Insieme a qualche discorso sensato in questi giorni ho sentito un sacco di corbellerie, in particolare da parte dei politici regionali che si sono riempiti la bocca di luoghi comuni e discorsi di circostanza. In occasioni come queste, quando si deve dire qualcosa solo per dare aria alla bocca forse è meglio tacere. Adesso speriamo che dopo tanta retorica scaturiscano fatti e aiuti concreti.

    • Emilio on 29 luglio 2021 at 10:11
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    Solinas: “Investiamo sulla prevenzione”. Come al solito i super geni della politica isolana cercano i rimedi a posteriori quando il danno è cosa fatta. Possibile che non provino un po’ di vergogna?

    • Gianni on 29 luglio 2021 at 12:29
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    Che tristezza! Un danno incalcolabile da cui i territori colpiti dall’incendio non si risolleveranno mai! Il lavoro di una intera vita di sacrifici raso al suolo dalle fiamme! Anche in questa circostanza i pastori con la loro solidarietà hanno dimostrato con i fatti di essere migliori della promesse da marinaio della Regione.

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