Lug 23

“Qualità dell’abitare”: finanziati 15 milioni di euro per le frazioni.

C’è anche Oristano, con un progetto da 15 milioni di euro per le frazioni, tra le 271 proposte ammesse al finanziamento del Programma nazionale della Qualità dell’abitare (PinQua) del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili.

L’obiettivo è quello di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Ai fondi inizialmente previsti (400 milioni) si sono aggiunti i 2,8 miliardi del Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

L’Alta commissione, istituita presso il Ministero per esaminare le oltre 290 proposte pervenute da Regioni, Comuni e Città Metropolitane, ha concluso in tre mesi la fase della selezione, stilando una graduatoria di progetti ammissibili al finanziamento, complessivamente pari a 3,2 miliardi di euro. Gli indicatori utilizzati per definire la graduatoria dei progetti hanno tenuto conto sia della superficie residenziale che viene recuperata dal progetto, sia della maggiore inclusività sociale che esso genera, anche tramite il coinvolgimento nella successiva gestione dell’intervento da parte del terzo settore. Indicatori di impatto sociale, culturale, urbano territoriale, economico-finanziario e tecnologico sono stati i parametri su cui si è formato il giudizio della Commissione: l’apporto economico di fondi privati, la rispondenza alle politiche territoriali regionali, la sostenibilità ed efficienza energetica e la premialità al consumo di suolo zero hanno costituito alcune delle voci valorizzate dall’apposito programma informatico creato ad hoc.

Il progetto di Oristano (presentato questa mattina durante una conferenza stampa dal sindaco Andrea Lutzu e dagli assessori Gianfranco Licheri, Carmen Murru, Massimiliano Sanna, Marcella Sotgiu e Francesco Pinna, dal dirigente tecnico Giuseppe Pinna e dal coordinatore del progetto Andrea Vallebona)  è stato definito a partire da un’analisi attenta delle esigenze degli abitanti delle frazioni e del loro ruolo all’interno di una visione di sviluppo integrata e sostenibile di tutto il territorio.

Le frazioni, infatti, conservano valori storico-culturali, qualità ambientale e relazioni sociali di grandissimo valore, e a queste il progetto guarda per realizzare un percorso di rigenerazione e rivitalizzazione urbana.

Una fortissima attenzione è stata posta ai temi dell’accessibilità, delle dotazioni di servizi urbani di qualità, a favore sia degli attuali residenti sia dei nuovi cittadini che potranno rivitalizzarne il tessuto economico e sociale. Infine, tutto il progetto è trasversalmente informato ai principi di sostenibilità ambientale attraverso un vasto sistema di connessioni ciclopedonali, la riduzione dell’impermeabilizzazione del suolo e un ampio utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

“Per Oristano e le frazioni è una straordinaria opportunità di valorizzazione, come mai se ne sono viste prima – hanno spiegato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore all’Urbanistica e alle frazioni Gianfranco Licheri -. La giunta ha effettuato un rilevante lavoro di programmazione per cucire le esigenze e le caratteristiche delle frazioni e sfruttare al meglio questa occasione che vuole soddisfare l’integrazione, il completamento, la valorizzazione, l’amplificazione degli effetti positivi del Programma Oristano Est.

Abbiamo individuato quale obiettivo prioritario la riqualificazione delle frazioni, secondo una visione di integrazione territoriale, ambientale, sociale, culturale e sportiva, che è costituita dal rafforzamento delle potenzialità costituite dal Parco fluviale del Tirso, realizzando un unicum che completa il parco lineare che racchiude la città, completando gli interventi di Oristano est e Oristano ovest”.

Il piano economico e quello degli interventi prevede:

– a Silì la riqualificazione degli spazi aperti (3 milioni 156 mila euro), la casa della sostenibilità riconvertendo l’ex asilo Esmas in uno spazio dedicato alla comunità siliese e residenza per soggetti svantaggiati (580 mila euro); la riqualificazione a emissioni zero degli edifici pubblici di un quartiere per un’area ecosostenibile (che comprende il sistema delle aree verdi connesse, la casa della sostenibilità, una biblioteca e un centro servizi che racchiude al suo interno anche una vasta area di edilizia residenziale ex 167), resiliente e a misura di bambino e anziano (un milione 382 mila euro);

– a Nuraxinieddu e Massama la riqualificazione del sistema degli spazi aperti di (590 mila euro), la casa per le donne vittime di violenza attraverso la riconversione dell’ex scuola materna di Massama (800 mila euro), la riconversione dell’ex scuola elementare di Massama in casa delle associazioni e residenza per soggetti svantaggiati (un milione 289 mila euro), la riconversione dell’ex scuola elementare di Nuraxinieddu in casa della comunità quale spazio di aggregazione e area tecnologicamente attrezzata per studio e lavoro (926 mila euro);

– a Donigala la riqualificazione del sistema degli spazi aperti (530 mila euro), la casa dell’accoglienza con la riconversione dell’ex scuola elementare in dormitorio per soggetti fragili senzatetto, spazi di ascolto e recupero e spazi per le attività della comunità residente (764 mila euro).

Infine, la realizzazione dell’asse ciclopedonale Oristano-Sili-Massama-Nuraxinieddu-Donigala,  per connettere tra loro le frazioni e con la città Oristano (3 milioni 604 mila euro), la riqualificazione urbana dell’asse principale della frazione di Donigala, l’area attraversata dalla strada statale 292 (un milione 374 mila euro).

ù“Grande attenzione è rivolta alle problematiche sociali e, soprattutto, abitative di contesti urbani che hanno una forte sofferenza in questo ambito – ha sottolineato l’assessore ai Servizi sociali e alla Casa Carmen Murru -. In questo senso la nostra proposta, premiata dal Ministero, potrà incidere positivamente nelle frazioni che storicamente scontano gravi ritardi e alle quali abbiamo dedicato grande attenzione”.

“La proposta progettuale destina 4 milioni 277 mila euro pari al 28,5% degli interventi alle aree verdi, 5 milioni 743 mila euro (38,3%) agli edifici pubblici e 4 milioni 979 mila euro (33,2%) alle connessioni – ha concluso il sindaco Lutzu -. Abbiamo puntato su una proposta completa ed equilibrata tra le frazioni in funzione della specificità di ognuna di esse, considerato che con la Programmazione territoriale e con altri premi regionali altre risorse sono state assegnate ai nuclei urbani e alle aree periferiche non comprese in questo intervento”.

Sono partner del progetto la Provincia di Oristano, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria, Lega Coop, Unicoop, Consorzio Uno, Associazione Città della terra cruda, Unione dei piccoli proprietari immobiliari di Oristano.

Il progetto è stato redatto dalla società Retegaia, coordinato da Andrea Vallebona, e di cui fanno parte Maura Falchi, Franca Perra, Anna Paola Contu, Enrica Campus, Claudia Meli, Giuseppe Onni, Christian Cannas e Giulia Contu.

Anche la Provincia di Oristano condivide le preoccupazioni dei sindaci del territorio per la profonda crisi che attraversa il sistema sanitario oristanese. La manifestazione dei giorni scorsi lungo la Carlo Felice, alla quale l’amministratore straordinario della Provincia, Massimo Torrente, non ha potuto partecipare per un precedente impegno istituzionale assunto con i rappresentanti delle altre Province sarde e l’Upi, è un ulteriore grido d’allarme in rappresentanza di tutti i cittadini oristanesi che rivendicano il diritto alla salute e un sistema sanitario presente ed efficiente in tutto il territorio. La Provincia di Oristano si schiera, con forza, a fianco dei sindaci e delle istituzioni locali nel sostenere questa vertenza sanitaria oristanese che ha urgenza di trovare immediata e concreta soluzione.

Un incidente mortale si è verificato oggi a circa 300 metri dall’ingresso di Bauladu, nella strada che collega il paese a Tramatza. Un uomo di 56 anni alla guida di uno scooter Scarabeo Aprilia ha perso il controllo del mezzo ed è andato a sbattere prima sul guardrail e poi su un palo. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri di Oristano, Milis e San Vero, l’elisoccorso e un’ambulanza del 18, ma i tentativi per rianimare il 56enne sono stati inutili.

Altro incidente stradale, questa volta senza gravi conseguenze, questo pomeriggio, sulla 131, nei pressi di Uras. Una Toyata Land Cruiser, condotta da una donna di 50 anni, ha sbandato ed è uscita fuori strada, finendo in una cunetta dopo essersi ribaltata, parrebbe a causa di un sorpasso non riuscito. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Ales e un’ambulanza dl 118 che ha trasportato la donna al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Oristano.

Per l’inaugurazione della nuova sala d’ascolto delle donne vittime di violenza, è stata convocata una conferenza stampa per martedì 27 luglio, alle 11, presso la sala riunioni della Questura di Oristano.

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