Mag 27

Coronavirus: 28 nuovi contagi e tre decessi in Sardegna.

I nuovi casi rilevati nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale in Sardegna sono 28, e ora i positivi complessivamente accertati dall’inizio dell’emergenza sono 56.539. Si registrano anche tre nuovi decessi (1.456 in tutto).

In totale sono stati eseguiti 1.295.208 tamponi, per un incremento complessivo di 5.488 test rispetto al dato precedente.

Sono 155 (-14) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica, mentre sono 18 (-3) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.776 e i guariti sono complessivamente 42.134 (+150).

Sul territorio, dei 56.539 casi positivi complessivamente accertati, 14.791 (+14) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.622 (+8) nel Sud Sardegna, 5.149 (+2) a Oristano, 10.835 (+2) a Nuoro, 17.128 (+2) a Sassari, 5.149 (+2) in provincia di Oristano.

Nella città di Eleonora un’altra giornata senza contagi nè guarigioni.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 989, i pazienti guariti sono 938, mentre i soggetti ancora in cura sono 35. Sedici i pazienti deceduti.

All’ospedale San Martino di Oristano è stato istituito il Gruppo Oncologico Multidisciplinare, che riunisce tutti gli specialisti coinvolti nel trattamento dei pazienti affetti da neoplasie. Il gruppo esamina settimanalmente ogni singolo caso, individuando in maniera sinergica il miglior percorso diagnostico e terapeutico a cui sottoporre il paziente oncologico, un percorso personalizzato e mirato a garantire le cure più adeguate ed efficaci per ciascuno. Nonostante le difficoltà legate alla pandemia da Covid-19, nel nosocomio oristanese infatti non è mai cessata la cura e l’assistenza ai malati oncologici. Negli ultimi mesi si è inoltre rinforzata l’equipe chirurgica con l’arrivo del nuovo direttore dell’Unità operativa di Chirurgia Massimiliano Coppola, esperto in chirurgia laparoscopica, e sono così aumentati gli interventi mini-invasivi e laparoscopici. Grazie alla collaborazione tra i vari specialisti operanti al San Martino e a quella del personale infermieristico, sono stati presi in carico numerosi pazienti affetti da neoplasie dell’apparato digerente e non solo. In particolare, sono stati curati diversi casi di tumori del colon, del retto e dello stomaco. La maggior parte di questi (circa il 90%) è stato sottoposto ad intervento chirurgico laparoscopico. Questa metodica, effettuata mediante piccole incisioni sull’addome, assicura almeno la stessa efficacia degli interventi tradizionali ad addome aperto, ma è in compenso meno traumatica e meno invasiva per il paziente, consentendo una ripresa più rapida dopo l’operazione. La chirurgia laparoscopica, già comunemente usata ad Oristano per l’asportazione della colecisti o dell’appendice, viene oggi utilizzata anche nell’asportazione di tratti di colon o retto per la cura delle diverticoliti o delle neoplasie, garantendo risultati ottimali. L’obiettivo è quello di adottare con sempre maggiore frequenza le metodiche mini-invasive e di avere un approccio multidisciplinare al paziente affetto da neoplasie. Tutto ciò per poter assicurare a tutti i cittadini che si rivolgono all’ospedale San Martino cure di alta qualità al passo con i tempi e con le linee guida nazionali.

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