Feb 06

Sartiglia e pandemia: il Gremio dei Contadini ha nominato su Componidori.

Il dado è tratto: il presidente del Gremio dei Contadini, Nando Faedda, ha deciso, anche in piena pandemia, di nominare su Componidori (Maurizio Casu) per l’edizione 2021 della Sartiglia.

Le pressioni sono, evidentemente, state tante, così come le discussioni in città tra favorevoli, contrari e quelli a cui della manifestazione  non importa nulla. Discussioni che hanno animato il dibattito anche all’interno dello stesso Gremio dei Contini su nominare o meno anche quest’anno su Componidori e sull’eventuale vestizione e benedizione alla città come tradizione comanda, e che il Covid-19 vorrebbe invece suggerire di posticipare al 2022.

A Oristano, chi più chi meno, siamo un pò tutti amanti di una manifestazione che non ha eguali al mondo, ma in una fase delicata come quella che stiamo attraversando, con la pandemia che ha portato anche in Sardegna desolazione e morte (e Oristano non ha fatto certo eccezione), la salvaguardia della salute in un momento così critico dovrebbe venire prima di qualsiasi tradizione. Lo si deve sia a coloro che ci hanno lasciato a causa del Covid, sia per quelli che ancora combattono in un letto di un ospedale contro questo maledetto virus.

Contrariamente a ciò che pensiamo, il Gremio dei Contadini deve, evidentemente,  aver bene valutato la questione e ha invece deciso di correre il rischio (perchè di questo si tratta), nominando anche nell’edizione pandemica della Sartiglia il suo Componidori.

E’, chiaramente, una nomina “pro forma”, visto che la Sartiglia non si diputerà e che a ricoprire il ruolo è stato chiamato Maurizio Casu, che oltre ad essere un ottimo cavaliere è anche componente del direttivo del Gremio di San Giovanni. Ma se oltre a ciò è prevista anche la vestizione e la successiva benedizione, pur se effettuata con tutti i crismi e nel pieno rispetto delle regole anti Coronavirus, questo richiamerà ugualmente (anche se, per ipotesi, si dovesse svolgere all’alba) tantissime persone, con tutto ciò che questo comporta.

Ne vale veramente la pena?

Questo lo scarno comunicato del presidente del Gremio dei Contadini, Nando Faedda:
“L’emergenza pandemica ancora in corso, obbliga quest’anno alla sospensione della Sartiglia, così come la si conosce e come il Gremio dei Contadini la tramanda da secoli, ma questo non esonera lo stesso dalle proprie prerogative e doveri in quanto depositario storico della Sartiglia dell’ultima domenica di carnevale. Pertanto, al fine di perpetuare la tradizione, S’Oberaiu Majori Nando Faedda comunica di aver scelto e invitato, nel giorno della Festa della Candelora, Maurizio Casu, quale Componidori per il Gremio dei Contadini. Precisa che la nomina non è stata divulgata nel giorno della Festa della Candelora, onde evitare assembramenti”.  Amen.

C’è anche chi la pensa in maniera diversa dalla nostra (ci manchrebbe altro). E tra questi il regista Filippo Martinez, che ha realizzato un breve film, “Il Cavaiere infinito” (https://youtube.be4h8nfj6fd0w), “…per sostituire la possibile assenza del Componidori 2021”. In una nota, Martinez ha ribadito, e integrato, quanto già detto in un precedente comunicato: “Il Gremio del Cavaliere Infinito, l’Ordine della Camelia e le Donne della Sartiglia rinnovano il loro appello affinché anche quest’anno – soprattutto quest’anno – il Componidori benedica la città. I due Componidori, quello del Gremio dei contadini e quello dei Falegnami, potrebbero uscire all’alba, nella sicurezza più assoluta, in un giorno che potrebbe essere l’ultima domenica o l’ultimo martedì di carnevale – o anche il lunedì, non è questo il punto -, e uno dopo l’altro potrebbero fare ciò che nel 1656, in una Oristano dilaniata dalla peste nera, fece il Componidori quando, nella debole luce dell’alba, uscì sul suo cavallo affrontando da solo la morte con la mano armata dai fiori della Bambina di Maggio, sa Pippia ‘e Maiu, e benedisse tutto e tutti. Sarebbe una risposta alta e solenne, la risposta più logica, icastica, indimenticabile alla violenza di questo virus assassino. Una risposta che per la sua forza poetica farebbe il giro del mondo. In questi giorni L’Università di Aristan e la Über Pictures hanno prodotto un breve film che, per ricreare il clima e la tensione di quel lontano carnevale, hanno utilizzato due delle molte opere che fecero da corollario, nel 1999, a un numero monografico dedicato alla sacralità del Componidori dal periodico Eleonora: un grande polittico (19 dipinti in 4 sezioni alte m.3,50) che fu riprodotto in bianco e nero sotto forma di fumetto, e una canzone scritta per l’occasione”.

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