Feb 05

Da lunedì Sardegna in zona gialla. Oggi 169 nuovi casi (34 in provincia e 12 a Oristano).

Così come previsto, dopo due settimane in area arancione, la Sardegna torna in zona gialla. “Sulla base dell’ultimo monitoraggio della “cabina di regia” non sono previste nuove ordinanze del ministro della Salute per la giornata di oggi; la Sardegna tornerà, quindi, in area gialla da lunedì, allo scadere dell’ordinanza vigente”.

Questo quanto si è appreso da fonti del ministero della Salute. Intanto, salgono a 39.248 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, dopo che nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 169 nuovi contagi. Si registrano cinque decessi (1.010 in tutto).

In totale sono stati eseguiti 596.329 tamponi, per un incremento complessivo di 3.320 test.
Sono 403 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi (+5 rispetto al dato di ieri), mentre sono 29 (+1) i pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 14.274. I guariti sono complessivamente 23.303 (+217), mentre le persone dichiarate guarite clinicamente nell’Isola sono attualmente 229.

Sul territorio, dei 39.248 casi positivi complessivamente accertati, 9.065 (+50) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 6.320 (+13) nel Sud Sardegna, 7.854 (+36) a Nuoro, 12.709 (+36) a Sassari, 3.300 (+34) in provincia di Oristano.

A Oristano oggi sono stati accertati 12 nuovi casi di positività e 8 guarigioni.

Un caso di positività è stato accertato tra il personale della scuola secondaria di via Marconi, e tutte le otto classi dell’istituto sono state messe in quarantena fino al 9 febbraio compreso.

Per effetto dell’aggiornamento odierno i casi di positività al Covid-19 accertati dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono 702, i pazienti guariti sono 596, mentre i soggetti ancora in cura sono 92. Quattordici i pazienti deceduti.

Povertà che aumenta a causa degli effetti sull’economia della pandemia. Ma cresce anche la solidarietà. L’associazione Domus Oristano, sollecitata dalla situazione di difficoltà generale, ha aderito, insieme ad altri enti del terzo settore, a un bando regionale proponendo il progetto “No SprecOr”. In campo anche Cittadinanzattiva, Associazione Volontari pro Carceri, Caritas diocesana Oristano, Osvic e Rotary Club Oristano. Tra le tante iniziative anche l’allestimento, a Oristano, di un locale per la raccolta, stoccaggio e distribuzione del cibo invenduto di ristoranti, mense, tavole calde, rosticcerie, gastronomie e attività similari. Tra le iniziative c’è anche l’avvio un confronto per l’attivazione di uno sconto sulla Tari per le imprese che donano il cibo. Il ritiro sarà a carico della rete di solidarietà. Chi può donare: ristoranti, bar, rosticcerie, mense, gastronomie e take away. “Non si applica l’Iva sulle cessioni gratuite – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – e sono assicurate agevolazioni fiscali Irpef e Ires. La cessione non è considerata un ricavo ai fini delle imposte sui redditi e il costo di acquisto è interamente deducibile”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.