Ott 23

Christian Solinas: “Stop&go solo se i contagi superano il livello di guardia”.

Pur nell’oggettiva criticità dell’emergenza, lo “stop&go” resta la extrema ratio, e sino a che i numeri del contagio potranno essere gestiti con misure alternative non ci sarà alcun lockdown per la Sardegna, ma una serie di provvedimenti mirati.

Provvedimenti finalizzati alla massima riduzione delle possibilità di circolazione del virus, e che saranno adottati con specifiche ordinanze, nei prossimi giorni, anche alla luce del costante confronto con tutte le forze politiche del consiglio regionale, con il Comitato tecnico scientifico (Cts) e con il governo nazionale.

È questa la linea illustrata dal presidente della Regione, Christian Solinas, nel corso della conferenza dei capigruppo, “…per perseguire – ha sottolineato Solinas – la massima condivisione con i rappresentanti di tutte le forze politiche”.

Alla riunione, protrattasi per quattro ore, hanno partecipato anche l’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, e alcuni membri del Cts regionale.

“La situazione – ha detto il presidente della Regione – è preoccupante e richiede il massimo impegno da parte di tutti, Istituzioni e cittadini. Ancora una volta faccio appello al grande senso di responsabilità dimostrato dai sardi, senza il quale non potremo affrontare e vincere questa ulteriore difficile sfida.

Nei prossimi giorni – ha detto ancora Solinas – adotterò delle ordinanze per stabilire regole che assicurino un maggior livello di controllo sanitario e la salvaguardia delle attività produttive”.

Le ordinanze potrebbero prevedere regole più stringenti per i locali pubblici, una riduzione, (ma non il blocco) delle tratte aeree e marittime, e il ricorso alla didattica a distanza nelle scuole superiori e nell’università,  stretta generale sugli assembramenti, limitazioni ulteriori sugli sport di contatto, stop alle feste legate alle cerimonie.

Questi dovrebbero essere i punti principali dell’ordinanza. Ancora da stabilire le misure per bar, pub e ristoranti che potrebbero essere oggetto di un secondo provvedimento da emanare a stretto giro, dopo un’altra riunione del consiglio regionale per permettere a Solinas di riferire sulla situazione. In generale, la tendenza è quella, come detto, di vietare totalmente gli assembramenti, prescrivendo quindi il consumo di cibi e bevande esclusivamente seduti al tavolo e di stabilire gli orari di chiusura, decidendo eventualmente di anticiparli alle 23 o alle 22. Possibili limitazioni degli accessi in Sardegna via aria e via mare, compatibilmente con le decisioni nazionali, e, in ogni caso, questa misura potrebbe essere successiva.

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