Ago 05

La legge regionale “scempia coste” della giunta Solinas rischia di finire male.

Primi riscontri sull’esame della legge regionale n. 21 del 13 luglio 2020 (Norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale) da parte del Governo.

E questo anche a seguito dell’istanza inoltrata dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, perché il Governo effettui ricorso alla Corte costituzionale avverso la norma regionale.

Insieme al Grig ci sono state anche un centinaio di istanze analoghe inviate da seplicei cittadini che hannno voluto metterci la faccia per difendere il proprio ambiente.

L’Ufficio legislativo del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare ha formulato, in questi giorni, una chiara richiesta di impugnazione per violazione delle competenza statali esclusive in materia di tutela dell’ambiente, con toni molto duri e determinati.

Ma è anche la legge regionale n.17 del 24 giugno 2020, che proroga per l’ennesima volta i termini di efficacia del cosiddetto “piano casa”, a esser oggetto di specifica richiesta di impugnazione davanti alla Corte costituzionale, sempre per le stesse motivazioni da parte dell’Ufficio legislativo del Ministero per i beni e attività culturali e il turismo.

Il Grig ricorda che, a maggioranza, il consiglio regionale ha formulato un’illegittima interpretazione autentica che consentirebbe la riscrittura del Ppr, il Piano paesaggistico regionale nelle sue parti fondamentali (fascia costiera, zone agricole, beni identitari).

In pratica, la giunta regionale Solinas sarebbe così autorizzata a riscrivere le parti fondamentali del Ppr in gelosa quanto interessata solitudine, senza ottemperare agli obblighi di pianificazione congiunta con il Ministero per i Beni e Attività Culturali e il Turismo.

La motivazione dichiarata, legata al voler così consentire il completamento della nuova strada statale n. 291 “Sassari – Alghero”, non solo non è minimamente condivisibile, perché esso è esplicitamente previsto dal Ppr, ma è anche smentita dalla decisione adottata dal Consiglio dei Ministri che ha approvato definitivamente il completamento della strada. Completamento della strada che è una sfrangiata foglia di fico che maldestramente prova, invano, a coprire la solita, consueta, voglia mattonara.

Innanzitutto, il testo approvato si rivela ben al di fuori degli stretti limiti nei quali la giurisprudenza costituzionale consente la cosiddetta interpretazione autentica di discipline vigenti da tempo: qui non siamo in presenza di “situazioni di oggettiva incertezza del dato normativo”, a causa di “un dibattito giurisprudenziale irrisolto”, ovvero nella necessità di “ristabilire un’interpretazione più aderente alla originaria volontà del legislatore … a tutela della certezza del diritto e dell’eguaglianza dei cittadini, cioè di principi di preminente interesse costituzionale”.

Inoltre, il testo è denso di illegittimità, non potendo la Regione autonoma della Sardegna eludere l’obbligo di pianificazione congiunta in tutta quella fascia costiera e nelle aree agricole tutelate con vincolo paesaggistico oggetto di singoli provvedimenti di individuazione, ovvero di tutela discendente dalla legge.

Basti pensare che sono una sessantina i provvedimenti individuativi di aree costiere tutelate con vincolo paesaggistico lungo le coste sarde, andandone a tutelare circa il 75-80%.

Confortano e sostengono la segnalazione ecologista le oltre 34 mila adesioni alla petizione per la salvaguardia delle coste sarde per il mantenimento dei vincoli di inedificabilità costieri, i vincoli di inedificabilità nella fascia dei 300 metri dalla battigia marina, stabiliti dalle normative vigenti e dalla disciplina del piano paesaggistico regionale.

Migliaia e migliaia di cittadini chiedono a gran voce una scelta di salvaguardia ambientale, una scelta per preservare il futuro, una scelta di civiltà. Altro cemento sulle coste non vuol dire turismo, significa solo degrado ambientale e perdita di attrattiva.

Naturalmente le adesioni alla petizione continueranno a giungere, in attesa del prossimo esame di un’altra proposta legislativa foriera di fortissime preoccupazioni per la tutela efficace delle coste sarde, il disegno di legge della giunta Solinas per consentire aumenti volumetrici anche a due passi dal mare.

Abbiamo difeso, difendiamo e difenderemo la nostra Terra millimetro per millimetro. Ne stiano certi.(Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, www.gruppodinterventogiuridicoweb.com).

E il Governo sembra aver ascoltato ambientalisti e semplici cittadini, visto che ormai è scontro aperto tral’esecutivo nazionale e la Regione Sardegna sul fronte delle norme paesaggistiche e urbanistiche. Dopo l’interpretazione autentica del Ppr approvata di recente dal consiglio regionale, anche l’ultima proroga del Piano Casa finisce sotto la lente degli uffici legislativi di Roma. Ma se nel primo caso l’ufficio competente del ministero dell’Ambiente suggerisce al Consiglio dei ministri di impugnare la legge, nel secondo il ministero dei Beni culturali chiede alla Regione di integrare il testo di proroga evitando così il ricorso del Governo. Nelle sue osservazioni il Mibact fa notare che il rinvio dei termini al 31 dicembre 2020 “…è l’ennesimo rinvio di una disciplina introdotta nel 2009 che consente la realizzazione di nuove volumetrie in deroga alla pianificazione urbanistica, anche nelle aree sottoposte a tutela paesaggistica”. In questo modo, spiega, “…si protrae l’efficacia di una disciplina già a carattere derogatorio destinata ad avere un’applicazione temporale limitata”. Il risultato è che “…la disciplina, venuto meno il carattere di temporaneità, manifesta palesi profili di illegittimità costituzionale”. Il ministero, comunque, dà la possibilità di rimediare alla Regione Sardegna. Come? Integrando il testo con un comma che “mette al sicuro” i beni sottoposti a tutela paesaggistica. In sostanza, si chiede di specificare che gli interventi che li riguardano siano decisi congiuntamente con il Mibact. Per quanto riguarda invece la norma sul Ppr approvata dal Consiglio il 13 luglio scorso, il ministero dell’Ambiente chiede al Consiglio dei ministri di impugnarla davanti alla Corte Costituzionale perché “…la legge contempla talune disposizioni che appaiono costituzionalmente illegittime, in quanto contrastanti con la competenza esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema”. Sulla legge si era consumata un’aspra battaglia in aula tra la maggioranza di centrodestra, che spingeva per il via libera, così da sbloccare la realizzazione della 4 corsie Sassari-Alghero (stallo poi superato dal Governo che ha ribaltato il parere negativo della commissione Via) e le opposizioni di centrosinistra e M5s, che giudicavano questa motivazione solo una scusa per “aggredire” il piano paesaggistico.

Salgono a 1.427 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale si registrano nove nuovi casi, di cui due migranti arrivati in Sardegna con gli ultimi sbarchi. Resta invariato il numero dei decessi, 134 in tutto. In totale sono stati eseguiti 109.882 tamponi. I pazienti ricoverati in ospedale sono 5, nessuno in terapia intensiva, mentre 53 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 1.236 pazienti guariti, più altri 4 guariti clinicamente. Sul territorio, dei 1.427 casi positivi complessivamente accertati, 267 (+5 rispetto al dato di ieri) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 127 (+2) nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 84 (+1) a Nuoro, 888 (+1) a Sassari.

A Oristano, nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’area delle ex case minime, ora piazza Abis, sono iniziati i lavori (per un importo complessivo di circa 77.000 euro) per la realizzazione di alcune migliorie e il completamento dell’opera nella sua funzionalità. I lavori previsti riguardano la realizzazione, previo avvicinamento della fibra ottica, di un sistema di videocamere da collegare alla centrale operativa della Polizia Municipale, il completamento delle strutture bar\servizi con l’illuminazione esterna, l’installazione di una pompa di calore e il posizionamento di una fontana in basalto. Piazza Abis sarà anche coperta dalla rete internet, grazie ad un sistema hot-spot per la connessione wi-fi gratuita sull’intera piazza, così come già in funzione nelle piazze Roma, Corrias, Eleonora d’Arborea, e nel lungomare a Torre Grande. “La Piazza ha cambiato volto – ha commentato l’assessore ai Lavori pubblici, Francesco Pinna –, e si appresta a diventare uno dei salotti più accoglienti della città. I servizi offerti, anche grazie a questo ulteriore intervento, saranno all’altezza delle aspettative e rendono piazza Abis una delle piazze più moderne ed efficienti. Una scossa positiva sia al commercio, con il mercatino del martedì e del venerdì, e un angolo di relax per giovani, anziani e famiglie”. I lavori saranno effettuati dalla stessa ditta che ha eseguito i lavori principali. Ditta a cui è stata affidata l’esecuzione alle stesse condizioni stabilite per i lavori generali. La conclusione delle opere è prevista per i primi giorni di settembre.

Il Comune di Oristano, settore Servizi alla Persona e Cittadinanza, comunica che il 3 agosto è stata approvata la graduatoria provvisoria Reis – Reddito di inclusione sociale, finanziato dalla Regione per il biennio 2019-2020. Gli interessati potranno verificare l’esito della propria istanza e le eventuali cause di esclusione utilizzando il numero di protocollo associato alla presentazione della domanda. La graduatoria provvisoria, in pubblicazione sul sito istituzionale dell’Ente, sarà in vigore per 30 giorni dalla data di approvazione. I richiedenti esclusi, in funzione delle motivazioni di diniego, potranno presentare integrazioni e/o ricorsi da formularsi con un’istanza scritta da trasmettere al Protocollo dell’ente entro il 2 settembre. Qualora entro tali termini non pervengono integrazioni e/o ricorsi, la graduatoria assumerà carattere definitivo. Informacittà si rende disponibile, nelle mattine di lunedì, mercoledì e venerdì, a supportare i cittadini interessati alle integrazioni o alle richieste di riesame delle istanze in oggetto. Per ulteriori informazioni e chiarimenti contattare telefonicamente l’ufficio dei Servizi Sociali negli orari indicati nel sito istituzionale, al tel. 0783/791291- 288 – 293 – 342 – 208 – 485 – 204.

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