Apr 18

Fosse vero sarebbe clamoroso! Coronavirus, il vino rosso può contenere la cura: al via i test.

Un fenolo chiamato Resveratrolo potrebbe essere capace di bloccare la replicazione virale del Covid-19: è quanto emerge da uno studio dell’università Federico II di Napoli e pubblicato sulla rivista Nature.

Potrebbe essere il vino rosso a salvare il mondo dal Coronavirus. Non è il sogno nel cassetto di un alcolista anonimo, bensì uno studio condotto da Guangdi Li ed Erik De Clercq. E portato avanti da una ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, dell’università napoletana “Federico II” sul Resveratrolo, un fenolo non flavonoide e una fitoalessina prodotta naturalmente da numerose piante in risposta agli attacchi da agenti patogeni quali batteri o funghi, che ha dimostrato di essere capace di bloccare la replicazione virale del Mers, virus che può essere considerato come un “parente stretto” del Covid-19 o Sars-Cov-2.

Il protocollo sta per essere messo a punto dall’ateneo napoletano grazie al farmacista, Ettore Novellino, coinvolgendo l’ospedale Monaldi, il cui direttore del dipartimento di Pneumologia, Alessandro Sanduzzi Zamparelli, che sta portando avanti la sperimentazione per mezzo di una somministrazione precoce di Taurisolo ai casi accertati di Coronavirus sotto forma di aerosol, ha recentemente dichiarato: “Dopo una sola somministrazione in 2 pazienti su tre, l’Interleuchina 6 al prelievo di stamattina (ieri, venerdì 17 aprile, ndr) risulta dimezzata. Un rilievo molto promettente per controllare la fase infiammatoria di Sars-Cov-2 di cui attendiamo l’ok dell’Aifa per la sperimentazione”.

La notizia  ha, chiaramente,  fatto la felicità di tutte le enoteche ed è sta accolta con sommo gaudio dai produttori del settore e da tutto l’indotto. Ma se così fosse, una volta sconfitto il coronavirus, siamo sicuri che,  per l’indubbio incremento degli alcolisti, non scoppierebbe poi una nuova pandemia da vino rosso?

10 comments

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    • drastico on 18 aprile 2020 at 18:02
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    caro pig, allora io sono immune…

    • Gino on 18 aprile 2020 at 18:28
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    Non ci voglio neppure pensare, d’ora in avanti a pranzo e a cena il vino rosso non mancherà mai.

    • Lucio on 18 aprile 2020 at 18:49
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    Mi sa che in questa quarantena prolungata il consumo di vino è aumentato, ma dopo questo articolo tra una settimana non si troverà più una bottoglia di vino rosso da nessuna parte.

    • Vittorio on 18 aprile 2020 at 19:16
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    Pig hai messo ko tutti quelli che dicono che il vino fa male! Chiaramente scherzo!

    • Dino on 18 aprile 2020 at 19:44
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    Grazie Angelo, sto bevendo alla tua salute…..

    • Renato on 18 aprile 2020 at 20:35
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    Bere con moderazione non ha mai fatto male a nessuno e se il vino serve anche alla scienza ben venga.

    • Sergio on 18 aprile 2020 at 20:58
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    Come dici giustamente alla fine dell’articolo non è la sperimentazione attuale ma è il dopo che mi preoccupa… Ahahahahah

    • Jacopo on 18 aprile 2020 at 22:32
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    Vino o non vino, speriamo che lo trovino in fretta questo benedetto rimedio!

    • Leo on 18 aprile 2020 at 23:15
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    Siamo già ubriachi di numeri e delle stupidaggini di Salvini e Meloni, ci mancava solo il vino.

      • Che ce vado on 19 aprile 2020 at 14:33
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      mettici anche qualche sardo!

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