Mar 27

530 casi di coronavirus nell’Isola. Salgono a 21 i decessi.

Sono 530 i casi di positività al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza, secondo l’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale. In totale nell’Isola sono stati eseguiti 3.801 test.

I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto 112, di cui 19 in terapia intensiva, mentre 384 sono le persone in isolamento domiciliare. Il dato progressivo dei casi positivi comprende 8 pazienti guariti, più altri 5 guariti clinicamente. Salgono a 21 i decessi.

Sul territorio, dei 530 casi positivi complessivamente accertati, 83 sono stati registrati nella Città Metropolitana di Cagliari, 50 (+29) nel Sud Sardegna, 9 (+2) a Oristano, 52 a Nuoro, 336 (+5) a Sassari.

Per quanto riguarda i controlli sul territorio, dal 14 marzo il Corpo forestale regionale è mobilitato in tutta l’Isola per vigilare sul rispetto delle regole stabilite per l’emergenza epidemiologica da Covid-2019.

“Con l’ordinanza del 13 marzo – ha spiegato il presidente della Regione, Christian Solinas – preoccupati dall’arrivo nelle seconde case, soprattutto in ambito costiero, di numerose famiglie provenienti dalla Penisola -, abbiamo messo in campo anche 1.300 uomini e donne del Corpo, che con grande impegno e professionalità stanno contribuendo a garantire la salute dei Sardi”.

Fino alla giornata di ieri sono stati effettuati 10.735 controlli: 2.774 nell’area territoriale di Cagliari, 2.106 Sassari, 1.781 Tempio Pausania, 1.563 Nuoro, 1.005 Lanusei, 951 Oristano e 555 Iglesias. Sono state comminate 132 sanzioni (47 Cagliari, 23 Sassari, 20 Tempio, 14 Nuoro, 14 Oristano, 11 ad Iglesias e 3 a Lanusei), con segnalazione alla Magistratura.

“Ogni giorno sono operativi 900 forestali, dislocati nelle 82 stazioni territoriali, che pattugliano i litorali e le aree rurali – ha evidenziato l’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis – . Abbiamo rafforzato questa presenza anche con il personale delle 10 basi logistiche operative navali e dei Nipaf (Nucleo investigativo di Polizia ambientale forestale), che opera nei porti dove continuano i controlli della temperatura dei passeggeri in arrivo”.

“Le denunce comminate – ha aggiunto il presidente Solinas – , in rapporto ai controlli effettuati, sono una minima percentuale, a dimostrazione che i cittadini sardi stanno rispettando le prescrizioni che le istituzioni hanno stabilito. Però, occorre ribadire che l’emergenza non è terminata e che è ancora fondamentale restare a casa. Serve la collaborazione di tutti e in primo luogo il rigoroso rispetto delle disposizioni: gli spostamenti sono consentiti esclusivamente per compravate esigenze lavorative, di salute ed indifferibili necessità”.

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