Feb 25

Sartiglia Falegnami: 18 stelle ed “en plein” per la pariglia di Cristian Matzutzi.

Il presidente del Gremio dei Falegnami Carlo Pisanu e su Componidori Cristian Matzutzi quasi non credevano a quanto stava accadendo. Prime tre discese (quelle della pariglia del Capocorsa) e tre stelle centrate. Un inizio tanto esaltante per la loro Sartiglia forse non lo avevano neppure sognato.

Ad aprire la giostra come meglio non si poteva è stato un bravissimo Cristian Matzutzi, Componidori dell’edizione 2020 per il Gremio dei Falegnami, che al primo tentativo della giornata ha centrato la stella.

Per presidente e soci del Gremio neanche il tempo di riprendersi dall’euforia, e per il pubblico di ultimare gli applausi, che la sorte ha riproposto l’identico canovaccio per su Segundu: Andrea Cinus, dopo aver centrato la stella domenica scorsa, ha concesso il bis meritandosi ampiamente la “stella d’oro”.

Con il Gremio già in un brodo di giuggiole è poi successo il finimondo quando anche su Terzu Graziano Pala ha “strappato” la stella dal nastro verde cui era appesa. Applausi a scena aperta e momenti di felicità sfrenata da parte di tutti i soci del Gremio di San Giuseppe hanno fatto da corollario a un’impresa alla vigilia difficile soltanto da ipotizzare. Mentre il pubblico era in piedi ad applaudire, tra i rappresentanti del Gremio c’era chi piangeva, chi urlava, chi saltava, chi si abbracciava, chi strattonava il vicino, chi dava un cinque a manca e a destra… Insomma, momenti di allegria alla massima potenza.

L’edizione del 2020 della Sartiglia dei Falegnami poteva anche chiudersi qui. Un inizio così al fulmicotone, infatti, non si vedeva da tempo, a conferma di quanto azzeccata sia stata la scelta della pariglia del Capocorsa da parte del presidente Carlo Pisanu.

Tre stelle centrate da parte della pariglia de su Componidori era una circostanza che non si ripeteva dal 2008, quando l’allora Componidori Attilio Balduzzi e i suoi compagni di pariglia, Livio Urru e Sandro Solinas, realizzarono il “tre su tre” alla corsa alla stella. Un exploit rimasto tale fino al 2020.

Oltre a quest’impresa, la Sartiglia organizzata dai Falegnami ha regalato tre stelle d’oro: dopo quella già citata di Andrea Cinus hanno conquistato l’ambito riconoscimento anche Paolo Pippia e Danilo Casula.

Grande soddisfazione per aver centrato la stella anche per Alessandro Crobu, Alessandro Scanu, Alessio Piras, Claudio Tuveri, Francesco Loi, Renzo Mura, Pietro Putzulu, Antonella Rosa, Fabio Chessa, Carmen Murru (assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano), Roberto Volturo, Massimo Ramini, e Aldo Dolenz che alla sedicesima Sartiglia ha finalmente provato l’ebrezza di centrare la stella in via Duomo. Complessivamente 18 stelle centrate in 81 discese, cui vanno aggiunti i due tentativi con su Stoccu, per un totale di 83 discese.

Fallito il tentativo con l’asta di legno, Cristian Matzutzi ha deciso di consegnafe su Stoccu soltanto a su Terzu Graziano Pala (che non ha centrato la stella), visto che l’incrocio delle spade nella via Duomo (che ha aperto la Sartiglia dei Falegnami alle 14,03) lo aveva effettuato con su Segundu Andrea Cinus.

A questo proposito, considerato che Andrea Cinus aveva conquistato la “stella d’oro”, riteniamo che, con tutta probabilità, il Gremio non avrebbe avuto niente da ridire se su Componidori avesse consegnato su Stoccu anche a su Segundu, dandogli così la possibilità di conquistare la “stella di platino” (riconoscimento che spetta a chi tra la domenica e il martedì centra tre stelle nella stessa edizione della Sartiglia). E questo a maggior ragione, dato che su Componidori di domenica scorsa per il Gremo dei Contadini, Ignazio Lombardi, con tanto di stella d’oro al petto, aveva fallito il tentativo per la “stella di platino”. Sarebbe stata la classica ciliegina sulla torta che avrebbe reso irripetibile un’edizione già esaltante della Sartiglia.

Così, però, non è stato, e Cristian Matzutzi, dopo aver riconsegnato su Stoccu al presidente Carlo Pisanu, si è esibito in un’ottima Remada, chiudendo una corsa alla stella da non dimenticare.

Secondo il nostro modesto parere, la delusione è, invece, arrivata dalle pariglie (iniziate alle 17,40 e chiuse alle 18,17. ndr), dove le evoluzioni di buon livello si possono contare sulle dita di una mano. Detto che il martedì cavali e cavalieri conoscono meglio percorso e ambiente e possono, in ipotesi, sfruttare l’esperienza della domenica precedente, ci sembrano degne di citazione (in ordine di uscita) le pariglie di Cristian Pisanu, Elisabetta Sechi, Gianni Serra per un ottimo tre su tre con centrale girato; la piramide (anche se breve) di Michael Casula, Marco Pau, Roberto Volturo; il ponte (incerto) di Davide Cingolani, Luigi Iriu, Alessandro Scanu; la verticale volante di Andrea Concas, Antonella Rosa, Federico Misura (buona esecuzione complessiva ma incerta nella prima fase); il tre su tre con centrale girato di Alessio Garau, Gianluca Russo, Andrea Solinas.

Per tutti i cavalieri (anche per quelli che con i loro numeri hanno tentato, senza successo, un ritorno al passato) è comunque tutta esperienza da conservare in vista della Sartiglia 2021, che speriamo possa ripetere quanto di buono è accaduto in questa edizione, nonostante il 2020 sia un anno bisestile.

Chiudiamo nel sottolineare l’ottima organizzazione (per la realizzazione della Sartiglia lavorano per mesi tantissime persone dietro le quinte a cui spesso non va alcuna gratificazione), e con l’augurio che lo sfortunato cavaliere Salvatore Montisci, caduto domenica scorsa da cavallo e tuttora ricoverato in ospedale, possa riprendersi al più presto.

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