Ott 23

Notte di fuoco ad Arborea e Bosa.

I vigili del fuoco di Oristano hanno lottato per tutta la notte, e buona parte della mattina, contro le fiamme che si sono sviluppate, alimentate dallo scirocco (con punte di 70 km orari), in agro di Arborea e in territorio di Bosa.

Ad Arborea, in località “Pauli Pirastu”, un incendio di vaste proporzioni ha interessato la pineta e minacciato da vicino diverse abitazioni. Su provvedimento del prefetto e del sindaco di Arborea sono state evacuate circa 200 persone dall’hotel Resort Horse Country e una quarantina dalle abitazioni vicine.

Tutte hanno trascorso la notte nella palestra comunale di Arborea e durante la giornata dovrebbero tornare nelle loro abitazioni. Intanto proseguono le operazioni di bonifica delle zone interessate dalle fiamme che sono andate avanti per tutta la notte.

Il fuoco è stato, infatti, domato con grande fatica, tant’è che sul posto, oltre a quattro squadre del comando dei Vigili Fuoco di Oristano e una di Cagliari,  i Carabinieri del comando provinciale e squadre del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, sono stati inviati quattro Canadair  e  due elicotteri del Corpo Forestale.

Dietro agli incendi che hanno devastato la pineta di Arborea potrebbe esserci la mano dell’uomo. “Al momento non ci sono prove che possano dimostrare la natura dolosa”, ha detto, dopo una notte insonne, Manuela Pintus, sindaco di Arborea, sottolineando che la contemporaneità dei roghi, divampati alla stessa ora e a breve distanza l’uno dall’altro, è però quantomeno sospetta. Le fiamme, secondo la ricostruzione del sindaco di Arborea, sono infatti partite, contemporaneamente, da almeno tre punti diversi, lungo le strade provinciali 18 e 24 (quella che porta all’Horse Country) e si sono sviluppate in rapida successione. L’allarme è scattato attorno alle 20.10 di ieri e il fuoco, alimentato come detto da forti raffiche di scirocco, si è propagato rapidamente, rendendo molto difficili le operazioni di spegnimento, che si sono concluse solo questa mattina.

Mezzi e numerose squadre a terra hanno operato anche in un altro grosso incendio nei pressi  di Bosa Marina, in località “Sa Tanca de su dottore”, e anche in questo caso c’è stata l’evacuazione di una quarantina di persone, che hanno lasciato le loro case a scopo precauzionale.

In questa zona sono 250 gli ettari che sono andati a fuoco sulla provinciale 49 Bosa-Alghero, in località Capo Marraggiu; altri 30 ettari sono stati interessati dalle fiamme sulla Statale 129, all’altezza di Monte Furru, e 10 ettari sono andati in fumo a Monte Contra. Quattro le squadre dei Vigili del fuoco di Nuoro, più gli uomini del Corpo forestale regionale, i barracelli e i volontari della Croce Rossa impegnati a contenere le fiamme fino alle prime luci dell’alba, quando è stato necessario l’intervento dei mezzi aerei per spegnere alcuni focolai in alcune aree irraggiungibili dalle forze a terra.  Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Macomer e delle stazioni di Bosa e Sindia, che hanno provveduto per tutta la notte alla sicurezza stradale.

Gli incendi che durante la notte hanno devastato i territori di Bosa e Arborea hanno smosso anche la politica. “Sono andati in fumo ettari di macchia mediterranea, pascoli e pinete, destando allarme e profonda preoccupazione – ha dichiarato il deputato sardo di Forza Italia, Pietro Pittalis -. Si tratta, infatti, di centri ad alta vocazione turistica, e per la produzione di prodotti del lattiero-caseario nel caso di Arborea. E’ evidente che non ci troviamo di fronte ad episodi dovuti al caso, ma riconducibili ad atti di natura criminale. Per questo, invitiamo il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ad attenzionare e monitorare la situazione, anche attivando, se necessario, un’opportuna attività di intelligence. Invitiamo, al contempo, tutti i parlamentari sardi ad un’azione comune, anche in vista della prossima manovra, perché vengano previsti fondi per il ristoro e il recupero delle comunità e delle imprese colpite”.

Di mancanza di “piano organico di prevenzione” a livello regionale, ha parlato, invece, il segretario dell’Upc, Antonio Satta. “Sono anni – ha denunciato Satta – che aspettiamo un piano organico per lottare e prevenire gli incendi in Sardegna. Da Roma siamo stati inascoltati e la nuova giunta regionale non è riuscita ad essere credibile in tal senso. Si stanno distruggendo ettari di patrimonio arboreo, di cui solo la Sardegna in alcuni casi è portatrice. Probabilmente, dietro c’è una mano assassina – ha detto Satta -, e non possiamo permettere che avvenga tutto ciò”.

“Nonostante l’ora notturna di propagazione degli incendi, la risposta è stata efficace e immediata con uomini e mezzi presenti sul campo”. Così l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, a conclusione del sopralluogo nella pineta litoranea di Arborea, colpita dal rogo. Prima del sopralluogo, Lampis ha visitato la sala operativa regionale, che ha coordinato la macchina antincendio. Ad Arborea e Bosa sono stati impegnati, complessivamente, 139 uomini, 13 autobotti, 46 pick-up del Corpo forestale, Forestas e Vigili del fuoco, oltre a due elicotteri della flotta regionale e ai Canadair del servizio nazionale.

“La campagna estiva è terminata e l’apparato di lotta è stato recentemente diminuito, ma non certo smantellato – ha sottolineato l’assessore dell’Ambiente -. Prova ne sia che sono ancora operativi due elicotteri della nostra flotta. La diminuzione dello schieramento, inoltre, era stata dettata anche dalle condizioni meteorologiche, che poi hanno subito una modifica negli ultimi dieci giorni”.  L’esponente della giunta Solinas si è anche complimentato con il Comune di Arborea per essersi dotato tempestivamente del Piano di Protezione civile, che prevede il “rischio incendio di interfaccia”, che secondo Lampis “…è essenziale nelle operazioni di evacuazione”.

Da quattro anni la Sla gli impedisce di comunicare con la sua voce e di muoversi autonomamente, ma Paolo Palumbo, il giovane chef di Oristano che ha conquistato l’attenzione anche di Barack Obama, non si arrende alla malattia e dopo aver scritto un libro di ricette e guidato un drone con gli occhi, ora punta senza esitazioni al palco di Sanremo Giovani. Con la sua band, Iostoconpaolo, e la sua canzone, Io sono Paolo, della quale ha scritto parole e musica con la collaborazione del rapper Anastasio (vincitore della scorsa edizione di XFactor), Palumbo ha già superato la prima selezione assieme ad altri 64 giovani promesse. Prossimo appuntamento il 3 novembre, al Teatro delle Vittorie, di fronte alla commissione musicale presieduta da Amadeus, in veste di direttore artistico. “Se si classifica fra i primi 20 potrà giocare le sue carte per arrivare a Sanremo Giovani in Tv, nella trasmissione “Italia SI” condotta da Marco Liorni”, ha spiegato il suo manager Raffaello Di Pietro.

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