Apr 23

Dopo anni ripartono i lavori per ristrutturare il Teatro Garau.

Finalmente prendono il via, a Oristano, i lavori di ristrutturazione del Teatro Garau. L’obiettivo è quello di riuscire a concluderli in pochi mesi e garantire la certificazione antincendi e una rapida riapertura dopo anni di chiusura.

Nel frattempo, grazie a un accordo in via di definizione tra il Comune, la Provincia e le autorità scolastiche, molte manifestazioni potranno essere ospitate nell’Auditorium dell’Istituto tecnico Mossa, che per questo motivo è stato già sottoposto agli interventi necessari.

I lavori di ristrutturazione del Teatro Garau si concentreranno, principalmente, nel rifacimento dell’impianto antiincendio, nell’abbattimento delle barriere architettoniche e il ripristino della funzionalità, nella separazione dei locali, nell’adeguamento di strutture e materiali (resistenza al fuoco di murature e pilastri, del materiale scenico, della copertura), nell’adeguamento della distribuzione e della sistemazione dei posti in sala e dell’esodo del pubblico (vie d’uscita, porte), nelle misure per la scena, negli impianti elettrici, di condizionamento e ventilazione, idrici e antincendio.

Gli interventi saranno realizzati grazie a un progetto dell’architetto Gabriele Manca e dell’ingegner Giovanni Mascia, per un milione 150 mila euro, con un primo stralcio di funzionale di 700 mila euro finanziato dalla Regione.

A realizzare gli interventi sarà l’impresa Cisaf di Quartu S. Elena, che ha presentato un’offerta di 400 mila euro, con un ribasso del 28,246%, su un importo a base di gara di 557 mila euro. L’impresa avrà 210 giorni di tempo per concludere i lavori e restituire al Comune l’opera ultimata.

“Finalmente siamo nella condizione di dare una risposta alla città che da anni attende che il teatro riapra – hanno detto il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore ai Lavroi pubblici Francesco Pinna -. Con la somma a disposizione si potranno realizzare tutti gli interventi necessari alla ristrutturazione completa del Teatro. Quando ci siamo insediati ci siamo trovati di fronte a due opzioni: fare un intervento tampone che ci consentisse di superare l’emergenza, ma che non avrebbe risolto i problemi cronici del Teatro, oppure affrontare compiutamente la problematica, adoperarci per recuperare le risorse e realizzare un progetto complessivo che garantisse la piena operatività della struttura. Abbiamo optato per questa soluzione, e il progetto licenziato dalla giunta, e che è andato in appalto, prevede una lunga serie di interventi che una volta completati restituiranno alla città un teatro definitivamente in regola, perfettamente a norma e pienamente fruibile”.

Ai fini della certificazione antincendio, il progetto prevede una serie di interventi su tutte le porzioni dell’edificio, sulle strutture e sui materiali (solai, muri, soffitti e controsoffitti, travi e pilastri), sulla platea e sulla galleria (che ospitano 396 posti a sedere), sul foyer e sulle vie di fuga. Sono previsti anche interventi di restauro architettonico e funzionale per risolvere i problemi derivanti dall’umidità e dall’assenza di manutenzione, al fine di garantire la conservazione delle strutture e la sicurezza dei fruitori. Il progetto prevede nuovi intonaci e tinteggiature, l’impermeabilizzazione della copertura piana della sala ed il risanamento dei cornicioni esistenti, il restauro delle facciate fra le vie Parpaglia e Serneste. Durante l’esecuzione delle opere saranno usate tutte le misure e le cautele per proteggere efficacemente gli arredi (poltrone), il pavimento e gli inserti in legno, e saranno rimossi il sipario e le tende.

Per il secondo anno, il centro storico di Oristano ospita “Su Pannu de is Tzaracus de Tzilleri”, gara di spinta delle botti. Quest’anno, la manifestazione sarà caratterizzata dall’apertura della Porta Pontis, dalla quale i Tzaracus degli Tzilleris, eroi per un giorno, usciranno per scontrarsi in una gara di spinta delle botti, alla presenza di figuranti in abiti storici, dame e cavalieri, locande e mercati medievali. Saranno tre giornate (26-27-28 aprile) dedicate alla storia per vivere alla Corte degli Arborea. La manifestazione sarà presentata nel corso di una conferenza stampa, mercoledì 24 aprile, alle 10.45, nella sala giunta del Comune di Oristano (palazzo Campus Colonna). Saranno presenti il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu; gli assessori alla Cultura e al Turismo, Massimiliano Sanna e Stefania Zedda; il presidente della Pro Loco, Gianni Ledda; Marinella Foddis, Emanuele Orrù e Patrick Demuru del comitato organizzatore; e Maria Passino della Fondazione di Sardegna.

Giovedì 25 aprile Torre Grande ospita la 1^ Festa di primavera. L’iniziativa è degli assessorati alle Attività produttive e al Turismo del Comune di Oristano, della Confcommercio, dell’Associazione culturale creativi Eleonora e del Centro commerciale naturale di Torre Grande. Dalla mattina e per l’intera giornata, sul lungomare, un’esposizione florovivaistica, il mercato dell’artigianato artistico e dell’enogastronomia e Animateria con le sue installazioni ludiche. Le infioratrici di Guspini realizzeranno due quadri ispirati alla primavera sul lungomare.

Una giornata dedicata al pane e al recupero degli antichi grani autoctoni. Il 4 maggio, a Pompu, paese dell’oristanese tra le colline dell’alta Marmilla, si svolge “Fromentu – Sagra del pane e del grano”, con assaggi dei prodotti da forno, laboratori con le mani in pasta e visite alla Casa del Pane, museo multimediale dove è possibile anche pernottare. Organizzata da Pro Loco e dal Comune di Pompu, la manifestazione permette di assistere alle fasi della panificazione attraverso la sapienza di Efisianna, Gisella, Celestina e Armida. Sono alcune donne che a Pompu sin da piccole hanno appreso i segreti di quest’arte. In primo piano l’antica macinazione a pietra per realizzare le farine, che saranno fermentate con il lievito madre e lavorate per fare pani cotti ad arte nel tradizionale forno a legna. Ci sarà anche l’asinello che macina il grano per la farina. L’eccellenza di questo alimento identitario è dovuta al recupero dei grani autoctoni anticamente coltivati in Sardegna da cui si ottengono farine dalle diverse proprietà. Un tema che sarà affrontato durante il convegno, fissato per le 11, “Alla riscoperta dei grani antichi nella panificazione”. Tutto il paese è coinvolto in questa festa, che diventa un rito collettivo. Durante la sagra si potrà assistere alle fasi della lavorazione, dalla spiga al pane. Spiccano nel programma, lo show cooking di Roberto Meloni, campione mondiale di pizza su pala, e i suoi allievi, l’esibizione itinerante del Coro di Atzara, e un percorso sensoriale interattivo “Bread Experience”. Nel pomeriggio la premiazione degli atleti che hanno partecipato all’endurance in mountain bike Myland promosso dal Consorzio Due Giare.

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