Giu 27

Ballerina originaria di Oristano muore in un incidente nei pressi di Sanluri. Pd in agonia.

C’è anche una ballerina originaria di Oristano, Naika Satta, 34 anni, tra le vittime di un incidente avvenuto questa mattina lungo la strada che porta da Sanluri alla borgata di Sanluri Stato.

Oltre all’oristanese Naika Satta, che era residente a Castellamonte, in provincia di Torino, ha perso la vita anche il dj Alberto Piseddu, 24 anni, nato a Isili e residente a Sanluri, mentre è rimasto ferito Andrea Figus, 30 anni, di Sanluri, bracciante agricolo. Il giovane è stato ricoverato con codice rosso all’ospedale di San Gavino, ma non è in pericolo di vita.

I carabinieri hanno lavorato tutta la mattinata per ricostruire la dinamica dell’incidente. Al momento, però, non è stato possibile stabilire chi fosse alla guida, visto che a bordo del veicolo è stata trovata solo la ragazza. L’incidente è avvenuto poco dopo le 6,15. La Fiat 500 di Piseddu, con a bordo Naika Satta e Andrea Figus è finita fuori strada, forse a causa dell’alta velocità, ribaltandosi. I due giovani sono stati sbalzati all’esterno dell’abitacolo, mentre la 34enne è rimasta intrappolata nella vettura.

Sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, l’ambulanza del 118 e i Carabinieri. Per Naika Satta non c’è stato nulla da fare, Andrea Figus e Alberto Piseddu sono stati invece trasportati d’urgenza all’ospedale di San Gavino. Purtroppo, alcune ore dopo, il cuore di Piseddu ha smesso di battere. L’auto è stata sequestrata. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sulle salme, mentre i Carabinieri sono al lavoro per stabilire chi fosse alla guida del veicolo e quali siano state le cause dell’incidente.

“Perché un condannato (in primo grado) per reati ambientali viene nominato comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna?”. Se lo è chiesto l’associazione ambientalista Gruppo d’intervento giuridico onlus”, in riferimento alla nomina di Antonio Casula. La giunta regionale – si legge in un articolo sul sito dell’associazione – ha nominato Antonio Casula nuovo Comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna. Il comandante della polizia ambientale della Sardegna, con funzioni di polizia giudiziaria. Per carità, coinvolto nelle “Progettazione di un intervento per la fruizione turistico ricreativa della pienta di Is Arenas, nel comune di Narbolia” e nella “Progettazione di un intervento integrato di riqualificazione urbanistica” ed edilizia e ambientale per la realizzazione di un complesso turistico alberghiero e di valorizzazione del litorale di Torregrande di proprietà della Sipsa srl. Progetti opinabili, ma legittimi. Come opinabili sono alcune convinzioni sulla gestione dei boschi. Però, come ricorda Sardinia Post, “nei mesi scorsi il nome di Casula è balzato agli onori delle cronache per la condanna inflitta dal Tribunale di Cagliari in merito al taglio a raso di 35 ettari di lecceta nel compendio forestale del Marganai, effettuati sotto l’egida di Forestas senza la necessaria e vincolante autorizzazione paesaggistica. Inoltre, Casula è attualmente sotto processo a Oristano. Il rinvio a giudizio è arrivato nel 2012, a conclusione delle indagini sull’appalto per la videosorveglianza assegnato dal comune di Seneghe quando il commissario straordinario era proprio Casula. Il professionista è accusato di frode nelle pubbliche forniture e turbativa d’asta. La prossima udienza è prevista a settembre. I reati potrebbero essere prescritti”. Ovviamente nessuno si è dimesso come decenza vorrebbe.Magari c’è anche altro, ma asta e avanza per ritenere palesemente inopportuna tale nomina. Non ci si rende nemmeno conto del devastante danno nei confronti della marèa dei cittadini e funzionari pubblici onesti. Eppure la Giunta Pigliaru aveva iniziato, nel 2014, tenendo alla larga i semplici indagati. (Gruppo d’Intervento Giuridico onlus).

L’assemblea regionale del fu Partito democratico si dovrebbe tenere il 9 luglio, alle 16.30, all’hotel Su Baione di Abbasanta. All’ordine del giorno “Gli adempimenti conseguenti alle dimissioni del segretario regionale, Giuseppe Luigi Cucca”. A quanto dicono i cosiddetti bene informati, tre gli scenari possibili: 1) l’assemblea vota un nuovo segretario; 2) l’assemblea fissa un’altra data per l’elezione; 3) l’assemblea si scioglie e si apre la fase congressuale. Se dovesse prevalere la prima ipotesi, come successore di Cucca si fa il nome dell’ex deputato (attualmente politicamente disoccupato) Emanuele Cani. A proporlo è stata la corrente di Cabras, di cui tutto si può dire ma non, quando sei disoccupato, che non ti trovi un incarico o una poltrona. Sul nome ci sarebbe il via libera dei “renziani” (appellativo questo che, visti i catastrofici risultati elettorali, secondo molti all’interno del Pd, pare sia assodato che porti sfiga e che, quindi, si vorrebbe far sparire dal vocabolario del partito. ndr). Restano da convincere i “soriani” (altra pattuglia di ex reduci radical chic prestati alla politica, molti dei quali, atteggiandosi a intellettuali del condominio con la puzzetta sotto il naso, con i loro voli pindarici hanno sempre dimostrato che di politica capiscono poco. ndr) che sembra siano ancora orientati verso il congresso straordinario prima delle elezioni regionali del 2019. Secondo tale Lai Dolores, autocandidatasi alla guida del partito dopo la sconfitta del 4 marzo e sostenuta dai Soru & C., “…la soluzione Cani, se confermata, dimostra che i presunti leader del Pd sono davvero terrorizzati da un eventuale incontro ravvicinato con i democratici della Sardegna. Lo dimostra l’ostinazione con la quale ricercano scorciatoie politiche e accordicchi al ribasso, piuttosto che percorrere la via maestra del congresso, del confronto, delle primarie e della partecipazione. Allora perché si è dimesso dalla carica di segretario Cucca? Alla fine la sostanza non cambia. Il congresso, quello sì, invece, cambierebbe le cose e soprattutto i leader nel Pd in Sardegna. Ed è proprio per cambiare le cose che resterò in campo fino a quando non sarà indetto il congresso e le primarie del Pd in Sardegna”. Insomma, niente di nuovo alla luce del sole in casa Pd, un partito mai nato che, mentre all’interno scienziati della politica  discutono sui massimi sistemi, prosegue la sua lenta e insesorabile agonia.  Povera Sardegna!

L’ultima seduta del consiglio comunale di Oristano è stata interamente dedicata ai conti dell’ente. L’assemblea civica ha iniziato l’esame del rendiconto dell’esercizio finanziario 2017, e ha approvato due variazioni al bilancio di previsione, una ratificando una delibera di giunta e l’altra operando una consistente modifica al preventivo di oltre 24 milioni di euro. Il compito di illustrare il rendiconto 2017 è toccato all’assessore al Bilancio Massimiliano Sanna. Il bilancio chiude in pareggio con un conto che prevede un avanzo di amministrazione netto di 9 milioni 763 mila euro, e si compone di un fondo cassa di 6 milioni 954 mila euro, un fondo pluriennale vincolato per spese correnti di 2 milioni 322 mila euro e per spese in conto capitale di 8 milioni 486 mila euro. Il conto economico risulta positivo per 135 mila euro. Lo stato patrimoniale evidenzia un patrimonio netto di 84 milioni 306 mila euro. Il risultato di amministrazione evidenzia un conto ti 6 milioni 996 mila euro un miglioramento rispetto al 2016 di 377 mila euro. Le entrate tributarie sono state pari a 15 milioni 550 mila euro, quelle derivanti da trasferimenti correnti sono state pari a 15 milioni 970 mila euro, quelle da entrate extratributarie 6 milioni 136 ila euro. La spesa corrente è stata di 33 milioni 887 mila euro, quella in conto capitale di 10 milioni 696 mila euro. La percentuale di copertura nel costo dei servizi a domanda individuale è stata del 48,41%, vengono dunque rispettati i limiti previsti dalla normativa. La discussione e la votazione del rendiconto si terrà nella seduta di giovedì 28 gennaio. Su proposta dell’assessore Massimiliano Sanna, il consiglio ha approvato a maggioranza una variazione al bilancio di previsione di 24 milioni 140 mila euro. Le voci principali della variazione riguardano un finanziamento dell’Unione Europea di 258 mila euro per la gestione del progetto Pon Inclusione Sociale Attiva (Sia), un contributo regionale per il Plus di 224 mila euro per l’attuazione del programma “Dopo di noi” in favore di persone disabili prive di sostegno familiare, di trasferimenti dai comuni del Plus per servizi educativi in forma associata per un totale di 270 mila euro, il finanziamento di 14 milioni di euro per il progetto Oristano Est, il contributo di un milione 200 mila euro per la realizzazione della circonvallazione (sic!), il finanziamento regionale per le case minime di 754 mila euro, il finanziamento europeo di sviluppo regionale Adapt di 108 mila euro, 3 milioni 633 mila euro di fondi regionali Pac per la realizzazione del Centro intermodale passeggeri. A seguito delle variazioni il bilancio 2018 risulta di 136 milioni 61 mila euro. Via libera, a maggioranza, anche per la ratifica di una delibera di variazione al bilancio della giunta comunale, le cui voci principali erano un contributo della Regione di 374 mila euro per le disabilità gravissime e per il progetto “Ritornare a casa”, e 50 mila euro per il nuovo capitolato d’appalto per l’igiene urbana e la manutenzione del verde pubblico.

L’Informacittà del comune di Oristano cambia sede. Da giovedì pomeriggio, il servizio si sposterà nel palazzo ex sede del regio liceo, in vico Episcopio, all’angolo con piazza Manno. “Finalmente diamo uno spazio adeguato a uno dei servizi più utili e apprezzati dai cittadini – ha spiegato il sindaco, Andrea Lutzu -. Da troppi anni l’Informacittà occupava un locale scomodo e inadeguato, nel piano interrato del palazzo Campus-Colonna, in piazza Eleonora. Conclusi i lavori di adeguamento dei locali di vico Episcopio, gli operatori dell’Informacittà potranno utilizzare una sede idonea nella quale poter svolgere al meglio l’attività di comunicazione che da decenni portano avanti con grande professionalità, utilità e apprezzamento da parte dei cittadini”. “L’Informacittà offre un servizio di informazione e orientamento molto apprezzato dai cittadini – ha aggiunto l’assessore ai Servizi sociali, Francesco Pinna -. Studenti, disoccupati, anziani, disabili, la platea dei cittadini che si rivolge all’Informacittà è molto ampia. Adeguare i locali di palazzo Campus Colonna era praticamente impossibile e comportava grossi disagi soprattutto ad anziani e disabili: la scalinata presente all’ingresso costituisce, infatti, una barriera architettonica che non può essere eliminata. La struttura di vico Episcopio, a poche decine di metri dall’attuale sede di piazza Eleonora, sarà pienamente fruibile, con spazi finalmente ampi e adeguati, idonei a garantire il miglior utilizzo da parte di un’utenza molto numerosa”. L’apertura dell’Informacittà nei locali di Vico Episcopio, gli stessi dove da tempo si sono trasferiti diversi uffici comunali, non creerà alcun problema alla Scuola media numero 1 di piazza Manno, che potrà svolgere la sua attività senza interferenze.

Da domenica 1° luglio fino a venerdì 31 agosto sarà attivo il servizio di Guardia medica turistica predisposto dall’Ats-Assl di Oristano in tre delle località turistiche di maggiore afflusso della costa oristanese: Torregrande, Putzu Idu e Santa Caterina di Pittinuri. Il servizio è finalizzato a garantire l’assistenza sanitaria di base (prescrizione di farmaci, richiesta di esami diagnostici e visite specialistiche, proposte di ricovero, certificazioni di malattia, visite a domicilio del paziente) alle persone non residenti, in particolare turisti e lavoratori stagionali. L’assistenza sanitaria sarà effettuata per 12 ore al giorno, dalle 8 alle 20, nelle seguenti sedi: Torregrande (Oristano), piazza della Torre 26, tel. 348.6689144; Putzu Idu (San Vero Milis), presso istituto Evaristiani, via Evaristo Madeddu, tel. 345.6619173; Santa Caterina di Pittinuri (Cuglieri), presso scuole elementari, tel. 340.2700346. Parallelamente alla Guardia medica turistica, per tutto il periodo estivo verrà assicurata l’attività di soccorso del 118, con le quattro postazioni medicalizzate di Oristano, Bosa, Ales e Ghilarza, a cui si aggiunge il servizio di emergenza garantito dalle associazioni di volontariato che operano in tutto il territorio provinciale.

3 comments

    • Angelo on 27 giugno 2018 at 22:52
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    A titolo di prima informazione, il Casula prima di andar via da Forestas, ha premiato diversi dipendenti con progressioni verticali e attribuendo mansioni superiori a persone senza titolo, volete sapere chi sarà il prossimo D. G. dell’Ente Forestas?…. la Dottoressa. S.U.

    • ciok on 28 giugno 2018 at 9:09
    • Rispondi

    possibile che in sardegna quando si devono dare degli incarichi tra tante persone oneste si scelga sempre chi ha avuto problemi con la giustizia? essere indagato o condannato costituisce forse una nota di merito?

    • Silvio on 28 giugno 2018 at 11:04
    • Rispondi

    Questo Casula deve essere un genio oppure è fortemente accozzato dal Pd, altrimenti non si spiega come in ambito forestale pare che esista solo lui! Con questa disgraziata giunta di centrosinistra l’Isola sta attraversando tempi bui!

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