Mar 24

Manutenzioni straordinarie a Oristano. Si inizia dall’illuminazione pubblica.

ll comune di Oristano ha avviato un piano di interventi da 150 mila euro per la sistemazione della rete di illuminazione pubblica. 

Si tratta di interventi di manutenzioni straordinarie programmate per far fronte a una condizione di degrado, in alcuni casi anche abbastanza serio, degli impianti e, in particolare, dei pali di sostegno dei corpi illuminanti. 

“Molte vie della città e delle frazioni da tempo attendono un intervento risolutivo – hanno spiegato il sindaco, Andrea Lutzu, e l’assessore ai Lavori pubblici, Riccardo Meli -. Con questo progetto possiamo far fronte alle situazioni più importanti, intervenendo opportunamente, a seconda del tipo di problema, per garantire la sicurezza dei cittadini e l’efficienza del sistema di illuminazione. A nessuno può sfuggire che, visti i recenti casi di cronaca, l’efficienza della rete di illuminazione pubblica può essere anche un valido deterrente contro i furti nelle abitazioni”.

“Abbiamo elaborato un piano annuale che prevede diversi step – ha precisato l’assessore Meli -. Stiamo già procedendo con le prime due fasi dell’intervento programmato con una spesa di oltre 60 mila euro. In questi giorni siamo impegnati nella via Calabria, al buio ormai da molto tempo, per la realizzazione di un impianto nuovo. In alcuni casi abbiamo già provveduto a effettuare le opportune riparazioni, anche sulla scorta delle segnalazioni dei residenti, in altri abbiamo sostituito i sostegni e le armature stradali.

Lo stato di degrado dei pali è un problema molto serio che questa amministrazione sta affrontando con scrupolo – ha concluso Meli -. I limiti delle risorse disponibili non consentono un intervento radicale, ma un impegno di 150 mila euro consente, sicuramente, di superare le situazioni più delicate in città. Una parte rilevante delle somme è stata destinata alle frazioni”.

Oristano aderisce all’iniziativa del WWF “Earth Hour – l’Ora della Terra”, un evento simbolico che testimonia la condivisione della mobilitazione globale per fermare il cambiamento climatico. Sabato 24 marzo, tra le 20.30 e le 21.30, in ogni zona della Terra che aderisce all’iniziativa si spegneranno le luci di un luogo o di un monumento. Oristano ha scelto piazza Eleonora, uno dei luoghi simbolo della città, che tra le 20.30 e le 21.30 rimarrà al buio. “Earth Hour” è la più grande mobilitazione globale del WWF, nato nel 2007 a Sidney, che partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, coinvolge cittadini, istituzioni e imprese in azioni concrete per dare al mondo un futuro sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico. Nell’arco di 8 anni, la grande iniziativa “l’ora della terra” si è rapidamente propagata in ogni angolo del pianeta, lasciando al buio monumenti, piazze e strade per manifestare insieme contro i cambiamenti climatici. L’evento italiano ha ricevuto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

Creare una rete di istituzioni, associazioni e privati che diano gambe e fiato all’agricoltura sociale, per farne un’occasione di inclusione per i soggetti svantaggiati. E’ quanto emerso dal convegno “L’agricoltura sociale per un welfare generativo”, organizzato a Oristano dal Dipartimento di salute mentale e dipendenze della Ats-Assl Oristano. Una Assl che, come ha sostenuto in apertura il direttore Mariano Meloni, ha creduto da subito in questa attività. I primi passi sono stati mossi nel 2015 con il progetto “Alta Marmilla… Ritorno alla terra” che ha coinvolto 24 utenti del Centro di Salute Mentale di Ales, ospitati per sei mesi da quattro fattorie didattiche nei comuni di Sini, Turri, Gesturi e Genoni dove, con il supporto di tutor, educatori e psicologi, hanno seguito laboratori e attività di orto-terapia, affiancando i titolari delle aziende agricole nella cura della terra e degli animali. Un’esperienza, questa, che si è rivelata a tutti gli effetti terapeutica e riabilitativa: “Per i partecipanti al progetto è stata evidenziata una riduzione della terapia farmacologica e psicoterapeutica – ha spiegato Filippo Bartolomeo, operatore del Csm di Ales, che ha seguito il progetto “Ritorno alla terra’”- ed abbiamo rilevato che anche i soggetti normalmente più refrattari hanno partecipato con entusiasmo alle attività e sono usciti dal guscio del loro isolamento”. Dopo il primo risultato (far stare meglio le persone con disagio) ora il Dipartimento di Salute mentale e dipendenze dell’Ats-Assl Oristano punta a raggiungerne un altro: l’inclusione sociale e lavorativa. “Oggi i nostri utenti hanno delle professionalità da spendere – ha proseguito Bartolomeo – e per questo vorremmo dare continuità al percorso intrapreso costruendo una rete di soggetti che abbraccino istituzioni, associazioni, aziende agricole, per rendere stabile, non occasionale, questa esperienza”. l’agricoltura sociale, come ha affermato il referente di Laore, Francesco Sanna, ha forti prospettive di crescita in Sardegna, dove l’agenzia regionale per lo sviluppo rurale sta promuovendo corsi formativi sui territori proprio in questo settore. Un settore che ha le potenzialità per generare (accanto al benessere e alla salute) anche ricchezza, sviluppo e occupazione. A testimoniarlo è la fortunata esperienza della rete Fa.In.A.S. (Fare Insieme Agricoltura Sociale), rappresentata da Michele Ruiu, che oggi mette insieme 14 aziende, in cui sono assunti ex detenuti, tossicodipendenti, diversamente abili. Spinge in questa direzione anche la Regione, che incentiva la creazione di reti formate da imprese agricole, enti pubblici, cooperative e associazioni che promuovano attività di agricoltura sociale. Sensibili al tema anche i Comuni che (l’esempio è stato portato dal sindaco di Sennariolo, Gianbattista Ledda) stanno iniziando a recuperare le terre inutilizzate per sperimentare programmi di agricoltura sociale.

Quest’anno, e per la precisione il 10 aprile, la Festa della Polizia verrà celebrata presso il Caip di Abbasanta, la Scuola di eccellenza della Polizia di Stato. L’evento sarà aperto ai cittadini, comprese tutte le scolaresche, sindaci e autorità varie. Tra l’altro, ci sarà la possibilità di assistere ad alcune esibizioni delle varie specialità della Polizia di Stato e, se lo vorranno, i partecipanti alla festa potranno poi effettuare una visita alla Scuola della Polizia di Stato.

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