Ago 31

L’housing sociale in via Lepanto? Una speculazione immobiliare. A Oristano salta la partita Cagliari-Tortolì.

“Sul progetto dell’housing sociale in via Lepanto confermo tutte le mie perplessità. Stiamo verificando se esistono le condizioni per ripensare quell’intervento, stabilire se sospenderlo, ridurlo o spostarlo in un’altra area della città”.

È la posizione espressa dal sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, durante l’incontro con il Comitato per l’housing sociale, che si è tenuto a palazzo Campus Colonna. Il sindaco era presente con gli assessori all’Urbanistica, Federica Pinna, ai Servizi sociali e alle politiche abitative, Gianna De Lorenzo, e ai Lavori pubblici, Riccardo Meli.

Erano presenti anche i consiglieri comunali Giuseppe Puddu e Andrea Riccio e, naturalmente, i rappresentanti del Comitato, affiancati dai responsabili dell’Adiconsum, che hanno ribadito la contrarietà al progetto, bollato come pura speculazione immobiliare.

“Con questa operazione non si tiene conto della storia e del tessuto urbano della città, che in questo modo sarebbe ulteriormente devastato – è stato detto dai rappresentanti del Comitato -. Non vogliamo che questo mostro edilizio venga realizzato. Questa non è una riqualificazione come si è voluto dire, ma un intervento immobiliare, una semplice speculazione. Se il progetto dovesse andare avanti saremo pronti a impugnarlo davanti al Tar”.

Il sindaco ha ribadito che “…tutti gli incontri con i comitati sono stati programmati per ascoltare la voce dei cittadini. È una fase di ascolto alla quale diamo molto valore e dalla quale contiamo di ricavare utili indicazioni per intervenire positivamente e più compiutamente nell’interesse della città”. Andrea Lutzu e l’assessore Federica Pinna hanno espresso “…perplessità per l’inserimento del progetto nel programma di riqualificazione urbana Oristano Est, anche perché si è iniziato a parlare dell’housing in via Lepanto prima che il bando per le periferie urbane fosse pubblicato, ma soprattutto perché inizialmente erano state valutate quattro aree molto probabilmente più idonee di via Lepanto, dove il carico abitativo e la presenza di residenze è già molto rilevante”.

“Sul programma Oristano Est abbiamo fortissime perplessità su due progetti, quello del parco urbano e quello dell’housing sociale – ha aggiunto Lutzu -. Proprio perché riteniamo sia necessario fare qualche approfondimento incontreremo i funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri e chiederemo una proroga di 60 giorni per fare le necessarie riflessioni su entrambi i progetti, ma in particolare sull’housing sociale, per il quale la giunta ha chiesto al dirigente di non firmare alcun atto”.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per giovedì 9 e martedì 12 settembre, alle 18.30, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive. 2) Mozione consigliere Uras: “Deposito nazionale scorie nucleari”. 3) Ordine del giorno: “Individuazione della Sardegna quale sito unico destinato ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il parco tecnologico”. 4) Permuta reliquati siti in Oristano via F.lli Cairoli – via Manconi Passino. 5) Acquisizione al patrimonio comunale di beni del patrimonio disponibile regionale a prezzo simbolico. 6) Interrogazione urgente consigliere Puddu: “Realizzazione di un intervento per l’housing sociale da realizzare in un’area di proprietà comunale in via Lepanto a Oristano. Approvazione schema di convenzione”. 7) Mozioni del consigliere Cadau: “Istituzione dei comitati di frazione”; “Modifica regolamento canone occupazione spazi e aree pubbliche – Cosap“; “Politica agricola comune, sostegno agricoltori, recupero contribuzioni Agea non erogate 2015”. 8) Presentazione linee programmatiche di mandato 2017-2022.

 

Con evidente delusione dei tantissimi tifosi accorsi numerosi per vedere all’opera il neo acquisto rossoblù Pavoletti, la partita amichevole tra Cagliari e Tortolì, che si sarebbe dovuta disputare al campo Tharros di Oristano, è saltata per motivi di sicurezza. Per chiarire la situazione l’amministrazione comunale ha emesso un comunicato, in cui si legge che “…la Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo (presieduta dal Sindaco, e di cui fanno parte il Comandante della Polizia locale, il dirigente dell’Area tecnica del Comune, un rappresentante dei Vigili del Fuoco, un ingegnere esperto in elettrotecnica, un rappresentante del Coni e uno della Asl) si è riunita oggi e ha dato un parere favorevole, ma con prescrizioni che, di fatto, hanno impedito lo svolgimento dell’incontro, la cui organizzazione è stata ufficializzata al Comune solo pochi giorni fa. La Questura ieri aveva precisato che l’evento si sarebbe potuto tenere solo con il pronunciamento della Commissione, che oggi si è riunita due volte per esaminare il progetto e verificare le condizioni di sicurezza e agibilità provvisoria del campo Tharros. Dopo il sopralluogo nell’impianto è stato dato parere favorevole allo svolgimento dell’incontro, ma con una serie di limitazioni e prescrizioni che non potevano essere soddisfatte nelle poche ore che precedevano l’incontro”. “Negli ultimi giorni abbiamo fatto tutto il possibile per rispondere alle osservazioni sollevate e risolvere i problemi, ma secondo il parere dei Vigili del Fuoco l’impianto sportivo non ha i requisiti per lo svolgimento dell’evento (sistema delle vie d’uscita per gli spettatori, distribuzione interna, settori) – ha detto il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu -. Conosciamo i limiti del Campo Tharros, che da tempo deve fare i conti con norme di sicurezza particolarmente stringenti che ormai impongono interventi strutturali importanti ed evidentemente non più rimandabili. Abbiamo fatto di tutto per superare le criticità sollevate con particolare severità dagli organi preposti al controllo. Mi chiedo come in passato sia stato possibile consentire lo svolgimento di eventi anche di rilievo superiore. Purtroppo, quando, come in questo caso, i limiti sono strutturali – come nel caso delle vie di fuga e delle gradinate – non è facile trovare soluzioni praticabili in tempi brevi. Ci tenevamo tutti che il Cagliari giocasse a Oristano e abbiamo fatto di tutto per andare incontro alle esigenze degli organizzatori e, allo stesso tempo, garantire le condizioni di sicurezza per gli spettatori – ha detto ancora Lutzu -. Ho parlato e mi sono scusato con il presidente del Cagliari Giulini, manifestando il mio rammarico per questa situazione, ma purtroppo alla fine non c’erano le condizioni perché la partita si giocasse, e me ne dispiace”.  Una cocente delusione, quindi, per i tifosi che speravano di vedere dal vivo la loro squadra del cuore, e magari i primi gol in rossoblù di Pavoletti, anche se in una partita amichevole. I giocatori hanno saputo del cambio di programma mentre erano in viaggio da Cagliari verso Oristano. “Il no all’apertura dei cancelli è arrivato – ha spiegato il Cagliari calcio sul suo sito internet – a poche ore dalla partita”. L’amichevole col Tortolì si è disputata comunque, ma ad Asseminello, senza spettatori. A Oristano la maggior parte del pubblico ha scoperto dell’annullamento solo quando si è presentato ai cancelli del campo Tharros col biglietto in mano e li ha trovati chiusi. L’Oristanese, società che aveva organizzato la partita, ha rimborsato i ticket. C’è da sottolineare che, in previsione del match, la strada sulla quale si affacciano gli ingressi dello stadio era stata chiusa al traffico e presidiata da un imponente schieramento di Forze dell’ordine.

Diventa un caso, la crociata del Codacons per cancellare le sigarette dalle tavole delle storie di “Corto Maltese” disegnate da Hugo Prat. “Non è una vera campagna di civiltà ma una pericolosa istigazione allo snaturamento delle opere d’arte”, attaccano il filosofo Giulio Giorello, il critico d’arte Vittorio Sgarbi e il giornalista Fabio Canessa. E per “studiare e disinnescare” l’iniziativa di Carlo Rienzi, i tre salgono in cattedra e la loro offensiva entra nelle aule universitarie. L’idea è del rettore dell’Università di Aristan, Filippo Martinez, oristanese doc, vulcanico autore-regista, scrittore, pittore, lui stesso docente di Regalità Individuale nell’ateneo da lui fondato, l’unico al mondo ad avere una facoltà di Scienze della Felicità, che conferisce lauree in Teoria e tecniche di salvezza dell’umanità. Due i master in programma che si terranno nell’anno accademico che sta per cominciare. Obiettivo, cancellare non solo l’iniziativa del Codacons, che si è rivolto alla Procura di Roma, all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, e all’Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni, ma anche tutte quelle analoghe che stanno fiorendo in Italia e nel mondo allo scopo, denuncia Martinez, “di censurare opere d’arte di ogni genere”. Il primo master si intitola “Fenomenologia di Carlo Rienzi”, e vedrà come docenti Giulio Giorello e Fabio Canessa. Vittorio Sgarbi, invece, si occuperà del secondo, “Benedetti i cattivi”, e racconterà i buonismi e le ipocrisie salvifiche contemporanee. I due corsi si terranno rispettivamente per la facoltà di Difesa collettiva e per quella di Prevenzione dell’idiozia. L’Università di Aristan, fondata da Martinez nel 2011, opera tra Oristano e Cagliari, coinvolgendo per i suoi corsi di laurea docenti, artisti, scienziati, scrittori e intellettuali di spicco a livello nazionale. Uno dei corsi di maggior successo è stato proprio quello della Prevenzione dell’idiozia.

 

 

 

7 comments

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    • kaisaros on 1 settembre 2017 at 13:25
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    La cancellazione della partita del Cagliari ha fatto fare a Oristano una figuraccia, che si poteva evitare. Da una parte gli organizzatori che non potevano non sapere della mancanza di autorizzazioni (e se non sapevano, la cosa è altrettanto grave). Dall’altra la commissione preposta che si è espressa solo all’ultimo momento. In passato abbiamo visto concedere all’ultimo momento autorizzazioni provvisorie, ma con i tempi che corrono, nessuno si prende una responsabilità del genere. Vorrei sottolineare, a proposito di impianti sportivi, che a Oristano si costruisce un palazzetto assolutamente sovradimensionato per le esigenze cittadine, mentre il glorioso “campo Tharros” si avvia lentamente verso l’inesorabile degrado.

    • drastico on 1 settembre 2017 at 13:54
    • Rispondi

    al di là di tutte le possibili giustificazioni, la figuraccia rimane e si sarebbe potuta evitare si si fosse giocato nei campi della figc di sa rodia. che le tribune del campo tharros fossero inagibili a oristano lo sapevano tutti. una persona di buon senso non avrebbe mai organizzato una partita senza avere in mano le necessarie autorizzazioni. dopo questa pessima figura nessuna società calcistica d’alto livello si sognerà mai di venire a oristano a disputare un’amichevole.

    • Salvatore S. on 2 settembre 2017 at 10:22
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    Se non ricordo male anche a Sa Rodia non si sarebbe potuto giocare, se non in deroga alle norme vigenti, in quanto manca il prescritto collaudo. Non credo che le tribune di tubi innocenti siano a norma. Il fatto è che non si può andare avanti improvvisando e ribaltando o scaricando le responsabilità sugli altri. Non conosco la situazione di tutti gli impianti sportivi a Oristano ma che il campo Tharros non fosse a norma era risaputo da anni. Ora che l’attuale amministrazione comunale ha preso atto della situazione, dopo che la precedente non ha fatto un tubo, provveda a buttare giù le tribune e a rimettere ordine alla situazione e lasci le chiacchiere da bar ai quotidiani locali.

    • Pinuccio on 2 settembre 2017 at 12:21
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    Se il campo non è agibile non c’è deroga che tenga. Se per caso si fosse giocato e fosse accaduto qualcosa di chi sarebbero state le responsabilità? Quello che non è successo per anni può verificarsi in pochi secondi. A criticare siamo bravi tutti, ma secondo me hanno fatto benissimo a non fare disputare la partita. La sicurezza prima di tutto!

    • Oristanese on 2 settembre 2017 at 12:28
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    Come “dilettanti allo sbaraglio”, se non è che sia Lutzu che Pinna sono stati per anni assessori… Non ne usciamo fuori, la realtà è che le persone capaci restano lontane dalla politica…

    • Gian Mario C. on 2 settembre 2017 at 13:26
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    Ho notato che il Bugiardino ha dato ancora spazio all’ex assessora Maria Obinu che ha perso un’altra buona occasione per tacere e non dire le solite stupidaggini. Come si fa ad accusare l’amministrazione Lutzu che è in carica da due giorni, quando l’amministrazione di Centrosinistra non ha mai fatto nulla in proposito? Chiedo al cronista per il futuro di risparmiare i lettori dallo strazio di dover leggere le Obinu-idiozie. Grazie.

    • astemio lupin on 2 settembre 2017 at 13:40
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    con questa c…. di partita avete preso alle p….! ma non avete niente di meglio da scrivere sul giornaletto locale? ps: complimenti per la didascalia della foto con il bambino seduto sul marciapiede “bimbo triste in attesa di tornare a casa”. patetici! ma non vi vergognate?

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