Ago 22

Per la giunta comunale di Oristano ciclo di incontri con Comitati e frazioni.

Circonvallazione, termodinamico, pineta e progetto turistico di Torregrande, centro storico, housing sociale, sviluppo delle frazioni. Su questi temi, la giunta comunale di Oristano, a partire dai prossimi giorni e per tutto il mese di settembre, sarà impegnata in una lunga serie di incontri con i comitati spontanei e con i residenti.

Alla ripresa dell’attività dopo la pausa estiva (ma l’attività politica e amministrativa non si è interrotta) il sindaco Lutzu e la nuova amministrazione comunale saranno impegnati a organizzare anche un incontro con i sindacati e le forze politiche e sociali per un’assemblea generale cittadina.

“Superate le scorie della campagna elettorale è il momento di intervenire sui temi che più interessano la città e i cittadini – ha spiegato il sindaco Andrea Lutzu -. Partiamo dai comitati spontanei nati negli anni passati in contrapposizione alla giunta Tendas sui progetti della circonvallazione, del termodinamico, della pineta e del progetto turistico di Torregrande, del centro storico e dell’housing sociale.

Sono temi aperti sui quali occorre da subito chiarire la posizione della nuova amministrazione comunale. Il nostro punto di vista è noto – ha proseguito Lutzu -. Non si può prescindere dall’ascolto delle legittime esigenze dei cittadini. Siamo stati chiamati a governare la città e siamo qui per farlo, ma anche per ascoltare i cittadini, e con questi incontri ci proponiamo proprio questo: ascoltare, capire se e dove ci sono margini di intervento per attuare iniziative compatibili con le esigenze di tutti.

Sul progetto turistico ambientale della Ivi petrolifera siamo favorevoli, ma la stessa società è pronta a dialogare per capire se e dove ci possono essere elementi migliorativi. Sull’housing sociale siamo assolutamente contrari, per me l’intervento è sbagliato e non è da portare avanti, ma se la pratica è già troppo avanzata cercheremo di capire come introdurre modifiche. Sulla circonvallazione siamo contrari, ma gli atti del consiglio comunale, con l’approvazione del progetto definitivo, parlano chiaro e noi siamo rispettosi delle volontà dell’assemblea civica. Valuteremo quali modifiche si possano ancora apportare, ma gli spazi di manovra sono limitati (?). Sul centro storico c’è ancora spazio e tempo per discutere, il Piano urbano della mobilità sarà il banco di prova su cui confrontarci per definire le scelte più opportune, ma la linea della nuova amministrazione è quella di non blindare il centro storico come ipotizzato dalla precedente giunta”.

Infine il termodinamico a San Quirico: “Mi ha stupito molto- ha detto ancora il sindaco – l’intervista dell’ex sindaco Tendas (sulla quale, a nostro modesto avviso, un bel “ chi se ne frega”, ci starebbe stato a pennello. ndr). Mi è sembrato un intervento a gamba tesa contro chi oggi è legittimato a governare ed intende farlo nel rispetto degli atti deliberativi, delle volontà politiche e delle aspettative dei residenti, oltre che dell’impresa che ha presentato quel progetto. Il consiglio comunale, piaccia o no, si era espresso contro quel progetto (e allora che bisogno c’è di continuare a discutere? ndr). Parte delle forze politiche della stessa maggioranza che sosteneva Guido Tendas avevano espresso identica contrarietà, e lo stesso si deve dire praticamente di tutti i candidati alla carica di sindaco nell’ultima tornata elettorale. Non si possono ignorare tanti pareri negativi e non comprendo perché l’ex sindaco, nei cui confronti nutro stima e rispetto, si ostini a perseguire una posizione così intransigente (basterebbe semplicemente ignorare le amenità di Tendas, invece di citarlo e attribuire alle sue idiozie la benchè minima importanza… ndr).

In linea generale – ha concluso Lutzu – la nostra posizione è quella di chi vuole amministrare con la gente, ascoltandone la voce e le esigenze. Non vogliamo chiuderci dentro il Palazzo e imporre scelte ad ogni costo. Non vogliamo essere populisti, ma neanche sordi alle esigenze della città. Con equilibrio e buon senso cercheremo sempre di trovare un punto di contatto tra le diverse esigenze nel rispetto dell’interesse della comunità che siamo stati chiamati ad amministrare”.

Questo il calendario degli incontri. COMITATI: 25 agosto, ore 12, sala giunta (palazzo Campus Colonna), incontro con il Comitato per la tutela e lo sviluppo di Torregrande; 30 agosto, ore 12, sala giunta, incontro con il Comitato per l’housing sociale; 6 settembre, ore 12, sempre in sala giunta, incontro con il Comitato per la circonvallazione; 13 settembre, ore 12, sala giunta, incontro con il Comitato per il centro storico. FRAZIONI: 12 settembre, ore 18, incontro con i residenti di Donigala; 14 settembre, ore 18, Silì; 15 settembre, ore 18, Nuraxinieddu; 19 settembre, ore 18, Massama; 21 settembre, ore 18, Tiria e San Quirico; 22 settembre, ore 18, Torregrande. SINDACATI E FORZE SOCIALI: Da programmare una data per un’assemblea generale cittadina.

Sono stati scritti con un pennarello blu direttamente su quattro cartucce per fucile calibro 12, i cognomi di alcuni politici destinatari delle minacce, recapitate con una busta da lettera al consiglio regionale. Oltre a quello del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, immediatamente identificato, gli altri risultano essere Letta, Carbini e Sanna. Su questi tre si stanno concentrando le attenzioni della Digos di Cagliari, per verificare a quale politico corrispondono realmente, e se ci sia un legame con le attività intraprese in questi mesi dalla giunta e dall’assemblea regionale. Diversi i temi caldi della ripresa autunnale: dalla riorganizzazione delle rete sanitaria all’urbanistica, alla crisi dell’agricoltura, al problema dell’accoglienza dei profughi. La busta era affrancata, anche se il bollo non era visibile. Sulla parte anteriore solo l’indirizzo: Consiglio Regionale, via Roma, Cagliari, e, chiaramente, nessun mittente.

“Le minacce non ci fanno paura, non incidono sul lavoro svolto, né tanto meno sull’attività politica e amministrativa portata avanti dalla giunta e dalla presidenza”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, commentndo la lettera con cartucce indirizzata a lui e altri tre politici. “Ma vero è – ha spiegato il governatore – che in Sardegna chi gestisce la cosa pubblica, a tutti i livelli, è fatto troppo spesso oggetto di intimidazioni, e sono i rappresentanti delle istituzioni nei territori a pagare il prezzo più alto. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia. È una chiamata alla responsabilità: lo dobbiamo soprattutto agli amministratori locali che con sempre maggior frequenza, oltre le minacce, subiscono veri e propri attentati”. L’invito di Pigliaru è quello di “…vigilare tutti perché il confronto non diventi mai disinformazione né polemica sterile a servizio dei fanatici, ma resti sempre sul terreno del dibattito democratico. Da parte nostra proseguiremo nel nostro lavoro come abbiamo sempre fatto, per aiutare la Sardegna a uscire da una lunga e durissima crisi”. Quindi il ringraziamento a tutti “…per le prove di solidarietà nei miei confronti e di tutta la giunta. Ne abbiamo ricevuto moltissime dalle forze politiche, dalle rappresentanze di categoria, dai privati cittadini. E ognuno di questi attestati è il modo migliore per dimostrare che la Sardegna è ben altro rispetto a minacce vili che si ripetono, e sulle quali noi abbiamo deciso di tenere il massimo riserbo anche quando sono arrivate nella nostra sede istituzionale”.

E’ l’11 agosto quando in viale Trento, a Cagliari, nel palazzo della Regione, insieme al resto della corrispondenza arriva una busta indirizzata al governatore Francesco Pigliaru. All’interno una lettera e un proiettile, integro, calibro 22. È la prima minaccia ricevuta dal presidente e finora mai svelata per volontà dello stesso Pigliaru. Ora, con il moltiplicarsi delle intimidazioni, anche questo tassello diventa importante. La lettera era indirizzata direttamente al governatore. Un foglio scritto a mano, in sardo, con una serie di richieste precise e minacce esplicite: “Spiagge libere, acqua libera e parcheggi liberi. Altrimenti ti faccio saltare la testa”. Non si sa al momento se la prima missiva dell’11 agosto sia collegata a quella del 14 arrivata al comune di Sassari, e a quella del 21 agosto giunta in consiglio regionale, a Cagliari. Gli investigatori della Digos mantengono la massima riservatezza su tutta la questione, e proseguono le indagini per trovare i punti comuni tra le tre intimidazioni e dare una chiave di lettura precisa. La prima lettera di minacce recapitata a Pigliaru è scritta in sassarese. Anche le lettere del 14 e 21 agosto hanno all’interno un foglio scritto a mano, in limba. La somiglianza delle buste farebbe ipotizzare ad una unica mano a una pista che porta direttamente al capoluogo del Nord Sardegna.

Il bel tempo prosegue, senza soluzione di continuità. L’anomalia dell’estate 2017, oltre alle frequenti ondate di caldo, è rappresentata dalla mancanza dei temporali. Se si eccettua il primo weekend di luglio, quando transitò un rapido vortice instabile, la cronica carenza di pioggia va avanti da mesi. Una situazione che rischia di ripercuotersi, pesantemente, nei prossimi mesi allorquando le prime perturbazioni atlantiche avranno modo di penetrare con convinzione sul Mediterraneo. L’eccessivo calore immagazzinato nei nostri mari potrebbe incentivare fenomeni estremamente violenti, calore che non accenna a diminuire e che anche nei prossimi giorni tornerà protagonista della scena. L’Anticiclone africano, dominatore incontrastato dell’estate, sta per rafforzarsi e ciò determinerà l’ennesimo brusco aumento delle temperature. La calura si percepirà già nel weekend, allorquando non mancheranno picchi di oltre 35°C e punte sino a 38-39°C. L’apice si dovrebbe raggiungere nella prima metà della prossima settimana, ovvero nell’ultima d’agosto e dell’estate, visto che il 1° settembre esordirà ufficialmente l’autunno meteorologico. La colonnina di mercurio potrebbe raggiungere di nuovo 40°C nelle grandi piane dell’Isola, in particolare tra il Campidano e la Nurra. Ma farà caldo ovunque, e lungo le coste tornerà a farsi viva l’afa. Torneranno notti di “sofferenza”, seppur non a livello della prima decade di agosto. Insomma, l’estate 2017 ce la ricorderemo senz’altro per il caldo anomalo e per l’assenza totale di pioggia.

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