Allarme Febbre del Nilo: trentanovesimo caso in provincia di Oristano.

Il dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria della Asl 5 di Oristano ha registrato un nuovo caso di positività al virus della febbre del Nilo.
Ad essere colpito è stato un uomo ultrasettantenne di Oristano, visitato al Pronto soccorso dell’ospedale San Martino, ma poi dimesso con terapia farmacologica a casa.
Ad oggi sono 39 i casi sintomatici di West Nile virus accertati in provincia di Oristano. E la situazione non è per niente da sottovalutare, come ha fatto, recentemente, il disastroso assessore regionale alla Sanità Bartolazzi, considerato che nella nostra provincia tra i cittadini c’è, invece, forte preoccupazione, visto che non si riesce a porre rimedio a una iattura che ha fatto anche quattro vittime.
Intanto, è stata già avviata l’indagine epidemiologica e la circoscrizione dell’area di residenza del soggetto contagiato per consentire la disinfestazione entro i 200 metri dall’abitazione.
“Ancora una volta invitiamo la popolazione a non sottovalutare i rischi legati alla puntura di zanzara e a continuare a proteggersi da questo insetto che trasmette il virus della West Nile, pericoloso soprattutto per le persone fragili e anziane – a detto, per l’ennesima volta, la direttrice del dipartimento di Sanità e Prevenzione della Asl 5 di Oristano, Maria Valentina Marras -. Evitare dunque i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve, è fondamentale: svuotare di frequente ciotole per animali, sottovasi, contenitori. Importante poi quando si è all’aperto, specie all’imbrunire, coprire il corpo, gambe e braccia, con abiti chiari, utilizzare spray repellenti ed applicare zanzariere a porte e finestre per mettere al sicuro le proprie abitazioni”.

È stato firmato oggi il protocollo d’intesa “Regione Sardegna, Protezione Civile, Scuole e Comuni uniti per la promozione della cultura della sicurezza e della protezione civile”, un accordo che rafforza la collaborazione tra l’assessorato della Difesa dell’Ambiente, l’assessorato della Pubblica Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale, Anci Sardegna e le direzioni generali della Protezione civile e della Pubblica istruzione. L’intesa, sottoscritta dalle assessore Rosanna Laconi e Ilaria Portas, dal direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani, dalla presidente di Anci Daniela Falconi, dal direttore generale della pubblica istruzione Paola Zinzula e dal direttore generale della Protezione civile Mauro Merella, mira a diffondere la cultura della sicurezza e della protezione civile nelle scuole e nelle comunità locali. “Il protocollo che firmiamo oggi – afferma l’assessora della Difesa dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, Rosanna Laconi – è un tassello fondamentale di un percorso che mira a rendere la Sardegna una comunità sempre più consapevole e preparata. Portare la cultura della protezione civile tra i banchi di scuola significa costruire un futuro più sicuro, in cui la conoscenza dei rischi e la responsabilità collettiva diventano parte del nostro modo di vivere i territori. È il segno di una Regione che sceglie di investire nell’educazione e nella prevenzione. Due pilastri di una società più forte e solidale. Significa avvicinarsi alla realizzazione di un modello di protezione civile di prossimità, fondato sulla consapevolezza diffusa e sulla responsabilità condivisa tra istituzioni, comunità e cittadini”. Nello specifico il protocollo prevede attività di formazione e sensibilizzazione rivolte a studenti, docenti, amministratori e cittadini per: promuovere comportamenti corretti in caso di emergenza; integrare i piani di emergenza scolastici con quelli comunali; valorizzare il ruolo del volontariato di protezione civile come strumento educativo e di cittadinanza attiva; attivare percorsi formativi, giornate tematiche ed esercitazioni pratiche per le scuole di tutta l’isola. “Questo protocollo – sottolinea l’assessora della Pubblica Istruzione Ilaria Portas – traduce in azione concreta il valore educativo della protezione civile. Le scuole diventano laboratori di cittadinanza, dove i ragazzi imparano non solo a reagire alle emergenze, ma a costruire, ogni giorno, una cultura della sicurezza e del rispetto reciproco. Educare alla prevenzione significa educare alla vita, alla responsabilità, al bene comune”. La collaborazione tra Regione, Scuola e Comuni si inserisce nel percorso verso la nascente Scuola regionale di Protezione civile, che avrà il compito di formare operatori, volontari e cittadini sui temi della prevenzione, della gestione del rischio e della resilienza territoriale. L’accordo, della durata triennale e rinnovabile, non comporta oneri finanziari per le parti e sarà accompagnato da un monitoraggio costante delle attività e dei risultati raggiunti per garantire la qualità e la continuità del percorso formativo nelle scuole e nei territori della Sardegna.

“Linea Verde Italia”, trasmissione condotta da Monica Caradonna e Tinto Prudente, fa tappa in Sardegna per una puntata che racconta Oristano e il Sinis, un territorio sospeso tra identità antiche e visioni di futuro. In onda sabato 11 ottobre alle 12.30 su Rai1. Un viaggio che intreccia paesaggi unici, archeologia, artigianato e sapori autentici, dove il passato incontra il presente e il presente prepara il domani. La puntata, curata dall’autrice Domizia Mattei con Raffaele Cappelli alla regia, si apre con uno dei monumenti simbolo della città, per poi condurre i telespettatori alla scoperta delle tradizioni artigiane che hanno reso Oristano capace di reinventarsi nel tempo, tra racconti popolari e codici medievali che custodiscono un’eredità sorprendentemente contemporanea. Dal cuore urbano si approda alla costa, là dove la laguna incontra il mare. Qui la ricerca scientifica dialoga con la tradizione, attraverso progetti di tutela della biodiversità e di ripopolamento delle specie autoctone. Il percorso prosegue tra natura e cultura: dai parchi urbani ai paesaggi archeologici, fino a un materiale antico e prezioso “l’oro di terra”: l’ossidiana, che racconta la storia millenaria di un territorio capace di trasformare le proprie risorse in patrimonio condiviso. La chiusura è affidata a un luogo sacro della civiltà nuragica, dove architettura, spiritualità e musica evocano le radici profonde di una cultura che continua a parlare al presente. Appuntamento, quindi, per sabato su Rai1 con Linea Verde Italia: un viaggio condiviso alla scoperta dell’oro di mare e dell’oro di terra.
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