Ott 09

Altro decesso per la Febbre del Nilo in provincia di Oristano. Tavolo tecnico alla Asl 5.

Altra vittima della Febbre del Nilo nell’Oristanese. All’ospedale Brotzu di Cagliari è deceduto Lino Carrus, 76 anni, di Paulilatino. Carrus, che era stato ricoverato il 24 settembre scorso, era affetto da altre patologie.

Per il virus della Febbre del Nilo è ormai piena emergenza in provincia di Oristano (checchè ne pensi l’assessore regionale della sanità. ndr), una tra le più colpite d’Italia (38 contagi registrati finora). Di questo si è parlato, oggi, in un tavolo tecnico promosso dalla Asl 5 di Oristano.

Potenziare gli interventi per il controllo delle zanzare, sensibilizzare la popolazione all’adozione di comportamenti responsabili per ridurre il rischio di contrarre il virus della Febbre del Nilo e integrare le azioni efficaci che hanno beneficio su salute umana, animale e ambientale. Sono questi i tre punti fondamentali scaturiti dall’incontro sulla West Nile, convocato nella sede di via Carducci, a Oristano, dal commissario straordinario della Asl 5, Federico Argiolas.

Presenti l’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi, l’assessora regionale dell’Ambiente Rosanna Laconi, il presidente e il dirigente del settore Ambiente della Provincia di Oristano Paolo Pireddu e Raffaele Melette, la rappresentante dell’Anci Manuela Pintus, la direttrice del servizio Promozione della salute e Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare della direzione generale della sanità Daniela Mulas, l’entomologo dell’istituto zooprofilattico Cipriano Foxi, la tecnica dell’Arpas Teresa Ariu, e il funzionario dell’assessorato dell’Agricoltura Davide Serra.

Per la Asl, oltre al commissario straordinario, hanno partecipato la direttrice sanitaria Maddalena Satta, quella del dipartimento di Prevenzione Asl 5 Maria Valentina Marras, il direttore del servizio di Sanità animale Enrico Vacca, e quello della Salute e Ambiente Antonio Mureddu, che hanno illustrato l’andamento e la diffusione del virus in provincia di Oristano.

“Innanzi tutto, su questo tema, è necessario evitare allarmismi – ha detto l’assessore regionale della Sanità Bartolazzi –. Con 49 decessi registrati quest’anno in tutta Italia, la West Nile non rappresenta un allarme dal punto di vista medico (sic!), se raffrontata, ad esempio, all’influenza stagionale, per la quale si contano migliaia di vittime (bell’esempio, non c’è che dire!)”. L’assessore ha anche sostenuto che occorrerà da un lato promuovere azioni di prevenzione, sorveglianza e controllo del territorio per contenere la presenza delle zanzare, vettore della malattia, e dall’altro sensibilizzare la popolazione ad adottare tutte le misure per proteggersi da un virus con cui è necessario imparare a convivere (la scoperta dell’acqua calda!).

“Quella della West Nile è una delle conseguenze del cambiamento climatico, che ha causato enormi squilibri a livello ambientale – ha affermato l’assessora Laconi –. Non potendo invertire questo fenomeno nel breve periodo, è necessario perciò che i cittadini si adattino, modificando i propri comportamenti e adottando le misure per proteggersi dalle zanzare, vettore della malattia”. Per questo, l’assessora per la Difesa dell’Ambiente ha proposto una campagna massiva di informazione, a livello regionale, che accresca la consapevolezza del rischio, ma ha anche auspicato che il tavolo tecnico sulla West Nile, costruito secondo l’approccio “one health”, che abbraccia e interseca i temi della salute umana, animale e ambientale, salga di livello, passando stabilmente dal piano provinciale a quello regionale, e rafforzi gli interventi di monitoraggio sugli animali sentinella (i volatili) e di controllo sugli insetti, attraverso la disinfestazione.

“E’ fondamentale è lavorare in maniera coordinata per riuscire a contenere la presenza delle zanzare, anche attraverso un potenziamento degli interventi di disinfestazione – ha osservato il presidente della Provincia di Oristano, Paolo Pireddu –. Importante sarà anche il coinvolgimento dei Comuni per informare i cittadini sulle azioni da intraprendere per affrontare questo problema”.

“Quello di oggi è stato un primo importante incontro fra tutte le istituzioni coinvolte, dove sono state messe in campo le soluzioni non per azzerare, ma per ridurre i rischi legati al virus della West Nile – ha detto, concludendo, il commissario Argiolas .-. Per questo porteremo avanti un lavoro non solo con gli altri enti, ma anche con i cittadini, per accrescere la consapevolezza e l’informazione rispetto a questa malattia e a come proteggersi”.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per martedì 21 e martedì’ 28 ottobre, alle 18.30, presso la sala consiliare allestita al Teatro San Martino, in via Ciutadella De Menorca, a Oristano, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Ordine del giorno gruppo consiliare Udc: “Richiesta di modifica della Legge 85/2024 che tenga conto delle osservazioni emerse e tuteli gli interessi delle comunità locali degli operatori del settore”; 2) Mozione Iatalese e più: “Sostegno di una proposta di legge regionale per la razionalizzazione e valorizzazione del sistema dell’Università diffusa in Sardegna”; 3) Autorizzazione alienazione diversi reliquati stradali (Prop. n. 45 del 22.07.2025); 4) Interpellanza Della Volpe, Daga, Perra, Marchi, Federico, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli: “Allagamenti al Foro Boario nonostante i lavori effettuati – Richiesta di chiarimenti”; 5) Interrogazione Della Volpe, Daga, Perra, Marchi, Federico, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli: “Pavimentazione a scacchiera Piazza Manno”; 6) Interrogazione urgente Marcoli, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Della Volpe, Daga, Perra, Marchi, Federico: “Emergenza malattie trasmesse da vettori (West Nile, Blue Tongue, ecc.) nella provincia di Oristano. Stimolo per l’attivazione di un piano emergenziale coordinato a livello regionale e interistituzionale. Richiesta di interventi di disinfestazione nelle scuole”; 7) Ordine del giorno Marcoli, Obinu Giuseppe, Obinu Maria, Della Volpe, Perra, Daga, Marchi, Federico: “Conferimento della cittadinanza onoraria a Francesca Albanese”; 8) Lavori di sistemazione e potenziamento della viabilità di servizio al piede dell’argine sinistro del Tirso in corrispondenza del ponte del Rimedio – (servizio di piena 2022)” c.a.t. P0622 – cup G11B23000630002 – Presa d’atto dell’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e dell’aggiornamento della cartografia del PUC (Prop. n. 72 del 19.09.2025); 9) Piano di lottizzazione convenzionato “Entu Estru Holding srl – Esse 5 srl” ricadente in zona c3 e g1_1 nel Comune di Oristano – Proponenti Entu Estru Holding srl e ESSE 5 srl – Approvazione definitiva – (Prop. n. 73 del 22.09.2025); 10) Ratifica deliberazione della giunta comunale n. 198 del 02/10/2025 avente ad oggetto: Variazione urgente con i poteri del consiglio al bilancio di previsione 2025/2027, ai sensi dell’art. 175, comma 4, d.lgs. 267/2000 (Prop. n. 75 del 06.10.2025).

Il Comune di Oristano, capofila del progetto di cooperazione internazionale “Petites Noires – Sviluppo di una filiera di eccellenza nel settore della mitilicoltura a Thiarore sur Mer”, ha ospitato, nei giorni scorsi, un incontro istituzionale dedicato alla presentazione dei risultati e delle prospettive dell’iniziativa, che unisce Sardegna e Senegal in un percorso comune di sviluppo sostenibile, inclusione sociale e crescita economica. All’incontro, a palazzo Campus-Colonna, hanno preso parte Madame Yayi Bayam Diouf, presidente del Gye Naatangue, realtà imprenditoriale femminile senegalese beneficiaria del progetto, accompagnata dalla referente dell’associazione Sandalia Maria Giovanna Lai. A fare gli onori di casa l’assessora alle Attività produttive Valentina de Seneen e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Puddu, insieme ad Andrea Mura, funzionario del Servizio Sviluppo locale e politiche comunitarie del Comune di Oristano e responsabile del coordinamento e del monitoraggio del progetto. Erano presenti i rappresentanti dell’associazione Vida, Gianluigi Matta e Aldo Pireddu, e Salvatore Melis, referente scolastico provinciale sui corretti stili di vita e docente di Scienze Motorie dell’Università di Cagliari. Nel corso dell’incontro è stato proiettato un breve documentario, realizzato a Thiarore sur Mer, che ha illustrato le principali attività svolte: la costruzione di un primo sistema di supporto alla mitilicoltura, la creazione del logo e della campagna di marketing, l’acquisizione di materiali e attrezzature per la produzione e la trasformazione dei mitili. Sono state, inoltre, avviate iniziative di formazione scolastica contro lo spreco alimentare e azioni di microcredito e economia circolare a sostegno dell’imprenditoria locale. Tra i risultati di maggiore rilievo si segnala la stipula di un accordo tra il Gye Naatangue e il Ministero della Pesca senegalese, che formalizza la concessione dell’area di pesca e tutela l’accesso alle risorse mitili da parte della comunità locale. Grazie al progetto “Petites Noires”, il collettivo femminile Gye Naatangue, composto in gran parte da donne che hanno perso familiari nei viaggi verso l’Europa, ha potuto sviluppare una filiera produttiva di eccellenza e ottenere visibilità internazionale, partecipando a fiere ed eventi di settore e consolidando competenze, relazioni e opportunità di mercato. “Il progetto, nel quale il Comune di Oristano è partner fondamentale, è un esempio concreto di come la cooperazione internazionale possa generare valore, dignità e sviluppo nelle comunità più fragili – ha sottolineato l’assessora Valentina de Seneen –. “Petites Noires” è un progetto che unisce due comunità lontane, ma accomunate dagli stessi valori: il rispetto per il lavoro, la valorizzazione del ruolo delle donne e la tutela delle risorse naturali come patrimonio condiviso. Questo sostegno consente di rafforzare ulteriormente la filiera della mitilicoltura, garantendone espansione, sostenibilità e consolidamento dell’impronta sociale, da sempre elemento centrale per l’amministrazione comunale di Oristano”. Il progetto, a cui partecipano la cooperativa Nieddittas, l’azienda Varpesca e l’Università degli Studi di Cagliari – Dipartimento di Ingegneria e Architettura, è nato nell’ambito del bando della Regione Piemonte “Reti al lavoro: percorsi in Comune per giovani e donne in Senegal”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), e prosegue oggi grazie a un nuovo finanziamento della Regione Sardegna dedicato alla cooperazione con i Paesi in via di sviluppo e di collaborazione internazionale.

“Per una nuova rigenerazione ambientale, produttiva e paesaggistica delle zone umide dell’Oristanese”. Venerdì 10 ottobre, alle 16.30, nella sala Paolo VI del Seminario arcivescovile di Oristano, si terra un importante e interessante convegno organizzato dall’Associazione culturale Lucio Abis. Il programma dei lavori prevede l’introduzione di Pietro Arca, presidente dell’Associazione Lucio Abis. A seguire le relazioni di Antonio Pusceddu, del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari, “Sfide e adattamento delle lagune costiere al cambiamento climatico”, e di Pier Paolo Roggero, del Nucleo di Ricerca sulla Desertificazione del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, “Agricoltura e zone umide dell’Oristanese: sfide e opportunità future”. Sono quindi previsti gli interventi di Manuela Puddu, Medsea, “Marceddì e San Giovanni: laboratorio di adattamento climatico”; Gabriele Pinna, Lipu, “Tutela delle zone umide dell’Oristanese”; Augusto Navone, presidente Fondazione Imc–Centro marino internazionale, “Le zone umide dell’Oristanese: cosa fare oggi e cosa fare domani”. Porteranno il loro contributo al convegno anche i sindaci Andrea Abis (Cabras), Manuela Pintus (Arborea), Lorenzo Pinna (Riola Sardo), Renzo Ponti (Nurachi), Andrea Casu (Santa Giusta), Sandro Pili (Terralba). Concluderanno i lavori Gian Valerio Sanna, presidente del Consorzio Uno-l’Università di Oristano, e Rosanna Laconi, assessora regionale della Difesa dell’Ambiente.

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