Dal 30 giugno cambia il calendario della raccolta differenziata a Oristano, nella zona A, nella zona B e nella frazione di Silì.
La decisione del Comune fa seguito ad un’ampia riflessione, condivisa con gli esercenti e le associazioni di categoria, sulle criticità emerse, in particolare per quanto riguarda il conferimento della plastica nel centro storico.
Fino ad ora, infatti, le strade del centro si riempivano di buste di plastica che restavano esposte per l’intero fine settimana, creando una situazione di degrado, aumentando il rischio che il vento le disperdesse o che divenissero oggetto di atti vandalici.
Per affrontare questo problema, è stata modificata la raccolta per le utenze domestiche nel centro storico (zona B) e nel territorio che comprende il centro commerciale naturale (quindi anche le strade adiacenti), dove la raccolta della plastica sarà spostata dal lunedì al giovedì. L’amministrazione comunale sta valutando inoltre la possibilità di effettuare una raccolta straordinaria per le utenze commerciali il sabato pomeriggio (dalle 14 alle 16).
“È importante garantire il decoro alle strade del centro”, ha sottolineato il sindaco Massimiliano Sanna, mentre l’assessora all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda ha aggiunto che “…Oristano deve presentarsi come città più vivibile per tutti, e dobbiamo partire dal mantenimento delle strade più pulite, soprattutto nel fine settimana”.
In tema di percentuale di raccolta differenziata, Oristano si conferma come uno dei comuni capoluogo di provincia più virtuosi d’Italia, superando l’80%: “Ma si può migliorare – hanno precisato il sindaco Sanna e l’assessora Zedda -. Dobbiamo aumentare la quantità di rifiuto correttamente conferito, perché purtroppo nel secco indifferenziato continuano a finire materiali che andrebbero smaltiti diversamente”.
Le modifiche sulla raccolta della plastica ha portato ad alcuni cambiamenti generali sui calendari. A Silì, per esempio, la raccolta del vetro è stata anticipata dal venerdì al giovedì. Tutti gli utenti in queste ore stanno ricevendo a domicilio i nuovi calendari. Chi non lo avesse ricevuto lo può ritirare all’Ecopoint di via Eleonora, o stampare dal sito www.iomirifiutoristano.it .
Nuovi cestini e tolleranza zero
Negli ultimi sei mesi sono stati posizionati 100 cestini aggiuntivi in diversi punti della città e delle frazioni per aumentare il decoro. “Ma è importante che questi contenitori non vengano usati in modo improprio – ha spiegato l’assessora all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda -. C’è infatti l’abitudine di riempirli con sacchetti di rifiuti domestici. Ci appelliamo al buonsenso di tutti per mantenere Oristano più pulita e decorosa”. E proprio per ovviare all’uso distorto dei cestini e più in generale per contrastare comportamenti scorretti o illeciti, sono scattati i controlli contro l’abbandono illegale dei rifiuti. La scorsa settimana, a seguito delle verifiche, il personale della Polizia locale, in sinergia con l’assessorato all’Ambiente, ha individuato 5 persone ritenute responsabili di comportamenti illeciti e sono scattate le sanzioni previste dalle norme.
Nuove vie
Passano dalla zona A alla zona B: via Cagliari (tra intersezione via Tirso a intersezione via Pira), via Tirso, via Sardegna (tra via Tirso e via Donizetti), via Canepa (fino a via Donizetti) – via Donizetti, via Figoli, vico Mazzini, via Mariano IV, vico I e vico II Verdi, via Verdi, vicolo Tirso, via Satta, via Farina, via Ciusa, via Grazia Deledda.
Le telecamere per aumentare i controlli contro le discariche abusive
Per aumentare l’efficacia delle azioni di contrasto, l’amministrazione comunale ha predisposto l’installazione di telecamere mobili di videosorveglianza nei punti che saranno ritenuti sensibili. Fino ad ora non era stato possibile utilizzarle per motivi legati alla privacy, ostacolo superato con l’approvazione della Dpia (Data protection impact assessment) per il trattamento dei dati personali. Dopo questo passaggio, la macchina comunale si è messa in moto per predisporre un protocollo d’intesa, che è stato sottoscritto dal Settore ambiente, dalla Polizia locale e dalla ditta Formula Ambiente. Per ora saranno utilizzate due telecamere, mentre si è appena concluso un corso di formazione per il personale di Formula Ambiente, che si occuperà di posizionarle. A partire dalla prossima settimana, il compito di identificare i trasgressori e di emettere le relative sanzioni passerà alla Polizia locale.
Da fiore all’occhiello a simbolo di incuria: presentata un’interpellanza al Comune di Oristano per piazza Palatucci. Quella che, infatti, doveva essere un’area riqualificata e decorosa è oggi un angolo di degrado urbano. Piazza Palatucci, rinnovata in fretta e furia in occasione della “Giornata del Ricordo” del 10 febbraio scorso, versa oggi in uno stato di abbandono, che ha spinto i consiglieri di minoranza a presentare un’interpellanza al sindaco e alla giunta comunale. I firmatari, Maria e Giuseppe Obinu, Umberto Marcoli, Carla Della Volpe, Speranza Perra, Massimiliano Daga, Francesco Federico e Francesca Marchi, hanno denunciato il deterioramento delle aiuole realizzate durante il restyling della piazza. “Oltre alla perdita di alcuni parcheggi, la piazza attuale presenta aiuole incolte e trascurate – si legge nell’interpellanza -. Due alberi presenti nella piazza non vengono irrigati e l’intera area verde appare abbandonata”. Particolari critiche sono poi rivolte all’aiuola principale, e al marciapiede giudicati “…mal progettati, perché troppo grandi, tanto da ostacolare il passaggio dei veicoli provenienti da via XXV Luglio”. I consiglieri comunali dell’opposizione hanno chiesto al sindaco e all’assessore competente “…quali siano le intenzioni per la manutenzione delle aiuole, e sia previsto un piano di irrigazione per gli alberi e se si intenda modificare la progettazione dell’aiuola centrale e del marciapiede per migliorare la viabilità. I cittadini auspicano una risposta celere e un intervento concreto, affinché piazza Palatucci possa tornare a essere un luogo decoroso e vivibile per residenti e passanti”, hanno concluso gli interpellanti. (Elia Sanna, Web news Sardegna -Telegram).
Consorzio Uno – l’Università di Oristano e Legacoop anche quest’anno insieme per il “Festival dello Sviluppo Sostenibile”, promosso da Legacoop Sardegna, arrivato alla quarta edizione. Dopo la fortunata collaborazione dello scorso anno, anche nel 2025 il Chiostro del Carmine farà da cornice al ricco calendario di appuntamenti del programma di “Immagina–Perché domani”, realizzato dalla Legacoop, in collaborazione con l’associazione culturale Dromos, in programma a Oristano da mercoledì 25 a sabato 28 giugno. “Abbiamo aderito con convinzione a questo festival – ha detto francesco Asquer, direttore del Consorzio Uno -, che rappresenta un’occasione preziosa in cui si parla ai giovani e dei giovani, affrontando temi centrali come il lavoro, le opportunità, l’intelligenza artificiale e l’istruzione. Non potevamo non sentirci coinvolti e offrire il nostro contributo, per quanto modesto. L’idea che il chiostro e la sede universitaria diventino spazi di condivisione aperti a tutti, in cui si discutono tematiche rilevanti e si coinvolgono attivamente gli studenti, è per noi motivo di orgoglio. Questi argomenti lasciano un segno duraturo nella comunità accademica e nel territorio. Il Consorzio Uno è felice di offrire il proprio sostegno, e riporto anche l’adesione convinta di tutti i miei colleghi, che accolgono con grande favore queste iniziative. Pur comportando qualche complessità nella gestione degli spazi, i valori espressi da questi eventi (la condivisione, la partecipazione, la collaborazione) sono per noi prioritari. Del resto, la natura stessa del Consorzio si fonda sulla cooperazione tra soggetti diversi: imprese, istituzioni, associazioni di categoria. Su questi principi lavoriamo fin dalla nostra nascita e continuiamo a impegnarci per rafforzarli. A questo proposito, proprio venerdì è arrivata una notizia significativa: ospiteremo la celebrazione per la ricostituzione dei Consorzi di tutela dei vini sardi, che avranno sede sociale presso il Consorzio Uno di Oristano. Un passo importante per favorire ancora di più il contatto e la condivisione tra il mondo dell’impresa e quello universitario, creando nuove opportunità di crescita e collaborazione”. Quattro le giornate, dense di incontri e tavole rotonde, con relatrici e relatori di valenza nazionale e internazionale, momenti culturali e spettacoli serali in piazza Duomo. Tanti i temi al centro dei vari appuntamenti del festival, promosso da Legacoop e Dromos, realizzato in collaborazione con il Cru (Consigli regionali Unipol), Asvis (Agenzia italiana per lo sviluppo sostenibile), Forum Disuguaglianze e Diversità, e Consorzio Uno – l’Università a Oristano, con il patrocinio del consiglio e della giunta regionale della Sardegna, della Provincia di Oristano e del Comune di Oristano: il protagonismo giovanile e il pieno sviluppo delle nuove generazioni, la sfida climatica e la transizione ecologica come motori di uno sviluppo equo, la povertà culturale, l’abitare sostenibile e la conciliazione tra lavoro dignitoso e vita sociale per le nuove generazioni. Aprirà il festival la tappa sarda della Biennale dell’Economia Cooperativa, una delle sei tappe principali che condurranno all’edizione 2026 a Milano, in occasione del 140° anniversario della fondazione di Legacoop e del Movimento Cooperativo in Italia: un’occasione unica per approfondire il contributo della cooperazione allo sviluppo economico e sociale del Paese, in dialogo con rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali, del mondo politico, economico, accademico, culturale e dell’informazione. Tra gli ospiti della quattro giorni di Oristano, il presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini, il rettore dell’Università Federico II di Napoli Matteo Lorito, il direttore della Svimez (associazione per lo Sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) Luca Bianchi, l’economista e presidente del Forum Disuguaglianze e Diversità Fabrizio Barca, l’assessora regionale al Lavoro Desirè Manca, il presidente della Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu, la presidente della Social Impact Agenda per l’Italia Giovanna Melandri, il presidente dell’Asvis Pierluigi Stefanini, la giornalista Francesca Schianchi, il presidente di Fondazione per il Sud Stefano Consiglio, la presidente di CulTurMedia Legacoop Giovanna Barni, il presidente regionale della Fish Sardegna (Federazione italiana per i Diritti delle persone con Disabilità e famiglie) Pierangelo Cappai, la presidente di Legacoop Abitanti Rossana Zaccaria e il presidente nazionale di Legacoopsociali Massimo Ascari. Il festival sarà impreziosito dai concerti della cantautrice Giulia Mei (giovedì 26) e di Francesco Renga (venerdì 27), quest’ultimo già sold out, curati appunto da Dromos. L’intero programma di appuntamenti è disponibile online sul sito di Consorzio Uno e sul sito di Legacoop.
Valorizzare luoghi e creare relazioni. E’ la chiave del successo del format scelto per il Festival dell’Archeologia promosso dalla Fondazione Mont’e Prama. La nuova edizione, dopo Barumini, Santa Cristina di Paulilatino, Nuraghe Losa di Abbasanta, Laconi e Oristano, ha preso il via a Bosa, con il suo castello, il fiume Temo e la sua anima multiculturale. “Bosa è un luogo che ha tanto da raccontare, e il Festival dell’Archeologia ci offre l’occasione per farlo in dialogo con tutto il territorio”, ha commentato il sindaco Alfonso Marras. “Il nostro format è semplice – ha spiegato il presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni -: la bellezza dei luoghi, la qualità dei relatori, la cura per i dettagli, il piacere di incontrare gli operatori della cultura. Ma proprio per questo c’è il rischio che tutto venga dato per scontato. Serve sostegno, visione, collaborazione. La nascita della Fondazione Bosa è una scelta strategica; come Fondazione Mont’e Prama siamo a disposizione per collaborare e accompagnare, anche solo in qualità di testimoni, un progetto virtuoso come questo”. A portare i saluti del Ministero della Cultura, Monica Stocchino, soprintendente Abap per le province di Sassari e Nuoro: “Guardiamo con grande soddisfazione al lavoro svolto dalla Fondazione Mont’e Prama in questi anni – ha sottolineato Stocchino -. Si tratta di un modello da esportare. Il patrimonio, vissuto così diventa strumento di crescita e coesione sociale”. Sono poi intervenuti gli studiosi Attilio Mastino e Antonio Maria Corda, che si sono soffermati sulla Bosa antica e la sua eredità romana e bizantina; quindi Franco Giuliano Rolando Campus che ha guidato il pubblico alla scoperta del castello Malaspina. A chiudere la serata, il concerto del Quintetto Atlantico, capitanato da Enzo Favata.
È arrivato alla base della Forestale di Fenosu, a Oristano, il Super Puma, l’elicottero antincendio di grande capacità che sarà pienamente operativo da giovedì 20 giugno. Si tratta di uno dei mezzi più potenti nella flotta antincendio regionale, in grado di trasportare fino a 4.500 litri d’acqua, e squadre di soccorso. Tuttavia, quest’anno, la base dovrà fare a meno del secondo elicottero previsto: la gara per l’AS 350 Écureuil è infatti andata deserta. Ora a Fenosu sono attesi i funzionari della Protezione civile della Regione, per i controlli e le procedure di attivazione ufficiale. Il Super Puma, nella sua configurazione per la lotta antincendio, è un elicottero bimotore, prodotto da Airbus Helicopters (già Eurocopter), derivato dal modello SA 330 Puma. Robusto, versatile e adatto a operazioni complesse, è dotato di doppio rotore a quattro pale, e può operare in condizioni meteo difficili. Tra le sue caratteristiche principali, come detto, la capacità di carico d’acqua fino a 4.500 litri, il trasporto di squadre di soccorso (10-15 persone), la velocità e autonomia elevate utile anche per l’impiego in missioni di protezione civile, trasporto e soccorso. Il suo utilizzo si rivela cruciale soprattutto nei mesi estivi, quando la Sardegna affronta il picco di rischio incendi boschivi. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
Ial Cisl Sardegna Oristano informa che sino al 30 giugno prossimo sono aperte le iscrizioni al corso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) gratuito per giovani under 17 con licenza media. Disponibile il corso triennale per Operatore del Benessere – Estetista, con 2.970 ore totali, di cui 990 di stage in azienda. Il corso, con inizio a settembre, offre una qualifica riconosciuta in Italia e in Europa, preparando gli studenti all’inserimento lavorativo. Per informazioni telefonare al 3425468998, oppure scrivere alla mail iefp2025@ialsardegna.it.
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