Mag 14

Flash mob a Oristano venerdì 16 maggio per fermare il genocidio a Gaza.

“Fermate il massacro di uomini donne e bambini a Gaza”.  E’ l’appello alla base del flash mob, una manifestazione pacifica, prevista per venerdì 16 maggio, alle 18, in piazza Eleonora, a Oristano, per iniziativa di un gruppo di cittadini e cittadine oristanesi.

Un evento nato spontaneamente su internet, attraverso la chat del comitato “Prima gli esseri umani” e poi rimbalzato su altre chat e gruppi social.

“Come cittadini sentiamo il dovere di mobilitarci per richiedere la immediata sospensione dei brutali attacchi condotti da Israele, per volontà del primo ministro Netanyahu, contro la popolazione civile palestinese -affermano gli organizzatori -.

Un genocidio che, secondo alcuni osservatori, avrebbe già causato oltre 200 mila morti, fra quelle causate dalle operazioni di guerra e quelle legate alle condizioni sanitarie e di denutrizione imposte, e che, in spregio a ogni convenzione internazionale, ha raggiunto il suo culmine con il blocco imposto da Israele, da alcune settimane, agli aiuti umanitari. Con il rischio ormai prossimo di epidemie e di una carestia fra gli abitanti di Gaza, uomini, donne e bambini, con questi ultimi che sono ormai la metà della popolazione. Particolare apprensione suscita inoltre ora l’annuncio dell’invasione totale di Gaza, arrivato in questi giorni da premier israeliano Netanyahu”.

Con la manifestazione, gli organizzatori intendono anche esprimere lo sdegno e lo sconcerto per l’indifferenza e la complicità che, verso questa terribile strage, manifestano le massime istituzioni nazionali e internazionali, e fanno appello a tutte le istituzioni civili e religiose, anche locali, le associazioni, le rappresentanze sociali, i cittadini e le cittadine, perchè con una decisa e massiccia presa di posizione contribuiscano a ottenere un immediato cessate il fuoco fra le due parti, con la liberazione degli ostaggi dei due schieramenti, e con il ripristino di condizioni civili di vita e di salute della popolazione palestinese, ormai allo stremo.

Tutte le persone di sensibilità e buon senso sono invitate a partecipare.

A Oritano “Libri a Tempo” conferma il suo straordinario successo e, sabato prossimo, concluderà la seconda edizione, mettendo a disposizione del pubblico oristanese oltre 2.100 volumi. Sabato scorso, la prima giornata dell’edizione primaverile di “Libri a Tempo” si è chiusa con la raccolta di oltre 2.100 libri, superando l’ottimo risultato ottenuto lo scorso novembre in occasione della prima edizione della manifestazione. I volumi raccolti saranno messi a disposizione dei cittadini sabato 17 maggio, con l’originale formula del ticket da 10 euro, che consentirà di scegliere liberamente tra i libri disponibili e portare via quanti se ne desiderano nel tempo massimo di 5 minuti, senza però utilizzare borse, zaini o sacchetti. L’appuntamento è nella biblioteca comunale di Oristano, dalle 9 alle 13 e dalle 15,30 alle 19,30. I volontari del Servizio Civile e i bibliotecari saranno presenti per supportare la seconda parte dell’iniziativa. La maggior parte dei libri disponibili è di narrativa, ma non mancano altri generi: gialli, horror, romanzi storici, sentimentali, libri per bambini e testi dedicati alla Sardegna. Numerosi anche i volumi di saggistica, cucina, arte, storia, psicologia ed educazione. Libri a Tempo è organizzato dal Comune di Oristano, in collaborazione con la Fondazione Oristano, il Centro di documentazione sulla Sartiglia e la Biblioteca comunale, con la gestione delle cooperative Studio e Progetto e La Lettura. “Libri a Tempo si conferma un’occasione unica per immergersi nel piacere della lettura, sostenere la cultura e rafforzare il senso di comunità – ha commentato il sindaco Sanna –. La giornata di sabato scorso, dedicata alla raccolta dei libri, ha visto un’ampia partecipazione di cittadini, che hanno donato i loro volumi dimostrando ancora una volta il forte interesse della comunità per la cultura e la condivisione. È una nuova conferma della validità dell’iniziativa e dell’amore della città per la lettura. Fin dalla prima edizione, molti cittadini hanno chiesto di ripeterla e oggi il grande numero di testi raccolti conferma non solo il diffuso interesse, ma anche la generosità dei partecipanti. I libri donati continueranno a vivere tra le mani di nuovi lettori, creando un ciclo virtuoso di condivisione culturale. Inoltre, il ricavato dell’evento sarà destinato a finanziare futuri progetti culturali rivolti a bambini e ragazzi, promuovendo l’amore per la lettura tra le giovani generazioni”. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il numero 0783 030333 oppure scrivere aorganizzazione@sartiglia.info o biblioteca.prestito@comune.oristano.it .

La conclusione della conversione a metano della rete cittadina è stata ufficialmente sancita ieri con la tradizionale cerimonia di accensione della fiaccola del gas da parte di Medea, la società del Gruppo Italgas attiva nella distribuzione sull’isola dal 2018. Un evento che ha rappresentato il momento inaugurale del nuovo servizio per la comunità. Nella serata di ieri, l’Amministrazione comunale di Oristano, rappresentata dal sindaco Massimiliano Sanna, e l’amministratore delegato di Medea, Ruggero Bimbatti, hanno incontrato i residenti in piazza Eleonora d’Arborea e presso il Medea Info Point di via Umberto per celebrare insieme il completamento delle attività di conversione. Questo traguardo rappresenta un avanzamento cruciale per lo sviluppo sostenibile e l’ammodernamento energetico di Oristano. Il passaggio al metano, realizzato il 12 maggio in un’unica giornata, è stato completato garantendo la continuità del servizio per tutti i 2.500 clienti che hanno sottoscritto per tempo il nuovo contratto di fornitura e adeguato, ove necessario, gli impianti interni usufruendo del contributo economico di Medea. L’arrivo del metano, a lungo atteso, è stato reso possibile da un’efficace collaborazione, con un ruolo di coordinamento fondamentale svolto dall’Amministrazione comunale, che promuove la decarbonizzazione e fornisce alla comunità una fonte energetica conveniente, continua e sicura. “Il passaggio al metano ci avvicina agli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti a livello nazionale ed europeo, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici – commenta il sindaco Massimiliano Sanna -. Per le nostre case, per le aziende, per l’ambiente, è un importante passo avanti di cui beneficerà la nostra comunità. Siamo di fronte a un progresso che non è soltanto un aggiornamento tecnico, ma una significativa evoluzione per il benessere e la sostenibilità. Da oggi possiamo usufruire di una maggiore efficienza energetica, della riduzione delle emissioni inquinanti, di una maggiore sicurezza e contestualmente di una stabilità dei prezzi e della continuità della fornitura in virtù dell’ampia disponibilità. Il passaggio al metano rappresenta una scelta importante anche in termini di sostenibilità a lungo termine nel quadro della transizione energetica verso fonti più sostenibili”. “Il tema dell’energia è centrale nel dibattito politico e sociale e lo è soprattutto nella nostra Isola – aggiunge l’assessore all’energia del Comune di Oristano, Ivano Cuccu -. Il passaggio al metano rappresenta dunque non solo una tappa fondamentale nel processo di transizione energetica che deve necessariamente puntare al rispetto dell’ambiente, ma anche un’importante occasione di sviluppo anche in prospettiva dell’imminente nascita della nostra prima comunità energetica”.

Il gruppo dei Riformatori in consiglio regionale ha presentato una proposta di legge per salvaguardare l’identità della Sardegna attraverso la tutela delle sue manifestazioni religiose, storiche e culturali.  “Con questa legge vogliamo dire chiaramente che le tradizioni sarde non si toccano – ha detto Aldo Salaris, primo firmatario della proposta -. Ci troviamo di fronte a un rischio concreto: manifestazioni che da decenni animano i nostri paesi e rafforzano il senso di comunità rischiano di scomparire per l’assenza di strumenti normativi capaci di conciliare tutela, sicurezza e valorizzazione”. Insieme a Salaris hanno presentato il provvedimento anche i consiglieri regionali Umberto Ticca e Giuseppe Fasolino. Il testo mira a riconoscere e valorizzare eventi profondamente radicati nelle comunità isolane, come l’Ardia di Sedilo, i pali storici e le celebrazioni tradizionali che rappresentano l’anima più autentica della Sardegna. “Una risposta concreta anche alle crescenti preoccupazioni legate ai recenti provvedimenti nazionali, che rischiano di compromettere lo svolgimento di appuntamenti storici per via di nuove norme e tempistiche tecniche inadeguate”, hanno spiegato i Riformatori. Il decreto nazionale dell’8 gennaio scorso vieta l’uso dei cavalli purosangue inglese nei galoppatoi comunali senza preventiva omologazione. A rischio sono perciò numerosi eventi, come il Palio dell’Assunta a Orgosolo, le corse di Guasila, Fonni, Bono, San Giovanni Suergiu, Pozzomaggiore e  anche manifestazioni di grande rilevanza identitaria come l’Ardia di Sedilo. “Non è in discussione la necessità di garantire benessere animale e sicurezza – ha detto ancora Salaris –, ma l’applicazione rigida di regole pensate altrove che rischiano di cancellare una parte viva della nostra cultura, coinvolgendo decine di Comuni, associazioni, operatori culturali e cittadini che ogni anno si impegnano per tramandare riti che sono parte del nostro patrimonio immateriale”. La proposta di legge dei Riformatori prevede l’istituzione di un Catalogo del patrimonio storico culturale e religioso delle tradizioni identitarie popolari della Sardegna e il riconoscimento automatico per le manifestazioni attive da almeno 15 anni. Prevede, inoltre, la creazione di un Comitato tecnico per la tutela del patrimonio identitario e norme sul benessere animale per l’organizzazione di eventi con l’impiego di cavalli, con la possibilità di regolamentazioni specifiche in caso di percorsi storici e manifestazioni a carattere non competitivo. “La Sardegna ha il diritto di difendere le sue tradizioni – hanno concludo i Riformatori – e noi ci assumiamo la responsabilità di farlo con strumenti concreti e nel pieno rispetto della legge”. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti anche i sindaci di Sedilo e Cossoine, Salvatore Pes e Sabrina Sassu. Categorica la posizione del primo cittadino del paese dell’Ardia: “Ieri, alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, c’è stato un duro scontro con i vertici della Prefettura di Oristano – ha sottolineato Pes – che vorrebbero imporci delle regole che stravolgono una tradizione secolare. Questo è inaccettabile”.

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, con giurisdizione su tutta l’Isola, in sinergia con le diverse componenti dell’Arma territoriale e degli altri Reparti specializzati, nel 2024 hanno effettuato 758 controlli in aree archeologiche marine e terrestri, 464 verifiche in aree tutelate da vincoli paesaggistici/monumentali, 185 controlli a esercizi commerciali di settore, 33 sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza dei musei e 1807 controlli su beni culturali posti in vendita attraverso le varie piattaforme di commercio digitale. A questa attività preventiva hanno fatto seguito 60 deferimenti all’autorità giudiziaria (con 32 contestazioni in danno del paesaggio, 24 per ricettazione di beni culturali, 11 per esportazione illecita di beni culturali e 6 per danneggiamento di beni culturali). Il tutto per una tipologia di beni recuperati così suddivisa: 1542 reperti archeologici (di cui 1061 numismatici); 2070 reperti antiquariali, archivistici e librari; 838 paleontologici; 10 immobili (in aree sottoposte a vincolo paesaggistico), per un valore stimato di circa 11 milioni di euro. Tra le operazioni di maggior rilievo c’è da segnalare: 1) il deferimento all’autorità giudiziaria di 32 persone per reati paesaggistici, nell’ambito dell’operazione “Sardegna Violata”, svolta su tutto il territorio dell’Isola, perlopiù nelle aree di fascia costiera vincolate da decreti ministeriali e leggi regionali, 2) il sequestro di reperti archeologici detenuti illecitamente da privati, di cui oltre 1000 di numismatica, individuati sia a seguito di vendite online che con verifiche a collezioni, effettuate in collaborazione con le Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio di Cagliari e Sassari; 3) il recupero di un importante dipinto del XVII secolo, posto in vendita a circa 40.000 euro da una casa d’aste tedesca, raffigurante la “Presentazione di Maria al Tempio” del pittore Claudio Ridolfi, rubato nel 2009 da una parrocchia piemontese.

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