Mar 04

Negato dai giudici al presidente della Regione Solinas il dissequestro dei cellulari.

Il Tribunale del Riesame ha negato il dissequestro dei cellulari e del materiale informatico sequestrati al presidente della Regione, Christian Solinas, indagato per corruzione, respingendo il ricorso presentato dai legali del governatore.

Inoltre, stamattina, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cagliari ha rigettato l’istanza di incidente probatorio formulata dagli avvocati di Solinas, che avevano chiesto la nomina di un perito del Tribunale per selezionare dalle memorie dei telefonini quale sia il materiale inerente all’indagine e quale quello da distruggere.

Già da lunedì prossimo, quindi, potrebbero ripartire le convocazioni, da parte del Pm Giangiacomo Pilia, per le nomine dei consulenti in vista dell’accertamento tecnico irripetibile.

Christian Solinas è iscritto nel registro degli indagati in due filoni di inchiesta: uno per la vendita di una sua proprietà a Capoterra, in cambio di presunti favori e appalti all’imprenditore Roberto Zedda (vendita secondo l’accusa maggiorata di 10 volte); l’altro (assieme al suo consulente Christian Stevelli e al direttore generale dell’Ufficio dell’autorità di gestione del programma operativo Eni Cbd, bacino del Mediterraneo, Roberto Raimondi) riguarda, invece, un presunto accordo corruttivo legato alla nomina di Raimondi in cambio di docenze a contratto nelle università in cui Raimondi lavorava (Tirana e Unilink di Roma) con anche la promessa di una laurea honoris causa nell’ateneo albanese.

Nei giorni scorsi, il rettore dell’Università di Tirana aveva smentito sulla tv albanese che al presidente della Regione Solinas fosse stata conferita la laurea honoris causa in Medicina o assegnate le docenze promesse da Raimondi.

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