Feb 15

Patrizia Pala è la Camelia 2023.

Una giuria di donne della Sartiglia, presieduta da Gabriella Collu, prïóra dell’Ordine della Camelia, ha stabilito che la Camelia 2023 vada a Patrizia Pala, tante volte Massaiedda e per tantissime altre Massaia Manna.

La bellissima ceramica, realizzata dall’artista Alessandra Raggio, che come ogni anno sancisce questo riconoscimento, verrà consegnata con una breve cerimonia lunedì 20 febbraio, alle 20, durante la rassegna dei cori tradizionali Sardi “Cantando a Carnevale”, al Teatro Antonio Garau di Oristano.

La Camelia, celebrazione istituita dal Gremio del Cavaliere Infinito e dall’Ordine della Camelia, è il riconoscimento annuale assegnato a una donna per celebrare tutte le donne che vivono attivamente e appassionatamente i colori, i profumi, i suoni, i cerimoniali, le tensioni, la gioia e l’ebbrezza della Sartiglia.

Prima di Patrizia Pala avevano ricevuto l’importante riconoscimento Angela Solinas (2015), Gabriella Collu (’16), Maria Teresa Mereu (’17), Matilde Carta (’18), Anna Paola Corona (’19), Anna Contini (’20), Stefania Pinna (’21) e Pina Soddu (’22). La motivazione è sempre la stessa: “Perché, come molte altre donne, da sempre ha contribuito e contribuisce con amore a conservare la tradizione più intima, più sacra e più bella della Sartiglia.”

Ormai l’elezione della Camelia (giunta quest’anno alla nona edizione) a Oristano è una tradizione attesa e consolidata. Infatti, quando la piccola delegazione del Gremio del Cavaliere Infinito e dell’Ordine della Camelia, capitanata da Gabriella Collu, ha bussato alla porta di Patrizia Pala per annunciare l’assegnazione della Camelia 2023, lei ha capito subito di che cosa si trattava, e si è illuminata.

Dopo la solenni formalità di rito, tra un amaretto e una vernaccia, Patrizia Pala ha ripercorso le sue tante partecipazioni alla Sartiglia. La prima, da Massaiedda, nel lontanissimo 1973 quando aveva appena 14 anni e il Componidori era Annadina Cozzoli. In seguito, per altre 10 volte, ha fatto la Massaiedda, sino al 1983, e, successivamente, Massaia Manna per ben 14 volte.

Patrizia ha anche confidato che nel 1978, l’unico anno tra il 1973 e il 1983 non fece la Massaiedda, assistendo tra il pubblico alla vestizione rimase folgorata dall’avvenenza del Componidori e chiese proprio a Gabriella Collu (che ha confermato la circostanza. ndr) se lo poteva toccare. Quel Componidori era Carlo Pala, che poi sarebbe diventato suo marito, che era presente alla consegna della Camelia alla moglie e che, sorridendo, ha ascoltato quanto simpaticamente raccontato da Patrizia Pala.

A quei tempi Carlo aveva 20 anni e il suo cavallo fu protagonista della più clamorosa impennata che si ricordi (documentata da una foto famosissima). Tutti i presenti temettero una rovinosa caduta ma lui fu bravissimo, riuscì a mantenere il suo assetto e la evitò. Alla fine di quella Sartiglia suo padre scoprì che sotto le guarnizioni del suo cavallo era stato messo, dolosamente, del fil di ferro per farlo imbizzarrire. Ormai però l’autore di questo gesto odioso è morto e, comunque, pace all’anima sua.

Per il 2023 Patrizi Pala è, quindi, la degna rappresentante di tutte le donne che con passione e grande impegno contribuiscono in modo determinante alla riuscita della giostra equestre più affascinante e misteriosa del mondo.

A Oristano, in occasione della Sartiglia, ritornano i “baby pit stop”. Su iniziativa dell’assessorato per l’Associazionismo e le pari opportunità e della commissione consiliare per l’Equità dei generi e le pari opportunità, con la collaborazione di ProcivArci e Pro Loco, domenica 19 e martedì 21 febbraio, dalle 10 alle 18, all’interno del museo civico Antiquarium Arborense, uno spazio attrezzato sarà messo a disposizione delle mamme che avranno necessità di prendersi cura dei propri figli. “Allattare è un gesto semplice e naturale che spesso però non è facile compiere, per mancanza di spazi e attrezzature idonee, ma qualche volta perchè semplicemente non è possibile assicurare riservatezza o qualche piccolo comfort a chi ne ha bisogno – spiega l’assessore ai Servizi sociali Alessandra Porcu -. Il Comune di Oristano e la commissione Equità tra i generi e Pari opportunità con il baby pi stop vogliono dare una mano alle mamme, rendendo loro più facile prendersi cura dei figli, soprattutto di quelli più piccoli. Mamme e bimbi, all’Antiquarium Arborense, potranno usufruire di ambienti protetti, in cui sentirsi a proprio agio per allattare il loro bambino e provvedere al cambio del pannolino”. “Attraverso questo gesto di sensibilità verso le mamme riprendiamo una bella idea dell’Unicef che, qualche anno fa, aveva proposto l’istituzione dei baby pit stop in tutta Italia – aggiunge Stefania Orrù, presidente della commissione per l’Equità dei generi e le pari opportunità -. L’allattamento al seno non ha orari fissi, né un numero definito di poppate nell’arco della giornata. Esistono molteplici modi di allattare, ma è difficile prevedere dove e quando il bambino chiederà di nutrirsi. Molte mamme prolungano l’allattamento ben oltre i primi mesi di vita dei bambini. Per soddisfare queste esigenze, dunque, nei giorni della Sartiglia, al museo Antiquarium Arborense le mamme avranno a disposizione uno spazio riservato e accogliente per allattare o cambiare i propri figli. Metteremo a loro disposizione fasciatoio, lavandino, scaldabiberon e postazione di attesa per gli accompagnatori”.

Operai al lavoro, a Oristano, per gli ultimi preparativi in vista della Sartiglia. Mentre in via Duomo e in via Mazzini la Fondazione Oristano sta allestendo le tribune e i percorsi per la Corsa alla Stella e la Corsa delle Pariglie, in altri punti della città il Comune sta intervenendo per rendere più accogliente la città. In via De Castro e in piazza Manno, dove a breve partiranno i lavori di riqualificazione, stamattina sono state riparate le buche e i tratti sconnessi che potevano determinare situazioni di pericolo. Gli operai comunali hanno posato il cemento e delimitato provvisoriamente le aree per consentire il passaggio del pubblico in condizioni di sicurezza e sono intervenuti anche sulle facciate di alcuni edifici per prevenire possibili situazioni di pericolo derivanti da cornicioni e intonaci precari. Tutti gli interventi sono stati realizzati per garantire la sicurezza dei pedoni.

Sabato 18 febbraio, alle 10, a Palazzo Arcais, in corso Umberto I, a Oristano, riapre “Il Tornio di via Figoli – L’arte dei ceramisti”. Fino a martedì 21 febbraio, nei giorni della Sartiglia e del carnevale oristanese, la mostra-mercato apre con orario continuato, dalle 10 alle 20, con l’esposizione dei preziosi lavori dei 6 ceramisti operanti in città grazie all’iniziativa dell’assessorato alle Attività produttive del Comune di Oristano, della Pro Loco, della Confartigianato, della CNA, del Liceo artistico Carlo Contini, e con il supporto della Provincia di Oristano che ha concesso i locali. “Il Tornio di via Figoli, ospitato nelle sale espositive dello storico palazzo di corso Umberto, consentirà, anche in questa occasione di carnevale di ammirare le opere degli artigiani oristanesi e scoprire la bellezza e la varietà della ceramica locale – dice il sindaco Massimiliano Sanna -. Le opere in mostra spazieranno dai prodotti con i motivi tipici della cultura oristanese, alle creazioni più moderne e innovative. Durante la mostra, sarà possibile incontrare gli artigiani e conoscere le tecniche di lavorazione della ceramica, così come le storie e le tradizioni che si celano dietro ad ogni pezzo”. “La mostra sulla ceramica oristanese è un’occasione per valorizzare l’artigianato locale e far conoscere la cultura e la tradizione della città anche alle migliaia di turisti che nei prossimi giorni affolleranno Oristano per la Sartiglia – aggiunge l’assessore alle Attività produttive Rossana Fozzi -. Da molti anni ormai siamo impegnati su questo versante per rinnovare un’appartenenza e una peculiarità che appartiene alla migliore tradizione e alla cultura millenaria della città. Per questo evento, in particolare ci aspettiamo un’ampia partecipazione di pubblico. Sarà una straordinaria occasione di promozione”. “I figoli del terzo millennio ritornano a Palazzo Arcais rinnovando un fortunato abbinamento che dà continuità a un luogo storico e riconoscibile nel cuore della città, e una produzione che appartiene alla nostra tradizione più antica” sottolinea Sandro Paderi, presidente di Confartigianato. “È importante evidenziare – ricorda il segretario di Confartigianato Marco Franceschi – la collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e di rappresentanza della categoria, affinché i ceramisti, i veri protagonisti dell’esposizione, possano proporre ancora una volta il meglio della nostra produzione artistica e artigianale. Sono opere che attestano la vitalità del settore e la capacità di stare sul mercato con creazione che rappresentano la perfetta sintesi tra la tradizione oristanese e la capacità di innovare tipica di un’arte senza tempo”.

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