Nov 29

Alla Regione la montagna ha partorito un topolino: dopo tanto patire varata la “Solinas 2”.

Dopo un lungo travaglio, iniziato in quel di marzo, il presidente della regione, Christian Solinas, finalmente è riuscito a varare la nuovo giunta.

Niente di trascendentale, per carità (visto che tanti nominativi sono stati confermati, e altri erano già noti da tempo), che ha fatto dire a molti che mai come questa volta “la montagna ha partorito il classico topolino”.

Il nuovo (si fa per dire) esecutivo regionale è stato annunciato a tarda notte, e stamattina si è presentato nell’aula dl consiglio regionale per il giuramento.

Entrando nel dettaglio, sono due gli assessorati a testa per Lega, Forza Italia e Psd’Az, il partito del presidente, che però tiene in capo a sé anche due assessori tecnici, e uno per Fratelli d’Italia, Udc, Riformatori e Sardegna 20Venti.

Fuori tre assessori Mario Nieddu, Gabriella Murgia e Quirico Sanna. Quest’ultimo subito ricompensato, visto che resterà come capo di gabinetto del presidente con delega alle gestioni commissariali.

Questi i nomi della “Solinas 2”: alla Lega (che perde un assessorato) vanno i Lavori pubblici, con Pierluigi Saiu, e l’Agricoltura dove si sposta Valeria Satta che lascia gli Affari generali. Al suo posto entra Andreina Farris, già assessore e dg, in quota Solinas. Forza Italia (con cui le trattative sono state serrate) conserva il Bilancio con Giuseppe Fasolino e il Lavoro con la new entry Ada Lai. I Riformatori passano dai Lavori pubblici all’Urbanistica ed Enti locali, sempre con Aldo Salaris. Al posto di Nieddu la Sanità è stata affidata al trombato Carlo Doria (che molti ritengono sia un fedelissimo del presidente, mentre altri pensano, visto che Solinas ha fatto il diavolo a quattro per averlo in giunta, che sia il governatore un fedelissimo di Doria). L’Ambiente resta a FdI, con Marco Porcu che ha sostituto l’eletto in Parlamento Gianni Lampis. Per i Trasporti, Solinas ha scelto Antonio Moro, presidente del Psd’Az, ma di una corrente opposta a quella del governatore. Turismo, Cultura e Industria alla fine non sono stati sfiorarti dal rimaneggiamento: per il primo resta in carica all’intoccabile e inossidabile Gianni Chessa (Psd’Az), all’Istruzione rimane Andrea Biancareddu (Udc), e all’Industria Anita Pili (Sardegna 20Venti), che molti davano per defenestrata, visto che il suo partito ha un solo  consigliere tra i banchi del consiglio regionale.

Per alcuni oggi è stato il primo giorno di scuola da assessore, così come per Annalisa Manca (che appena insediata ha lasciato la Lega di Salvini per abbracciare Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia) e Gianni Tatti, i due consiglieri che hanno sostituito gli eletti in Parlamento, Dario Giagoni e Francesco Mura.

“Una giunta rinnovata (sic!), per rilanciare con capacità ed entusiasmo l’azione di governo e portare a compimento i percorsi avviati su tanti settori in tempi brevi (campa cavallo… ndr)”.

Così, con una bella faccia tosta, il presidente della Regione, Christian Solinas, ha presentato, durante cuna conferenza stampa, i nuovi assessori in consiglio regionale, prima della seduta prevista sulla legge Omnibus 2.

“Ringrazio gli assessori che hanno composto la giunta, in particolar modo chi non ne fa più parte per questioni politiche – ha detto il governatore -, perchè hanno lavorato (?) in questi anni in situazioni complesse, ci sono state emergenze di carattere epocale, prima la pandemia, poi la guerra, e in Sardegna alluvioni, incendi e cavallette”.

Con la nuova giunta Solinas conta ora di tracciare un percorso che vada “…fino alla conclusione della legislatura, in cui affrontare problemi chiave, come urbanistica, trasporti, sanità. Serve imprimere un ritmo accelerato perché i problemi non attendono, e in questa giunta ci sono le risorse e le capacità (a iosa… ndr). Siamo qui per la Omnibus – ha aggiunto Solinas -, che mette a disposizione 210 milioni di risorse, che come mai la Sardegna ha messo in campo per sostenere tutti i settori”.

Presenti all’incontro con la stampa tutti gli assessori. Sei i nomi nuovi, tra cui due donne: Ada Lai (Fi) al Lavoro e Andreina Farris (tecnica) agli Affari generali. Esordio da assessore per il consigliere Pierluigi Saiu, e per il coordinatore FdI di Cagliari Marco Porcu, oltre che per Carlo Doria e Antonio Moro.

Sui tempi lunghi di formazione dell’esecutivo il governatore ha detto che “…il risultato è stato un equilibrio di competenza, professionalità e rappresentanza (ma per favore… ndr), e qualche giorno in più è valso per costruire la nuova squadra. Ora si può imprimere una nuova velocità (doppio sic!) alle riforme in itinere. Per esempio quella della governance sanitaria, che in piena pandemia ha dovuto scontare le emergenze, ma siamo molto avanti (e subito il naso di Solinas si è allungato a dismisura. ndr). Così come per la riforma degli enti locali, con la reintroduzione delle province, con cui si restituiscono competenze fondamentali.

Per ora lavoriamo sui progetti e sulle cose da fare. Al termine della legislatura – ha concluso Solinas, quasi mettendo le mani avanti in previsione di una più che probabile sconfitta alle prossime Regionali – faremo una riflessione e vediamo se ci saranno le condizioni per continuare questa esperienza sia a livello politico che personale”.

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