Nov 16

Settecentomila euro per la salvaguardia del sistema dunale di Torre Grande.

Con un finanziamento di 700 mila euro, il Comune di Oristano interverrà per la riqualificazione ambientale, il ripristino e la salvaguardia del sistema dunale della spiaggia di Torre Grande.

La delibera che stanzia le risorse a favore del Comune di Oristano è stata approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale.

“Su Torre Grande abbiamo in corso numerose azioni che nell’arco di qualche anno potranno riqualificare la località marina – spiega il sindaco Massimiliano Sanna -. Gli interventi sul lungomare e al porticciolo consentiranno di realizzare opere infrastrutturali e di servizio fondamentali per una località a vocazione turistica, mentre con questo progetto interverremo sugli aspetti più strettamente ambientali. L’area interessata è il cordone litoraneo sabbioso nel settore compreso tra la Torre Grande e Villa Baldino, un tratto di litorale urbano ad elevato interesse turistico balneare”.

“La salvaguardia deli valori ambientali e paesaggistici del litorale è uno dei principali obiettivi dell’azione del Comune nella località marina di Torre Grande – aggiunge l’assessore all’ambiente Maria Bonaria Zedda -. Nei mesi scorsi abbiamo richiesto all’assessore regionale all’Ambiente un finanziamento specifico per la riqualificazione ambientale, il ripristino e la salvaguardia del sistema dunale della spiaggia di Torre Grande. In quest’ambito particolare rilievo assume lo spazio dell’arenile che fronteggia il lungomare urbano della borgata, per coniugare i valori della salvaguardia ambientale con gli interessi legittimi dei cittadini, dei turisti e delle attività turistiche, che vorrebbero uno spazio più fruibile per la balneazione.

L’intervento punta al recupero del sistema morfologico e sedimentologico originario della spiaggia per ottenere un assetto di maggiore stabilità dell’arco sabbioso e di maggior difesa rispetto alla pericolosità da erosione marina e da inondazione costiera – aggiunge Zedda -. Le opere di ingegneria naturalistica sulle dune dovranno favorirne la ricostruzione rafforzando la stabilità a medio-lungo termine del litorale sabbioso. Le infrastrutture di accesso alla spiaggia avranno il compito di facilitare la fruizione in sicurezza dell’arenile e di mitigare gli impatti ambientali indotti dal camminamento e dal calpestio. Unitamente alla installazione di pannelli illustrativi delle caratteristiche naturalistico ambientali della spiaggia e della duna, potranno rappresentare brevi percorsi didattici sulla vulnerabilità del litorale e sulle attenzioni per la loro salvaguardia”.

L’intervento prevede interventi di riqualificazione naturalistico-ambientale, finalizzati a consolidare le formazioni dunali residuali e ripristinare le dune embrionali, tramite manufatti leggeri in materiale naturale biodegradabile e impianti di specie vegetali autoctone. Sono inoltre previste opere per l’accesso e la fruizione della spiaggia, quali passerelle sopraelevate, dissuasori per limitare il calpestio nelle zone sensibili, cartellonistica didattica e segnaletica informativa con immagine coordinata (ad esempio con l’indicazione degli accessi alla spiaggia, ecc.), azioni di informazione finalizzate a diffondere la conoscenza e innalzare la consapevolezza sull’esigenza di salvaguarda delle componenti costitutive della spiaggia.

La giunta comunale di Oristano ha approvato anche i progetti per i cantieri di nuova attivazione del programma Lavoras. Presentati dagli assessori all’Ambiente Maria Bonaria Zedda, ai Lavori pubblici e manutenzioni Simone Prevete, e al Patrimonio Ivano Cuccu, i progetti prevedono un investimento totale di 363 mila euro e l’impiego di una trentina di nuovi addetti. “Lavoras è una misura regionale finalizzata all’incremento e alla salvaguardia dei livelli occupazionali attraverso politiche di attivazione, conciliazione, incentivi e altre misure di rafforzamento dell’occupabilità – precisa il sindaco Massimiliano Sanna -. Con Lavoras si punta anche al potenziamento dei processi territoriali di sviluppo e salvaguardia dei beni comuni attraverso: la tutela del patrimonio dell’intero territorio regionale, orientando l’attività dei cantieri in favore della prevenzione, per ridurre le conseguenze di calamità naturali, eventi catastrofici, rischio idrogeologico, il miglioramento della fruibilità delle terre pubbliche e dell’accessibilità al patrimonio culturale e archeologico, l’incremento della digitalizzazione delle banche dati dei comuni, la valorizzazione del patrimonio culturale e del patrimonio immobiliare pubblico. Il Comune di Oristano – aggiunge il sindaco – partecipa con tre progetti a cura dei rispettivi assessorati e settori comunali. Il primo a cura dei lavori pubblici per 262 mila euro e 22 addetti, il secondo a cura dello sviluppo del territorio per 75 mila euro e 6 addetti, il terzo del settore programmazione e gestione delle risorse per 26 mila euro e 2 addetti. Le attività previste riguardano la manutenzione ordinaria delle scuole e altri edifici del patrimonio comunale, il censimento del patrimonio pubblico, finalizzato alla catalogazione dei beni, l’accatastamento, la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica, la valutazione e alla verifica delle condizioni manutentive, il restauro e la manutenzione di edifici pubblici e per interventi di valorizzazione di spazi pubblici idonei ad ospitare attività di carattere sociale, culturale ed economico in grado di incidere in modo positivo sulla struttura sociale anche attraverso il recupero funzionale e il riuso di immobili dismessi o sottoutilizzati”.

Contagi Covid in calo, ma in Sardegna ci sono stati altri 4 decessi, nelle ultime 24 ore. Le vittime sono due donne di 87 e 88 anni e un uomo di 83 residenti nella provincia di Oristano, e un uomo di 84 anni residente nella città metropolitana di Cagliari. I nuovi casi confermati sono 537 (- 459), di cui 485 diagnosticati con test antigenico. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3.347 tamponi, con il tasso di positività che è sceso dal 21,2 al 16 per cento. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 9 (+ 1), quelli in area medica 97 (- 6), e sono in diminuzione i casi di isolamento domiciliare, in tutto 7.419 (- 310).

Lascia un commento

Your email address will not be published.