Ott 28

Festa del Corpo Forestale “fondamentale per la tutela delle nostre ricchezze ambientali”.

“Un presidio di legalità a tutela delle ricchezze dell’ambiente sardo”. Così il presidente della Regione, Christian Solinas, si è rivolto agli agenti del Corpo Forestale nel giorno della festa in cui si ricorda il Patrono dei Forestali, san Giovanni Gualberto.

La cerimonia si è svolta nella Cattedrale di Oristano, alla presenza delle autorità civili e religiose.

“Per una regione che, come la Sardegna, ha nel suo patrimonio ambientale uno dei più grandi tesori, ammirati e invidiati dal mondo, il Corpo Forestale rappresenta un elemento prezioso e imprescindibile – ha detto il presidente Solinas -. Voi siete, agenti del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, i primi tutori della natura, delle bellezze e delle ricchezze che la mano di Dio ha regalato alla Sardegna, facendone una perla ancora in buona parte incontaminata. Ma ciò che voi difendete ogni è un tesoro fragile, che necessita di continue attenzioni, di occhi vigili e di regole inflessibili, se vogliamo, come fortemente vogliamo, che tutto questo sia conservato e tramandato a chi verrà dopo di noi.

La tutela del patrimonio ambientale è uno dei principali obiettivi della giunta che presiedo, che guarda al Corpo Forestale regionale, che non a caso il legislature ha voluto fosse regionale, con un’attenzione e una cura del tutto particolari. Per questo, ho voluto che il riferimento diretto del Corpo fosse proprio la presidenza della Regione, come dagli stessi agenti più volte, negli anni, richiesto e sollecitato. Un passaggio che si è formalizzato nel corso del 2021 con l’incardinamento della direzione generale del Corpo Forestale in capo alla presidenza della giunta. Un traguardo importante, atteso a lungo, un giusto e doveroso riconoscimento al valore del Corpo, ormai multidisciplinare. Ma anche un doveroso riconoscimento al valore e all’importanza del Corpo forestale e di vigilanza ambientale, che ha ormai assunto un ruolo decisivo in vari campi di azione strategici, al servizio dei Sardi e dell’ambiente”.

Nei decenni intercorsi dalla sua istituzione, avvenuta con la Legge regionale n. 26 del 5 novembre del 1985, il Corpo forestale ha ampliato notevolmente le proprie competenze, inizialmente indirizzate alla vigilanza su caccia, pesca, pascolo. Oggi, abbraccia tutti i problemi ambientali, l’urbanistica, il paesaggio, i beni demaniali e quelli della salute pubblica, investendo le competenze di vari assessorati. È una struttura diffusa su tutto il territorio regionale, che opera attraverso 7 servizi territoriali, 82 stazioni forestali, 10 basi navali, impegnando più di 1.400 unità.

“Fondamentale – ha detto ancora Solinas – è l’azione di lotta alla piaga degli incendi. Dopo l’annus horribilis, quel 2021 funestato dalle tragedie che non lontano da qui hanno devastato il Montiferru, nell’estate del 2022 abbiamo assistito ad un netto calo dei roghi, determinato anche dalla costante azione di prevenzione e di controllo delle campagne che nel corpo ha avuto un attore come sempre fondamentale, con l’aiuto dei vigili del Fuoco, degli uomini e donne di Forestas, dei volontari e dei barracelli.

Quegli alberi meravigliosi, ricchi di secoli e millenni di storia, gridano giustizia, insieme alle aziende create con il sacrificio di generazioni, ai tanti animali domestici e selvatici spazzati via con dolore straziante dalle fiamme. Dobbiamo fare in modo – ha proseguito il presidente – che questo non accada più. Alla base della sicurezza del nostro ambiente naturale c’è certamente una coscienza civica che deve crescere sempre più nei confronti di questo valore. E c’è poi il lavoro degli uomini sul territorio. Tutti i sardi guardano con fiducia al Corpo Forestale. La Regione investe e continuerà ad investire per l’efficienza del Corpo, così come per il potenziamento degli organici.

La giunta, dopo 18 anni, ha riaperto una stagione di concorsi e di assunzioni. Un primo concorso per 104 agenti è in fase di svolgimento, e vedrà gli idonei impegnati nel corso di addestramento per poi prendere servizio in varie stazioni. Seguirà un altro concorso per ufficiali ed altri, ancora per agenti. Saranno forze nuove e fresche in campo, che affiancheranno i più esperti nelle azioni quotidiane che distinguono i nostri forestali, non solo nella lotta agli incendi ma in tutte le operazioni finalizzate alla salvaguardia delle nostre ricchezze ambientali e nella lotta ai reati di inquinamento, di abusivismo, di contaminazione della natura. Una missione da svolgere – ha concluso Solinas -, con quello stesso amore per la natura che animò il vostro protettore San Giovanni Gualberto, vero amante del creato”.

La direzione generale della Protezione Civile, su richiesta del comandante del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, “…in considerazione dell’andamento meteorologico stagionale”, ha prorogato la campagna antincendi. In particolare, la fine del periodo in cui “vige lo stato di elevato pericolo di incendio boschivo”, inizialmente individuata nel 31 ottobre, è stata posticipata a lunedì 7 novembre, e potrebbe ulteriormente slittare se proseguisse l’ondata di caldo anomalo, che si sta portando dietro anche una prolungata siccità. Dall’1 al 7 novembre, inoltre, la pratica strettamente agricola e selvicolturale di abbruciamento di stoppie, di residui delle colture, di pascoli nudi, cespugliati o alberati, di terreni agricoli temporaneamente improduttivi è consentita solo secondo le norme previste dalle prescrizioni antincendio. Secondo i dati forniti dalla Regione, dai 3.190 roghi registrati nella campagna 2021 si è passati a 2.634 nel 2022, dagli oltre 6 mila ettari di bosco bruciati l’anno scorso ai nemmeno mille di quest’anno, mentre la superficie non boschiva danneggiata è stata la metà dello scorso anno. “Ogni pianta che brucia – ha detto il governatore Christian Solinas – è un pezzo di Sardegna che se ne va per non tornare più, un pezzo della nostra natura che perdiamo, con tutto ciò che essa rappresenta in termini materiali e immateriali. Abbiamo ancora nella mente le immagini apocalittiche dell’incendio del Montiferru nel 2021: una tragedia la cui eco si sente ancora oggi”.

Stamattina il tenente colonnello Pietro Bucolo, comandante del Reparto Operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Oristano, ha presentato alla stampa il Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri 2023, dedicato alla tutela dell’Ambiente. La protagonista del Calendario 2023 è la Natura, da sempre tra le priorità assolute dell’Arma. Basti pensare che già nelle Regie Patenti del 1816 si legge testualmente: “arrestare i devastatori di boschi, o di qualunque raccolto delle campagne, come pure tutti coloro, che fossero stati trovati nell’atto di guastare le strade, gli alberi piantati lungo d’esse, siepi, fossi, e simili”. “Impegnata ogni giorno nella difesa delle persone, del pianeta e della prosperità, l’Arma – si legge in una nota del Comando provinciale dei Carabinieri di Oristano – compie quotidianamente un’opera di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale e forestale, tutelando il paesaggio, i boschi, la flora e la fauna, e contrastando i crimini in materia di rifiuti. L’impegno dei Carabinieri non si ferma alla prevenzione e alla repressione dei reati in materia ambientale, ma ritiene altrettanto fondamentale il dialogo con le nuove generazioni. A loro dobbiamo la tutela dell’ambiente e di quello che dall’ambiente ci proviene. Un’attenzione che ha trovato posto anche nel testo del nuovo articolo 9 della nostra Costituzione, dedicato alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, così iscrivendo, tra i principi fondamentali che devono regolare la nostra convivenza, la via della sostenibilità nell’interesse delle future generazioni. Un’attenzione verso cui l’Arma sente una grande responsabilità, rappresentando, con l’acquisizione nel 2017 delle competenze e delle risorse del Corpo Forestale dello Stato, la più grande forza di polizia ambientale d’Europa”. E alla protezione del territorio da parte dell’Arma è inspirato il Calendario storico 2023. Il progetto porta la firma dell’agenzia Armando Testa. Ciascuna delle tavole artistiche del Calendario parte da un elemento appartenente all’universo visivo dei Carabinieri, rivisitato e interpretato in una chiave iconica. L’obiettivo è raccontare i temi legati al lavoro dell’Arma con un’impronta di eleganza, pulizia formale e sintesi visiva che ne accentua la componente istituzionale. Le tavole artistiche dell’Armando Testa, con la direzione creativa esecutiva di Michele Mariani, sono accompagnate da 12 storie di impegno e tutela ambientale firmate da uno storyteller d’eccezione: il giornalista e scrittore Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico. Il celebre conduttore radiotelevisivo ha raccontato gli eventi, le attività e i progetti dell’Arma dei Carabinieri in modo rigoroso e coinvolgente. Per la prima volta nella storia del Calendario storico dell’Arma dei Carabinieri, l’edizione 2023 evolve in un progetto artistico integrato con un completo ecosistema digitale che comprende un sito web dedicato www.calendario.carabinieri.it. Il notevole interesse da parte dei cittadini verso il Calendario storico dell’Arma, oggi giunto a una tiratura di quasi 1.200.000 copie, di cui oltre 16.000 in altre 9 lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in lingua sarda), è indice sia dell’affetto e della vicinanza di cui gode la Benemerita. Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla 90^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2023 dell’Agenda. Anche in questo caso, la protagonista è la Natura. Modellati dalla fantasia degli autori, quattro marescialli diversissimi fra loro, ognuno a suo modo, rievocano “I Racconti del maresciallo” di Mario Soldati, e trasformano l’Agenda dell’Arma 2023 in una sorta di “diario del maresciallo”. Altre due opere completano l’offerta editoriale: il Calendario da tavolo, dedicato al tema “Borghi più Belli d’Italia” e il Planning da tavolo, anche questo incentrato sulla Natura, con il ricavato che sarà devoluto in beneficenza all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri e all’Ospedale dei bambini “Vittore Buzzi” di Milano.

In Sardegna i nuovi casi di positività al Covid sono 618 (di cui 576 diagnosticati con tampone antigenico). Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 3.006 tamponi.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 8 (+1); i pazienti ricoverati in area medica sono 86 (-1); sono 7.769 i casi di isolamento domiciliare (-33).
Non si registrano decessi.
Dei 618 casi odierni, 61 sono riferiti alla provincia di Oristano, 233 all’Area Metropolitana di Cagliari, 188 alla provincia di Sassari, 62 a quella di Nuoro e 74 al Sud Sardegna.
A Oristano si sono registrati 15 nuovi contagi e 17 guarigioni dal Covid, e ora il totale dei casi rilevati fino a questo momento in città è di 11.441, i pazienti guariti sono 11.228, i casi attualmente positivi 142, e i morti 64.

In occasione del 2 novembre, il Comune di Oristano rinnova la cerimonia di commemorazione dei sindaci della Città e delle altre autorità e personalità che hanno onorato Oristano e il suo territorio. Durante la cerimonia, organizzata d’intesa con le istituzioni del territorio per mercoledì 2 novembre, alle 9.30, al cimitero San Pietro, il sindaco Massimiliano Sanna deporrà una corona di fiori davanti alla targa dedicata a tutti coloro i quali si sono adoperati nelle più importanti sedi amministrative, autonomistiche e democratiche, ma anche a chi con merito, grazie al suo impegno intellettuale e al suo lavoro, ha dato lustro alla comunità, alla città e all’istituzione municipale.

Il 2 ottobre 2022 ha preso il via la nuova edizione del “Censimento permanente della popolazione e delle abitazioni”, che dal 2018 è diventato annuale e non più decennale, e che coinvolge ogni anno solo un campione rappresentativo di famiglie. Nel 2022 le famiglie che partecipano al Censimento sono 1.326.995 residenti in 2.531 Comuni sull’intero territorio nazionale. Il Censimento permette di conoscere le principali caratteristiche strutturali e socioeconomiche della popolazione che dimora abitualmente in Italia, a livello nazionale, regionale e locale; di confrontarle con quelle del passato e degli altri Paesi. Grazie all’integrazione dei dati raccolti dal Censimento (attraverso due diverse rilevazioni campionarie denominate “da Lista” e “Areale”) con quelli provenienti dalle fonti amministrative, l’Istat è in grado restituire informazioni continue e tempestive, rappresentative dell’intera popolazione, ma anche di garantire un forte contenimento dei costi e una riduzione del fastidio a carico delle famiglie. Per arricchire questo importante patrimonio di dati statistici e conoscere meglio il Paese in cui viviamo, è fondamentale la piena collaborazione di tutte le famiglie campione. La rilevazione Areale termina il 17 novembre, mentre la rilevazione da Lista termina il 22 dicembre. Si ricorda che partecipare al Censimento è un obbligo di legge e la violazione dell’obbligo di risposta prevede una sanzione. Per quanto riguarda il Comune di Oristano, la stima prevista delle famiglie coinvolte è pari a 2.129, così suddivise: Per rilevazione Areale è stato estratto un campione pari a 361 indirizzi, presso cui eseguire la rilevazione delle famiglie che vi dimorano abitualmente e delle abitazioni. Sulla base degli archivi in possesso dell’Istat, il numero previsto di famiglie presso tali indirizzi è pari a 705; per la rilevazione di Lista, che è un’indagine che riguarda le famiglie presenti in una lista campionaria estratta dal Registro Base degli Individui, e i relativi alloggi, la stima del numero di famiglie che saranno intervistate dai rilevatori comunali è pari a 1.424. Come partecipare al Censimento: ogni anno le famiglie coinvolte nel Censimento, partecipano a una delle due rilevazioni campionarie. Una che prevede la compilazione autonoma del questionario online sul sito Istat (rilevazione da Lista): vi partecipano solo le “famiglie campione” che ricevono una lettera nominativa con le informazioni sul Censimento e con le proprie credenziali di accesso; un’altra che prevede, invece, la compilazione del questionario online tramite un rilevatore incaricato dal Comune (rilevazione Areale): vi partecipano le famiglie che risiedono nei “territori campione”, che saranno avvisate tramite locandina e lettera non nominativa del Censimento. La famiglia può contattare il numero verde Istat 800 188 802, attivo dal 1° ottobre al 22 dicembre, tutti i giorni, compresi sabato e domenica, dalle ore 9 alle ore 21; contattare uno dei Centri comunali di rilevazione istituiti in ciascun Comune, che per il Comune di Oristano è in piazza Eleonora d’Arborea 44, piano terra, telefono: 0783791453-450-247-454-457-451, attivo dal 2 ottobre al 22 dicembre, tutti i giorni dalle 9 alle 13, dal lunedì al venerdì, e il martedì dalle 15.30 alle 17.30. Responsabile dell’Ucc: Domenica Antonella Salaris 0783 791453; personale di Staff: Ivana Paola Agus 0783 791454, Maria Domenica Salaris 0783791457, Maria Adelaide Piroddi 0783 791451, Mattia Atzeni 0783 791247, Carlo Cossu – Lasiu Graziella 0783 791450, Maria Antonietta Nulchis 0783 791452.
Il questore di Oristano, Giuseppe Giardina, ha accolto cinque nuovi vice ispettori. Antonello Muscente, Efisio Lecca, Alessio Boassa, Giuseppe Pergola e Angelo Ghisu, già appartenenti ai ruoli della Polizia di Stato, dopo aver terminato il 16° corso di formazione per Ispettori, sono stati assegnati presso i vari uffici della Questura. Il questore Giardina ha formulato ai muovi vice ispettori “…i migliori auguri per un proficuo lavoro al servizio della cittadinanza e delle istituzioni”.

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