Lug 07

Primo consiglio comunale di Oristano: per il sindaco Sanna sarà un viaggio burrascoso.

Nel primo consiglio comunale, dopo gli adempimenti burocratici, il neo sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha letto il suo discorso di insediamento.

“Signor Presidente, Signore e Signori Consiglieri, gentili Assessore e Assessori, carissimi concittadini: particolarmente emozionato ed onorato, rivolgo il mio saluto come Sindaco, dopo aver giurato sulla Costituzione davanti a voi, rappresentanti di tutta la cittadinanza.

Dedico il mio primo pensiero di augurio di buon lavoro a questo Consiglio Comunale, massima espressione della volontà dei cittadini oristanesi, in quanto da sempre luogo di confronto civile e di condivisione di idee e di progetti, nel suo ruolo di rappresentanza e di controllo della cosa pubblica cittadina, con il rispetto massimo per tutte le sue componenti, dei singoli consiglieri e delle espressioni partitiche, siano esse di maggioranza o di minoranza. Un augurio di buon lavoro a tutti i Consiglieri e ai candidati Sindaco con i quali ci siamo confrontati in campagna elettorale, a questi ultimi auguro di svolgere al meglio il loro ruolo in modo rigoroso, certo che non mancheranno di lealtà, correttezza e competenza nel sostenere le loro opinioni ed interpretare la loro funzione. Un saluto ed un ringraziamento speciale vanno inoltre ai candidati che hanno partecipato a questa campagna elettorale e che, pur non trovandosi in questo Consiglio, mi auguro continueranno a partecipare attivamente alla vita democratica della nostra Comunità.

Tutti noi, con grande senso di responsabilità, ognuno nei propri ruoli, dobbiamo portare avanti un processo di miglioramento e di cambiamento, concretizzando il desiderio di molte persone, di quelle che ci hanno dato la fiducia e il mandato per amministrare questa città con un’azione efficace ma con l’ideale di costruzione di una città migliore, di tutti e per tutti.

È nostra intenzione operare con la piena valorizzazione del contributo che dal dibattito in Consiglio verrà da parte di tutti, affermando un metodo di lavoro che promuova la partecipazione, partendo dal Consiglio Comunale ma che sappia coinvolgere la società civile attraverso la consulta delle associazioni e dei giovani e che sappia condividere idee e progetti con le forze produttive.

Ascolteremo e collaboreremo con associazioni culturali, sociali, sportive, imprenditoriali e sindacali, nella ricerca di idee e soluzioni, che siano le migliori possibili per costruire una dimensione più vivibile e un tessuto sociale più ricco, aumentando il senso di appartenenza e la coesione sociale e dando vigore a tutti i campi in cui la città ha sempre primeggiato: l’economia, il lavoro, l’impresa, il welfare, la cultura, lo sport.

Vogliamo che il nostro agire sia trasparente, le nostre scelte motivate e chiare. Vogliamo che Oristano diventi una città sempre più bella, che viva le sue frazioni e le borgate come espressioni ulteriori della sua prosperità e bellezza, che valorizzi e offra la ricchezza dei suoi straordinari beni culturali e che sia sempre più capace di potenziare la forte tradizione di solidarietà, una città che sappia essere più accogliente.

Io sono sì Primo Cittadino, ma come ho sempre fatto continuerò ad essere cittadino tra i cittadini, rappresentante di tutti, con l’unico obiettivo di operare al meglio per l’interesse e nell’interesse di ogni oristanese. Sono convinto che amministrare in modo giusto e leale sia davvero garantire equità ad ogni cittadino, renderlo protagonista delle scelte e far sì che, da osservatore e fruitore di servizi, diventi protagonista della vita quotidiana. A tutti i cittadini, soprattutto a quelli che si trovano in una condizione di maggiore difficoltà, dico: non siamo infallibili, non abbiamo le soluzioni immediate per tutti i problemi, ma ci siamo e siamo al vostro fianco.

Personalmente, continuerò, come ho fatto sinora a “metterci la faccia” e a prestare la massima attenzione ad ogni singola persona, come sto facendo da appena insediato incontrando i cittadini.

A voi cittadini, a tutti, chiedo di non sentirvi liberati da compiti e responsabilità. Come abbiamo già sperimentato positivamente, noi amministratori, abbiamo bisogno di voi, di tutti voi: dei vostri suggerimenti, delle vostre osservazioni, anche delle vostre critiche, quando costruttive, della vostra costante partecipazione alla vita comune. Le cose da fare sono tante, lo sappiamo bene tutti, e noi siamo pronti ad impegnarci al massimo delle nostre possibilità.
Il mio operato avverrà in uno spirito di piena lealtà e rispetto, sia con le forze politiche che hanno dato vita a questa coalizione che ha ottenuto il pieno mandato dei cittadini oristanesi per il governo di questa città, sia con la minoranza, perché il dialogo ed il confronto, devono essere alla base della nostra azione.

Con atteggiamento di umiltà e determinazione inizio, quindi, questo nuovo impegno, con la collaborazione della Giunta, al Presidente del Consiglio e di tutti i Consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza.

A tutti va il mio ringraziamento, sin da ora, per il lavoro e l’impegno che ci aspetta e che sicuramente offrirete tutti, per il bene della nostra amata città.

Ringrazio tutti i dipendenti del nostro Comune, per l’apporto fondamentale che hanno dato e che certamente continueranno ad offrire con la loro competenza nella gestione amministrativa del nostro Comune.

Infine vorrei ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine, che mi hanno sostenuto col loro affetto in questo percorso così impegnativo, in modo particolare mia moglie e mio figlio, mio fratello e tutta la mia famiglia, che hanno condiviso con me tante emozioni. Con uno sguardo rivolto a chi mi ama e aiuta dall’alto, in primis i miei genitori.

Saluto Andrea Lutzu, sindaco di Oristano negli ultimi 5 anni, con il quale ho condiviso una parte importante del mio percorso e con lui ringrazio l’intera Giunta e l’Amministrazione Comunale precedente per il lavoro che hanno svolto.

Questi in Sardegna sono i giorni dedicati a San Costantino, e da oristanese, mi piace ricordare la tradizionale Ardia che i nostri cavalieri correvano proprio nella giornata di oggi, sino agli anni Cinquanta, intorno alla chiesa di San Sebastiano. Simbolo di fede e di passione, di tradizione ed ardimento, la corsa anche ad Oristano era guidata dal primo cavaliere che recava nel suo stendardo la Croce e il famoso moto “in hoc signo vinces”.

Oggi inizia un nuovo percorso, e come diceva mia madre, ogni volta, prima di intraprendere un viaggio: “In nomin’e Deus!”.

A noi tutti auguro un buon lavoro, da svolgere lealmente, con passione, impegno ed entusiasmo”.

Fin qui il discorso del sindaco ma, al di là di tanta melensa retorica, va ricordato che Massimiliano Sanna non potrà sicuramente essere il sindaco di tutti gli oristanesi, visto che ben 12mila cittadini su 27mila aventi diritto al voto si sono rifiuti di recarsi alla urne, esprimendo così il loro rigetto per l’attuale politica e per chi la impersona nella istituzioni.

Non va anche dimenticato quanto accaduto in questi giorni, prima con la sconcertante gaffe dell’assessore Bonaglini, e poi con la genialata da parte di tre partiti della coalizione (FdI, Udc, e Sardegna 20Venti) che hanno già chiesto una verifica politica (sic!), dietro la quale c’è il solito giochetto, neppure troppo velato, per occupare  poltrone che contano. Sanna, spaventato dalle “educate minacce” dei tre partiti ha accettato passivamente il loro “bau bau” e ha concesso a FdI quanto richiesto. Iniziamo bene…

A nostro modo di vedere, il neo sindaco ha perso un’ottima occasione per far capire a segretari, presidenti, assessori e consiglieri regionali vari (che in questi anni non si sono certo distinti per fare gli interessi della provincia di Oristano), che lui è il “sindaco del capoluogo” (e, senza offesa, non di paesetti che politicamente contano come il due di picche), e come tale, piaccia o non piaccia, deve essere il punto di riferimento di tutto il territorio. Per far questo sono, chiaramente, necessari capacità e attributi che per il momento, accettando il diktat di FdI,  Massimiliano Sanna ha dimostrato di non avere.

Insomma, niente di nuovo ma qualcosa di già visto durante le riunioni per la scelta del sindaco dove all’ordine del giorno non c’erano programmi, ma litigi, veti e incomprensioni tra ciò che è rimasto di quelli che un tempo erano dei veri partiti.

Mettere una pezza e rimangiarsi  quanto deciso perché non si ha la forza di mandare a quel paese questi mega dirigenti galattici (che, guarda caso, ha livello regionale contano poco e niente, e sui quali il Comune di Oristano, come già avvenuto in passato non potrà certo contare) significa non avere carisma e la “cazzimma” necessaria per guidare una coalizione litigiosa a prescindere. Se il sindaco non riuscirà ad imporsi su  questi signori o su quanti pensano di disporre del Comune di Oristano a loro piacimento, è facile prevedere che, purtroppo per Oristano, questa sarà  una consiliatura quanto mai burrascosa.

Con il giuramento del sindaco Massimiliano Sanna, la convalida degli eletti e l’elezione del presidente e dei vicepresidenti, questa sera, come detto, si è insediato il consiglio comunale di Oristano, e l’assemblea è ora pienamente operativa. Dopo la convalida dell’elezione del sindaco e dei consiglieri, e la verifica delle relative condizioni di eleggibilità e compatibilità, Peppi Puddu (FdI) è stato eletto presidente del consiglio. Lo affiancheranno Massimiliano Daga che avrà anche il ruolo di vicario e Carmen Murru.
Prendendo la parola subito dopo l’elezione, il presidente Puddu ha sottolineato l’importanza e la responsabilità dell’incarico a cui è stato chiamato “…ancor più in un momento particolarmente difficile per la nostra nazione e la nostra comunità che, pertanto, sempre più richiede la nostra giusta attenzione. Un attenzione che questo consiglio, nella sua totalità, sono certo vorrà e dovrà tradurre in un impegno costante, al fine di incidere e dare risposte ai bisogni dei nostri concittadini in modo diretto ed immediato, destando quel ruolo che gli appartiene, per così dire, di vero vertice politico del comune o meglio della nostra comunità.
Non possiamo dimenticare neanche per un istante che né il sindaco potrà pensare di governare in solitudine, né il consiglio potrà prescindere dal suo sindaco, né si potrà prescindere dal massimo rispetto delle regole – ha aggiunto Puddu -. Sono certo che i nostri concittadini troveranno sempre nel sindaco ed in questo consiglio nella sua interezza, ed in primis nel suo presidente, un punto di riferimento alle loro istanze. Assicuro a tutti il massimo impegno sia all’interno che all’esterno di quest’aula. Sarà svolto col giusto spirito di servizio e imparzialità, finalizzando i lavori all’interesse superiore dell’intera assemblea e della cittadinanza e sempre con onesto e rigoroso rispetto delle regole e soprattutto di tutti voi colleghi consiglieri”.
Il presidente Puddu ha concluso rivolgendo “…al sindaco e a tutta la giunta un augurio di proficuo lavoro, in continuità con l’impegno, la determinazione, la concretezza e il medesimo amore per la nostra città che hanno contraddistinto e caratterizzato il sindaco Lutzu nella scorsa consiliatura”.
Gli ultimi due adempimenti richiesti dalla legge per la seduta di insediamento sono stati l’elezione dei componenti nella Commissione elettorale comunale e nella Commissione per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari.
Nella Commissione elettorale sono stati eletti Efisio Sanna, Stefania Orrù e Carmen Murru quali membri effettivi, e Paolo Angioi, Francesca Marchi e Gian Michele Guiso come supplenti.
Nella commissione per la formazione degli elenchi comunali dei giudici popolari sono stati eletti Gianfranco Licheri e Francesca Marchi.

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