Lug 29

Oristano: Approvata la rimodulazione delle aliquote Irpef.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato la rimodulazione delle aliquote dell’addizionale Irpef per l’anno 2022.

L’argomento è stato presentato in aula dall’assessore al Bilancio e ai tributi, Angelo Angioi. “L’addizionale Irpef – ha detto Angioi – è stata applicata nella misura del 2 per mille per la prima volta nel 1999 per il 2000. L’anno successivo l’aliquota raddoppiò al 4 per mille. A distanza di 21 anni l’aliquota è sempre la stessa. In Sardegna altri capoluoghi hanno aliquote più alte. Oggi prevediamo una misura progressiva che salvaguardia i redditi più bassi e chiede un contributo maggiore a chi guadagna di più.

Anche per il 2021 non ci saranno aumenti, ma per l’anno prossimo prevediamo una rimodulazione che ha come obiettivo principale di lasciare i conti in ordine e risorse a disposizione della nuova amministrazione che si insedierà dopo le elezioni amministrative e che potrà anche decidere se confermare o modificare questa delibera – ha proseguito Angioi -. L’addizionale Irpef, così rimodulata, garantisce un milione e mezzo di euro alle casse comunali e consente la salvaguardia dei conti”.

La delibera approvata dal consiglio comunale prevede le seguenti aliquote: soglia di esenzione per redditi fino a 10.000,00 annui; nella misura dello 0,69% per redditi da € 10.000,01 fino a € 15.000; nella misura dello 0,72% per redditi da € 15.000,01 fino a € 28.000; nella misura dello 0,74% per redditi da € 28.000,01 fino a € 55.000; nella misura dello 0,76% per redditi da € 55.000,01 fino a € 75.000; nella misura dello 0,8% per redditi oltre i 75.000.

L’assessore Angioi, rispondendo alle domande dei consiglieri, ha spiegato che “…è essenziale non avere disavanzi, dobbiamo evitare situazioni di squilibrio che obbligherebbero ad aumentare al massimo le imposte. I conti oggi sono in ordine e dobbiamo fare di tutto per mantenerli in ordine”.

Veronica Cabras, presidente della commissione Bilancio, relazionando sui lavori della commissione, dove la proposta è passata con 3 voti a favore e 2 contrari, ha precisato che “…si passa da un’aliquota unica per tutte le fasce di reddito a una a scaglioni, con una fascia di esenzione per chi guadagna meno di 10 mila euro. La delibera necessaria per il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio”.

Per Efisio Sanna (Pd) “…la proposta presenta una grande contraddizione: si dice si vogliono lasciare i conti in regola, ma si annuncia che si può anche rimodularla. Questo è un aumento della tassazione comunale e non si capisce perché lo si voglia fare quest’anno per il 2022. In un momento così difficile non è il caso di aumentare la tassazione e lo si fa senza spiegarne i motivi. Questa imposta non è progressiva, lo è lo scaglione, ma non il calcolo che per i redditi medio bassi è inaccettabile”.

Francesco Federico (Indipendente) ha chiesto chiarimenti sulla soglia dei 10 mila euro: “Si configura come franchigia o come esenzione? C’è una differenza fondamentale, e altrettanto fondamentale è sapere se la soglia di 10 mila euro prevede la franchigia. Sarebbe stata una proposta interessante se non si fosse creato un gradone in corrispondenza della soglia dei 10 mila euro e se ci fosse stata una reale progressività”.

Per Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia) “…le aliquote stabilite lasciano perplessi, 10 mila euro di reddito annuale significa aumentare le imposte a chi guadagna 830 euro al mese, che corrispondono a 28 euro al giorno. Pensare di aumentare le imposte a chi guadagna 28 euro al giorno è imbarazzante e cinico, è una soglia davvero bassa. Chi guadagna 11 mila euro paga il 6,9 per mille, chi guadagna 75 mila paga, 208 euro al giorno, appena l’1 per mille in più. Mi sembra una differenza poco ragionevole”.

“Mi unisco al coro di disapprovazione che si è levato da questi banchi contro questa decisione – ha detto Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) -. Questa giunta ha sempre detto che non avrebbe aumentato le tasse e invece questa è una promessa che si ha intenzione di disattendere. Questa è una delibera intempestiva perché interviene in un momento storico di grave crisi, e frutto di una scelta contraddittoria perché va a colpire le fasce di reddito più disagiate, quelle con reddito medio-basso nei confronti delle quali ci sono forme di sostegno: con una mano diamo e con l’altra vogliamo togliere”.

Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia) ha difeso la proposta. “Questa è un’addizionale per scaglioni come è giusto che sia – ha sostenuto Deriu -, con il reddito collocato all’interno dello scaglione di corrispondenza. Fino a oggi i redditi fino a 10 mila euro pagano 40 euro, oggi passano a zero. L’effettiva incidenza su chi ha redditi sopra i 10 mila euro è di pochi centesimi al giorno, da un minimo di 8 a un massimo di 89 centesimi”.

Calcolo questo contestato da Maria Obinu (Pd) secondo la quale gli aumenti sono più alti. “La fascia di esenzione è quella ricompresa tra gli 8000 (limite stabilito per legge) e i 10 mila euro. Si passa da un’aliquota a un’altra con una differenza di un solo euro. Non è una ripartizione progressiva, ma decisa per gradoni e questo non ci convince per nulla. Non si capiscono i motivi per cui sia stata presa questa decisione. Lo si spiega solo con la necessità di trovare le risorse necessarie a chiudere il bilancio pluriennale. Non si sa come si vogliono utilizzare queste entrate e, soprattutto, non è accettabile la mancanza di condivisione sulle scelte”.

Per Giuseppe Puddu (Fratelli d’Italia) la progressività viene rispettata. Puddu ha invitato tutti “…a stare con i piedi per terra e capire che questa amministrazione deve assicurare servizi ai cittadini, in primo luogo ai più deboli, e per farlo occorrono risorse. Tutti ci auguriamo che nel 2022 l’addizionale possa tornare al 4 o magari anche al 2 o che addirittura possa essere eliminata, ma al momento è giusto individuare le risorse per assicurare i servizi e il bene della collettività”.

Sulla stessa linea Giulia Solinas (Fortza Paris). “A nessuno piace aumentare le imposte, ma occorre garantire i servizi. Chiediamo che l’aumento sia confermato solo se non arriveranno risorse dalla Regione e se non se ne troveranno altre”.

“Quando abbiamo iniziato a governare non abbiamo trovato una situazione dei conti florida, non possiamo nasconderlo – ha detto il sindaco Andrea Lutzu -. Per chiudere i bilanci del 2018 e del 2019 abbiamo dovuto utilizzare fondi straordinari che ci sono stati concessi dalla Regione. Non abbiamo aumentato le tasse e abbiamo garantito i servizi. Lo facciamo anche nel 2021, ma per il 2022, per avere risorse certe, secondo quanto ci impongono le norme, dobbiamo prevedere l’aumento dell’addizionale Irpef, pur sapendo che se dovessimo trovare nuove risorse potremo rivedere questa decisione”.

In precedenza, il consiglio comunale, su proposta dell’assessore al Bilancio Angelo Angioi, aveva approvato una delibera per il riconoscimento debiti fuori bilancio, per un totale di 5 mila 91 euro, derivanti da sei sentenze esecutive, relative a contestazioni al codice della strada e a sanzioni per violazioni alle norme anti Covid.

Maria Obinu ha illustrato una interpellanza urgente presentata insieme al resto della minoranza (Obinu-Sanna-Federico-Uras-Masia-Riccio-Cadau) sul nuovo bando ludoteche. “Quello delle ludoteche – ha detto Obinu – è un servizio molto importante, che il Comune assicura da molti anni. L’appalto è scaduto ed in proroga da più di un anno. Chiediamo, dunque, quando verrà pubblicata la gara per l’affidamento del servizio ludoteche e servizi e quali sono i motivi che stanno alla base del ritardo accumulato. Chiediamo anche quali sono gli indirizzi politici forniti agli uffici per la predisposizione del bando, quali sono e come si articolano gli eventuali elementi migliorativi che caratterizzeranno il nuovo servizio”.

L’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru ha assicurato che il nuovo bando sarà pubblicato tra la fine di agosto e gli inizi di settembre: “Non ci sono ritardi, perché è possibile differire le procedure di gara secondo quanto disposto dall’Anac”.

L’assessore Murru ha spiegato che con il nuovo appalto saranno garantiti i livelli occupativi, saranno potenziati i servizi anche in considerazione dell’aumento della domanda, migliorata l’offerta con adeguamenti contrattuali e altri proposti dalla commissione ed eventuali migliorie presentate dai partecipanti alla gara.

Con la relazione dell’assessore al Bilancio, Angelo Angioi, e la presentazione del sindaco, Andrea Lutzu, il consiglio comunale di Oristano ha iniziato l’esame del bilancio di previsione 2021-2023 e del Documento unico di programmazione 2021-2023. “Questo è un bilancio di transizione che segna un passaggio di consegne a chi dal prossimo anno amministrerà la città – ha detto l’assessore Angioi introducendo il documento -. L’ultimo anno di mandato è considerato un anno elettorale, anno di transizione tra due amministrazioni. La scadenza elettorale del 2021 non è solo un semplice passaggio di consegne, ma un anno di passaggio tra due mondi: il mondo che un tempo non conosceva il virus pandemico e il mondo di oggi, quello che ha iniziato a conoscere il Covid-19, ma che ad oggi non ne conosce ancora tutte le implicazioni economiche e le conseguenze sociali, sanitarie, ambientali e politiche. L’emergenza sanitaria ha colpito l’economia regionale in un contesto di decelerazione già innescato nell’annualità precedente risentendo di un rallentamento dei consumi e degli investimenti nell’industria. Il bilancio preventivo deve rispondere a una duplice sfida: quella contabile che deve pensare ai conti, che devono essere mantenuti in ordine e all’allocazione delle risorse, nonché alla riduzione del debito comunale, questo obiettivo è un nostro faro, al fine di poter sbloccare l’avanzo di amministrazione che supera i 5 milioni di euro; la seconda e più importante sfida è quella relativa all’idea di come si sta impostando il lavoro per costruire una città  all’altezza della sua storia, in questo senso prosegue la gestione dei fondi del bando periferie di Oristano Est della scorsa amministrazione, si sta inoltre procedendo al lavoro relativo alla gestione  finanziamento di Oristano Ovest per 4 milioni di euro e dei fondi della programmazione territoriale per circa 10 milioni di euro, sono programmati nel piano delle opere pubbliche lavori finanziati qualche giorno fa per 15 milioni di euro tutti dedicati alle frazioni e altri 20 milioni di euro programmati per il bando rigenerazione urbana dedicati interamente per la città. Mai è stata vista nella nostra città una mole così importante di fondi. Oggi – ha proseguito Angioi – il bilancio è uno strumento dinamico, predisposto a legislazione vigente che si adegua con la prima variazione utile; il bilancio che presentiamo oggi è propulsivo, pronto ad adeguarsi ai molteplici impulsi derivanti dalla legge di bilancio, dai vari Dpcm, dal Pnrr Recovery fund, contributi regionali e compensazioni”. L’assessore Angioi ha spiegato che proprio perché “…il 2021 è fortemente condizionato dall’emergenza sanitaria da Coronavirus, il bilancio è stato pensato puntando su tre direttrici fondamentali: il sostegno alle famiglie e alle imprese, il mantenimento dei servizi erogati dall’ente, la conferma dei livelli tributari senza prevedere alcun aumento. I servizi educativi, scolastici e socio-assistenziali, vengono confermate tutte le tariffe. Per il 2021 riteniamo proseguire con l’azione di riqualificazione e controllo della spesa per orientare le risorse comunali verso le priorità del mandato amministrativo. Le previsioni triennali di entrata e spesa sono state fatte nel rispetto della normativa vigente, mantenendo immutate per l’esercizio 2021 le aliquote dei tributi comunali e adottando un criterio storico di allocazione delle risorse, nel rispetto dei principi contabili generali”. La manovra complessiva del bilancio 2021/2023 ammonta a 168 milioni 512 mila euro per il 2021, 181 milioni 592 mila euro per il 2022 e 161 milioni 248 mila euro per il 2023.

Per il 2021 tra le principali voci di un bilancio da 168 milioni si devono registrare:

Entrate – 14 milioni 956 mila euro di entrate correnti di natura tributaria, 28 milioni 606 mila euro di trasferimenti correnti, 5 milioni 630 mila euro di entrate extratributarie, 26 milioni 966 mila euro di entrate in conto capitale, 146 mila di euro di accensione prestiti, 9 milioni 513 mila euro di anticipazione, 68 milioni 196 mila euro di entrate per conto terzi e partite di giro, 2 milioni 971 mila euro derivano da vendita di beni e servizi, un milione 405 mila euro da controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti.

Spese – 52 milioni 588 mila euro andranno per quelle correnti, 36 milioni 37 mila euro per quelle in conto capitale, un milione 614 mila euro per rimborso prestiti, 9 milioni 513 mila per chiusura anticipazioni, 68 milioni 196 mila euro per spese conto terzi e partite di giro.

“In questo bilancio di previsione le tariffe e tributi non subiscono alcun aumento – ha proseguito Angioi -. Il canone unico patrimoniale, che raggruppa in un’unica imposta occupazione suolo pubblico, pubblicità e canoni mercati, non subisce modifiche al netto delle tante agevolazioni che in questo periodo emergenziale sono state concesse agli operatori economici (suolo pubblico gratuito, imposta di soggiorno). L’Imu viene confermata sui livelli precedenti, (anomalia oristanese dove pare non esistano immobili di pregio delle categorie A1, A8 e A9). Anche per la Tari confermiamo le tariffe esistenti, mentre per il 2022 e 2023 prevediamo una riduzione delle aliquote”.

Il piano delle opere pubbliche nel triennio prevede interventi per 106 milioni di euro: 12 milioni 475 mila euro per il 2021, 57 milioni 117 mila per il 2022 e 36 milioni 518 mila euro per il 2023. I due interventi più rilevanti sono il Programma di Rigenerazione Urbana e il Programma per la qualità dell’abitare. Il programma per la rigenerazione urbana prevede un investimento di 31 milioni 121 mila euro, quello per la qualità dell’abitare 15 milioni di euro da dedicare alla riqualificazione delle frazioni. Tra gli altri interventi previsti per il 2021 nel Piano delle opere pubbliche vanno segnalati: recupero dell’Istituto Frassinetti per le classi della Scuola media Grazia Deledda (600 mila euro), riqualificazione parco e Villa Eleonora (650 mila euro), manutenzione straordinaria marciapiedi ed eliminazione barriere architettoniche (130 mila euro), completamento funzionale e valorizzazione area sportiva Torangius (760 mila euro), riqualificazione piazza Manno (1,5 milioni di euro), circonvallazione nord (1,3 milioni di mila euro), completamento rete a fibra ottica  e sistemi di videosorveglianza (300 mila euro), scuola di via Marconi (195 mila euro) e via Solferino (262 mila euro), riqualificazione via Lepanto (200 mila euro), completamento ludoteca di Torangius (107 mila euro) e riqualificazione piazza Mariano (500 mila euro). “L’addizionale IRPEF conferma le aliquote nel 2021 e le rimodula per il 2022 – ha proseguito l’assessore al Bilancio -. La previsione di una rimodulazione dell’addizionale, tra le più basse a livello regionale e con un’aliquota ferma dal 2006, risponde all’esigenza di garantire la tenuta dei conti dell’ente e il mantenimento della qualità dei servizi pubblici, quegli stessi servizi che consentono alla città di essere in testa alle classifiche nazionali sulla sicurezza, sulla qualità della vita, sui servizi per i bambini e sull’ecosistema urbano”.

“Non è facile governare una città in questo momento, un capoluogo di una regione che sta attraversando una crisi economica senza precedenti acuita dall’emergenza Covid – ha esordito il sindaco Andrea Lutzu -. Abbiamo trascorso 4 anni duri, l’ultimo anno e mezzo quasi al di sopra delle nostre possibilità. Se avremo la possibilità di governare fino a fine mandato il giudizio lo daranno i cittadini anno e sarebbe importante se al giudizio saprà sottoporsi chi ha governato, soprattutto se si presenterà unito, riconoscendo le cose che ha fatto bene e quelle che ha fatto male, ma con una unità di intenti e una visione comune che non ha mai vacillato. Governare significa decidere e avere il coraggio di assumere decisioni anche difficili, troppo facile la politica dei rinvii a cui purtroppo siamo abbastanza abituati. Una decisione che stiamo assumendo è quella della rimodulazione dell’addizionale Irpef nel 2022, abbiamo spiegato le motivazioni di una scelta non facile, ma necessaria in questo momento. L’approvazione di questa delibera ci ha portato a fare dei ragionamenti sui rapporti con la Regione. La speranza è che la Regione ci sostenga come ha fatto in passato e questo ci consentirebbe di rivedere la decisione sull’addizionale Irpef. Ma ultimamente dalla Regione non arrivano segnali confortanti: i soldi del porticciolo devono ritornare agli oristanesi, quelli della Sartiglia 2020 non sono ancora arrivati così come quelli di Città europea dello sport 2019. Spero che in tempi brevi queste ferite si possano rimarginare”. Il Sindaco Lutzu ha poi parlato della visione e del disegno di città tracciato in questi anni: “Al primo posto c’è la sanità, la cosa per la quale stiamo combattendo di più per la quale siamo in prima linea da 4 anni. Ma in questo stesso disegno c’è un’idea sugli spazi urbani, sui luoghi di aggregazione, sulle piazze: i progetti e i lavori per piazza Ungheria, piazza Abis, piazza Manno, piazza Mariano, piazza della Torre a Torre Grande. Ma anche gli ingressi della città che stiamo rivedendo con Oristano est e, con un finanziamento di 4 milioni di euro del Consorzio industriale, quello di Oristano Santa Giusta e l’ingresso nord prima del Ponti Mannu. Nella nostra visione di città ci sono le riaperture, quelle già avvenute della Torre di Mariano e quelle prossime del Foro boario e del teatro. E c’è la sicurezza della città con il raddoppio avvenuto delle telecamere di sorveglianza: una bella risposta all’ondata di furti che si è registrata qualche anno fa. La novità del disegno della città è la programmazione territoriale, dalla quale eravamo stati esclusi e nella quale siamo rientrati con un finanziamento di 12 milioni di euro. E poi le zone da riqualificare con Oristano ovest, Oristano est, le frazioni e le borgate. Il futuro è il Pnrr con 20 milioni di euro per Su Brugu, piazza Mariano, Torre Grande, il campo Tharros.

In questi anni  – ha concluso il sindaco – abbiamo fatto un grande lavoro sulle scuole con tre grandi imprevisti che abbiamo affrontato brillantemente e che hanno interessato la scuola di via Cairoli, il Sacro costato e la Grazia Deledda con l’intervento programmato al Frassinetti, che tra qualche mese diventerà la nuova scuola media delle famiglie di una parte importante della città. Oltre ai progetti e alla programmazione c’è però il quotidiano, il rapporto con i cittadini, l’ascolto, le manutenzioni e ci sono tante cose su cui si poteva fare di più e su cui cercheremo di migliorare, soprattutto se avremo la possibilità di lavorare con la stessa squadra”.

 

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