Mag 05

Un arresto anche a Oristano nell’operazione internazionale contro la ‘Ndragheta.

Un uomo originario di Futei è stato arrestato dagli agenti della Guardia di Finanza, questa mattina, a Oristano, nell’ambito di un’operazione internazionale contro la ‘Ndrangheta.

L’operazione, denominata “Platinum-Dia” e coordinata dalla Procura distrettuale di Torino, ha portato anche in Sardegna a decine di arresti e ha interessato oltre l’Italia, anche Germania, Romania e Spagna.

A Oristano, attorno alle 5 del mattino, agenti della Dia, supportati anche da un elicottero, hanno effettuato un blitz nell’appartamento di un palazzo tra viale Diaz e  via XX Settembre, dove hanno arrestato, come detto, la persona di Furtei.

In Sardegna, oltre all’uomo fermato a Oristano, altri arresti sono stati effettuati ad Alghero, Porto Torres, Cagliari e San Sperate. Tutte persone che sarebbero coinvolte nell’inchiesta in merito al traffico e allo spaccio di droga.

Complessivamente, sono numerose le misure di custodia cautelare e le perquisizioni ordinate dal Tribunale di Torino, in Italia e all’estero, nei confronti di soggetti ritenuti affiliati alla ‘Ndrangheta. Si tratta di soggetti attivi nel “locale” di Volpiano (Torino), considerato terminale economico della famiglia Agresta di Platì (RC), nonché nei confronti di esponenti della famiglia Giorgi, detti “Boviciani”, di San Luca (RC), ritenuti responsabili di narcotraffico internazionale, e attivi in Piemonte, Calabria, Sardegna e, in Germania, nel Land del Baden Wùrttemberg, nelle località turistiche del Lago di Costanza.

Oltre alle esecuzioni di diverse misure cautelari, l’operazione “Platinum-Dia” ha portato a numerosi sequestri preventivi di beni costituiti da aziende, cooperative, immobili, auto, conti correnti bancari e postali, corrispondenti ad un valore di molti milioni di euro.

Snodo fondamentale per le indagini, durate tre anni, sono state delle intercettazioni ambientali registrate ad Alghero, in cui gli indagati facevano riferimento alla consegna di una grossa partita di droga al confine fra Germania, Olanda e Belgio.

I riscontri raccolti in Sardegna hanno poi permesso di ricostruire le relazioni costruite nell’Isola dagli indagati mentre si trovavano detenuti nelle carceri sarde. Relazioni grazie alle quali i malviventi hanno potuto individuare nuovi clienti per importanti forniture di cocaina in provincia di Sassari, la cui cessione è stata documentata anche con sistemi di videosorveglianza.

Le accuse nei confronti degli indagati sono di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravata dal metodo mafioso, e riciclaggio.

Si è concluso il corso di formazione al fundraising, a cura della docente Alessandra Furnaro, della scuola di fundraising di Roma. Il corso puntava a promuovere le tecniche e le buone pratiche per la raccolta fondi per finanziare le rispettive attività, ed era organizzato nell’ambito del progetto “Biblioteca, una risorsa per la Comunità”, finanziato dalla Fondazione con il Sud, in collaborazione con il Centro per il Libro e la lettura, la Cooperativa Studio e Progetto 2 come capofila, Il Comune di Oristano, il Comune di Santa Giusta e la Fondazione Oristano come partner. In un arco temporale di quattro settimane, i partecipanti hanno avuto modo di affacciarsi al mondo delle raccolte fondi per scoprire i mercati, l’importanza dell’organizzazione e dello studio della realtà a cui riferimento, ma anche i complessi cicli che compongo l’organizzazione del fundraising, come presentarsi ai contributori chiarendo la mission e la vision dei progetti, individuare bisogni concreti e identificare sia i beneficiari che i donatori. Una particolare attenzione è stata riservata alle biblioteche, ai loro valori sociali, educativi, economici, relazionali e culturali. Sono stati analizzati casi concreti dedicati al tema, sicuramente utili per capire più a fondo i processi di una campagna di fundraising. Non è stata tralasciata la centralità dei valori umani, il lavoro in team e i modi con cui ci approcciarsi ai donatori, che sono persone con i lori valori e desideri, che si aspettano un cambiamento nel mondo e fanno affidamento sulla professionalità e competenza dei promotori. Il corso si è concluso con una fase dedicata ai laboratori durante i quali sono state effettuate simulazioni per permettere ai gruppi di lavoro di cimentarsi nell’impostazione di un piano di raccolta fondi. Un’attività che ha dato l’occasione ai partecipanti di mettersi in gioco, utilizzare le nozioni apprese e fare gioco di squadra per la realizzazione di un progetto che avesse un’importanza per la comunità. Tutti hanno potuto mettere in campo le proprie competenze, condividendo il lavoro con la docente e il resto della classe. Grazie ad oltre 50 presenze tra operatori culturali, operatori sociali, bibliotecari, operatori del mondo del volontariato e della formazione, il corso ha avuto il successo atteso. La partecipazione è stata attiva, con numerosi interventi e momenti di condivisione. I questionari di gradimento compilati dai corsisti hanno evidenziato l’entusiasmo e l’interesse per i temi trattati, apprezzamento particolare per la preparazione e la competenza della docente, gli esempi e le testimonianze sulle raccolte fondi prese in esame, il clima di serenità e condivisione della classe e la fase di laboratorio. Per tutti è stata un’occasione di crescita personale che ha dato modo di creare reti sociali con il resto delle persone coinvolte, aprendo la possibilità ad eventuali collaborazioni per rispondere a bisogni concreti riscontrati nella quotidianità e nel territorio.

Gli oristanesi e tutti coloro che hanno a cuore la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, la Sartiglia e lo sviluppo turistico di Oristano, possono contribuire destinando il 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche alla Fondazione Oristano. Dal 2009 al 2019 (il Ministero non ha ancora reso noti i dati del 2020) sono stati molti i contribuenti che hanno dato il loro sostegno compilando l’apposito riquadro nella dichiarazione dei redditi e in questo modo hanno contribuito a dare maggiore solidità e autonomia finanziaria alla Fondazione Oristano. In undici anni sono stati raccolti oltre 13 mila euro che sono stati utilizzati per attività di promozione e valorizzazione della Sartiglia e della storia e del patrimonio culturale e ambientale della città. Proprio gli scopi principali per i quali nel 2019 il Comune di Oristano ha deciso di ampliare le finalità della Fondazione Sa Sartiglia, dando vita alla Fondazione Oristano. Da quest’anno la Fondazione Oristano è iscritta nell’apposito elenco, predisposto dal Ministero della Cultura, al fine di accedere al beneficio del riparto della quota del cinque per mille destinata, a scelta del contribuente, al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici. Per destinare il 5 per mille alla Fondazione Oristano occorre firmare nel quarto riquadro della dichiarazione dei redditi, riguardante il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici, indicando il codice fiscale della Fondazione Oristano 01096000953. Il 5 per mille non è una tassa in più e non è alternativa all’8 e al 2 per mille, le tre destinazioni coesistono. Ciascuno ha la possibilità di destinare una quota delle sue imposte, a cui lo Stato rinuncia, alle organizzazioni no-profit per sostenerne le attività.

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