Set 21

Referendum: il SI stravince anche in Sardegna (66.7%). A Oristano SI 62.6% , No 37.3%.

Anche la Sardegna, come avvenuto nel resto del Paese, ha deciso per il “giusto” taglio dei parlamentari.

Il referendum confermativo costituzionale, per il quale non c’è bisogno di quorum, si è concluso con la schiacciante vittoria del Sì: 66,7% contro il 33,3% dei No.

I favorevoli hanno fatto man bassa nel sud Sardegna, dove la percentuale dei consensi ha superato il 70%, e nell’Oristanese dove i nostri concittadini hanno fatto toccare al Sì un ragguardevole 69%. Il 67% si è raggiunto tra Nuoro, Ogliastra, Sassari e Gallura, mentre nella Città Metropolitana di Cagliari il Si ha ottenuto circa il 61%.

A Oristano hanno votato 9960 persone. I voti validi sono stati 9913. Per il Sì hanno votato 6.210 cittadini (62,65%), per il No 3.703 (37,35%).

Per i politicanti isolani fautori del No è stata una sberla niente male. Ma a tante facce di cartone dalla veduta limitata questa sconfitta non insegnerà assolutamente niente. In particolare ai voltagabbana che dopo aver chiesto, tempo addietro, la riduzione dei parlamentari, non si sono minimamente vergognati di essersi ora spesi per il No al taglio.

Il Sì ha vinto in maniera inequivocabile e ha rimarcato ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, di quanto grande sia il solco che separa la politica (e tanti quotidiani) dai cittadini.

Adesso, in attesa di una nuova legge elettorale che dovrà riequilibrare la rappresentanza in Parlamento dopo il taglio confermato dal referendum, si assiste alla consueta, penosa litania dei sostenitori del No che, arrampicandosi sugli specchi, cercano di attenuare la sconfitta con giustificazioni che definire superficiali e puerili sarebbe solo un eufemismo.

Per non citare chi, anzichè parlare di riequilibrio, sostiene che la Sardegna “perderebbe” una decina tra senatori e deputati: i primi passerebbero da 9 a 4, i secondi da 17 a 11-12. Numero a mio avviso ancora “esorbitante”, considerata la generale pochezza politica di coloro che imposti dai partiti sono finiti in Parlamento, e che nessuno rimpiange.

C’è forse qualche cittadino che ricorda il nome di un parlamentare che, nel recente passato, ha ben rappresentato la Sardegna?

In attesa di una risposta, non resta, come promesso dal M5S (che, piaccia o non piaccia, è il vero vincitore del referendum) e dagli altri sostenitori del Si, che attendere il varo di una nuova, decente legge elettorale che dia, finalmente, ai cittadini la possibilità effettiva di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento.

5 comments

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    • Gino on 22 settembre 2020 at 11:46
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    Molti dei sostenitori del no si staranno mangiando le dita: erano convintissimi di vincere e ci sono rimasti con un palmo di naso! Povero fegato!!!

    • Che ce vado on 22 settembre 2020 at 14:41
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    i politici faranno finta di niente perché sono autoreferenziali e totalmente slegati dal territorio, di esso se ne accorgono solo in campagna elettorale! Vi ricordate delle tante promesse fatte durante la campagna elettorale per le elezioni regionali? Quante hanno avuto buon fine? Nessuna!

    • Carlo on 22 settembre 2020 at 15:24
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    Le mezze figure della politica che vogliono ancora mantenere i vecchi privilegi, allarmate dal taglio dei parlamentari, non ci hanno pensato due volte a cambiare parere spendendosi per il NO. Putroppo per loro il risveglio è stato molto brusco. La vittoria del SI è stata schiacciante e molti di questi frilli sono già disperati perchè sanno che non verrano più rieletti.

    • Livio on 22 settembre 2020 at 17:06
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    In questi giorni su Facebook piccoli personaggi che pensano di avere chissà quali consensi perchè ci sono amici che mettono un like a tutte le stupidaggini che scrivono non hanno fatto altro che postare cose del tipo “Votate no”, “io voto No, fatelo anche voi” e cose simili. Il sucesso del Si ha rivelato che queste persone non sono quei leader da tastiera che pensano di essere e che la gente di ciò che dicono se ne frega altamente. A questi piccoli personaggi un pò di modestia non farebbe male.

    • Vittorio on 22 settembre 2020 at 19:10
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    Come ha osservato Pig, le campagne per il No di molti politici e delle maggior parte dei quotidiani si è scontrata col senso pratico della gente, che ha le tasche piene delle parole al vento di molti politici e di molti giornalisti, che credono davvero che la gente penda dalle loro labbra. Il 70 per cento del Si ha distrutto tutta la loro prosopopea. Anche in provincia di Oristano non c’è stato un solo paese dove abbia vinto il No. Ci credo poco, ma spero che i politici che hanno fatto la campagna per il No abbiano capito che la politica non è cosa per loro.

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