Giu 16

Ubriaco impedisce lo svolgimento della messa nella chiesa di Sant’Efisio e viene arrestato.

Un senegalese è stato arrestato, a Oristano, dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura. Domenica l’extracomunitario, completamente ubriaco, è entrato nella chiesa di S.Efisio e ha impedito il regolare svolgimento della messa.

Il parroco, Don Gianfranco Murru, ha prima cercato di calmare l’uomo che, abbastanza esagitato, girava tra i banchi, urlava frasi sconnesse contro la Chiesa cattolica e altre religioni, fino a salire sul presbiterio impedendo la celebrazione dell’Eucarestia. A questo punto al parroco non è rimasto altro da fare che chiamare la Polizia.

I poliziotti si sono resi conto che il senegalese era in evidente stato di alterazione, dovuto probabilmente alla quantità di alcol ingurgitata, e lo hanno accompagnato in Questura. Qui l’extracomunitario ha prima ingiuriato e minacciato di morte gli agenti e si è poi scagliato contro di loro, colpendoli con calci e pugni. Subito dopo ha urtato, mandandolo in frantumi, il pannello di plexiglass anti-contagio su una scrivania.

L’uomo è stato immobilizzato e su disposizione del pubblico ministero di turno è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della Questura fino al processo per direttissima. Processo che è stato poi rinviato per concessione dei termini a difesa richiesti dal legale. Le accuse sono quelle di resistenza, lesione e oltraggio a pubblico ufficiale, danneggiamento, turbamento di funzioni religiose, mancata esibizione del permesso di soggiorno e manifesta ubriachezza.

Una volta convalidato l’arresto, il giudice del Tribunale di Oristano ha disposto nei confronti dello straniero la misura cautelare dell’obbligo di firma due volte al giorno, fino alle decisioni che saranno assunte nel processo di merito.

In città e nelle frazioni partono gli interventi contro la cocciniglia su 1800 esemplari di olmi, platani, lecci e cercis (noto come l’albero di Giuda). Li ha disposti l’assessorato all’ambiente del Comune di Oristano, che punta a preservare il patrimonio ambientale cittadino attraverso una campagna triennale di trattamenti da 35 mila 560 euro affidata a un’impresa specializzata nel settore, la Gea di Verona. Si tratta della stessa società che con altri interventi endoterapici sugli alberi della città ha già riportato positivi risultati negli anni passati. Ieri sono iniziati i primi interventi che si protrarranno per una decina di giorni, ma nel complesso il programma ha una durata triennale e le campagne di trattamento si ripeteranno periodicamente per garantire i migliori risultati. “La cocciniglia è un parassita molto dannoso per gli alberi, attacca le piante nelle parti più giovani, i germogli e le foglie, mettendone a rischio l’integrità – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gianfranco Licheri -. La tecnica di trattamenti endoterapici che si sta eseguendo in questi giorni, si basa sul “nuovo metodo Corradi” che prevede l’esecuzione di uno o più fori nel fusto per iniettare, attraverso una speciale siringa, un prodotto opportunamente diluito e miscelato. Appena eseguita l’iniezione, i fori vengono disinfettati e chiusi con uno speciale tappo in amido di mais, completamente biodegradabile. Si tratta di azioni a ridotta invasività, il foro ha un diametro massimo di appena 3 millimetri e mezzo”.

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