Mag 21

Le risorse per le famiglie assegnate secondo le indicazioni della Protezione civile.

“Il Comune di Oristano ha deciso l’utilizzo delle risorse assegnate per far fronte alla fase più acuta dell’emergenza sanitaria da Coronavirus per garantire il necessario sostegno alle famiglie in difficoltà sulla base delle linee stabilite dall’ordinanza della Protezione civile”.

Lo ha detto l’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, rispondendo al consigliere comunale Maria Obinu. “L’ordinanza della Protezione Civile – ha sostenuto Murru – ha destinato le somme ai Comuni per la fornitura di generi alimentari di prima necessità alle famiglie bisognose. Teoricamente avremo potuto destinare l’intera somma di 194 mila euro all’acquisto di generi alimentari, ma abbiamo deciso di destinare oltre il 90% delle risorse disponibili ai buoni spesa. Una piccola parte è stata destinata alle associazioni di volontariato per l’acquisto di generi alimentari per le famiglie in estrema indigenza che non potevano attendere i tempi del bando, della graduatoria e della consegna dei buoni spesa.

L’Unità di crisi istituita in Comune per gestire la fase di emergenza e la Giunta comunale hanno trovato nelle associazioni di volontariato un aiuto importante se non determinante per aiutare le famiglie – ha aggiunto l’assessore Murru -. Si tratta di associazioni che fanno parte o che collaborano con il sistema della Protezione civile con cui si sono raggiunti risultati importantissimi. Hanno assicurato servizi essenziali in questi mes,i e il Comune ne ha sostenuto lo sforzo con risorse economiche e, anche grazie alla generosità di tante aziende e privati cittadini, con rifornimenti alimentari destinati alle famiglie.

Anche l’Anci ha voluto fare delle precisazioni sull’utilizzo delle risorse – ha ricordato Carmen Murru -. L’ordinanza della Protezione civile nasce dall’esigenza, forte e urgente, di assicurare, in via emergenziale, risorse per interventi di solidarietà alimentare sul territorio. Trattandosi di un’ordinanza di Protezione civile, con i requisiti propri dello stato di necessità, le misure vanno applicate con l’obiettivo di accelerare al massimo le procedure di spesa, pur nelle difficoltà operative che i Comuni vivono a causa dell’emergenza”.

Sulla presunta assenza di una linea politica l’assessore ha poi precisato che “…gli indirizzi sono stati dati agli uffici dalla giunta per i buoni spesa, per i buoni famiglia e per ogni decisione assunta durante questa emergenza. La bontà delle scelte adottate è comunque confermata dal fatto che tutte le domande presentate, in regola con i requisiti richiesti, sono state accolte”.

La Polizia Stradale di Oristano, diretta da Roberto Piredda, da circa un anno e mezzo sta svolgendo un’indagine in materia di rifiuti. L’indagine è partita dopo un sopralluogo, effettuato nel gennaio 2019, in un’area nel Comune di Marrubiu dove sono presenti vari fabbricati (di cui uno di grosse dimensioni), che erano adibiti ad accogliere veicoli di ogni tipo destinati alla rottamazione. La Polstrada ha scoperto che l’attività di rottamazione era totalmente abusiva e che, fra l’altro, produceva varie categorie di rifiuti tra cui alcuni rifiuti speciali e pericolosi, come oli esausti, batterie, ecc. L’area con i relativi fabbricati (al cui interno si trovano centinaia di veicoli destinati alla rottamazione, tantissimi motori e pneumatici, e ingenti quantitativi di rifiuti di diversa tipologia), è stata sottoposta a sequestro preventivo per evitare che l’attività illecita potesse proseguire. Le indagini della Polizia Stradale hanno portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di Davide Soru, con l’accusa di attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti. Secondo il sostituto procuratore della Dda di Cagliari, Guido Pani, che si sta occupando dell’inchiesta, l’attività era ben radicata, visto che dal 2014 al gennaio del 2019 Soru ha rottamato abusivamente circa 1600 veicoli. Gli accertamenti hanno consentito di scoprire che Davide Soru, una volta rottamato illecitamente il veicolo, confezionava un falso certificato di rottamazione apponendo un timbro di un altra persona del settore autorizzata (come si rileva da un apposito codice stampigliato sopra al certificato. ndr) non residente in provincia di Oristano. Ed è proprio grazie a questo certificato fasullo che gli uffici hanno provveduto alla cancellazione dai pubblici registri dei veicoli rottamati illecitamente. La Polstrada ha riferito anche questi ultimi particolari per allertare chi avesse incaricato Davide Soru per la demolizione dell’auto, ignorando che  si trattasse di una persona non legalmente autorizzata.

Ad un passo dall’acquisizione da parte del Comune, che ne avrebbe scongiurato la chiusura, arriva uno stop inaspettato per il Teatro Grazia Deledda di Paulilatino. L’amministrazione guidata da Domenico Gallus, consigliere regionale di maggioranza, ha dato mandato alla dirigente del settore cultura di restituire, in via cautelativa, le somme trasferite lo scorso dicembre dalle casse della Regione a quelle del Comune. Si tratta di 1 milione e 300 mila euro che avrebbe consentito all’amministrazione del paese di acquisire lo stabile, di proprietà del Teatro Instabile guidato da Aldo Sicurella, e di sanare i debiti che la compagnia ha contratto con le banche per trasformare un salone parrocchiale in una struttura gioiello al centro della Sardegna, del valore di 5 milioni di euro come ha stabilito una perizia. Un teatro efficiente, moderno, capace di ospitare, uno dei pochi nell’Isola, anche la lirica. Il cosiddetto terzo polo. Le banche ne avevano chiesto il pignoramento, ma di asta in asta, andate tutte deserte, il valore è sceso a 113 mila euro, si è quindi ridotto all’undicesima parte. Da qui la decisione da parte del Comune di bloccare l’atto di acquisizione. “Da una verifica ci siamo resi conto che la strada non è questa e che l’operazione non è sostenibile, corriamo il rischio di dover incorrere in un danno all’erario”, ha spiegato il sindaco Gallus, che si è mostrato comunque ottimista. “La volontà di salvare il terzo teatro della Sardegna, un vero fiore all’occhiello, c’è tutta – ha detto Gallus -. Il nostro impegno e la nostra attenzione sono massimi. E la Regione sta lavorando per trovare la migliore soluzione per il bene del teatro e per salvaguardare i posti di lavoro”. La compagnia però è, chiaramente, in fermento. “Questo stop, soprattutto in un momento di pandemia, è stato, sinceramente, come una doccia fredda, ma sono certo che a brevissimo il progetto del sindaco Gallus si chiuderà positivamente – ha affermato Aldo Sicurella -. Gli uffici della Regione hanno giá individuato soluzioni alternative e riusciremo a salvare il teatro e tutte le maestranze”.

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