Mag 09

Donna arrestata con l’accusa di aver raggirato un prete estorcendogli 500mila euro.

Mariella Ore, 54 anni, di Bonarcado, è stata arrestata dai Carabinieri del comando provinciale di Oristano con l’accusa di truffa ed estorsione. Secondo i Carabinieri del Reparto operativo, la donna sarebbe riuscita a sottrarre a un sacerdote della Diocesi di Oristano, di 78 anni, una cifra superiore a 500 mila euro.

Le indagini dei militari dell’Arma sono scattate a fine novembre dello scorso anno quando il sacerdote ha preso coraggio e ha denunciato quanto stava accadendo ormai da diversi anni.

La parrocchiana avrebbe avvicinato il prete chiedendogli un aiuto: aveva un patrimonio di beni mobili e immobili per quattro milioni di euro al quale non poteva accedere per ragioni di carattere giuridico-fiscale e, a detta della presunta truffatrice, rischiava di perderlo perché sarebbe stato riscosso da un fantomatico coniuge dal quale si stava separando o dallo Stato.

La 54enne avrebbe chiesto al sacerdote di renderlo comproprietario del patrimonio facendogli firmare atti con l’impegno di depositarli presso istituti di credito che avrebbero garantito al parroco la titolarità dei beni. Subito dopo, però, avrebbe iniziato a chiedere denaro al 78enne: prima per poter vivere e poi per bloccare un provvedimento del Tribunale (di fatto inesistente) che rischiava di farle perdere tutto il patrimonio. Così per anni sarebbe riuscita a farsi accreditare oltre 500 mila euro.

Per cercare di convincere il sacerdote a fare ricariche di Poste Pay, bonifici e assegni, Mariella Ore si sarebbe finta, in varie occasioni, moglie di un magistrato, funzionaria di banca o, camuffando la voce, persino un uomo impiegato in un istituto di credito.

Secondo l’accusa Mariella Ore, avrebbe perseguitato il prete da anni e anche se le truffe e le estorsioni sarebbero avvenute tra il mese di novembre del 2017 e maggio del 2018, gli inquirenti non escludono che tutto possa essere iniziato addirittura nel 2006.

Nell’ordinanza di 50 pagine firmata dal Gip del Tribunale di Oristano, la donna avrebbe un profilo delinquenziale molto alto e non avrebbe esitato ad approfittare di una persona anziana, debole e facilmente influenzabile, assillandolo continuamente. Basti pensare che tra dicembre dello scorso anno e gennaio 2020, in 45 giorni lo avrebbe chiamato al telefono oltre 300 volte, e si sarebbe presentanta spesso anche a casa sua nel tentativo di estorcergli sempre più soldi. E pur di convincerlo, una volta gli avrebbe anche detto che se non gli avesse dato quanto richiesto si sarebbe suicidata.

Per spaventare il prete, in modo tale che non la denunciasse, lo donna avrebbe asserito che se la cosa fosse diventata nota per il sacerdote sarebbe scoppiato uno scandalo e la sua reputazione sarebbe stata distrutta.

Oltre a questo fatto, i Carabinieri non escludono che Mariella Ore abbia messo a segno altre truffe o estorsioni analoghe. In contestazione ci sono, infatti, altri due tentativi di truffa ai danni di un’altra persona. “Il sacerdote – sostengono i Carabinieri – potrebbe non essere l’unica vittima e se qualcuno, per sua sfortuna, ha avuto a che fare con la donna ed è stato raggirato, non si faccia problemi e si rivolga al Comando provinciale dei Carabinieri di Oristano”.

Incidente mortale lungo la strada provinciale che collega il comune di Palmas Arborea alla borgata di Tiria. La vittima è un poliziotto di Oristano, Gianni Fois, di 58 anni. Fois era sulla sua bicicletta da corsa, quando all’incrocio per Oristano è stato investito da un’auto. L’investitore si è fermato immediatamente e ha subito chiamato il 118, ma purtroppo, quando è arrivata l’ambulanza per il poliziotto non c’era più nulla da fare. Sul posto, per i rilievi di legge, è intervenuta la Polstrada di di Oristano.

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