Apr 18

A Oristano definitivamente negativo al Covid-19 il medico prima risultato positivo.

Il medico dell’Unità operativa di Medicina Interna dell’ospedale San Martino di Oristano, che nei giorni scorsi era risultato positivo al nuovo coronavirus secondo l’esito delle analisi condotte su un primo tampone, è invece risultato negativo al secondo e al terzo tampone.

L’ultimo tampone effettuato è stato quello che ha dato la certezza della diagnosi. Secondo gli esperti, si è quindi trattato di un falso positivo.

Lo ha comuncitao, in una nota, la Assl di Oristano, che precisa: “Il medico, che non aveva effettivamente alcun sintomo riconducibile al Covid-19 e che era stato l’unico caso positivo su 82 test eseguiti nella struttura ospedaliera, era stato posto in isolamento domiciliare e ora potrà riprendere a lavorare.

Intanto, si sta procedendo ad effettuare i test sui contatti stretti dell’operatore sanitario addetto al prelievo dei tamponi orofaringei sui soggetti con sospetto Covid, risultato ieri positivo al coronavirus.

La positività dell’operatore sanitario, che è asintomatico e si trova in isolamento domiciliare, è stata riscontrata a seguito delle analisi sul tampone di controllo eseguito periodicamente sul personale maggiormente esposto a un potenziale contagio, come le equipe addette al prelievo dei tamponi.

In parallelo, sono state avviate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro frequentati dal dipendente”.

Sul monumento da dedicare alla Sartiglia è intervenuto anche il presidente della Pro Loco di Oristano, Gianni Ledda, con un comunicato che vi proponiamo: “In qualità di Presidente della Pro Loco Oristanese ci tengo a precisare che l’idea di costruire un monumento dedicato alla Sartiglia (evento che riempie di orgoglio la nostra città e per la quale non ci stancheremo mai di coprire strade, balconi, terrazze, vetrine e quanto fosse possibile) presentata dall’artista oristanese Ermanno Scalas, è stata discussa in sede di Cda della Pro Loco, opportunamente convocato la scorsa primavera, in quanto ho ritenuto, e ritengo, che se il nostro sodalizio dovesse promuovere un’opera così importante deve avere il massimo consenso, partendo dal Cda, che mi ha dato pieno mandato per sondare (ripeto: sondare) costi, disponibilità, fattibilità, tempi di realizzazione, gradimento dell’opinione pubblica, ecc. A questo è seguito un incontro informale con due assessori comunali, Turismo e Cultura, per verificare l’ipotesi del progetto. Successivamente, anche su proposta di alcuni soci Pro Loco, ho deciso di affidare all’artista Ermanno Scalas la produzione di un modellino in scala che desse una visione dell’opera, in modo da poter avviare un libero confronto di idee e suggerimenti su un eventuale realizzazione finale. Nessun impegno è stato sottoscritto, né con l’artista e tantomeno con il comune di Oristano, che ritengo sia l’unico organo deputato ad autorizzare un’opera del genere, scegliendo modalità ed eventuale ubicazione. Quanto sta avvenendo in questi giorni, con proposte e discussioni sui social, nulla ha a che fare con la volontà della Pro Loco oristanese che, fedele al suo obiettivo statutario, rimane promotrice di sviluppo culturale legato al turismo, alla crescita e alla promozione del territorio ma, soprattutto, alla difesa dei valori identitari che, duole constatare, per alcuni, vengono in secondo piano. Inoltre ritengo sia fuori luogo parlarne in un periodo in cui la nostra attenzione deve essere rivolta all’emergenza che stiamo vivendo, a coloro che stanno soffrendo e a coloro che si stanno impegnando per aiutarci a venirne fuori”. (Gianni Ledda, presidente Pro Loco Oristano).

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