Apr 17

Sentinelle per proteggere i litorali del Sinis dai ladri di sabbia.

Anche il mare e le spiagge della Sardegna, soprattutto quelle più visitate e depredate dai turisti, hanno bisogno di volontari pronti a proteggerle.

Ne sono convinti al Comune di Cabras e all’Area marina protetta del Sinis che hanno presentato il progetto ”Sinis Sentinels”, le sentinelle del Sinis, gruppi di volontari che dal 15 giugno al 15 settembre opereranno per sensibilizzare e informare chi potrà recarsi (emergenza Coronavirus permettendo) nelle spiagge del Sinis, e chi navigherà all’interno dell’Area marina protetta, senza conoscerne e rispettarne le regole.

Persone comuni che si imegnano per proteggere le coste evitando che vengano depredati scorci incantevoli del territorio da gioielli come le spiagge di Is Arutas e Mari Ermi, note in tutto il mondo per i granelli di sabbia finissima in cui spuntano ciottoli di quarzo rosa, o come Maimoni, e S’Archeddu ‘e sa canna, incantevoli distese dai granelli bianchi. Litorali vulnerabili e depredati dai ladri di sabbia.

“È difficile quantificare quanta sabbia sia stata rubata negli anni – ha detto il direttore dell’Area marina protetta del Sinis, Massimo Marras -. Recentemente abbiamo riportato nel Sinis 600 chili di sabbia sequestrata durante i controlli. Ci sono stati consegnati anche dieci scatoloni pieni di conchiglie, gusci di ricci o scheletri di animali sequestrati in aeroporto. Con il progetto delle “Sentinelle” si vuole far comprendere ai cittadini l’importanza dell’Area marina, invitandoli a sporcarsi le mani e partecipare per difenderla”.

Il progetto è stato approvato dalla giunta comunale di Cabras ed è stato redatto proprio dall’Area marina protetta del Sinis, in collaborazione con l’associazione sportiva e di promozione sociale “Sea Scout”, la prima che sarà coinvolta nell’iniziativa, e con Ias-Cnr, Istituto per lo studio degli impatti antropici e sostenibilità in ambiente marino del Consiglio nazionale delle ricerche.

“Sinis Sentinels rappresenta la continuità rispetto ai progetti portati avanti per la tutela dei litorali – ha evidenziato il sindaco di Cabras, Andrea Abis -. La nostra idea è quella di coinvolgere sempre di più la popolazione e il mondo del volontariato, e far maturare una maggiore coscienza culturale e ambientale nelle persone. Secondo noi sensibilizzare i cittadini è il primo passo per sensibilizzare tutti. Se loro rispettano le regole, le faranno anche rispettare, segnalando ai visitatori i comportamenti sbagliati. È necessaria anche una azione incisiva da parte delle forze dell’ordine: bisogna rispondere in maniera ferma a chi depreda il nostro territorio: costringerli a pagare le multe”.

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