Mar 09

Coronavirus: il Comune di Oristano sospende per tutta la settimana i servizi al pubblico.

I servizi al pubblico del Comune di Oristano sono sospesi per l’intera settimana. La decisione è stata adottata dal sindaco e dall’unità di crisi istituita in Comune a beneficio della sicurezza e della salute dei cittadini e dei dipendenti.

I cittadini potranno rivolgersi agli uffici comunali telefonicamente o via mail. Contestualmente si stanno attivando le modalità di lavoro agile e di telelavoro previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.

Intanto, in questi giorni una ditta specializzata provvederà alla sanificazione di tutti gli stabili comunali.

L’unità di crisi ha esaminato numerosi altri aspetti sulle modalità organizzative dei servizi pubblici. Tra i temi affrontati quelli riguardanti i mercati pubblici. Per il mercatino rionale è stato confermato lo spostamento in piazza Abis previsto per domani. La nuova sede è più ampia e la disponibilità di grandi spazi agevola il rispetto delle condizioni di sicurezza per gli operatori e i cittadini. In ogni caso, tutti gli operatori saranno tenuti a rispettare le regole e a impedire assembramenti di fronte alle bancarelle.

Gli assembramenti non saranno consentiti neanche nei mercati comunali di via Costa e via Cimarosa, per i quali si sta provvedendo alla programmazione degli interventi di sanificazione dei locali e alla fornitura dei presidi necessari al rispetto delle condizioni igieniche.

Gli agenti della Polizia locale effettueranno controlli affinché tutte le misure siano rispettate scrupolosamente.

Questi i principali numeri telefonici dei servizi comunali:
0783 7911 CENTRALINO – 0783.791.337 – 331 U. R. P.
0783 78770 – 0783 78396 – 0783 212121 COMANDO POLIZIA LOCALE
0783 791339 PROTOCOLLO GENERALE
0783 791628 INFORMACITTÀ
0783 791454 STATO CIVILE – 0783 791450 ANAGRAFE
0783 791240 SERVIZI SOCIALI
0783 791559 UFFICIO TRIBUTI – 0783 791340 UFFICIO DEMANIO
0783 791356 SUAPE – 0783 791624 EDILIZIA PRIVATA
0783 791616 AMBIENTE – 0783 791335 LAVORI PUBBLICI.

Al momento non esistono in Sardegna focolai autoctoni di coronavirus. Lo ha sottolineato l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, facendo il punto sull’emergenza nell’Isola. “Siamo stati in grado di ricostruire in tutti e 19 i casi di positività (due soli sono critici) – ha detto Nieddu – la catena di contagio, e siamo ad oggi sicuri della derivazione dalle zone del Nord Italia”. Proprio all’esigenza di mantenere questa caratteristica che consente buone capacità di reazione e intervento della macchina regionale, si collega la richiesta reiterata di inserire nell’ultimo Dpcm del governo la chiusura del traffico aereo e marittimo in entrata nell’Isola per 20 giorni. “Il governo non l’ha accettato e ci ha fatto notare che si tratta di una misura eccessiva, che la Sardegna non è ancora una zona arancione. E io ho fatto presente che non vorremmo diventarlo”, ha sostenuto Nieddu, annunciando che il ministro Boccia ha comunque assicurato che “…la richiesta sarebbe stata rivista e che ci avrebbero fatto sapere”. Nieddu ha anche affermato che in Sardegna sono centinaia le persone in quarantena. “Ad ogni contagio – ha spiegato – tutti i contatti riferibili vanno in quarantena”. L’assesore della Sanità  ha poi ricordato la differenza tra isolamento fiduciario e quarantena sorvegliata. “In quest’ultimo caso, l’unità di crisi si attiva, attraverso il servizio del dipartimento di prevenzione, a chiamare una o due volte al giorno per sapere quali sono le condizioni di salute. Ovviamente, i pazienti seguono una terapia solo se sono sintomatici e prescritta da chi ha in cura il paziente; nessuna terapia, invece, se nono asintomatici”. Mario Nieddu ha ribadito anche i punti dell’ultima ordinanza del presidente della Regione che impone la quarantena a chi arriva dalle zone del nord Italia più colpite dal contagio, e anche il fatto che in caso di mancato rispetto degli obblighi si può incorrere in sanzioni penali, così com’è successo ieri a Usini. “Ho visto con piacere – ha detto Nieddu – che i Carabinieri hanno denunciato il pensionato che non si era autodenunciato”. Intanto, in serata la Regione ha comunicato che con i nuovi casi accertati dall’unità di crisi sono complessivamente 31 le persone finora colpite da coronavirus nell’Isola. Le autorità sanitarie stanno provvedendo a  rintracciare le persone con le quali i pazienti avevano avuto contatti negli ultimi giorni.

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