Mar 04

L’abominio della custodia cautelare (di Paolo Maninchedda).

Nonostante le tante raccomandazioni a tacere, perché mi dicono non so che cosa mi stiano preparando, non posso tacere. Sono passati cinque mesi dagli arresti disposti dalla Procura di Oristano per l’inchiesta denominata Ippocrate.

Cinque mesi di custodia cautelare per persone incensurate. Nebbia fitta sull’inizio e il fine indagini. Nel silenzio e nella viltà civile generalizzata. La paura fa della pena ingiusta una questione sempre di altri.

Potrei continuare a mostrare falle logiche e argomentative dell’ordinanza di custodia cautelare, ma sono convinto che non servirebbe neanche a suscitare un dubbio, tanto meno un rimorso.

Ma non posso tacere. Perché se è giusto indagare sulle ipotesi di reato verso chiunque, non è giusto per nulla ritenere di doverlo sempre fare usando la custodia cautelare “ad libitum et sine die”.

In Italia, porre problemi morali e di logicità alla magistratura si paga. Tuttavia non voglio rinunciare a concorrere a formare un’opinione pubblica libertaria. Ovviamente non bastano le mie argomentazioni, per cui propongo letture.

Papa Francesco, a novembre 2019, ha pronunciato un bellissimo discorso sul diritto penale e sebbene il suo sguardo sia inevitabilmente universale, e guardi dunque alle tante dittature del mondo, non può essere un caso che abbia detto queste parole sulla custodia cautelare, parlando di “nazioni” e di “regioni”:

“Avevo segnalato con preoccupazione l’uso arbitrario della carcerazione preventiva. Purtroppo la situazione si è aggravata in diverse nazioni e regioni, dove il numero di detenuti senza condanna già supera ampiamente il cinquanta per cento della popolazione carceraria. Questo fenomeno contribuisce al deteriorarsi delle condizioni di detenzione ed è causa di un uso illecito delle forze di polizia e militari per questi fini. La reclusione preventiva, quando è imposta senza che si verifichino le circostanze eccezionali o per un periodo eccessivo, lede il principio per cui ogni imputato dev’essere trattato come innocente fino a che una condanna definitiva stabilisca la sua colpevolezza”. (Paolo Maninchedda, www.sardegnaeliberta.it).

Il Centro Antiviolenza Donna Eleonora di Oristano, con l’Associazione Prospettiva Donna, in concomitanza con la Giornata internazionale della donna, presenta l’evento “Le parole delle donne”. Domenica 8 marzo, presso la Biblioteca di Oristano, alle 17, verranno presentati alcuni progetti realizzati nei Centri antiviolenza di Olbia e Oristano, finalizzati a rafforzare le risorse e l’autonomia delle sopravvissute alla violenza. Interverranno Carmen Murru, assessore ai Servizi sociali, Plus, politiche abitative, associazionismo, pari opportunità del Comune di Oristano, e, a seguire, tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione dei progetti: Patrizia Desole, responsabile dei Centri Antiviolenza di Olbia e di Oristano e presidente dell’Associazione Prospettiva Donna; Francesca Marras, operatrice del Centro Antiviolenza Donna Eleonora di Oristano; Enrica Vidali, responsabile della Biblioteca di Oristano; Stefania Carletti consigliera di Parità della Provincia di Oristano; lo stilista Carlo Petromilli, che illustrerà gli abiti indossati da Camilla e Federico (Istituto Benedetto Croce di Oristano); Silvia Oppo e Raimondo Zucca del Rotary Club di Oristano. Tra un intervento e l’altro, letture di testi e poesie animeranno l’incontro. Le poetesse Maria Giuliana Campanelli, Lilli Sanna, Monica Orrù e Fulvia Tolu leggeranno alcune poesie tratte dall’antologia “Il profumo rosa degli asfodeli” e da altre raccolte. Accompagnamento musicale del duo di Tore Podda e Mara Elisa Manca. Modererà l’incontro Francesca Marras del Centro Antiviolenza Donna Eleonora di Oristano.

Lunedì 9 marzo parte la quarta edizione della rassegna cinematografica “Fotogrammi femminili dal mondo”, organizzata dal Centro servizi culturali Unla di Oristano. La rassegna si svolgerà per quattro serate nel mese di marzo. Saranno proiettati quattro film che mostreranno un ritratto femminile in diverse aree del mondo, capace di mescolare temi sociali, attualità e intensi ritratti. Tutte le proiezioni si terranno alle19, nella sala del Centro servizi culturali Unla, in via Carpaccio 9, a Oristano. Il programma prevede per lunedì 9 marzo il film “La favorita”, di Yorgos Lanthimos, 120′ (Grecia, 2018); lunedì 16 marzo “Tre volti”, di Jafar Panahi, 102′ (Iran, 2018); lunedì 23 marzo “Much Loved”, di Nabil Ayouch 103′ (Marocco, 2015); lunedì 30 marzo “Vulcano – Ixcanul”, di Jayro Bustamante 88′ (Guatemala/Francia, 2015).

Lascia un commento

Your email address will not be published.