Feb 04

Tanto tuonò che piovve. Oristano ha una nuova giunta comunale. Alleluia, alleluia.

Attraverso una nota, il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, ha comunicato la nascita della nuova giunta comunale della Città di Eleonora.

Il nuovo esecutivo risulta così composto:

– Sindaco Andrea Lutzu – Polizia urbana e sicurezza e, ad interim, Urbanistica e tutela del territorio, edilizia residenziale, usi civici, zona franca, energie alternative;

– Massimiliano Sanna – Vicesindaco con delega a cultura, coordinamento politiche culturali, patrimonio culturale, istituzioni, turismo, spettacolo, pubblica istruzione;

– Francesco Pinna – Lavori pubblici, servizi tecnologici, manutenzioni, servizi cimiteriali, viabilità, toponomastica;

– Carmen Murru – Servizi sociali, Plus, politiche abitative, associazionismo, pari opportunità;

– Angelo Angioi – Bilancio, programmazione delle risorse, patrimonio, società partecipate, politiche sul personale;

– Gianfranco Licheri – Ambiente, igiene e decoro della città, verde pubblico e privato, polizia ambientale, rapporti con Abbanoa, frazioni, quartieri e borgate;

– Maria Bonaria Zedda – Sport, impiantistica sportiva, politiche giovanili, attività produttive (artigianato, agricoltura e commercio).

“Il nuovo esecutivo nasce al termine di una confronto politico e programmatico che a metà del cammino della consiliatura era doveroso – ha osservato il sindaco Lutzu -. Sin da quando erano stati definiti gli accordi iniziali era previsto che a metà mandato ci sarebbe stato un momento di verifica, che avrebbe avuto natura programmatica e politica. Il quadro politico di oggi è, evidentemente, differente da quello del 2017. In queste settimane ci siamo dunque confrontati con i partiti del centrodestra, con l’obiettivo condiviso di uniformare il panorama cittadino a quello regionale. Per completare il quadro rimane da definire la presenza nell’esecutivo del Partito Sardo d’Azione (che è su tutte le furie per la cacciata di Gianfranco Sedda. ndr), assolutamente auspicabile vista l’importanza di questa forza politica, e per questo motivo la delega sull’Urbanistica non è stata ancora assegnata e l’interim rimane in capo al sindaco”.

Quindi i ringraziamenti di circostanza per i defenestrati: “Nel momento in cui nasce il nuovo esecutivo mi sento di rivolgere un sincero ringraziamento agli assessori uscenti: Pupa Tarantini, Stefania Zedda e Gianfranco Sedda – ha detto Lutzu -. Hanno svolto un lavoro encomiabile, contribuendo, ciascuno nell’ambito delle funzioni attribuite e collegialmente con il resto della Giunta e con il Consiglio comunale, a raggiungere importanti risultati (domanda: e allora perchè li hai cacciati? ndr). Ai nuovi assessori, Maria Bonaria Zedda e Angelo Angioi, l’augurio di buon lavoro, nella certezza che sapranno mettersi al servizio della città, per il rilancio dell’azione amministrativa nel solco delle linee programmatiche di mandato”.

Due sole parole per la nuova giunta che, non innalzando il già basso livello della precedente, non riusciamo a capire come possa mutare l’andamento lento del “Lutzu 1”.

Varato l’esecutivo, nel vano tentativo di trovare la quadra senza scontentare nessuno (paroloni tipo “confronto politico-programmatico” è meglio lasciarli a più validi contesti, perchè qui di politico e di programmatico non c’è nulla. ndr), il sindaco Lutzu, dopo aver cercato di “…uniformare il panorama cittadino a quello regionale”,  è riuscito alla fine a far imbufalire i sardisti, che nella giunta regionale non sono certo gli ultimi arrivati. Contraddizione questa che è un po’ lo specchio di quanto accaduto finora, con tanti buoni propositi, tanti proclami e pochissimo costrutto.

E tutto ciò per far entrare in giunta Fratelli d’Italia, e nello specifico Angelo Angioi, invece di  “imporre” al gruppo new entry una cosa molto semplice: la scelta di una donna nell’esecutivo, e lasciare ai sardisti l’assessore Sedda.

Quindi, per favore, non prendiamo in giro i cittadini parlando di verifiche o oltre simili amenità che, nella fattispecie, sono sinonimo soltanto di poltrone.

Appena appresi i nomi dei nuovi assessori, chissa  perchè ci è venuto in mente il consigliere del Psd’Az, Gigi Mureddu, che sarà felicisimo di questa soluzione, visto che aveva lasciato Forza Italia per lo sconcertante immobilismo dell’esecutivo, e  anche perchè il sindaco, a suo dire, era sempre stato troppo tenero e accondiscendente nei confronti di Angelo Angioi e C.

Questa l’estrema e personalissima sintesi di un “rimpastino” che a nostro avviso, viste le premesse, non porterà a nulla. Con tutto il rispetto e senza togliere alcunchè a vecchi e nuovi assessori, non ci sembra che in questa consiliatura ad aiutare il sindaco a governare Oristano siano state chiamate, complessivamente,  persone di comprovata lungimiranza e capacità politica. E, se tanto ci da tanto, con neofiti o assessori di livello non eccelso è difficile portare avanti anche l’ordinaria amministrazione.

Ci fermiamo qui perchè, come d’altro canto era facile prevedere, anche questa volta la montagna ha partorito il classico topolino. Auguri.

 

21 comments

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    • Che ce vado on 4 febbraio 2020 at 22:44
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    Lutzu 2?

    • Pietro on 4 febbraio 2020 at 23:19
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    Proprio così, la montagna ha partorito un topolino e per di più facendo un grande casino con gli alleati.

    • Giorgio on 4 febbraio 2020 at 23:38
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    Una desolazione!!!

    • Errabondio on 5 febbraio 2020 at 9:24
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    La giunta Lutzu anche questa volta vincerà l’Oscar….

    • drastico on 5 febbraio 2020 at 10:33
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    pig ha ragione da vendere. ma quale confronto politico, il confronto è stato sulle poltrone e boh! cosa mi devo aspettare da una giunta tutta chiacchiere e che si vanta di portare a termine progetti iniziati da altri e basta? sai che bella novità questo fac simile di giunta. al posto dei sardisti avrei già mandato tutti a farsi benedire… e non è detto che non lo facciano!

    • Emanuele on 5 febbraio 2020 at 11:17
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    Bene, questo sarebbe un rimpasto. Ma per piacere! Bravo Lutzu continua così. Invece di predicare a vanvera guarda com’è ridotta Oristano. Non c’è che dire, sei sempre più simile a Tendas.

    • Oristanese on 5 febbraio 2020 at 12:24
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    Anche se Angelo non sembra d’accordo, e lo ha scritto con ironia, dopo i cambi di vari assessori che erano dei semplici avvicendamenti, questa è la vera nuova giunta Lutzu perché arriva dopo una verifica politica. Angelo la pensa diversamente ma di verifica si è trattato, con tutte le difficoltà che una trattativa e un confronto comportano. Chiudere il cerchio, o quasi, non è stato facile, ma anche il Psd’Az sa bene che non c’era altra soluzione. Per il bene di Oristano lasciamo lavorare in pace la nuova giunta e i risultati arriveranno.

      • Che ce vado on 5 febbraio 2020 at 14:16
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      Sembra la difesa di un avvocato più che la disamina politica su una nuova legislatura fallimentare!

    • Oristanese on 5 febbraio 2020 at 16:01
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    Non ci vuole molta intelligenza per capire che sono dalla parte di Andrea Lutzu. Far sentire una voce diversa mi sembrava il minimo. Non si tratta di fare l’avvocato – Lutzu non ha certo bisogno della mia difesa – ma di dire solo come la penso. Se poi per altri la gestione Lutzu è stata un fallimento e per me invece più che sufficiente non so che farci. Io rimango della mia opinione.

    • Dino on 5 febbraio 2020 at 16:30
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    Concordo con chi dice che il lento cammino della Giunta Lutzu sia sulla falsariga di quello di Guido Tendas: un disastro!

    • Che ce vado on 5 febbraio 2020 at 16:41
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    Il tifo molte volte acceca!

    • Ninetto on 5 febbraio 2020 at 18:47
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    Sono tra i tanti oristanesi che hanno votato Lutzu dopo il fallimento della giunta Tendas. Non essendo schierato con nessun partito ho preso questa decisione dopo averlo sentito in campagna elettorale. Mi sono dovuto ricredere. L’ok alla vergognosa circonvallazione e lo scandaloso progetto dell’housing sociale in via Lepanto, per citarne due a caso, mi hanno fatto pensare ai soliti politici che durante la campagna elettorale montano la protesta, fanno mille promesse e poi una volta eletti si dimenticano di quanto avevano detto. Lutzu è stato sopravvalutato e alla prova dei fatti ha dimostrato di non essere all’altezza, perchè è ancora legato al vecchio modo di fare politica dove quello che conta non è la chiarezza ma i compromessi politici. Il tira e molla con i rappresentanti dei partiti della maggioranza e la formazione dell’ultima giunta, abbastanza scadente, lo documentano. Secondo me Lutzu e ancora meno gli assessori non hanno le capacità per rilanciare Oristano e sono pronto a scommettere che alle prossime elezioni perderà alla grande.

    • Tore on 5 febbraio 2020 at 19:52
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    Il problema non è il Sindaco ma chi lo circonda!

    • Torbeno on 6 febbraio 2020 at 9:54
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    Penso che amministrare non sia semplice, bisogna raccordare tante teste per cui, governare spesso è difficile, molto difficile, certo non impossibile. Le amministrazioni pubbliche come i comuni lavorano in tempi lunghi, non in detto e fatto, purtroppo spesso questo non è capito e ci si lancia in strali generici verso la politica se non vediamo tutto e subito. Ora se chi critica è così tanto bravo in analisi, problem solving e governance, gradirei che si candidasse per non privare la collettività di una così pregevole mente, perchè un conto è la vita digitale, un conto è la vita reale, perchè vi svelo un segreto tra il virtuale e il reale c’è un abisso e se guardi troppo l’abisso . . . . . . Cun salude

      • Che ce vado on 6 febbraio 2020 at 10:17
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      Sul digitale vivono molti dei governanti, forse dovresti rivolgerti a loro. Abbiamo tutto il diritto di criticare visto che queste giunte impiegano la maggior parte del tempo per risolvere beghe interne, i tempi lunghi sono impiegati per il manuale cencelli.

        • Torbeno on 6 febbraio 2020 at 12:39
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        Il digitale è uno strumento, come può essere un martello, dipende sempre dall’uso che se ne fà, può essere usato per semplificare e aiutare la vita delle persone, così come può essere usata per fare del male. La critica in campo politico ci stà per carità , le mie affermazione non invocavano mica la soppressione del diritto di espressione, il mio discorso era un pò più sottile riguardava la critica in sè , nel senso, spesso si spara a zero su tutto e tutti, mai un autocritica, mai un mea culpa, sono sempre gli altri che sbagliano, noi siamo perfetti con la scienza infusa e spesso senza la più basilare cognizione di causa su analisi delle criticità, problem solving e governance. Ripeto ciò che ho scritto e vado nel particolare, chi critica spesso non si legge gli atti e gli atti sono pubblici e chi ha occhi per vedere vede. Quanti di voi si sono presi la briga di scaricare e leggere il DUP ( eh si è pubblico pubblicato sul sito del comune, ma guarda un pò ), il famoso per i non addetti ai lavori, documento unico di programmazione, cuore dell’operato politico /amministrativo di un’amministrazione, per capire giusto un pò cosa stanno combinando e dove si vuole arrivare. Le delibere di giunta e consiglio pubblicate nell’albo pretorio online ne vogliamo parlare ? Sono alcuni strumenti a titolo d’esempio per capire a che punto è arrivata un’amministrazione e cosa sta facendo con dati oggettivi. Ripeto la critica ci stà, ma costruttiva, nel senso che bisogna dare una critica con cognizione di causa su atti e per far capire eventualmente dove si sbaglia perchè una critica fine a se stessa non serve a nessuno tanto meno a chi la fà .

          • Che ce vado on 6 febbraio 2020 at 13:09
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          Gli atti sono in quello che si vede quotidianamente, nel realizzato perché il resto è spesso fuffa.

    • Riccardo on 6 febbraio 2020 at 10:19
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    Se si toglie ai cittadini anche il diritto di criticare chi abbiamo votato e ha poi deluso le aspettative stiamo freschi! Qui non si tratta di ritenersi più bravo o meno e quindi di candidarsi, perché ritengo che a Lutzu e a tutti gli altri nessuno abbia puntato la pistola alla tempia per costringerli. Certo amministrare è difficile ma non si può pensare di risolvere tutto con le chiacchiere.

    • Filippo on 6 febbraio 2020 at 10:42
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    Condivido la sintesi di Pig. Il rimpastrocchio è stato gestito come peggio non si poteva. Voglio vedere adesso cosa faranno i sardisti, con una parte che vuole la pace e l’altra la guerra passando all’opposizione. Tutto questo è successo per colpa del sindaco che si è calato le braghe per fare entrare per forza in giunta Angelo Angioi dandogli il bilancio, come se il rappresentatante di Fi, partito dove dovrebbe finire a fare l’uovo anche Lutzu, fosse un luminare della materia. Con una giunta senza un’altra donna non si può governare, quindi il sindaco deve tirare fuori per forza un nominativo al femminile, altrimenti è tutto nullo. Ricapitolando, quella di Lutzu di inserire Angioi in giunta è stata proprio una pessima soluzione. Putroppo adesso a farne le spese saranno gli Oristanesi.

    • Marcello on 6 febbraio 2020 at 12:05
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    Torbeno ha detto una cosa giusta: “un conto è la vita digitale, un conto è la vita reale”. Una frase che calza a pennello per il Sindaco Lutzu, secondo il quale sembra che esista solo Facebook!!

    • Giorgio on 13 febbraio 2020 at 8:04
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    Sintesi, Gigi Mureddu da fedelissimo col sindaco esce da forza italia e non lo candidano alle regionali. Ora va coi sardisti in opposizione e li, se bravi, potrà dire la sua. Angelo Angioi prima va in maggioranza, perde con forza Italia, va in opposizione, crea alleanze e poi si iscrive con Cherchi in fratelli d Italia. Ora entra in giunta e nuovamente in maggioranza. Nel merito la giunta Lutzu ha asfaltato alcune strade, con alcune dimissioni di assessore, ha ricevuto 200 mila euro dalla regione per lo sport, aveva presentato il progetto di piazza Mariano per il rifacimento della piazza. Altri non riesco proprio a capire. Meno male che ci sono i funzionari che sanno far spendere i soldi alla città, soldi procurati dalla giunta tendas. In pratica l’ultimo sindaco che sapeva fare il sindaco è Piero Ortu, il resto noia, noia politica comunale, noia politica provinciale, e noia politica regionale, si salvano i sindaci che sono stati capaci di fare.

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