Gen 27

Negare ai cittadini la possibilità di curarsi significa costringerli a morire (di Patrizia Cadau).

Che la sanità sarda faccia acqua da tutte le parti è un fatto risaputo. Così com’è ormai arcinoto che la giunta regionale a trazione (si fa per dire) sardoleghista sull’argomento (e non solo su questo) sia latitante da tempo.

Per questo non c’è da sorprendersi se il presidente Solinas e i suoi cortigiani, più noti per menefreghismo e incompetenza che per lungimiranza politica, facciano orecchie da mercante su una materia tanto delicata.

A questi signori (per quanto possa valere parlare a chi finora ha dimostrato di disinteressarsi totalmente delle istanze dei sardi) vogliamo soltanto ricordare che è quanto mai odioso giocare sulla pelle dei cittadini.

Per fortuna c’è ancora chi, nell’indifferenza generale, continua a denunciare, mettendoci la faccia, episodi di malasanità, puntando il dito contro quei soloni della politica regionale (concentrati soltanto sul proprio orticello elettorale) che di solito non riescono a guardare al di là del naso.

Ecco cosa ha scritto, fra l’altro, sull’argomento Patrizia Cadau (M5S):

“Questa mattina ho protocollato un’interpellanza urgente sul fatto che a Oristano, se ti viene il cancro, non puoi curarti. (Tempo fa avevo già denunciato in aula che anche con gli infarti si doveva avere fortuna, e cercare di averlo dalle otto alle quattordici, per ricevere adeguata assistenza).

La vicenda è quella di una cittadina di Oristano, paziente oncologica, costretta ad andare a Nuoro a curarsi, nonostante i due ospedali si fossero accordati per curare la signora qui.

La signora però è impossibilitata a muoversi, debilitata da altra patologia e dall’età, e rifiuta l’ulteriore disagio dato dalla trasferta.

Insomma i cittadini di Oristano si vedono mutilati dei loro servizi essenziali come se questo fosse un posto dimenticato da Dio e dagli uomini, che però se ne ricordano benissimo in tempi elettorali.

Ad ogni convocazione di consiglio straordinario sulla materia, dovreste vederli: arrivano tutti, dirigenti, assessori, vice, consiglieri, a fare spallucce: a sentire loro va tutto benissimo. Ma soprattutto ripetono questo mortificante “non siamo qui a cercare colpevoli”.

E invece sì. Io voglio sapere i colpevoli.

“Non siamo qui a fare processi”.

E invece sì. Facciamo un bel processo e cerchiamo di capire come mai dal 2016 da Oristano vengano fatte richieste perché il reparto di oncoematologica sia iscritto tra i Centri preposti alla somministrazione di farmaci innovativi tumorali, e dall’altra parte assessorati e responsabili del servizio rispondano picche.

Io lo voglio sapere il perché.

C’è sempre un motivo e di solito ha a che fare con interessi personali ed economici.

Così ho protocollato un’interpellanza urgente al Sindaco che in quanto tale è responsabile e garante della salute nel proprio territorio ma, nel nostro caso, è anche, eletto all’unanimità, presidente del Comitato di distretto socio-sanitario di Oristano dal 6 novembre 2017.

Per chiedergli, ancora, di intervenire nelle dovute sedi, fare domande, pretendere risposte e, nel caso si voglia incatenare in qualche ufficio, fargli sapere che mi rendo disponibile a fargli compagnia.

Perché quanto accade ha responsabilità certamente etiche e morali, ma credo anche penali. Non garantire alle persone l’accesso alle cure, significa condannarle a morte”.
(Patrizia Cadau, M5S).

Con la consegna della Medaglia d’Onore della Presidenza del Consiglio dei Ministri alla memoria di Narciso Cau, militare italiano internato in Germania, Oristano ha dato il via, ieri, al ricco calendario di iniziative promosso per ricordare la tragedia dell’Olocausto. Nella sala degli Evangelisti, a palazzo degli Scolopi, il primo appuntamento, quello ufficiale, della “Giornata della Memoria 2020”, organizzato da Anpi, Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, Prefettura, Cgil, Centro Sevizi Culturali e Istasac di Nuoro. È stato il prefetto di Oristano, Gennaro Capo, a consegnare la medaglia alla nipote di Narciso Cau, Sabrina Margiani, mentre il compito di ricordare la figura del militare sardo impegnato nelle campagne di Grecia e Albania, e successivamente internato in un lager nei pressi di Berlino, è toccato ad Attilio Dedoni. Proprio agli internati militari sardi e degli italiani nel lager nazisti è stata dedicata la prima delle giornate promosse per la Giornata della Memoria. Ne hanno parlato Marina Moncelsi, presidente dell’Istasac di Nuoro e Carla Cossu, presidente dell’Anpi di Oristano. “Oristano fa memoria. Una memoria della quale non possiamo e non vogliamo fare a meno, perché da quella memoria scaturisce il nostro essere civile”, ha detto il sindaco Andrea Lutzu, durante i saluti di apertura della cerimonia, ricordando gli episodi di discriminazione che ancora oggi persistono. Anche l’assessore alla Cultura, Massimiliano Sanna, nel suo intervento, ha rimarcato il dramma scaturito dalle leggi razziali e dalla persecuzione degli ebrei, ma anche dei rom. Alla cerimonia sono intervenuti anche il segretario della Cgil oristanese Andrea Sanna e il consigliere regionale Annalisa Mele. Erano inoltre presenti le massime autorità della provincia. “A oltre 70 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è più che mai doveroso ricordare l’Olocausto – ha detto Carla Cossu -. Anche in questo momento storico sono purtroppo presenti evidenti rigurgiti di nazifascismo e antisemitismo. Tutti i giorni i mezzi di comunicazione riportano notizie inquietanti su comportamenti e linguaggi che credevamo abbandonati. Così evidentemente non è e quindi urge ricordare ciò che è stato nella speranza che non accada mai più”. La cerimonia di commemorazione è stata accompagnata dal coro La Vega di Milis che ha intonato l’inno nazionale italiano. Il programma dalla Giornata della Memoria a Oristano proseguirà lunedì 3 febbraio, alle 17.30, al Centro servizi culturali, con la proiezione del film di Ettore Scola “Concorrenza sleale”, che racconta la vicenda di due commercianti, uno dei quali ebreo, al momento della promulgazione delle leggi razziali in Italia. Martedì 11 febbraio, alle 10.30, all’Hospitalis Sancti Antoni, l’incontro con Nando Tagliacozzo (con la partecipazione degli studenti delle Scuole Medie), uno dei pochi scampati al rastrellamento del ghetto di Roma, nell’ottobre del 1943, i cui familiari perirono nei lager nazisti. La vicenda di Nando Tagliacozzo è stata raccontata da Alberto Angela, in una puntata di “Ulisse, il piacere della scoperta” dedicata al rastrellamento del 16 ottobre 1943. La trasmissione può essere vista sul web https://bit.ly/2NQ7q8K .

A 50 anni dalla morte, Oristano ricorderà il grande pittore oristanese, Carlo Contini, con una mostra retrospettiva. L’esposizione, che sarà ospitata nella Pinacoteca comunale, inaugurata nel 2012 e a lui intitolata, offrirà l’occasione per ammirare le opere d’arte di Contini (nato a Oristano nel 1903 e morto a Pistoia nel 1970) e, in particolare, le tre tele recentemente donate dai suoi eredi al Comune di Oristano. “Il percorso espositivo consentirà di evidenziare e illustrare le diverse fasi formative e di vita dell’artista, ha spiegato l’assessore alla Cultura del Comune di Oristano, Massimiliano Sanna, che nei giorni scorsi ha presentato in giunta la programmazione annuale della Pinacoteca comunale “Carlo Contini”. Si parte da metà febbraio con la mostra fotografica “Sogni meridiani – Viaggio nella poesia contemporanea della Sardegna”, curata dall’associazione culturale “Su Palatu”, che sarà inaugurata nel periodo della Sartiglia, al fine di proporre ai visitatori e turisti presenti in città un’offerta culturale varia e diversificata. A seguire, a maggio, l’appuntamento più importante, con la mostra dedicata a Carlo Contini, in occasione dei 50 anni dalla morte. “Nelle more dell’affidamento della Pinacoteca a un nuovo curatore, l’organizzazione delle due mostre è stata affidata alla Fondazione Oristano che, nel solco delle linee programmatiche per le quali è nata, si sta distinguendo nella valorizzazione della cultura a Oristano – ha detto ancora Sanna -. La Fondazione Oristano è nata per svolgere un importante ruolo nel rafforzamento dell’offerta culturale, organizzando e promuovendo eventi che valorizzano il patrimonio culturale e identitario locale e nazionale, lavorando insieme al Comune nel coordinamento del tavolo strategico della Cultura nella programmazione sinergica delle iniziative e degli eventi in campo culturale. Con queste due mostre, ma in particolare con quella dedicata a Carlo Contini, la Pinacoteca si conferma uno dei centri culturali più importanti della città. Sin dal 2012, quando venne inaugurata e intitolata proprio a Carlo Contini, anche grazie al proficuo lavoro del curatore, ha ospitato numerose mostre di successo. È stata una fitta programmazione – ha concluso l’assessore Sanna – frutto del lavoro condotto di comune accordo tra l’assessorato alla Cultura e il curatore, le cui proposte sono state in larga parte realizzate”.

5 comments

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    • drastico on 28 gennaio 2020 at 7:30
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    sindaco modesto, giunta impalpabile, maggioranza scadente, opposizione inesistente. In questo contesto anche patrizia cadau riesce ad emergere.

    • Oristanese deluso on 28 gennaio 2020 at 10:01
    • Rispondi

    Al contrario di tanti lecchini del M5s, una che dice le cose in faccia come Cadau non può essere amata dai vertici di un partito fallimentare. I 5stelle hanno buttato via un patrimonio, ma se il vice capo politico ora reggente è quello scarso di Crimi potete capire perchè non andranno mai da nessuna parte. Che pena!

    • Giorgio on 28 gennaio 2020 at 10:56
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    Brava Patrizia Cadau! Avercene in maggioranza di consiglieri come lei.

    • Filippo on 28 gennaio 2020 at 11:28
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    D’accordo con Drastico. La Giunta Lutzu sta percorrendo lo stesso cammino disastroso di Tendasa e frilli… E tutto ciò senza opposizione.

    • Tore on 28 gennaio 2020 at 13:55
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    Quello descritto da Patrizia Cadau è solo uno dei tanti episodi di cattiva sanità nella nostra regione. Angelo ha ragione: la sanità in Sardegna è una catastrofe. Lo sa bene anche la giunta regionale di Christian Solinas che però non sta muovendo un dito per cercare di risolvere la situazione. Ecco, cara Patrizia Cadau, chi sono i colpevoli. Poi se ti vuoi incantenare fallo da sola, tanto anche Lutzu e compagnia sanno solo dare aria fritta alla bocca ma non faranno niente di concreto neppure per protestare. Raggiungere la negatività di Guido Tendas e i suoi assessori sembrava impossibile ma anche la giunta comunale di Andrea Lutzu è sulla buona strada.

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