Gen 17

A Oristano rapina al Market Frongia e tentata rapina alla Farmacia Loddo.

Rapina nella tarda serata di ieri, a Oristano, ai danni del Market Frongia, in via Gennargentu.

L’azione si è svolta in maniera rapidissima. Il rapinatore è entrato nel negozio con il volto coperto da uno scaldacollo e, senza proferire parola, ha puntato un coltello al collo della cassiera e si è fatto consegnare il denaro, circa mille euro. Poi si è dileguato, scappando a piedi nelle vie vicine. Nel market c’erano anche altri clienti e alcuni dipendenti ma nessuno si è accorto di niente. Sull’episodio indaga la Polizia di Stato di Oristano.

Intanto, nella serata di oggi, c’è stato un tentativo di rapina alla Farmacia Loddo, in via Cagliari, nel quartiere di San Nicola, non lontano dal Market Frongia.  Anche questa volta il rapinatore aveva il volto coperto da uno scaldacollo ed era armato di coltello, tant’è che non è una assurdità ipotizzare che possa trattarsi della stessa persona. All’uomo è però andata male, perche le farmaciste dietro al bancone hanno urlato a squarciagola costringendolo alla fuga. Sul posto sono arrivati i Carabinieri di Oristano che stanno indagando per scoprire l’identità del rapinatore solitario.

Secondo le ultime notizie, durante la notte sarebbe stata fermata dalla Polizia una persona che potrebbe essere l’autore della rapina al Market Fongia e del tentativo di rapina alla Farmacia Loddo.

Hanno voglia quella ragazzina svedese o quel vecchio costruttore di ponti (“pontifex”) argentino di gridare alla fragilità dell’ambiente, di richiamare l’attenzione globale all’esigenza di curarlo e proteggerlo! Incuranti del “grido di dolore che si leva da molte parti”, le nostre istituzioni regionali proseguono con accanimento degno di miglior causa a sfornare Piani casa ritenuti in grado di superare una crisi dell’edilizia che chiunque sia dotato di normale buon senso riterrebbe endemica (ci sono più stanze che persone, in Italia!). Con la stessa rigidità di un liberista tedesco che, preso atto dell’inefficacia economica dell’austerità pensa bene di aumentarne le dosi, le Giunte regionali di diverso colore (ma ugualmente scolorite) si cimentano nel sempre più arduo compito di superare – in negativo – il limite precedente. Così, leggendo la proposta S.S. (Sanna-Solinas) sul piano casa o che dir si voglia, si scopre che anche la barriera dei 300 metri dalla battigia viene superata e che ci si avvia verso la riscoperta delle palafitte. Chi non avesse la voglia o il tempo di leggere nel dettaglio il disegno di legge può utilmente fare riferimento alla densa sintesi che ne ha fatto su queste pagine Paolo Numerico. Scoprirà che ora si potrà ricorrere anche, per esempio, al commercio di metri cubi tra proprietari diversi, in una sorta di borsa regionale dei volumi edificati/edificabili che non tarderà ad inventare il “bit-cubo”, virtuale come la finanza globale che sta opprimendo l’economia. L’imperativo è: crescita! Che in sé non è né buona né cattiva. Da una piccola cellula che si divide e si moltiplica nasce una vita umana che poi, una volta nata, cresce in una armonia naturale sempre stupefacente. Ma finita l’adolescenza e raggiunta l’età adulta si raggiunge un equilibrio, e le nuove cellule prodotte in continuazione sono destinate a sostituire le vecchie diventate obsolete. Se questo equilibrio si spezza, qualcosa non va. Gli scienziati parlano di neoplasie, di formazioni neoplastiche… la gente, più prosaicamente, sussurra (quasi vergognandosi) di cancro. Ecco, i Piani Casa che si succedono una Giunta dopo l’altra, sono dei veri e propri cancri ambientali, capaci di “de-formare” e anche di uccidere il territorio sul quale si sviluppano. E chi innesca processi simili può essere definito, senza mezzi termini, cancerogeno. Niente di più, niente di meno. Il problema principale è che la gente – e loro stessi – non sembrano rendersene conto. Ebbri di un potere sempre più fuori controllo (dove sta l’opposione? e su cosa?) credono che lo scranno di Viale Trieste – Viale Trento- Villa Devoto- Via Roma a Cagliari sia un certificato di onnipotenza e la Giunta regionale la cabina di comando di decisioni che, alla fine, si manifestano nell’esatto contrario, cioè nella rinuncia a decidere per proclamare – come a metà del Settecento – quella parola d’ordine “laisser faire, laisser passer” che costituì l’embrione del capitalismo.Chissà quando una sinistra consapevole saprà rendersi conto che resta il suo nemico principale?!? A proposito di Giunta regionale, torna in mente un’espressione logudorese: “ma cale giunta, una francàda!”, dove il primo termine (giunta) indicherebbe le mani unite a formare una concavità capace di raccogliere e trattenere qualcosa di informe (sabbia, farina, acqua…), mentre il secondo (francàda) indicherebbe ciò che si può raccogliere con una mano sola, in un pugno chiuso dal quale inevitabilmente la maggior parte di quella sostanza informe tende a scappare. Ecco, quella del non-governatore Solinas più che una giunta è una f”rancàda”. (Salvatore Multinu, www.sardegnasoprattutto.com).

Si alza il sipario sulla stagione di prosa organizzata dal Cedac, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano. Sabato 18 febbraio, nell’Auditorium dell’Istituto tecnico Mossa, alle 21, il primo appuntamento è con Andrea Giordana e “Le ultime lune” di Furio Bordon, con la regia di Daniele Salvo. Giordana sarà il protagonista accanto a Galatea Ranzi e Luchino Giordana. “La grande prosa ritorna a Oristano con alcuni interpreti di indiscutibile bravura e di fama nazionale, e con una serie di appuntamenti che sapranno deliziare il pubblico – hanno osservato il sindaco Andrea Lutzu e l’assessore alla Cultura Massimiliano Sanna -. Nei mesi scorsi abbiamo fatto l’impossibile per riportare il teatro a Oristano e, in collaborazione con il Cedac, la provincia e la dirigenza scolastica, siamo riusciti a proporre una mini stagione di prosa, questa volta completa e con un cartellone di prestigio. Tra qualche mese dovrebbe finire questo lungo esilio e la stagione di prosa farà ritorno nella sua casa naturale: il Teatro Garau. La struttura, attualmente chiusa per lavori di ristrutturazione, ci auguriamo che tra qualche mese possa finalmente riaprire e ritornare a essere un punto di riferimento del sistema culturale comunale”. Sul palco dell’Auditorium dell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” si alterneranno artisti conosciuti e amati, divi del piccolo e del grande schermo, e giovani ed affermati talenti, icone dello sport e “esordienti” di successo come l’ex pugile Patrizio Oliva. “Le ultime lune” racconta la storia di un anziano professore, in procinto di trasferirsi in una casa di riposo, che dialoga con la moglie defunta e rievoca gli anni felici della giovinezza e dell’amore, interrotti dalla prematura scomparsa di lei, per soffermarsi sul difficile rapporto con il figlio, segnato da incomprensioni e silenzi, da cui in parte scaturisce la decisione di ritirarsi dal mondo. La fortunata pièce (Premio Idi, /Istituto del dramma italiano, per la miglior novità teatrale nel 1993, e Premio della Critica a Bruxelles nel 2003 come miglior spettacolo), tradotta in più di venti lingue e rappresentata in molti paesi d’Europa e non solo, affronta il tema della terza età, il ruolo degli anziani nella civiltà occidentale e il privilegio di chi, al termine della vita, come ricorda il regista, “…possiede la mappa del labirinto” e come un poeta, attraverso l’esperienza, con sguardo profetico “conduce al futuro”. La Stagione 2019-2020 de “La Grande Prosa” all’Auditorium dell’Istituto tecnico “Lorenzo Mossa” di Oristano è organizzata, come detto, dal Cedac, circuito multidisciplinare dello spettacolo in Sardegna, con il patrocinio e il sostegno del Mibact , il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione, e dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, con il prezioso contributo della Fondazione di Sardegna e il supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dalla Sardegna. Info e prenotazioni presso Elio Orrù (hifiservice.oristano@gmail.com (cell. 335.6098056 – 340.2537548).

I privati che, a causa del maltempo, tra il 29 ottobre e il 5 novembre 2018 hanno subito danni al proprio patrimonio, hanno tempo fino al 10 febbraio per presentare la domanda per accedere ai contributi messi a disposizione in seguito alla dichiarazione dello stato di calamità naturale. Possono presentare domanda per la concessione dei contributi i soggetti privati che hanno subito danni al patrimonio privato, con l’esclusione delle attività afferenti al comparto agricolo e/o zootecnico. La giunta regionale, con la delibera n. 52/43 del 23.12.2019, ha definito le procedure per far fronte ai danni occorsi al patrimonio privato a seguito della calamità naturale dichiarata con dalla giunta comunale di Oristano con la delibera n. 203 del 07.11.2018. La delibera della giunta regionale fissa i criteri per la determinazione e la concessione dei contributi e la documentazione necessaria per presentare domanda.  Tutta la documentazione, unitamente all’informativa sul trattamento dei dati personali (da firmare e da trasmettere con la domanda, per consentirne il trattamento), è disponibile sul sito istituzionale del Comune di Oristano www.comune.oristano.it . Le domande possono essere presentate con riferimento ai danni occorsi nei giorni compresi tra il 29 ottobre 2018 al 5 novembre 2018 per i quali il Comune ha deliberato lo stato di calamità naturale mediante la deliberazione di giunta comunale n. 203 del 07.11.2018 avente come oggetto: “Elevate precipitazioni e vento di tempesta 29 ottobre 2018 e giorni successivi – Dichiarazione dello stato di calamità naturale”. Le domande dovranno essere presentate sull’apposita modulistica, entro il 10 febbraio, tramite Pec, all’indirizzo istituzionale@pec.comune.oristano.it, oppure per posta raccomandata A/R indirizzata al Comune di Oristano, Piazza Eleonora 44 – 09170 Oristano, o a mano presso l’Ufficio Protocollo generale del Comune di Oristano, Piazza Eleonora 44.

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