Nov 14

Adiconsum: “Attenzione ai falsi contratti di “energy sharing” (condivisione di energia)”.

Secondo l’Adiconsum Sardegna si starebbe consumando l’ennesimo raggiro a danno dei consumatori nel settore delle energie rinnovabili.

Visto che la questione interessa tantissime famiglie sarde, Adiconsum ha inviato una segnalazione all’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato) per sottoporre all’Autorità l’attività commerciale che sta realizzando la Gruppo Af srl, in collaborazione con la Energy Distribution Sharing spa e la Energy Distribution. La proposta commerciale consiste nella fornitura di un certo quantitativo di KWh di energia o di mc. di gas per i prossimi 20 anni, oltre alla fornitura di non meglio precisati impianti di risparmio energetico, kit domotici, kit monitoraggio, kit energy sharing e piani di cottura, pentole, pompe di calore.

La proposta commerciale viene veicolata tramite dei siti internet, Facebook, porta a porta, attraverso un sistema incentivante di “premialità” che prevede il riconoscimento di una sorta di sconto laddove il cliente trasmetta alla ditta 10 nominativi con numero di telefono di persone potenzialmente interessate alla proposta commerciale (si veda i casi “Eneralternative” e “Teknosol” già tristemente noti ai consumatori sardi). Secondo il presidente regionale di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu, ci si trova di fronte a una società che, spacciandosi per una spa per utilizzarne la credibilità derivante dall’essere una società per azioni, vende una fornitura di energia elettrica o gas di una quantità variabile di KWh o di mc. (peraltro senza che ciò comporti variazione del corrispettivo finale) per i prossimi 20 anni, lasciando intendere che sia energia prodotta da propri campi eolici (per cui energia verde, stimolando indebitamente e falsamente l’animo ambientalista dei consumatori per indurli a fare scelte che altrimenti non farebbero), da pagarsi all’atto della sottoscrizione del contratto in contanti o tramite una finanziaria, con ammortamento in 10 anni (peraltro a un costo di gran lunga maggiore rispetto all’attuale costo energetico).

Sempre secondo Adiconsum, per fare questo la società si “traveste” da ESCo (un’impresa in grado di fornire tutti i servizi tecnici, commerciali e finanziari necessari per realizzare un intervento di efficienza energetica) e usa la credibilità delle ESCo riconosciute, lasciando intendere (giocando ingannevolmente anche sul nome scelto per uno dei tre soggetti coinvolti in questa vicenda, Energy Distribution Sharing) che la proposta commerciale sia relativa all’acquisizione di servizi integrati per la realizzazione e l’eventuale gestione di interventi per l’efficientamento energetico nei quali la ditta e il cliente condividono i vantaggi generati dall’efficienza prodotta, servizi appunto di Energy Sharing.

Giorgio Vargiu aggiunge, che al fine di convincere i malcapitati consumatori, vengono utilizzati alcuni argomenti ingannevoli, quali il “costo zero” (lungi dall’essere costo zero, al consumatore viene chiesto di pagare subito e a costi maggiorati ciò che consumerà da qui ai prossimi 20 anni, senza peraltro avere garanzia che la Gruppo Af srl sarà attiva nei prossimi 20 anni e che si farà carico di pagare la fattura energetica del cliente), la garanzia del godimento per i prossimi 10 anni di una indebita detrazione fiscale del 65% anche per il corrispettivo per l’acquisto di energia elettrica e gas, la promessa di un premio di 3.120 euro (lasciando intendere che è un esclusivo trattamento di favore riservato al singolo consumatore), la promessa di un ulteriore sconto di 7.240 euro legata alla premialità relativa al procacciamento di nuovi contatti e appuntamenti con altri consumatori potenzialmente interessati.

Adiconsum segnala, inoltre, che non viene indicato nel contratto il costo del principale oggetto della compravendita (l’acquisto di KWh di energia o i mc. di gas), con la “furbata” di scaricare tale costo su altre voci minime. Anche in fattura (per i pochi “fortunati” che l’hanno ricevuta) i corrispettivi sono scaricati su altre voci minimali e non si cita minimamente il corrispettivo relativo all’acquisto di energia e gas, di fatto realizzando una “falsa fatturazione”. Tutto ciò con uno scopo ben preciso: convincere il cliente che avrà diritto alla detrazione fiscale del 65% dell’intera somma pattuita pari a 30.000 euro più Iva (in alcuni sporadici casi la somma è pari a 18.000 euro) ,e con ciò esponendolo a rilasciare false dichiarazioni e a commettere illeciti fiscali. A detta di Giorgio Vargiu, probabilmente, è proprio per questo fine che vengono utilizzati due diversi moduli contrattuali da far sottoscrivere da parte dei malcapitati: con il primo si prevede la vendita della fornitura di energia o gas senza indicare il corrispettivo, con il secondo si prevede la vendita di beni gonfiandone il prezzo per scaricare su questi ultimi anche il costo non indicato nel precedente contratto.

In tutto ciò è prevista anche la incomprensibile e (apparentemente) ingiustificata voltura del contatore di energia o del gas a nome della Gruppo Af srl. Se è vero quanto viene prospettato dall’attività di marketing, dai moduli contrattuali e dalla documentazione a corredo (la Gruppo Af srl produce energia da fonti rinnovabili proprie e la consegna direttamente a casa degli acquirenti tramite del gestore della rete, mentre per il gas non è dato sapere), che necessità vi è che i contatori di energia e gas siano volturati a nome della ditta in qualità di cliente e non di fornitore? Sarebbe viceversa corretto volturare a nome della Gruppo Af srl non in qualità di cliente ma di fornitore (ammesso e non concesso che la ditta sia legittimata a svolgere l’attività di gestore di energia e gas).

Per Adiconsum Sardegna c’è, quindi, il forte sospetto che la Gruppo Af srl non abbia la proprietà o la disponibilità di impianti eolici e che la stessa non solo non produca alcun tipo di energia, ma non acquisti neanche energia sul mercato tramite un “trader”. C’è anche il forte sospetto che la Gruppo Af srl non fornisca alcuna energia ai malcapitati clienti, ma si limiti, dopo aver incassato i cospicui corrispettivi contrattuali, a intestarsi le utenze, lasciando che i gestori energetici titolari dei contratti di fornitura continuino a fornire il servizio, facendosi carico di pagare le bollette per mascherare la realtà agli occhi dei clienti. Se questo fosse vero, le domande da porsi sono: per quanto tempo la Gruppo Af srl si farà carico di pagare (peraltro con i soldi già incassati da parte dei clienti o, per loro conto, da parte delle finanziarie) le bollette? Lo farà per i prossimi 20 anni? Cosa accadrà se la Gruppo Af srl dovesse smettere di pagare per qualsivoglia motivo? Cosa accadrà se per qualsiasi motivo la Gruppo Af srl dovesse cessare la propria attività?

Per concludere, Giorgio Vargiu sottolinea che “…questa proposta commerciale impegna i consumatori per ben 20 anni, periodo p er il quale gli stessi non solo non potranno avvalersi delle normative e dei regolamenti che prevedono la possibilità di cambiare fornitore di energia elettrica o di gas, ma non potranno neanche godere di tutti gli altri diritti detenuti dai consumatori nel settore della fornitura di energia elettrica e gas”.

L’appello di Adiconsum ai consumatori è quello di rivolgersi a una Associazione dei Consumatori per chiedere consiglio prima di firmare o per essere tutelati in caso qualcuno avesse già firmato.

Sale a 250 il numero dei pastori sardi indagati per le proteste per il prezzo del latte sulle strade dell’isola nel febbraio scorso. La Procura di Oristano ha aperto tre fascicoli sulle manifestazioni di protesta e ha iniziato la spedizione degli avvisi di garanzia per circa 250 persone che parteciparono alla protesta davanti al Nuraghe Losa, ad Abbasanta, l’8 febbraio. Molti di questi avevano già ricevuto, nei giorni scorsi, un avviso di garanzia per il blocco della Statale 131, avvenuta sempre nei giorni della dura protesta di febbraio per la vertenza sul prezzo del latte. Altri avvisi sono in arrivo per un altro sit-in a Marrubiu, sempre sulla 131, nei pressi di uno stabilimento caseario.

L’ex consigliere provinciale di Oristano, Mario Olla, è stato assolto con formula piena, perché il fatto non è previsto dalla legge come reato, dall’accusa di aver percepito rimborsi chilometrici non dovuti per la sua partecipazione alle attività del Consiglio provinciale. La sentenza, che dispone anche la revoca del sequestro dei beni adottato a suo tempo su richiesta della Procura della Repubblica, è stata pronunciata dal Tribunale di Oristano a conclusione di una lunga vicenda processuale. I giudici hanno anche disposto la trasmissione degli atti al prefetto per gli aspetti di competenza amministrativa. L’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Andrea Chelo, aveva chiesto la condanna a 1 anno e 2 mesi di reclusione. La difesa, rappresentata dagli avvocati Piero Franceschi e Massimo Ledda, aveva invece chiesto l’assoluzione. Il rinvio a giudizio dell’ingegner Olla era arrivato a conclusione di una lunga indagine della Guardia di Finanza, che gli contestava di aver chiesto e incassato indebitamente i rimborsi chilometrici per i viaggi dal suo paese d’origine, Samugheo, a Oristano, per la partecipazione alle riunioni di consiglio mentre Olla risultava residente a Oristano.

Gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Oristano, per eseguire la misura di sicurezza della libertà vigilata, con obbligo di dimora in una comunità ad alta intensità terapeutica, a Busachi, a carico di un 60enne. L’uomo aveva minacciato di morte un oristanese di 35 anni, da lui ritenuto l’autore di una estorsione di cui era rimasto vittima qualche mese fa. Dei malviventi si erano introdotti nell’abitazione del 60enne e dopo essersi qualificati come agenti di Polizia, si erano fatti consegnare diverse migliaia di euro. Per questo motivo l’uomo aveva iniziato a minacciare di morte, ripetutemente, chi presupponeva fosse l’autore del raggiro, seguendolo nei posti da lui frequentati, e tempestando, inoltre, di telefonate gli Uffici della Questura, esternando i suoi propositi di omicidio. Il Gip del Tribunale di Oristano, informato della vicenda che sarebbe potuta sfociare in azioni inconsulte da parte del 60enne, ha quindi disposto la misura di sicurezza della libertà vigilata, per scongiurare che la questione potesse degenerare.

La Fondazione Oristano e l’Aniad, l’Associazione italiana atleti diabetici, in occasione delle “Giornate della Storia”, organizzano la passeggiata culturale “Mens sana in corpore sano”.
Il ritrovo dei partecipanti è previsto per domenica 17 novembre, alle 9.30, in piazza Eleonora, per prendere parte alla passeggiata culturale che caratterizzerà la XIV edizione delle Giornate della Storia all’insegna della valorizzazione dei beni culturali, promuovendo la salute e il benessere fisico. L’iniziativa, resa possibile anche grazie alla collaborazione dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, del Touring Club Italiano, della Diabetologia della Assl di Oristano, dell’Associazione Diabete Italia e di Museooristano, prevede un interessante itinerario, con visita ad alcuni importanti monumenti dell’arte e della storia della città. Nel corso della passeggiata culturale saranno visitate: la chiesa di Santu Giuann’e Froris, la cappella del Gremio dei Contadini, la chiesa di San Martino, la torre di Portixedda, la chiesa del Carmine, il Centro di documentazione della Sartiglia e la Sala retabli dell’Antiquarium Arborense, dove si concluderà il percorso. Le “Giornate della Storia”, appuntamento culturale nazionale delle città aderenti alla Federazione Italiana Giochi Storici, quest’anno sono abbinate alla “Giornata Mondiale del Diabete”, istituita dalla Federazione Internazionale del Diabete e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 1991, in risposta alla crescente sfida alla salute posta dal diabete.

Il Comune di Oristano ha approvato le graduatorie provvisorie delle Ludoteche-Centri di aggregazione comunali per l’anno educativo 2019/2020. Eventuali osservazioni o ricorsi possono essere presentati entro il 2 dicembre. Le graduatorie, disponibili sul sito internet istituzionale www.comune.oristano.it, possono essere consultate anche presso le sedi delle ludoteche comunali di Oristano (via Satta e San Nicola), Donigala e Silì.

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