Ott 15

Fumo: secondo il Comitato di bioetica le sigarette sono da vietare anche all’aperto.

La mozione contro il tabagismo auspica lo stop al fumo in stadi, spiagge, campi sportivi e giardini pubblici. Gli esperti del Cnb (Comitato nazionale di bioetica) dicono che la misura è necessaria perché i casi di morte e malattie in connessione al fumo non sono diminuiti.

E avvertono: “Il preteso beneficio di svezzamento che deriva dall’uso delle sigarette elettroniche non trova alcuna prova scientifica e non è scevro di rischi” .

Il fumo passivo fa male. Per questo, il Comitato nazionale di bioetica ha emesso una “mozione contro il tabagismo” che raccomanda di estendere il divieto di fumare a luoghi aperti come parchi e spiagge, dove si ritrovano “anche bambini e donne in gravidanza”. Non solo: tra i posti citati dal documento ci sono “giardini pubblici, luoghi di spettacolo all’aperto, spiagge attrezzate, stadi, campi sportivi, ristoranti all’aperto”.

A rendere necessaria l’adozione di misure più restrittive sul tabacco, che il Cnb raccomanda di applicare anche al tabacco riscaldato e alle sigarette elettroniche, è la considerazione che “la mortalita’ e morbilità correlate all’uso di tabacco non sono diminuite, anzi aumentate. Tutto questo è avvenuto e continua ad avvenire, a conferma che le azioni di educazione sanitaria e prevenzione intraprese non sono sufficienti”. Proprio su questi due punti – educazione sanitaria e prevenzione – si è espresso il Comitato, che ha raccomandato a governo e Parlamento di “promuovere una informazione corretta sui pericoli dell’uso del tabacco per sé e per gli altri (Fumo passivo)”, “promuovere ricerche per la valutazione ed applicazione di misure restrittive”, come l’aumento dei prezzi, e “informare adeguatamente gli utenti che il preteso beneficio di svezzamento che deriva dall’uso delle sigarette elettroniche non trova alcuna prova scientifica e non è scevro di rischi per il fumatore e per chi gli sta accanto”.

Nella mozione si chiede anche di “sensibilizzare sul fatto che i mozziconi delle sigarette” gettati per terra sono “causa di un persistente e continuo inquinamento ambientale; di inibire ogni forma di pubblicità anche occulta; di incrementare progetti di ricerca, sostenuti da fondi pubblici, trasparenti e svincolati da condizionamenti di parte”, e infine, “considerato l’utile che lo Stato ricava dalla vendita di sigarette e affini, prevedere la possibilità che il Ssn rimborsi i farmaci per il trattamento del tabagismo e disponga di maggiori risorse per la cura della dipendenza”. Per il Cnb, “questi interventi devono essere attivati con urgenza visto il grande rilievo che possono assumere per la salute pubblica”, evitando “il rischio di stigmatizzazione delle persone che fumano”. (www.ilfattoquotidiano.it).

Oristano si conferma la provincia più sicura d’Italia (sic!). È questa la fotografia pubblicata dal Sole 24 Ore sull’esposizione dei territori alla criminalità, che in Italia assegna a Milano la maglia nera per numero di reati denunciati nel 2018. Con 7.017 denunce ogni 100mila abitanti il capoluogo lombardo mantiene questa leadership poco lusinghiera. La prima provincia in Sardegna per numero di denunce è Sassari, al 72esimo posto. Vengono poi Nuoro al 77esimo; Cagliari (80esima), e infine Oristano che con 1.493 denunce registrate ogni 100mila abitanti è al gradino 106, l’ultimo della classifica nazionale. Come dire, la provincia più tranquilla d’Italia, anche se non se la passa bene quanto all’incidenza del numero di omicidi consumati: con due denunce, in pratica 1,3 delitti per 100mila abitanti, è al nono posto della classifica nazionale guidata da Vibo Valentia e avanti a Enna. Oristano è la provincia più sicura d’Italia per i furti negli esercizi commerciali, per i furti i per quelli nelle abitazioni in particolare, ma tra le più sicure anche per i furti di autovetture (102esima), per i furti con destrezza (104esima), incendi (103esima), truffe e frodi informatiche (102esima), violenze sessuali (104esima), furto con strappo (104esima) e rapine (104esima). La Sardegna ha il primato degli attentati agli amministratori locali: 78 secondo i dati del ministero dell’Interno. Segue la Lombardia, con il quadruplo dei Comuni, con 73 attentati. Quanto al totale delle denunce per vari reati contro la persona e il patrimonio, a Sassari nel 2018 sono state 14.193 con un’incidenza di 2.887 ogni 100mila abitanti. Nuoro ha contato 5.926 denunce, 2.841 ogni 100mila residenti; Cagliari, 22.130 (2.809). Nella classifica degli omicidi volontari prima è Oristano (e meno male che è la provincia più sicura d’Italia, figuriamoci se non lo fosse… ndr), poi Cagliari al 20esimo posto (7 omicidi nel 2018), Sassari (due), Nuoro zero. Numeri ben più alti riguardo i tentati omicidi: c’è Sassari al nono posto con 16 denunce (3,3 ogni 100mila abitanti), Nuoro al 21esimo (5 denunce e un’incidenza di 2,4), Cagliari al 62esimo (10 denunce, con un’incidenza di 1,3), Oristano 85esima con una sola denuncia. Furti in abitazione: Sassari e Cagliari sono all’87 e 88esimo posto della classifica nazionale rispettivamente con 866 denunce (176 ogni 100mila residenti) e 1339 (un’incidenza di 170); Nuoro (220 denunce, 105 ogni 100mila residenti) e Oristano (153 con un’incidenza di 97) sono i fanalini di coda della classifica nazionale. Nuoro e Sassari sono le città sarde meno sicure in tema di rapine: 39 quelle commesse a Nuoro, al 70esimo posto con un’incidenza di 18,7; 91 le denunce a Sassari, 72esimo posto con 18,5 reati per 100mila residenti. Cagliari è al 78esimo posto con 143 denunce (18,2); Oristano 9 rapine ed è 104esima.

Giovedì 17 ottobre, alle 18, presso la sede dell’associazione culturale “Gruppo Folk Città di Oristano”, in piazza Eleonora, a palazzo Campus Colonna, conferenza “Peppetto Pau e la Sartiglia”. L’appuntamento, organizzato dalla Fondazione Oristano, nell’ambito del ciclo di incontri “Raccontando la Sartiglia…” e inserito nel calendario di Oristanottobreventi, a cura dell’assessorato comunale alla Cultura, è dedicato alla figura di Peppetto Pau, illustre uomo di cultura oristanese che si è occupato anche di Sartiglia, e di cui ricorrono i 30 anni dalla morte. Nel corso della serata, a distanza di 35 anni dalla pubblicazione, verrà presentato il volume “Sa Sartiglia di Oristano”, scritto da Peppetto Pau. Alla presentazione parteciperà l’editore, l’oristanese Toto Corrias, che illustrerà come è nata l’opera, ricordando il suo autore e la sua passione per la giostra. Sono previsti gli interventi di altri oristanesi che racconteranno ricordi ed aneddoti legati alla figura di Peppetto Pau.

La Pro Loco di Ardauli ha organizzato per sabato 19 e domenica 20 ottobre la “Sagra de s’Ortau e de sos Culurzones de Ardaule”. Il programma prevede per sabato 19, alle 10, in piazza San Damiano, laboratori di cucina tradizionale con i ragazzi delle scuole secondarie e di primo grado; alle 16.30, presso Casa Tatti, lo spettacolo “Il circo a tre ruote, a cura dell’associazione culturale “Fogli volanti”; alle 18.30, nei locali della Biblioteca comunale, conferenza dell’archeologa Giuseppa Tanda su “Le domus de Janas dipinte, patrimonio dell’Unesco”. Domenica 20 ottobre, alle 10, lungo le vie del centro storico, apertura degli stands di prodotti enogastronomici, artigianato artistico, ecc.; a partire dalle 12, n piazza San Damiano,“Sagra de s’Ortau e de sos Culurzones de Ardaule”, con degustazione dei prodotti gastronomici; alle 15.30, in Largo Municipio, “hrandi giochi di legno”, a cura dell’associazione Lughenè; alle 16, in piazza San Damiano, rivisitazione dei piatti tradizionali ardaulesi, a cura dello chef e vicepresidente regionale dell’Unione cuochi, Elia Saba; alle 18, sempre in piazza San Damiano, musica etenica con il gruppo musicale Dilliriana.

S’Ortau da Ardule

Ad Ardauli ogni famiglia prepara il suo ortau. Le parti più nobili del suino, il filetto e la spalla, tagliati a cubetti vengono insaccati insieme ad altre eccellenze locali quali formaggio pecorino, pilarda (pomodori secchi “sole e sale”), vino bianco, aglio e prezzemolo.Ben chiuso nel suo budello “ortau“, in sardo “rigirato”, viene sottoposto ad una lunga fase di bollitura ed infine portato alle temperature del vostro frigo in pochi minuti. Questa procedura vi permetterà di avere sempre in casa, un secondo piatto fresco, genuino, gustoso e prontamente girato per essere cucinato. Vi basterà terminare la cottura con una bella doratura esterna: pochi minuti in forno con il vostro contorno preferito oppure “la sua morte”, come nella tradizione “girato e rigirato” sulla brace del fuoco. Un secondo di carne, una specialità sarda, un alternativa unica e gustosa. (www.ortau.it)

Il Circolo ippico Capuano di Alghero ha vinto il Trofeo di Equitazione Città di Oristano. La manifestazione, giunta alla quinta edizione, era organizzata dalla Fisdir (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo relazionali) e dal Circolo ippico Giara Oristanese, che l’ha ospitata nel proprio impianto di Fenosu. Insieme all’assessorato allo sport del Comune di Oristano, che ha inserito l’appuntamento ippico nel programma ufficiale di Oristano Città europea dello sport 2019, ha collaborato anche il Comitato italiano paralimpico, che con la Fisdir ha siglato un proficuo accordo di collaborazione. Una cinquantina i partecipanti alla due giorni di gare dedicate alla Gimkana e al Dressage. Oltre ai fantini della società di casa si sono esibiti i ragazzi del Club Ippico Capuano di Alghero, che nel mese di luglio, a Melfi, hanno conquistato il titolo italiano di Gimkana, quelli dell’Asterix Villanovaforru e del Circolo Quore Oristano–Pabilonnis. La prova di Oristano era attesa con particolare interesse perché anticipa di poche settimane i campionati italiani di dressage, in programma a Pontedera, il 3 novembre, con gli atleti sardi che saranno tra i principali protagonisti. Tra loro l’oristanese Antonello Madeddu, pluripremiato cavaliere del Giara oristanese, che anche nello scorso fine settimana, in sella a Moser, si è imposto nella categoria Test 3 E 100. Tra i portacolori del Giara Oristanese successi anche per Mattia Piras in sella ad Arkinson nella categoria Test E 60, Giacomo Scema su Prunisedda, e Giulia Piras su Pegaso. Gli algheresi del Circolo ippico Capuano hanno portato sul gradino più alto del podio Alyssa Auzzas in sella a Piero, Alessandro Ginatempo su Boera, Andrea Scarpa in due categorie in sella a Arajan e Arabho, Costantino Manunta su Arajan, Daniele Rizzo su Corea, Paolo Mura su Nostradamus e Giulia Madeddu con Tiodoro. I tanti successi dei suoi cavalieri hanno permesso al Circolo Capuano di chiudere in testa tra le società con 72 punti, davanti al Circolo Quore con 64, al Circolo Giara Oristanese con 54 e all’Asterix con 26. Completano il quadro dei risultati le vittorie di Federico Cocco (Asterix) su Prunisedda, Angela Sedda (Quore) su Mellanine, Mauro Minnai (Quore) su Entula e Mattia Corrias (Quore) su Entula e Doroty.

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